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Libri di Antonio Di Ciaccia

I disturbi dell'apprendimento: prospettive psicoanalitiche e dispositivi pedagogici

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2024

pagine: 192

Il problema degli alunni con difficoltà scolastiche è tra quelli che la psicoanalisi si trova ad affrontare oggi. Nel primo e nell’ultimo capitolo del libro viene ricostruita la storia dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) e vengono evidenziate le debolezze della matrice teorica che funge abitualmente da chiave di lettura del disturbo. Nel secondo e nel quinto capitolo vengono descritti alcuni interventi scolastici condotti da operatori formati alla scuola di Lacan. Si tratta di resoconti preziosi, che seguono lo sviluppo dei singoli casi per un arco di tempo assai lungo (dalla scuola dell’infanzia al liceo). Il lettore ha così modo di toccare con mano le sostanziali differenze tra un intervento che mira al mero adattamento e uno che mira all’inclusione. Nel terzo e quarto capitolo sono presi in esame ulteriori aspetti dell’istituzione scolastica e del suo funzionamento in un’ottica psicoanalitica. In una prospettiva lacaniana, gli strumenti compensativi e dispensativi, così come le altre misure che la nuova pedagogia speciale mette a disposizione, lungi dall’essere adempimenti burocratici, sono invece strumenti importanti se impiegati al servizio del desiderio di apprendere del bambino. Al contrario, essi diventano deleteri se usati per estorcere in maniera coercitiva un certo comportamento agli alunni, concepiti come macchine che devono solo implementare un programma cognitivo.
20,00 19,00

Come finiscono le analisi. Paradossi della passe

Jacques-Alain Miller

Libro: Libro in brossura

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2023

pagine: 336

Per Freud ogni analisi è destinata a inciampare su un’impasse, l’incontro cioè con l’esistenza (ipotetica) di un reale immutabile. Secondo Lacan, invece, una passe è possibile: una cura può incontrare una fine che non sia un semplice satisfecit scambiato mutualmente tra analista e analizzante, e nemmeno un abbandono, il frutto di una stanchezza o il prodotto di un’insurrezione, ma una conclusione di ordine logico. Lacan si è speso perché i suoi allievi adottassero questa procedura, ma dopo la sua morte in molti hanno cercato di sbarazzarsene. Fu salvata dall’École de la Cause freudienne, e attraverso l’Association mondiale de psychanalyse si è diffusa in Europa e in America Latina. Qual era, e qual è, l’originalità di tale procedura? Fino a prima della sua elaborazione, nelle società psicoanalitiche l’accesso a un titolo passava tramite la cooptazione del candidato da parte dei didatti. Lacan ha mandato all’aria tale modalità: sarebbe spettato a due analizzanti, ciascuno scelto dal proprio analista per il fatto di essere ancora al di qua del momento conclusivo ma in procinto di finire l’analisi, l’incarico di ascoltare il candidato, chiamato passant, e di riferire la testimonianza ricevuta al cartello della passe, al quale sarebbe spettato il compito di stabilire se il passant potesse essere insignito oppure no del titolo di AE (Analyste de l’École). La passe è andata incontro a molteplici vicissitudini, e attraverso i testi qui raccolti Jacques-Alain Miller si propone di tracciare una mappa del labirinto, portandone allo scoperto i paradossi e spronando il lettore, con Lacan, a non riposare sul sapere acquisito, a liberarsi da ogni dogmatismo, a ripensare di nuovo la Cosa freudiana, fino a reinventare la psicoanalisi, ciascuno secondo i propri mezzi.
31,00 29,45

Figlie del silenzio. Le tortuose vie del desiderio femminile tra guerra e tempo di pace

Emilia Cece

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2023

pagine: 168

Una guerra irrompe con fragore improvviso sulla scena della storia, ma sbuca dal silenzio. Allo stesso modo, l'indicibile, provoca l'irruzione del passaggio all'atto sulla scena analitica. Una forza misteriosa che affonda le sue radici nel silenzio muove la storia. Nel corso del suo insegnamento Jacques Lacan, tra il 1976 ed il 1977, indicò una stretta correlazione tra Isteria, Storia ed Inconscio. In questo testo l'autrice si propone di esplorare l'intreccio tra psicoanalisi e storia, tra fluire diacronico e discontinuità di eventi che, se producono effetti di cambiamento del legame sociale, non risparmiano all'umanità una misteriosa quanto dolorosa insistenza ripetitiva del reale in gioco. Temi cari alla psicoanalisi, dal disagio della civiltà al complesso di Edipo, dalla funzione paterna al suo declino, dall'etica del desiderio agli imperativi di godimento delle società post-moderne, vengono così rivisitati come tappe successive alla scoperta freudiana dell'inconscio in una insolita convergenza sul tema della differenza di genere. "Figlie del silenzio" intende collocarsi nel filo rosso dell'insegnamento freudiano, riletto da Lacan e da Jacques-Alain Miller, per seguirlo in una prospettiva nuova verso il superamento del patriarcato. Tre figure di donne vengono messe in luce: Gudrun Himmler, Monika Ertl ed Hilde Speer. Hanno in comune l'essere figlie di personalità di spicco dell'epoca nazista e l'essere donne che, per vie tortuose e singolari, furono orientate da un desiderio di riscatto del quale si servirono per sciogliere il legame oscuro tra crimine e silenzio ed accompagnare il passaggio della storia oltre l'epoca buia. Prefazione di Antonio Di Caccia.
18,00 17,10

Divini dettagli. L’orientamento lacaniano

Jacques-Alain Miller

Libro: Libro in brossura

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2021

pagine: 216

Prosegue la pubblicazione dei Corsi tenuti da Jacques-Alain Miller presso il Dipartimento di Psicoanalisi dell’Università di Parigi VIII dal 1981 al 2011. In questo Corso, che è dell’anno accademico 1989, l’argomento centrale è ‘il dettaglio’. È il dettaglio che permette al geniale critico d’arte l’attribuzione di un quadro al suo vero autore ed è il dettaglio che costituisce la ricchezza dei maestri della letteratura. Del resto è proprio da Nabokov che J.-A. Miller trae spunto per il titolo del Corso. È a partire dal dettaglio che gli psichiatri possono diagnosticare una psicosi ed è con un dettaglio, chiamato da Lacan “oggetto piccolo a”, che lo psicoanalista opera nella cura. C’è però anche un dettaglio non da poco che unisce e separa gli esseri umani, che Freud ha chiamato ‘fallo’. J.-A. Miller analizza i tre Contributi alla psicologia della vita amorosa e il Disagio della civiltà di Freud per indicare i lineamenti freudiani ripresi nel concetto lacaniano di ‘godimento’. In fondo è proprio partendo dal mito del complesso di Edipo che Lacan, privilegiando il complesso di castrazione, arriva a elaborare la logica del significante fallico. Dal lato invece della mitologia freudiana delle pulsioni, Lacan elabora la logica dell’“oggetto piccolo a”.
22,00 20,90

La fabbricazione dei bambini. Una vertigine tecnologica

François Ansermet

Libro: Libro in brossura

editore: Magi Edizioni

anno edizione: 2021

pagine: 213

Siamo a un passo dall'era di poter fabbricare i bambini. Le biotecnologie della predizione sono in grado di operare con l'obiettivo di concepire il bambino così come lo si desidera. È una vertigine tecnologica che stordisce, di cui non comprendiamo la portata e che non sappiamo gestire. Franppis Ansermet, specialista nei temi della procreazione medicalmente assistita, apre le porte del suo studio per raccontare i casi concreti che incontra nella pratica professionale. È ormai una realtà: intorno alla nascita di un bambino non ci sono solo i suoi due genitori. Può esserci la donna che affitta l'utero e porta avanti la gestazione, il donatore di sperma, la donatrice di ovuli, senza contare una miriade di medici e biologi e laboratori all'avanguardia in grado di lavorare direttamente sul genoma umano. I progressi della scienza creano un mondo nuovo, che ci pone di fronte a una realtà inedita, difficile da pensare, difficile da dire. Dov'è il limite? Fin dove possiamo andare? Fin dove andremo?
25,00 23,75

Capisaldi dell'insegnamento di Lacan. L’orientamento lacaniano

Jacques-Alain Miller

Libro: Libro in brossura

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2021

pagine: 368

Jacques-Alain Miller ebbe il privilegio di essere definito da Lacan il suo “unico lettore” e fu a lui che Lacan affidò la sua opera orale e scritta dopo averlo scelto per stabilire il testo del suo celebre Seminario. “L’orientamento lacaniano” è appunto la denominazione che Jacques-Alain Miller ha scelto di dare alla sua lettura dell’insegnamento di Lacan. Si tratta di una serie di Corsi che ha inizio proprio con questo testo nel 1981, solo due mesi dopo la morte di Lacan, e a cui Miller metterà fine esattamente trent’anni dopo con “L’Uno-tutto-solo. Capisaldi dell’insegnamento di Lacan” è dunque il primo della serie dei Corsi che Jacques-Alain Miller ha tenuto presso il Dipartimento di Psicoanalisi dell’Università di Parigi VIII. Il volume mostra in modo egregio il lavoro che Jacques-Alain Miller ha compiuto traducendo in francese, come lui stesso ebbe a dire, gli enunciati di Lacan. L’intento di Lacan fu quello di parlare, e ancor più di scrivere, in modo isomorfo all’inconscio. Da qui il tratto di incomprensibile, oscuro e contorto che è stato attribuito, e non a torto, a Lacan. Jacques-Alain Miller, in realtà, nell’”Orientamento lacaniano” riesce in un’impresa impari: da un lato rende chiaro l’insegnamento di Lacan ristabilendo quei passaggi che, volutamente, Lacan aveva oscurato o addirittura omesso. Per dirla con Miller, nei detti di Lacan la cosa più importante è proprio “ciò che non dice”. Miller porta alla luce i punti oscuri con la sua celebre chiarezza. Da un altro lato, però, arriva a non tradire la volontà di Lacan, che richiedeva che chiunque si fosse accostato al suo insegnamento ci mettesse del suo, proprio come un analizzante deve metterci del suo per portare alla luce il proprio inconscio. Il testo termina con una serie di lezioni che in cui viene affrontata la “Nota italiana “di Lacan, che è, senza alcun dubbio, il testo più completo che riguarda la formazione degli psicoanalisti.
32,00 30,40

Il difetto. Ovvero dell’adolescenza e della pubertà in psicoanalisi

Pasquale Mormile

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2020

pagine: 160

Questo libro nasce da una concreta pratica psicoanalitica con i giovani, che spinge l’autore a valorizzare la differenza tra l’adolescenza come aspetto sociale e le risultanze di una clinica illuminata dall’opera di Freud e di Lacan. Ne "Il disagio della civiltà" Freud sottolinea uno dei temi chiave oggetto della riflessione del presente lavoro: la funzione dei «riti di pubertà e di iniziazione» con i quali la società veniva incontro al complesso processo di distacco dalla famiglia da parte degli adolescenti. Per Lacan, invece, l’adolescenza può essere definita come «il tempo necessario [...] in funzione del legame da stabilire tra la maturazione dell’oggetto a [...] e l’età della pubertà». L’intreccio fra queste due coordinate viene illustrato da brevi flash clinici tratti dall’esperienza professionale di Mormile, ma anche da un’analisi di testi cinematografici e letterari, utilizzati come introduzione al velo che circonda l’enigma della sessualità nella contingenza dell’iniziazione sessuale e della perdita dell’oggetto materno nella pubertà. L’annullamento della differenza tra mondo reale e mondo virtuale, la ricerca del resto di godimento nei gadget di consumo e nel proprio corpo (narcisismo, autoerotismo, automutilazione), permettono di introdurre la questione nel soggetto della disarticolazione del tempo, oggi vissuto come qualcosa che non è né ciclico né lineare, ma «puntinato», scandito dall’immediatezza – un tempo rock, diverso dal più mediato tempo hip-hop e da quello, lento e basato sulla parola, proprio delle istituzioni. Compito della pratica lacaniana sarà dunque la messa in tensione del tempo «puntinista» con la funzione risincronizzante della psicoanalisi, quasi a ricostruire meccanismi sociali scomparsi.
18,00 17,10

L'uno-tutto-solo. L'orientamento lacaniano

Jacques-Alain Miller, Antonio Di Ciaccia

Libro: Libro in brossura

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2018

pagine: 286

Jacques-Alain Miller offre in questo testo le chiavi dell'ultimo insegnamento di Lacan, presentando al pubblico il suo corso dell'anno accademico 2010-2011, dal titolo "L'Essere e l'Uno". Il Lacan classico, che va dal 1950 al 1970, dà ampio spazio all'ordine simbolico, alla sessualità, all'amore e al desiderio. L'ultimo Lacan esplora invece il campo del reale e sottolinea l'insistenza del godimento. La grande differenza risiede nel fatto che il soggetto è sempre collegato con un altro o con l'Altro nel Lacan classico, mentre nell'ultimo Lacan ognuno si ritrova sempre solo. In effetti il godimento di ognuno non è complementare al godimento di nessun altro. Il godimento si ripete all'infinito dal momento che lo si è incontrato una prima volta in modo più o meno traumatico. E il modo di inserirsi nell'umano è simile a una dipendenza. Si è drogati di qualcosa che è l'effetto della propria esistenza. In questo volume J.-A. Miller rielabora la distinzione tra i registri dell'essere e dell'esistenza, conferendo al significante un altro valore: il significante non apporta al vivente il senso oppure l'essere, ma provoca un godimento che in parte rimane incancellabile e che riecheggia nel sintomo. La psicoanalisi non si occupa quindi solo di quello da cui si può guarire, ma anche di quello che non ci lascerà mai. Al problema che l'incurabile pone, c'è solo una risposta singolare. Cercarla e trovarla è quello che la psicoanalisi permette a coloro che vogliono intraprenderla. Ecco perché la psicoanalisi non è più solo una cura, ma anche un'esperienza e un modo di vita.
22,00 20,90

«Io, la verità, parlo». Lacan clinico. Saggio-conversazione

Doriano Fasoli, Antonio Di Ciaccia

Libro: Copertina morbida

editore: Alpes Italia

anno edizione: 2013

pagine: 104

Avevo desiderato rendermi conto se un sapere così complesso come quello di Lacan non rimanesse una pura elucubrazione sulla scoperta freudiana, ma potesse diventare veramente linfa per uno psicoanalista nel suo lavoro quotidiano. In questo libro questa linfa la si percepisce, viene in superficie come un'amalgama che risulta dagli interessi della teoria psicoanalitica letta secondo l'insegnamento di Lacan, seguendo le indicazioni di colui che Lacan aveva chiamato il suo "unico lettore", ossia Jacques-Alain Miller, e dalle implicazioni che richiede la pratica clinica. Pratica clinica che prende il suo avvio quasi contemporaneamente a metà degli anni '70, sia come psicoanalista dell'Ecole freudienne de Paris, sia per essersi dedicato a quella che è stata chiamata "psicoanalisi applicata", con lo scopo, in questo caso, di individuare le possibilità di cura, e soprattutto per dei bambini autistici. Di Ciaccia, considerato all'unanimità uno dei maggiori esegeti di Lacan in Italia, risponde alle mie sollecitazioni: quelle che lo riguardano personalmente, nel suo rapporto con la psicoanalisi ma soprattutto con quella figura misteriosa e affascinante che è stata per lui Lacan.
12,00 11,40

In difesa della psicoanalisi

In difesa della psicoanalisi

Stefano Bolognini, Simona Argentieri, Luigi Zoja, Antonio Di Ciaccia

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2013

pagine: 112

Questo volume rappresenta l'appassionata difesa di una disciplina sotto attacco, firmata da quattro prestigiosi psicoanalisti. Il libro è volto a riaffermare le ragioni profonde della psicoanalisi, la sua validità disciplinare, la sua vitalità nel terzo millennio. Elemento chiave dell'opera è il fatto di essere firmata da quattro psicoanalisti di formazione diversa (due freudiani, uno junghiano, un lacaniano), tutti impegnati quotidianamente in attività sia cliniche che saggistiche. Mettendo da parte antiche divergenze e moderne diatribe tra scuole e modelli, essi riconoscono la comune radice culturale, declinandola ciascuno a suo modo, dal punto di vista teorico e clinico.
10,00

Jacques Lacan. Un insegnamento sul sapere dell'inconscio

Jacques Lacan. Un insegnamento sul sapere dell'inconscio

Antonio Di Ciaccia, Massimo Recalcati

Libro

editore: Mondadori Bruno

anno edizione: 2004

pagine: 256

Medico, psichiatra, psicoanalista, Jacques Lacan (1901-1981) è stato una delle personalità più significative nella cultura del Novecento e nella storia della psicoanalisi del dopo-Freud. Il suo riferimento costante e rigoroso ai fondamenti della clinica psicoanalitica s'interseca con l'utilizzo critico delle teorizzazioni più avanzate proprie della linguistica, della filosofia, della logica, dell'antropologia, della letteratura e della psichiatria. Scritto da due psicoanalisti di generazioni diverse ma formatisi entrambi alla scuola di Lacan, questo libro offre al lettore un'esposizione chiara e rigorosa dell'insegnamento lacaniano.
14,80

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