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Libri di Luigi Mascilli Migliorini

Storia del mondo. Dall'anno 1000 ai giorni nostri

Francesca Canale Cama, Amedeo Feniello, Luigi Mascilli Migliorini

Libro: Libro rilegato

editore: Laterza

anno edizione: 2019

pagine: XVIII-1291

Tutte le storie, è stato scritto, sono storie del mondo. Eppure di questo mondo noi conosciamo solo una piccola parte. Il nostro sguardo si è sempre concentrato a osservare il continente che abitiamo, l'Europa, o al più il nostro mare, il Mediterraneo. Proviamo allora ad ascoltare altri racconti per scoprire finalmente la parte che noi recitiamo su quel palcoscenico assai più vasto che è la vicenda millenaria degli uomini e delle donne. Mille anni di storia del mondo in poco più di mille pagine. Del mondo da quando si pensava fosse al centro dell'universo a oggi che ci appare un puntino blu perso nell'infinità del cosmo. Un mondo che già mille anni fa era interconnesso e globale. A renderlo tale gli uomini che lo percorrevano in tutta la sua estensione: i mercanti arabi che si spingevano fino alle coste della Spagna o ai confini dell'India, o quelli veneziani, come Marco Polo, che in Cina ci arrivarono attraverso la Via della seta e che consentirono all'Europa di conoscere la straordinaria realtà di un impero sapiente e organizzato posto all'altro capo del pianeta. E allora, oggi più che mai, è necessario restituire dignità alla storia delle civiltà e dei popoli che hanno abitato questo pianeta e che forse, troppo a lungo, abbiamo relegato ai margini. Non si tratta solo di far conoscere le storie dimenticate degli imperi africani e asiatici, delle cui epopee secolari pure sappiamo pochissimo, ma di mostrare i fili e i legami nascosti che uniscono la storia degli uomini sulla terra. Il racconto di migrazioni, conquiste, scoperte scientifiche porta alla luce proprio questa costante interconnessione che ci appare erroneamente come la grande novità del solo nostro tempo. Un'opera innovativa, che prova a superare le storie tradizionali, fatte solo di Stati, di confini, di guerre. Una storia del mondo che è oggi probabilmente l'unica storia possibile.
45,00 42,75

Il destino del mare. Napoli e Venezia

Egidio Ivetic, Luigi Mascilli Migliorini

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2025

pagine: 184

«Andiamo ora a Venezia, all'avanguardia nella conoscenza europea del mondo, un attimo dopo a Napoli, che la ninfa Partenope sembra abitare per secoli se non per millenni. A Napoli ancora nei giorni in cui Lucullo costruisce un magnifico palazzo sul mare per coltivare svaghi terreni e ozii filosofici, e dopo di nuovo a Venezia, dove nelle lagune appena meno che inospitali vengono accolte da Oriente le spoglie dell'evangelista Marco. E così ancora, accompagnati dal ritmo lento e fragoroso del mare, che sia orizzonte oppure labirinto, che sia, dunque, un golfo o una laguna». Venezia e Napoli, due città uniche. Sappiamo tutto di loro. Venezia e i suoi rapporti con Bisanzio, l'Oriente, e il Nord; Napoli e le influenze greche, spagnole e francesi. Ma possiamo provare a immaginarle insieme, vederle riflesse nello stesso Mediterraneo? Egidio Ivetic e Luigi Mascilli Migliorini le raccontano guardandole da lontano. E il risultato è a tratti inatteso. Venezia, città di laguna che solca i mari, ci stupirà per la sua forza vitale: emerge dalla palude, dalle acque stagnanti, domina i fiumi e i litorali, fa dell'Adriatico il proprio golfo e poi si espande nel Levante. Napoli, che nasce dal dolore di una sirena delusa, ci affascinerà per il mistero che l'accompagna lungo tutta la sua storia, mentre il mare è da sempre nel suo orizzonte: il golfo meraviglioso raccontato, dipinto, cantato per trenta secoli. Ma da esso, quasi temendone la seduzione, la città a tratti si separa. Ecco, dunque, che nel raccontare queste due città bisogna abituarsi al ritmo alternante della terra e del mare.
16,00 15,20

Le vite di Carlo di Borbone. Napoli, Spagna e America

Le vite di Carlo di Borbone. Napoli, Spagna e America

Libro: Libro in brossura

editore: artem

anno edizione: 2019

pagine: 424

Una visione complessiva, a cura degli studiosi italiani e spagnoli più autorevoli, della vita di Carlo di Borbone, sovrano, nel corso del secolo dei lumi, di Napoli, di Spagna, delle Americhe: un'indagine articolata, tra storia, politica, cultura, che mette in luce aspetti inediti della giovinezza di Carlo e del suo dominio sulle terre del 'nuovo mondo'. Figlio di Filippo V di Spagna e di Elisabetta Farnese, forte di una formazione di respiro europeo e delle esperienze regali plurali, Carlo lascerà un segno indelebile nella civiltà artistica e architettonica contemporanea, in Italia e nell'impero immenso ereditato dal padre.
27,00

La cultura delle armi. Saggi sull'età napoleonica

Luigi Mascilli Migliorini

Libro: Copertina morbida

editore: Giardini

anno edizione: 1992

pagine: 184

38,00 36,10

29,50 28,03

Memoriale di Sant'Elena

Memoriale di Sant'Elena

Emmanuel de Las Cases

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Rizzoli

anno edizione: 2004

pagine: XLVI-1740

Non è solo Julien Sorel, il protagonista de Il "Rosso e il Nero", a scorrere avidamente e segretamente le pagine del "Memoriale di Sant'Elena". In questo breviario di una generazione si ritrova tutta la giovane Europa romantica per sognare imprese diventate impossibili, per coltivare il desiderio di vite meno oscure e insignificanti di quelle che prepara loro un mondo ritornato improvvisamente, dopo anni irripetibili, vecchio e sordo. Ma a incantare i lettori, allora come oggi, non è soltanto la rievocazione di un'età singolare di battaglie e di conquiste, ma quel tono di diffusa melanconia che si stende anche sui momenti più gloriosi di quell'epopea.
25,00

Terra di lavoro. I luoghi della storia

Terra di lavoro. I luoghi della storia

Luigi Mascilli Migliorini

Libro: Copertina morbida

editore: Sellino Editore

anno edizione: 2009

pagine: 340

120,00

Metternich

Luigi Mascilli Migliorini

Libro: Libro in brossura

editore: Salerno Editrice

anno edizione: 2014

pagine: 432

Conosciuto per quella formula dura, sprezzante, che definisce l'Italia "una espressione geografica", il principe di Metternich viene ricordato non solo come un accanito avversario del nostro Risorgimento, ma anche come il tenace paladino della conservazione in un'Europa che prova a ricostruire se stessa nella prima metà dell'Ottocento, dopo le grandi avventure della Rivoluzione e dell'Impero napoleonico. In realtà la sua vita è meno schematica di quanto la tradizione riporti. Nato in uno dei luoghi più sereni nel cuore dell'Europa la valle del Reno -, egli conserva per tutta la sua esistenza l'esperienza di quel mondo in precario ma pacifico equilibrio. La perdita dei beni di famiglia lo obbliga a trasferirsi a Vienna dove comincia una carriera di diplomatico che sarà sempre segnata da quella iniziale rottura. Giunto, infatti, ai vertici della politica asburgica, Metternich dedicherà tutti i suoi sforzi alla costruzione e alla conservazione di un equilibrio tra le grandi potenze che tenga lontana l'Europa dalle devastazioni provocate dalla Rivoluzione francese con il suo prolungarsi nelle guerre napoleoniche. Il suo capolavoro sarà il Congresso di Vienna, nel quale il faticoso raggiungimento di un punto di intesa tra vincitori e vinti consentirà di assicurare all'Europa un lungo secolo di pace. Il bicentenario di quel Congresso (1814-2014) aggiunge, dunque, attualità a questa biografia, attraverso la quale non è difficile cogliere alcune grandi questioni...
32,00 30,40

Suoni di una battaglia. Il «Pianoforte di Lipsia» di Joachim Ehlers

Libro: Libro in brossura

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2015

pagine: 95

Tra i più singolari manufatti conservati in quell'unicum del patrimonio artistico italiano che è il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali di Roma c'è un pianoforte costruito nel 1819 dal viennese Joachim Ehlers. Sulla parte interna del coperchio un altro artista austriaco, Johann Josef Schindler, dipinse una scena di battaglia, solo di recente riconosciuta come quella combattuta e persa da Napoleone a Lipsia nel 1813 contro i Sovrani Alleati. La scoperta ha offerto l'occasione di affrontare lo studio dello strumento in maniera organica: dalle vicende della sua committenza e dei successivi passaggi di proprietà, alla storia del suo fabbricante, sino all'analisi del rilievo raffigurante Orfeo ed Euridice, la cui insolita iconografia fu ispirata dal melodramma di Gluck. Nel bicentenario di Lipsia, il volume riconsidera il ruolo della "Battaglia delle nazioni" attraverso la lettura che ne diede una delle fonti francesi più suggestive, il barone Fain, segretario dell'Imperatore, mostrando altresì l'influenza che essa ebbe sul corso della storia europea fino allo scoppio della Prima Guerra mondiale.
15,00 14,25

500 giorni. Napoleone dall'Elba a Sant'Elena

Luigi Mascilli Migliorini

Libro: Copertina rigida

editore: Laterza

anno edizione: 2016

pagine: 264

Cinquecento giorni trascorrono, nella vita di Napoleone Bonaparte, tra il crollo dell'Impero, l'esilio all'Elba, i Cento Giorni e la partenza, infine, per Sant'Elena. Al loro inizio c'è un tentativo di togliersi la vita, a Fontainebleau, nelle stanze vuote di un palazzo vuoto da cui tutti si sono prudentemente allontanati, lasciando solo l'Imperatore in disgrazia. Alla fine, ancora la tentazione di un suicidio, sul vascello inglese che lo conduce, ormai prigioniero, a Sant'Elena. In mezzo, un tempo per così dire intermedio - 500 giorni non sono né pochi né molti - scandito da scelte obbligate: partire, restare, combattere, fuggire. Scelte che si sbaglierebbe a immaginare rivolte solo alla vittoria, o peggio alla rivincita. Esse sono, più spesso, dettate, al contrario, dall'idea della sconfitta, dall'incubo del congedo. Come uscire di scena è, per Napoleone, in questo finale di partita, molto più importante che restare a tutti i costi sul palcoscenico. Come uscire di scena, rendendo per sempre indimenticabile ciò che egli ha fatto nei giorni della fortuna, evitare di negarlo con un comportamento poco appropriato, fare che la propria vita, e la storia che in essa si è scritta, non perda di significato, come molti, troppi, intorno a lui vorrebbero fare e provare a fare in quei lunghi, brevi 500 giorni.
18,00 17,10

Le verità dei vinti. Quattro storie mediterranee

Luigi Mascilli Migliorini

Libro: Libro in brossura

editore: Salerno Editrice

anno edizione: 2017

pagine: 144

"Le verità dei vinti" non sono un altro punto di vista da sostituire al precedente. Non sono una riscrittura della storia. Appaiono, piuttosto, la scoperta di un luogo remoto dove si nasconde qualcosa a cui ha accesso solo chi ha conosciuto la sconfitta, o la conoscerà quando la sua vittoria subirà il fatale consumo del tempo. Un dolore indicibile, lo chiama Enea, al principio di una storia mediterranea di cui si sono scelti qui quattro momenti, diversi e simili. Costantinopoli, 28 maggio 1453. È l'ultima notte di Bisanzio, dove il sonno tarda a giungere per chi sa che domani nulla, né la sua vita né quella del mondo in cui ha vissuto, esisterà più. Alessandria d'Egitto, 1° luglio 1798. Napoleone arriva in Egitto. Gli immortali principi fanno la loro prima esperienza al di là dei loro confini. Napoli, 9 settembre 1943. In un tramonto di settembre sbarcano davanti ai templi di Paestum i liberatori di un'Italia che essi hanno sconfitto. Algeri, 10 agosto 1956. In rue de Thèbes, nella Casbah, a mezzanotte esplode una bomba. È l'inizio di una "battaglia" a lungo negata.
12,00 11,40

Storia del Mediterraneo moderno e contemporaneo

Francesca Canale Cama, Daniela Casanova, Quadri Rosa M. Delli

Libro: Libro in brossura

editore: Guida

anno edizione: 2017

pagine: 516

"Iste est Mediterraneus". Da quando, intorno al 630 dopo Cristo, Isidoro, vescovo di Siviglia, dà questo nome al mare che "con le sue acque si stende in mezzo alle terre fino a Oriente, separando l'Europa, l'Africa e l'Asia" non nasce, propriamente, la storia di uno spazio la cui vicenda si misura - come tutti sappiamo - sulla cadenza di sequenze millenarie, sulle lunghe durate di cui Fernand Braudel è stato maestro insuperabile. Con il nome - come spesso accade - prende tuttavia corpo una identità storica distinta da quelle dei soggetti che circondano quello spazio, distinta, soprattutto (anche se con esse strettamente e inevitabilmente intrecciata) dalla identità delle due formazioni storiche che quasi nello stesso tempo si formano intorno ad esso: l'Europa e l'Islam. Segnata con nettezza dallo spartiacque simbolico della conquista ottomana di Costantinopoli alla metà del XV secolo, la storia del Mediterraneo nell'età moderna e contemporanea proprio in virtù di questa sua autonoma identità storica non si esaurisce, tuttavia, né allora né nei secoli successivi in un puro confronto tra i due attori - l'Europa e l'Islam, appunto - che sembrano campeggiare in questo spazio. Le vicende concrete ci parlano, piuttosto, di realtà molteplici che si muovono dentro questi blocchi, li erodono e finiscono col restituire ad essi un senso storico e non ideologico; così come esse ci parlano di un rapporto mai interrotto, anzi continuamente in divenire tra il Mediterraneo e il sistema-mondo, che moltiplica esperienze e problemi fuori di ogni semplificazione. Pensato per un pubblico che alla storia chiede opportunità di formazione e di orientamento al di là degli schematismi della cronaca quotidiana, un pubblico che - si potrebbe dire - desidera fornire di spessore la mono-dimensione dell'attualità, questo libro cerca di ricostruire, nell'arco di oltre cinque secoli, le vicende di un Mediterraneo molteplice: nei tempi che sovrappongono volta a volta lunghe e brevi, brevissime durate, negli spazi dagli scenari costantemente mutevoli, negli attori che appaiono e scompaiono, dominano e tramontano. Questo è il Mediterraneo, potremmo, dunque, ripetere con Isidoro di Siviglia: luogo dove gli uomini sono abituati a vivere vite collettive e a incontrarsi e a scontrarsi, a perdersi e a ritrovarsi, stratificandosi e ricomponendosi seguendo ritmi che alternano, spesso con superficiale inconsapevolezza, i toni sereni della comprensione e quelli cupi della intolleranza. Questa nuova edizione offre nei suoi ultimi capitoli, aggiornati fino alle vicende più recenti, una drammatica e problematica conferma dell'alternanza, non sempre controllabile, di questi ritmi.
38,00 36,10

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