Avagliano: Tascabili Avagliano
Naso di cane
Attilio Veraldi
Libro
editore: Avagliano
anno edizione: 2003
pagine: 288
"Naso di cane" è la storia livida, colorita, martellante, feroce, di quella guapperia perversa che è la camorra industrializzata dei nostri giorni, con il suo bilancio di cadaveri, in una Napoli vasta e agghiacciante, spoglia di ogni pittoricismo, nella quale si aggira come un segugio il commissario Corrado Apicella. Ma in questa triste atmosfera da bassifondi di tanto in tanto interviene il momento, tanto più inaspettato quanto più coinvolgente, dell'amore.
La mazzetta
Attilio Veraldi
Libro
editore: Avagliano
anno edizione: 2003
pagine: 240
Una Napoli in salsa californiana, ma autunnale e cementizia; una catena di morti ammazzati con strumenti rudimentali; un intreccio di affari sporchi e di drammi familiari. "La mazzetta", esempio di narrativa hard-boiled ambientata da noi. Attilio Veraldi inventa un'originale figura di detective: un commercialista di trent'anni, Sasà Iovine, che si accontenta di aggiustare faccende per gli uomini più potenti della città, e insegue anche lui il miraggio della mazzetta. Nel romanzo di Veraldi nessuno è innocente.
L'amica degli amici
Attilio Veraldi
Libro
editore: Avagliano
anno edizione: 2003
pagine: 300
La vicenda, che è il seguito diretto di "Naso di cane", vede nuovamente protagonista Corrado Apicella, commissario della Squadra Mobile di Napoli, impegnato nel compito assai rischioso di sgominare le cosche malavitose della camorra. In trasferta a New York sulle tracce di Achille Ammirato, signore incontrastato del mercato della droga, 'emigrato' negli States per cercare nuovi sbocchi ai suoi traffici, Apicella si imbatte in una città-labirinto, che, come in un gioco di scatole cinesi, racchiude mille realtà e riserva mille inganni.
Il resto di niente
Enzo Striano
Libro
editore: Avagliano
anno edizione: 2000
pagine: 424
La marchesa Eleonora Pimentel de Fonseca, poetessa, scrittrice e una delle prime giornaliste europee, è la protagonista di questo romanzo. L'autore la segue dall'infanzia a Roma, all'adolescenza a Napoli, e qui per tutti gli anni della sua non lunga vita, sino alla morte per impiccagione, in quella piazza del Mercato dove la borghesia napoletana più illuminata concluse sotto la mannaia e il cappio del boia il suo generoso tentativo di rivoluzione.