Pianificazione regionale e di area
Interazioni ambientali urbane. Sul progetto di una rete di green street-Urban environmental interactions. On the design of a green street network
Libro: Libro in brossura
editore: CLEAN
anno edizione: 2023
pagine: 198
Raccontando di funesti episodici dei torrenti, di antichi ponti scomparsi, di tracciati rivelati e luoghi da riqualificare, nell’ambito di una ricerca di rilevante interesse nazionale sul progetto ambientale urbano adattivo agli effetti del cambiamento climatico, lo studio verifica l’applicazione in ambiente mediterraneo dei criteri di gestione sostenibile delle acque meteoriche stradali delle green street nordamericane. La sperimentazione di progetto interscalare misura gli effetti attraverso indicatori, riflettendo anche su come innescare molteplici conseguenze positive a partire dalla riqualificazione ambientale idraulica e meteoclimatica, riconnotando luoghi strategici, ripensando i dispositivi industriali per gli usi mediterranei, riattivando virtuosi fenomeni urbani o innescandone di nuovi. La ricerca intende fornire ad amministratori e progettisti protocolli tecnici originali, controllandone l’operabilità locale, attraverso la consapevolezza del crescente pericolo di alcune condizioni e della possibilità di mitigarlo.
Politiche abitative e giovani generazioni. Il caso di Milano
Igor Costarelli
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2023
Nelle grandi città il costo delle abitazioni in vendita o in affitto ha raggiunto livelli straordinariamente alti, impedendo a molti giovani di emanciparsi dalla famiglia di origine e costringendoli a condividere casa in età sempre più avanzata. Rispetto alle generazioni precedenti, i giovani adulti di oggi non possono più contare sugli strumenti di welfare abitativo pubblico sviluppati dal dopoguerra in avanti, come l’edilizia sociale. Ripensare le politiche della casa per le giovani generazioni può dunque contribuire a favorirne l’inserimento nel sistema abitativo e ampliare la loro partecipazione alle opportunità di studio e lavoro, che sempre più spesso si concentrano nelle grandi città. La sfida è evitare che l’attrattività urbana si traduca in esclusività e aumento delle disuguaglianze sul piano territoriale e intergenerazionale. Attraverso il caso studio del progetto Milano 2035 – Coalizione per l’abitare giovanile, il volume esplora il modello dell’abitare collaborativo come possibile risposta alla crisi abitativa delle città contemporanee, affrontando dilemmi e criticità emergenti a partire dalle nuove logiche di condizionalità che ne regolano l’accesso e dalla conseguente riconfigurazione dell’identità dei giovani inquilini come portatori di risorse per il vicinato.
Commercio e pianificazione urbana in una società digitalizzata. Verso un modello reticolare
Gianfranco Pozzer
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2023
Lo sviluppo congiunto di Ict e nuove tecnologie digitali (AI, IoT e big data) riveste un ruolo fondamentale nella crescita del commercio elettronico (e-commerce). La dematerializzazione dei sistemi di produzione, della logistica e del consumo sta modificando radicalmente gli assetti fisico-funzionali degli insediamenti umani, dilatando le esperienze acquisitive e di vita in inedite dimensioni semantiche e connettive. I dispositivi di gestione dei flussi informativi, dei beni e dei servizi diventano sempre più pervasivi, al punto da capovolgere il tradizionale rapporto localizzazione-movimento che ha caratterizzato per almeno mezzo secolo i modelli urbani e regionali. In questa repentina transizione si affermano nuove modalità di progettazione e pianificazione urbanistica (platform urbanism e platform-based planning). Nuove istanze di democrazia orientano esperienze amministrative e di governo e invitano a un sostanziale aggiornamento dei progetti formativi. Ponendo particolare attenzione al ridisegno critico della città, questo volume, oltre a costituire un’occasione di networking territoriale tra pubblica amministrazione, università e realtà confederali, rappresenta un'opportunità per sperimentare e diffondere nuovi percorsi di rigenerazione urbana e valorizzazione commerciale. Prefazione di Francesco Musco, postfazione di Domenico Patassini.
Il MOSE e la difesa di Venezia. Le carenze progettuali, le criticità, i difetti, la manutenzione... e i cambiamenti climatici
Vincenzo Di Tella, Paolo Vielmo, Francesco Veronese
Libro: Libro in brossura
editore: StreetLib
anno edizione: 2023
Negli anni 2020-2022, dopo l'alta marea estrema del novembre 2018, le barriere del Mose sono state sollevate, con procedure manuali semplificate ed impianti provvisori, alcune decine di volte per proteggere Venezia da acque alte anche eccezionali, ma in presenza di condizioni di mare sostanzialmente modeste. I progettisti e molti media hanno colto l'occasione per sostenere che con questo era stato dimostrato il fatto che l'opera fosse ormai già funzionante ed interamente efficace per il suo scopo, sostenendo così una narrazione atta al convincimento pubblico. Così, purtroppo, non è per gli autori di questo libro-intervista nel quale, gli ingegneri Vincenzo Di Tella e Paolo Vielmo, esperti nelle tecnologie marine ed offshore, rispondono alle domande di Francesco Veronese, attivo nel giornalismo di inchiesta, relative ad aspetti principali e critici della Grande Opera del Consorzio Venezia Nuova. A supporto delle argomentazioni fornite, in una seconda parte del libro, si chiariscono più in dettaglio alcuni specifici aspetti tecnici, per lettori che ne fossero interessati.
Brescia, il Parco delle Cave. Diario di un sogno. Dalle molte sconfitte al grande risultato
Fabio Capra
Libro
editore: La Compagnia della Stampa
anno edizione: 2022
pagine: 184
Le smart cities al tempo della resilienza
Libro: Copertina morbida
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 644
Il terzo volume della serie dedicata, sin dal 2017, alle città intelligenti si colloca nel solco dei precedenti lavori, tutti improntati a un approccio multidisciplinare. L'elaborazione del volume non poteva che essere influenzata, sul piano delle tematiche, dalle ricadute della pandemia sulla vita delle città e nelle città. Non è dunque un caso se, accanto a più tradizionali interventi di stampo giuridico-urbanistico, il volume, modificando l'ottica dei due precedenti, concentra l'analisi sul contesto urbano alla prova delle nuove necessità di riorganizzazione del lavoro, del sistema scolastico, di quello sanitario, della mobilità e dell'approvvigionamento alimentare. Non manca uno sguardo alla programmazione comunitaria e nazionale degli investimenti, nonché alle ripercussioni del Piano nazionale di ripresa e resilienza sulle tematiche smart.
Il futuro «dell'osso» tra vecchi e nuovi dualismi. Appennino e nuova dimensione dello sviluppo
Libro: Libro rilegato
editore: Futuridea
anno edizione: 2021
pagine: 127
Questo lavoro è uno studio sui divari tra dorsale appenninica e fascia costiera, realizzato da Futuridea in collaborazione con Management House Italia e con il C.E.D.O.M. dell’Università degli Studi di Salerno, ed è finalizzato ad indagare sul “futuro dell’osso tra vecchi e nuovi dualismi”. Vecchi e nuovi dualismi ancora incolmabili che, sebbene da sempre denunciati, quasi mai sono stati visti come una conseguenza della mancata valorizzazione delle grandi risorse che le aree interne offrono e che spesso mancano alle aree vallive e costiere. Le zone di osso vivono però trasformazioni epocali che vedono andar via le residue forze giovanili, chiudere le attività produttive e abbandonare case, terre e paesi. Trasformazioni che per essere fronteggiate richiedono un programma di sviluppo innovativo. Il tentativo di questo lavoro è dunque quello di individuare delle linee specifiche di azione senza adagiarsi su “un modello di sviluppo imitativo delle soluzioni assunte nelle cosiddette aree forti”. Non servono le contrapposizioni tra alture e pianure ma neppure le subalternità progettuali, perché “le aree interne hanno bisogno di soluzioni personalizzate.
L'infinita contesa. La tormentata storia della tutela del colle di Tuvixeddu
Carlo Mannoni
Libro
editore: Alfa Editrice
anno edizione: 2021
pagine: 400
Nel 2000, anno di inizio del nuovo secolo, le massime autorità in materia ambientale (la Regione) e paesaggistica (la Soprintendenza ai Beni architettonici di Cagliari), avevano deciso, l'una, che la valutazione di impatto ambientale per gli interventi a Tuvixeddu-Tuvumannu non fosse necessaria, e l'altra di potersi esimere, in base alle norme del momento, dall'esprimere qualsivoglia giudizio di tipo paesaggistico sull'impegnativo piano di intervento edilizio ed urbanistico sul sito, oggetto di specifica tutela paesistica. Promosso senza esami, si direbbe, o meglio promosso sulla base dei soli titoli. Nel cielo stellato al di sopra del magico sito di Tuvixeddu si era formata, in quel momento, una congiunzione astrale favorevole e portatrice di buoni auspici per lo stesso piano. A osservare le stesse stelle, come gli antichi Fenici nei loro viaggi per mare che li fecero approdare nelle coste della Sardegna, in quel momento la rotta del costruttore appariva definitivamente tracciata e proiettata sicura verso l'approdo.
Conversazioni sulla ricerca
Cristina Bianchetti, Pier Luigi Crosta
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2021
pagine: 192
Che ne è del carattere sperimentale ed empirico della ricerca in un'epoca di omologazione crescente? Questo interrogativo guida le conversazioni tra Pier Luigi Crosta e Cristina Bianchetti sulla ricerca territoriale intesa come fare guidato da una soggettività mossa da affetti e relazioni. Lo scopo del libro è mettere in evidenza gli snodi principali della traiettoria di studio di Pier Luigi Crosta: una traiettoria originale, mai ideologica e per qualche aspetto eversiva, che ha caratterizzato il panorama degli studi sulle politiche pubbliche in Italia, delineandosi al di fuori di preoccupazioni accademiche. Un percorso segnato da uno strenuo empirismo e da vere e proprie tattiche del dissenso: disaffezione rispetto ai propri stessi giudizi; diffidenza nei confronti delle teorie; apprezzamento dell'improvvisazione e dell'anomalia; uso di concetti come scollegamento e disgiunzione; attenzione ai concetti di utile, utilizzazione, uso e ai loro legami; attenzione ai nessi tra familiarità e innovazione; rottura delle sequenze, per cui a una cosa può, o non, succederne un'altra.
Progetto e resistenza. Il progetto dello spazio come azione critica
Paola Pittaluga
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2021
pagine: 142
La trasformazione degli spazi fisici attraverso il progetto richiede la conoscenza e la comprensione di ciò che si deve trasformare. In questo senso, il processo cognitivo sotteso all’attività progettuale è influenzato anche dal modo in cui noi conosciamo e apprendiamo. L’apprendimento è a sua volta fortemente determinato dal contesto fisico e socioculturale più ampio in cui ci si forma. Gli ultimi anni del XX secolo e questi primi anni del XXI si caratterizzano per un mutamento epistemologico delle modalità di apprendimento che discende dall’assenza di punti di riferimento e dalla perdita dei valori, dall’incertezza e dal cambiamento continuo e senza sosta che pervade tutti gli aspetti della nostra vita. In particolare, viene a mancare la capacità di fare esperienza della stabilità che ha delle ricadute rilevanti sulle abilità degli individui orientate al progetto: se non si conosce e sperimenta la stabilità è possibile progettare il cambiamento? Quale è allora il futuro di tutte quelle attività che progettano il cambiamento e la trasformazione? La risposta, per i contesti di apprendimento legati all’attività progettuale, può essere trovata in diverse concezioni/declinazioni degli strumenti di trasformazione dello spazio, ossia piani e progetti, intesi come “strategie di resistenza”. Queste strategie recuperano alcune delle connotazioni perse nel tempo e ne assumono di nuove, più adatte a questi tempi di crisi: piano e progetto come strumento di conoscenza; come strutturazione degli elementi della permanenza; come processo e forma non risolutiva di trasformazione dello spazio; come strumento di integrazione tra processi urbani e processi ambientali; come strumento di opposizione a processi guidati dal mercato e all’omologazione; come attivatori di processi di coinvolgimento, di empowerment e di forme di gestione collettiva. Le strategie di resistenza possono trovare collazione in un progetto formativo e pratico che tiene conto del modo in cui oggi si apprende e che esplora, resistendo, le possibilità di esistenza di altri modelli culturali e istituzionali, forme di democrazia, stili di vita, più adatti a questo tempo di incertezza e di instabilità, riportando valori di frugalità, sobrietà, solidarietà. In questo senso, il progetto non è asservito ad uno sviluppo cieco che segue acriticamente i trend del momento, ma è l’occasione per trovare strade alternative, altri futuri possibili oltre a quelli derivanti da un mondo governato da tecnologia ed economia. Il progetto come strategia di resistenza non è un atto passivo, di opposizione per l’opposizione, ma è un’azione critica e in quanto tale capace di aprire differenti prospettive, percezioni, compiti. La resistenza è concepita come un percorso che evita alcuni pericoli per costruire progetti, siano essi formativi, di trasformazione dello spazio, economici, di vita, che, attraverso un’attività critica continua e vigile di esplorazione della realtà, siano capaci di favorire la libertà, le diversità, le possibilità di evoluzione e di costruire un futuro migliore.
Il principio territoriale
Alberto Magnaghi
Libro: Copertina morbida
editore: BOLLATI BORINGHIERI
anno edizione: 2020
pagine: 336
Il territorio è il «bene comune» per eccellenza. Formato da città - piccole, medie e grandi - borghi e paesi, sistemi agroforestali e ambientali, infrastrutture urbane e rurali, costituisce un vero e proprio essere vivente, i cui geni, personalità e bellezza, sono frutto di processi coevolutivi fra insediamento umano e ambiente sedimentati nel corso della storia. Questi caratteri identitari e il loro drammatico sfarinamento nella corsa di Megacity all'urbanizzazione globale del pianeta sono analizzati in "Il principio territoriale", dialogando con la cultura multidisciplinare praticata dai territorialisti e con i molti soggetti della cittadinanza attiva che vanno creativamente rinnovandoli per il benessere collettivo. Da questo punto di vista, ri-abitare il territorio diviene per Alberto Magnaghi atto politico e la sua progettazione, alimentata e indirizzata da nuove forme di democrazia comunitaria, una possibile via d'uscita da quel divorzio fra natura e cultura che ci ha condotti all'alienazione della crescita senza limiti. «Tornare al territorio» - alla terra, alla montagna, all'urbanità, ai sistemi socioeconomici locali - significa ritrovare le regole che ci consentono di affrontare la produzione dello spazio in quanto «ambiente dell'uomo» secondo modalità capaci di affrontare strategicamente anche la profonda crisi ecologica globale che stiamo vivendo. Tracciando un percorso che, attraverso la crescita della «coscienza di luogo», va dal riconoscimento collettivo dei valori patrimoniali alla integrazione delle culture idrauliche, ambientali, urbane, agroforestali energetiche e produttive in un progetto bio-regionale, Magnaghi condensa le sue esperienze e la sua visione complessiva definendo in forma organica e compiuta quel «principio territoriale» che potrà orientare la rotta di una futura civilizzazione eco-territorialista.