Studi teatrali
Mimesis journal. Volume Vol. 12/1
AUTORI VARI
Libro: Libro in brossura
editore: Accademia University Press
anno edizione: 2023
pagine: 159
Saggi: La performance ininterrotta. Attori spettatori e Intelligenza Artificiale nello spazio fictional dei social media; Maria Grazia Berlangieri «The play is full of echoes». La vocazione registica di Samuel Beckett; Grazia D'Arienzo Io esigo la Merzbühne. Il teatro nella idea di arte totale di Kurt Schwitters; Donatella Mazza «Je suis encore vivant!». Note sui Caligola di Carmelo Bene; Carlo Alberto Petruzzi L'affaire Lepage. Rappresentazione e presenza nello scenario della polemica su SLĀV e Kanata; Daniela Sacco "Pillole" destinate all'etere: le Proesie di Sardelli, Filidei e Crousaud; Anna Scalfaro Punti di vista Cosmogonia TanguyJean-Paul Manganaro Letture e visioni Valerian Svetlov e la danza ai tempi di Djagilev; Aurora Egidio Inseguendo la giovane Duse Antonia Liberto.
Tutti giù dal palco. Fare teatro a scuola dalle materne alle medie
Marina Savoia, Giorgio Scaramuzzino
Libro: Libro in brossura
editore: Salani
anno edizione: 2023
pagine: 176
In Italia, moltissimi insegnanti promuovono attività teatrali nelle loro classi, materne, elementari e medie. Ora, immaginiamo di porre loro questa semplice domanda: perché fare teatro a scuola? Le risposte ci sorprenderebbero per la varietà e la differenza di motivazioni. E inoltre ci rivelerebbero che nella scuola italiana si fa teatro con alunni di ogni tipo e con tutti i mezzi a diposizione. Nonostante l'iniziativa dei singoli docenti, ciò che emerge soprattutto è la mancanza di un criterio comune e la carenza di strumenti di lavoro, che portano a uno sfruttamento limitato del teatro e delle sue risorse didattiche ed educative. In questo volume, frutto del lavoro e dell'esperienza di due appassionati esperti, si gettano le basi di quel criterio comune: gli autori si calano nel mondo scolastico, elaborando materiali di lavoro che rispettano il progetto didattico e ne accrescono il valore formativo. Il risultato è questo prezioso laboratorio di educazione teatrale che esce oggi in una nuova edizione aggiornata e arricchita di preziosi elementi operativi.
Il teatro certamente. Dialogo con Giuseppe Dipasquale
Andrea Camilleri
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2023
pagine: 232
"Il teatro certamente" è un libro di conversazioni. Gli interlocutori sono un ex e devoto allievo dell'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio d'Amico, il regista Giuseppe Dipasquale, e il suo maestro di regia teatrale, Andrea Camilleri, con la sua sapiente e collaborativa sovranità. Discutono su quella che Camilleri chiama «dicibilità teatrale»: su come «trasformare le cose scritte in cose dette»; sulla teatralizzazione o trasposizione teatrale, in sostanza, di testi narrativi dello stesso Camilleri o di Pirandello. Nel libro, la pulizia del dettato è pari alla profondità delle analisi. Dipasquale legge le opere di Camilleri, e Camilleri legge se stesso. Le letture a volte divergono. Ma Camilleri lascia sempre libertà di giudizio. Il maestro scava nei ricordi. «Noi avevamo davvero timore delle critiche che potevano decretare il successo o l'insuccesso di uno spettacolo. Ora, purtroppo, è un mero resoconto della serata... Questo, se vogliamo, avviene anche in letteratura dove abbiamo i recensori e i critici. Ecco, una volta i critici erano davvero critici e basta»; opportuni sempre, anche quando stroncavano. Si può leggere il libro come un discreto e suggestivo scorcio biografico. Non è nata la prima, inarrivabile biografia della letteratura europea, la settecentesca Vita di Samuel Johnson scritta da James Boswell, dall'elaborazione delle conversazioni del grande critico letterario trascritte dall'inseparabile biografo?
Otto Brahm e il dibattito critico sulla scena teatrale berlinese (1881-1892)
Iari Iovine
Libro: Libro in brossura
editore: Accademia University Press
anno edizione: 2023
pagine: 352
Negli studi storico-teatrali il nome di Otto Brahm, una delle personalità più incisive e lungimiranti dello scenario teatrale tedesco di fine Ottocento, è comunemente accostato all'esperienza condotta nella progressista Freie Bühne di Berlino in veste di direttore. Meno nota è l'attività di critico, rintracciabile negli scritti pubblicati su una serie di riviste e quotidiani germanofoni, nel periodo che intercorre tra il 1881 e il 1892. Tale stagione giornalistica si è rivelata essere una fonte inestimabile sia per la ricostruzione dell'avvento della corrente naturalista in Germania, che per la comprensione dell'icastico ruolo assunto dalla critica teatrale in questa epoca. Proponendo un'analisi delle recensioni di Brahm, il volume intende evidenziare l'incidenza esercitata dalle opere drammatiche di Henrik Ibsen e Gerhart Hauptmann, nel processo di rinnovamento dell'ambiente culturale germanico, ancora fermo agli schematismi delle pièces bien faites francesi. In questa direzione, una varietà di documenti d'archivio, composta da saggi, corrispondenze e recensioni, si offrono come strumenti concreti per inquadrare la figura di Otto Brahm come artefice di un «forum del teatro moderno».
Le voci del Suq. Dal 1999 l'intercultura in scena
Libro: Libro in brossura
editore: Altreconomia
anno edizione: 2023
pagine: 160
Il Suq di Genova è una festa di suoni, visioni, profumi, sapori; uno spazio di incontro e dialogo tra le culture. Nel cuore del Porto Antico, ogni anno, prende vita un teatrale e mediterraneo bazar dei popoli con spettacoli, concerti, incontri, artigianato, cucine dal mondo, buone pratiche per l'ambiente. "Suq è un piccolo mondo che fa pensare a come potrebbe essere bello quello grande". Paola Capriolo, scrittrice "Se la parola 'suq' viene usata da qualcuno in modo spregiativo per indicare confusione, rispondiamogli che è vero: confondersi con gli altri è il solo modo per fare umanità". Marco Aime, antropologo e scrittore. Il Suq di Genova è un esperimento artistico e sociale unico nel suo genere, un nuovo modo di pensare il teatro e le sue funzioni. A raccontarlo sono le voci di Marco Aime, Luca Antonucci, Valentina Arcuri, Lucio Argano, Mohamed Ba, Alessandra Ballerini, Mayela Barragán Z., Enrico Campanati, Paola Caridi, Alessandro Cavalli, Jo Choneca, Enzo Costa, Andrea Cosulich, Giacomo D'Alessandro, Nando Dalla Chiesa, Maria Benicia de Jesus, Pippo Delbono, Andrea Di Stefano, Goffredo Fofi, Federica Fossa, Don Andrea Gallo, Emanuela Guano, Amir Issaa, Kossi Komla-Ebri, Miryam Kraus, Chef Kumalé, Lucy Ladikoff, Margherita Laera, Lia Larizza, Emilia Marasco, Kiros Menghistie, Nabil Nijem, Bintou Ouattara, Moni Ovadia, Maria Pace Ottieri, Laura Parodi, Andrea Porcheddu, Roberto Rinaldi, Andrea Sbarbaro, Emanuela Scagno, Eriomina Shahaj, Shi Yang Shi, Franca Speranza, Pietro Tarallo, Padre Vitaly Tarasenko, Anahita Tcheraghali, Pietro Veronese, oltre a quelle delle curatrici e dei curatori. Con le fotografie di Luca Antonucci, Giovanna Cavallo, Sabrina Losso, Uliano Lucas, Alessio Ursida e Max Valle.
L'attore e la supermarionetta. Testo inglese a fronte
Edward Gordon Craig
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2023
pagine: 140
Questo fondamentale saggio di teoria del teatro, sulla scia dell’altro saggio centrale Sul teatro di marionette del tedesco Heinrich von Kleist, prende le mosse dalla domanda se la recitazione possa essere considerata un’arte e approda alla tesi solo apparentemente provocatoria e sconvolgente secondo cui l’attore, umano e quindi fallibile, rappresenta un ostacolo che il teatro deve superare per diventare vera arte. Solo epurando la scena dall’elemento soggettivo della personalità dell’attore, pensa Craig, ed emulando piuttosto il modello della marionetta come è usata nelle rappresentazioni sacre in Oriente, il teatro potrà rinnovarsi e affrancarsi dall’irrilevanza. L’introduzione di László F. Földényi ricostruisce la rete di idee in cui ai primi del Novecento prende forma l’idea qui espressa da E.G. Craig, che per “vita” si debba intendere non l’immediata contingenza del reale, ma qualcosa di più nobile e, in fin dei conti, più simile a ciò che siamo soliti definire “morte”.
Cose spiegate bene. Colpo di teatro
Libro: Libro in brossura
editore: Iperborea
anno edizione: 2023
pagine: 312
Colpo di teatro è il sesto numero di COSE Spiegate bene, la rivista di carta del Post realizzata in collaborazione con Iperborea. Qualcuno dice che il teatro è «ogni volta che una persona recita e una persona guarda», definizione che rende teatro gran parte delle nostre vite quotidiane: e il teatro poi ci si infila, nelle vite quotidiane, a forza di modi di dire, citazioni d’opera, ma anche accogliendole nei suoi palcoscenici e sulle sue poltroncine. Come è vero anche per la parola «libri», di cui si occupò il primo numero di COSE Spiegate bene, noi chiamiamo «teatro» sia il contenuto che il contenitore, e le due cose insieme hanno molto da raccontare: gli aspetti economici, l’organizzazione delle stagioni e delle compagnie, le architetture, le vite degli attori, le storie degli autori, le professioni di chi pianta chiodi e di chi promuove gli spettacoli sui social network, il pubblico e i suoi comportamenti, e quello che è successo in questi anni al teatro, sempre raccontato come fragile e sempre capace di riempire i suoi «teatri». Con testi di Malika Ayane, Marco Baliani, Matteo Caccia, Andrea De Rosa e della redazione del Post.
Trittico gassmaniano tra colossi dell'arte e dell'ingegno umano. Esplosione di ricordi inediti per il primo centenario della nascita
Edmonda Aldini
Libro: Libro in brossura
editore: Compagnia Editoriale Aliberti
anno edizione: 2023
pagine: 320
Edmonda Aldini nasce a Reggio nell’Emilia da Sisto Aldini e da Alderice Casali. A quattordici anni vince un concorso con borsa di studio e viene ammessa, prima dell’età minima, all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica di Roma diretta da Silvio d’Amico. Dopo il diploma conseguito nel 1951, si fa immediatamente notare come Attrice Giovane Protagonista a San Miniato ne “I dialoghi delle Carmelitane”, interpretando il ruolo di Suor Costanza. Nel 1955 è a fianco di Vittorio Gassman, nell’“Otello” di Shakespeare e, tra le altre produzioni, nell’“Ornifle” di Jean Anouilh, ne “I Persiani” di Eschilo, nell’“Oreste” di Vittorio Alfieri (dove si afferma come grande attrice tragica che reciterà in Tournée, quale “Leading Lady” dello stesso Gassman, nei maggiori teatri del mondo occidentale). Nel 1965 è Lady Anna nel “Riccardo Terzo” di Shakespeare con Vittorio Gassman per la regia di Luca Ronconi; sarà poi Bradamante nell’“Orlando Furioso” di Ariosto-Sanguineti diretta dallo stesso Regista. È stata anche registra teatrale e, per tre anni consecutivi, Conduttrice televisiva della trasmissione “L’Approdo”. Come attrice televisiva, tra tanti importanti personaggi (comprese tutte le Eroine delle quattro puntate de “Il gioco degli Eroi” con Vittorio Gassman) è stata una premiatissima YERMA di Federico García Lorca diretta dal cineasta Marco Ferreri. È cantante e, dopo “Canzoni in Esilio” di Theodōrakīs, fa conoscere in Europa i Tanghi e le Milonghe di Astor Piazzolla. È articolista per il «Corriere della Sera». Tra i numerosi Premi ricevuti: La Maschera d’Oro I.D.I. Saint Vincent (Oscar del Teatro Italiano), l’Eschilo d’Oro per la sua interpretazione di “Antigone” al Teatro Greco di Siracusa. Il Gran Premio Teatrale UBU per l’interpretazione di “Georg” in “Ignorabimus” di A. Holz, per la regia di Luca Ronconi. E l’Onorificenza Europea al suo massimo Grado: la medaglia d’oro al merito europeo: “per avere, nel corso della sua straordinaria carriera, divulgato nei maggiori Teatri d’Europa e al più alto livello professionale, artistico e conoscitivo, la Cultura Classica Italiana.
Gran Teatro Italia. Viaggio sentimentale nel paese del melodramma
Alberto Mattioli
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2023
pagine: 192
I teatri in generale, e quelli d'opera in particolare, esistono in tutto il mondo. Eppure soltanto in Italia sono qualcosa di più di un semplice luogo di spettacolo. Se in passato tra palchi e gallerie si indugiava per farsi notare, e nei ridotti si discuteva di politica e si giocava d'azzardo, ancora oggi i teatri si confermano il fulcro della vita civile e culturale – oltre che musicale – di ogni città. Proprio per questo, suggerisce Alberto Mattioli, offrono la prospettiva migliore per osservare e cercare di comprendere l'Italia. In un ideale grand tour attraversiamo lo Stivale in tutta la sua lunghezza: dal Regio di Torino al Massimo di Palermo, dai velluti rossi della Scala di Milano alle pietre dell'Arena di Verona, dai palchi dei minuscoli teatri storici marchigiani alle ampie sale del San Carlo di Napoli, per scoprire come le storie si mescolano alle leggende per fondare miti, ma anche come cambiano i gusti e le abitudini del pubblico, che ruolo i loggioni hanno avuto in celebri debutti e in fiaschi clamorosi, quali grandi viaggiatori stranieri hanno amato i palcoscenici nostrani. Ma soprattutto, accompagnandoci lungo questo originalissimo itinerario fatto di vicende umane e sociali, di mode, vizi e virtù, Mattioli disegna il ritratto di un Paese che forse più di ogni altro ha fatto coincidere, sulla scena e fuori dalla scena, arte e vita, e che, tra mille campanili, nei riti del teatro d'opera ancora riesce a specchiarsi, a riconoscersi, a sentirsi unito.
Leggere il teatro. Dieci testi esemplari
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2023
pagine: 232
Leggere un testo teatrale non è la stessa cosa che leggere un romanzo o un racconto. La drammaturgia ha codici specifici e specifiche modalità di espressione, perché il testo per il teatro è insieme un'opera letteraria e un copione che prevede una realizzazione scenica. Il volume esplora la storia della drammaturgia occidentale attraverso l'analisi di dieci capolavori: Antigone di Sofocle, Mandragola di Machiavelli, Amleto di Shakespeare, Don Giovanni di Molière, Faust di Goethe, Ernani di Hugo, Casa di bambola di Ibsen, Il giardino dei ciliegi di Cechov, Sei personaggi in cerca d'autore di Pirandello e Aspettando Godot di Beckett. I testi sono inseriti nel quadro storico e della cultura teatrale che li ha definiti, per far emergere anche le modalità di produzione dello spettacolo nelle diverse epoche.
Il secolo del teatro. Tra innovazioni e tradizione
Giacomo Romano Davare
Libro: Libro in brossura
editore: Helicon
anno edizione: 2023
pagine: 446
Il “secolo lungo”, nato dalle speranze della rivoluzione francese e conclusosi con lo scoppio della Grande Guerra, viene riletto, in questo saggio, attraverso le vicende della drammaturgia. L’autore, attraverso un’attenta analisi, evidenzia le tensioni sociali, le innovazioni scientifiche, lo sviluppo delle correnti artistiche, il sorgere dei ‘’media’’ e il diffondersi della moda e dei mezzi di trasporto. Ma soprattutto viene ricostruita la storia del teatro in Occidente, con particolare attenzione all’Italia, attraverso l’evolversi del linguaggio (letterario e musicale) e delle tecniche (recitative ed espressive). Emerge così la passione per il teatro degli ambienti culturali occidentali di quell’epoca che ci hanno trasmesso un’eredità di opere (si pensi a Cechov, Ibsen, Gogol, Belasco, Verdi, Puccini, ecc.) e di modelli interpretativi (Ermete Novelli, Eleonora Duse, Giovanni Emanuel, Sarah Bernhardt) ancor oggi presenti nel panorama artistico occidentale.
Arte e passione. Gli attori nel teatro europeo del XIX secolo
Paola Degli Esposti
Libro: Libro in brossura
editore: Audino
anno edizione: 2023
pagine: 192
Il pubblico europeo del XIX secolo va a teatro per intrecciare rapporti sociali, per trovare intrattenimento, spunti di riflessione, conferme, ma soprattutto per ammirare le grandi personalità attoriche dell’epoca. In questo secolo nasce il divismo, che avrà largo seguito nel secolo successivo. Le figure che emergono sono moltissime. Non in tutti i casi si tratta di divi veri e propri: alcuni (soprattutto alcune) mostrano una dirompente personalità e una straordinaria abilità, altri sono meno effervescenti ma altrettanto incisivi artisticamente. Con questo volume ci si propone di fornire un caleidoscopio di figure rappresentative, raggruppate attorno ad alcuni nuclei tematici: il tema del conflitto (artistico, ma non solo), la capacità di dare voce a un’estetica, il ruolo all’interno dell’allestimento, la relazione con il secolo a venire, ma anche l’appartenenza, in taluni casi, a realtà che, a prima vista marginali, di fatto sono però di grande rilevanza storico-artistica.