Studi teatrali
«Nei decreti di Venezia». Legge tragica e giurisprudenza comica in Shakespeare
Piermario Vescovo
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2023
pagine: 160
Il titolo, traduzione di «in the decrees of Venice», proviene da Il mercante di Venezia e indica il terreno sul quale si muovono le due letture shakespeariane qui proposte, che riguardano questo testo e Otello: una commedia e una tragedia di ambientazione veneziana entrambe ispirate a novelle italiane, per le quali, nei rispettivi "lieto fine" e compimento tragico, si rivela il fondamento profondo dei due generi. Esso risiede, secondo la prospettiva di queste pagine, nel rapporto tra invenzione drammatica e sfera della legge e del diritto, ovvero nella contrapposizione di una "legge tragica" inesorabile, nel segno del destino, e di una "giurisprudenza comica", che apre a un orizzonte di salvezza. L'autore riprende e approfondisce in rapporto a Shakespeare le tematiche del suo precedente volume L'incerto fine, liberando il testo da ipoteche di lettura tanto pesanti quanto sostanzialmente retrospettive.
Il teatro di narrazione. Dalle periferie della storia ai grandi teatri italiani
Juliet Guzzetta
Libro: Copertina morbida
editore: Accademia University Press
anno edizione: 2023
pagine: 352
Questo libro è un'analisi del teatro di narrazione, un'estetica e un genere di rappresentazione italiano che rivisita eventi storici di rilevanza nazionale da prospettive locali, attingendo al ricco rapporto tra esperienze personali e resoconti storici. Con l'ausilio di ricerche presso gli archivi privati dei principali narratori - artisti che sono sia autori che interpreti della loro opera - la tesi di Juliet Guzzetta è che la pratica insegni al pubblico che la gente comune non è semplicemente testimone della storia bensì partecipe della sua creazione. Il teatro di narrazione è emerso in Italia all'epoca delle proteste degli operai e degli studenti, del terrorismo interno e del progresso sociale degli anni Settanta. Sviluppando lo stile del teatro politico di Dario Fo e Franca Rame, influenzati da Jerzy Grotowski e Bertolt Brecht, e sulla scia delle tradizioni dell'improvvisazione a ruota libera autore-attore della commedia dell'arte, i narratori hanno creato una nuova forma di teatro popolare che è cresciuta di importanza negli anni Novanta e continua a ottenere consensi. Guzzetta delinea la storia del teatro di narrazione, ne contestualizza le origini - sia politiche che intellettuali - e attribuisce un ruolo centrale ai contributi di Teatro Settimo, un gruppo teatrale che precedenti studi hanno trascurato. Analizza inoltre gli esperimenti di questo genere in televisione e nei media. Primo libro in inglese interamente dedicato all'argomento, e ora tradotto in italiano, Il teatro di narrazione utilizza letture attente e un'ampia varietà di fonti primarie al fine di analizzare le tecniche utilizzate dai narratori per rifare la storia - un procedimento che rivela come la storia stessa sia un teatro di narrazione.
La regia teatrale nel secondo Novecento. Utopie, forme e pratiche
Giovanna Zanlonghi
Libro: Copertina morbida
editore: Carocci
anno edizione: 2023
pagine: 288
La seconda stagione delle riforme teatrali del Novecento, maturata tra gli anni Sessanta e Ottanta, vede l'elaborazione di teorie e la produzione di esperienze di assoluta originalità. I nuovi poeti della scena, oggi divenuti classici del Novecento, hanno realizzato un teatro centrato sulla figura di un regista per lo più demiurgo e creatore, autonomo rispetto all'istanza letteraria. Il volume, che si presenta in una edizione aggiornata e integrata, si muove su un duplice versante: delinea i tratti salienti della riflessione teorica e al contempo presenta gli specifici "stili" di lavoro. Emergono gli aspetti più originali e propri di questo poliedrico fenomeno registico: la rivoluzione totale del Living Theatre, la ricerca sulla corporeità e sulla presenza scenica dell'attore di Jerzy Grotowski e del suo discepolo Eugenio Barba, il teatro della luce di Robert Wilson, accanto alla scena dalla potenzialità plastica di Tadeusz Kantor, la ricerca della parola autentica in Peter Brook e in Giorgio Strehler, pur nella diversità delle poetiche e degli esiti. Ma anche le esperienze sul coro degli attori di Ariane Mnouchkine e l'ansia metafisica che pervade il lavoro di Anatolij Vasil'ev.
Dall'azione alla recitazione. Linee guida di Jan Fabre per il performer del XXI secolo
Jan Fabre, Luk Van den Dries
Libro: Copertina morbida
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2023
pagine: 342
Con "Dall'azione alla recitazione. Linee guida" di Jan Fabre per il performer del XXI secolo il mondo del teatro si arricchisce di un notevolissimo e imperdibile manuale, ricco di stimoli per chiunque voglia immergersi nella preparazione del performer contemporaneo. Jan Fabre - performer, disegnatore, scultore, autore e creatore teatrale - è una delle figure più affascinanti, complete e complesse della ricerca artistica contemporanea. Frutto della grande esperienza di Jan Fabre come registra e coreografo, questo libro è insieme un saggio, un manifesto ed un manuale per i performer. Spiega non solo il training fisico, mentale e vocale del performer - training che passa attraverso la trasfigurazione del corpo, l'interazione tra l'essere umano e il mondo animale, tra la ragione e l'istinto, tra il caos e la disciplina - ma entra anche nel profondo dei pensieri rivoluzionari di Fabre sul teatro contemporaneo. "Questo libro raccoglie molta della saggezza di Jan Fabre, per quanto possa essere tradotta in parole e distribuita come intuizioni, esercizi e improvvisazioni. Arrivato a 60 anni, Fabre è indiscusso maestro del teatro e della performance" (Richard Schechner).
Il teatro espressionista
Paolo Quazzolo
Libro: Copertina morbida
editore: Carocci
anno edizione: 2023
pagine: 128
La stagione del teatro espressionista, sebbene destinata a lasciare un segno profondo nella storia dello spettacolo europeo del Novecento, ha tuttavia una durata piuttosto breve: la prima rappresentazione ha luogo nel 1909, ma già verso la metà degli anni Venti il percorso dell'avanguardia tedesca giunge al suo epilogo. Di difficile catalogazione, l'espressionismo teatrale ha accolto al suo interno personalità di orientamento spesso contrapposto. Il volume ripercorre gli sperimentalismi condotti nell'ambito della scenografia, dell'illuminotecnica, della recitazione e della nascente regia che hanno stimolato il pensiero di numerosi teorici e artisti della scena.
Non pensare a niente. Carmelo Bene e l'abbandono del soggetto
Caterina Piccione
Libro: Copertina morbida
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 180
Il teatro di Carmelo Bene fa a pezzi il soggetto come categoria del pensiero e dell'azione. Questa operazione radicale non si risolve in astrazioni teoriche, al contrario si inserisce nella scena del suo tempo, si lega a tradizioni teatrali minori e si sviluppa attraverso sperimentazioni innovative. Per farla finita con la rappresentazione attraverso la rappresentazione, Bene disarticola la grammatica simbolica del teatro. Dalla parodia del Grande Attore alla scoperta della phoné, fino al divenire minore della macchina attoriale, il gesto di Bene si fa lorenzaccio, deformazione in atto dei corpi, invocazione di noluntas, abbandono al femminile, rinuncia al potere. Bene prende così le sembianze di un Narciso senza più desiderio, sottratto a se stesso e perso nel puro godimento, vita nella vita, mondo nel mondo.
Per-formare il sociale. Volume 2
Livia Cavaglieri, Roberta Gandolfi
Libro: Copertina morbida
editore: Bulzoni
anno edizione: 2022
pagine: 200
Il teatro ragazzi in Italia. Un percorso possibile dal 2008 ad oggi
Mario Bianchi
Libro: Copertina morbida
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2022
pagine: 224
Un atlante del Teatro-ragazzi italiano degli ultimi dieci anni. Una ricognizione che non vuole essere oggettiva, ma uno sguardo privilegiato di chi ha seguito in lungo e in largo per il Paese il teatro destinato all'infanzia e alla gioventù. Un'opera utile sia per il genitore che vuole portare il proprio figlio a teatro, sia per l'operatore che organizza, sia per chi lo produce e lo crea, sia per gli insegnanti che lo propongono a scuola. Lo sforzo maggiore è stato quello di rendere visibile e documentato un teatro che viene ancora considerato minore. Il nuovo Atlante vuole invece testimoniare come questo teatro possiede in sé una forza immaginifica straordinaria che esplora in modo profondo tutte le varietà che il mondo e la vita possiedono. E vuole essere uno strumento imprescindibile per chi volesse approfondire, anche criticamente il teatro rivolto all'infanzia per poter continuare la nostra opera.
Il teatro a Genova a fine Settecento. Impresari, costume e società (1772-1797)
Davide Mingozzi
Libro
editore: LIM
anno edizione: 2022
pagine: 475
Il volume propone un'indagine approfondita e storicamente documentata sulla gestione dei teatri a Genova tra il 1772 e il 1797. Benché negletto dagli studiosi, il periodo in questione rappresentò il momento di maggior splendore del teatro musicale a Genova che si avvicinò, per numero di rappresentazioni e per la partecipazione di importanti virtuosi, alle altre grandi città italiane. Accanto all'indagine sulla gestione impresariale delle tre sale cittadine (Teatro da S. Agostino, Teatro del Falcone, Teatro delle Vigne), l'abbondanza di testimonianze documentarie ha offerto la possibilità di dedicare largo spazio allo studio degli aspetti di costume e vita quotidiana a teatro. Questi, che solo apparentemente possono apparire pettegolezzi da palchetti, in realtà aiutano a comprendere come il pubblico dell'epoca intendesse il teatro e come il teatro fosse parte integrante della vita delle persone. Il lavoro si completa di una cronologia ragionata degli spettacoli che animarono i palcoscenici teatrali negli anni studiati e di un'appendice documentaria disponibile on-line. Prefazione di Elisabetta Pasquini. Postfazione di Raffaele Mellace.
Al lavoro con Eduardo. Un grande maestro raccontato dai suoi colleghi
Libro: Copertina morbida
editore: Guida
anno edizione: 2022
pagine: 280
Quarantacinque testimonianze di chi ha lavorato con Eduardo De Filippo, al suo fianco, sopra, sotto, dietro le tavole del palcoscenico. A loro il privilegio di essere ancora una volta protagonisti di un racconto straordinario durato decine di anni. Tutta la vita, cioè, che Eduardo ha dedicato al teatro, formando e segnando, con il suo esempio e le sue indicazioni, generazioni di "gente di teatro", qualunque fosse il loro compito all'interno del complesso meccanismo della messa in scena delle sue commedie. Ho avuto la fortuna ed il privilegio di essere testimone del suo lavoro. Eduardo, mitico "Direttore", paziente e molte volte impaziente, severo o cordiale con chi meritava rimproveri o elogi, rispettoso sempre del lavoro di chi gli stava vicino, prudente sempre, esigente sempre. Perché "il teatro è fatica" è stata regola ferrea della sua vita.
La resistenza delle attrici nel secondo Novecento. Recitazione, repertorio e regia in Miranda Campa, Ave Ninchi, Lilla Brignone, Sarah Ferrati
Chiara Pasanisi
Libro: Copertina morbida
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 282
Gli anni che in Italia segnano la nascita della regia teatrale e la sua piena affermazione sono contraddistinti dalla resistenza delle pratiche afferenti alla tradizione capocomicale. Le attrici, in seguito alla fine dell'egemonia del capocomicato femminile, tentano di trovare delle soluzioni efficaci per mantenere quel potere - che un tempo era stato appannaggio delle donne - nel nuovo contesto mutato. Il volume indaga l'operato di Miranda Campa (1912-1989), Ave Ninchi (1915-1997), Lilla Brignone (1913-1984) e Sarah Ferrati (1909-1982): quattro attrici che rappresentano altrettante condizioni femminili differenti nel panorama del teatro italiano del secondo Novecento. L'obiettivo non è quello di ricostruire dei singoli percorsi biografici, bensì comprendere quale sia stata la valenza simbolica, estetica e politica di alcuni episodi nodali della vita professionale delle quattro attrici.
Atlante dell'attore immaginario
Marcello Sambati
Libro: Copertina rigida
editore: Kurumuny
anno edizione: 2022
pagine: 168
«Il teatro dell'attore immaginario è un teatro scritto e vivo, che invita a leggere e vedere oltre la scena.» "Immaginario" è l'attore che ogni bambino sogna di essere. L'"Atlante" riassume le esperienze dall'autore - sedimentate negli anni, a partire dall'avanguardia teatrale romana - e raccoglie appunti, sogni, illusioni, versi sulle pratiche necessarie per ritrovare la dimensione dell'aspetto. Queste note aprono sentieri non ancora percorsi nella creazione drammaturgica, a partire dalla relazione profonda che esiste tra l'essere umano e la Terra. L'attore infatti non può limitarsi a ripetere stancamente e inutilmente le afflizioni umane, ma deve aprirsi alla natura del mondo. Tutto ciò che è illuminato ha un lato d'ombra, che quasi sempre nasconde la vera natura delle cose: la loro parte invisibile e inudibile. In questi territori oscuri si cela l'essenza, si coglie l'aura che ogni essere disegna intorno a sé. L'essere umano non ha voce se non è in grado di ascoltare. Si rende necessario, allora, affrontare le zone d'ombra, tenendo sempre presente che noi stessi siamo apparizioni. Perciò non ha senso tentare di trasmettere significati; occorre evocare visioni.