Architettura
Storia dell'architettura contemporanea. Volume 2
Marco Biraghi
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 704
L'architettura contemporanea costituisce la materializzazione concreta, il luogo di applicazione e verifica, delle profonde trasformazioni che hanno avuto corso nel XX secolo, e che proseguono a ritmo sempre più frenetico nei primi decenni del XXI. Questo volume - frutto della revisione e dell'ampliamento di quello uscito nel 2008 - affronta le vicende dell'architettura dal secondo dopoguerra ai giorni nostri attraverso le opere e le figure dei suoi protagonisti, mettendo a fuoco alcune questioni cruciali: l'eredità dei «maestri»; il rapporto con la tradizione; le possibilità costruttive offerte da tecniche inedite e da materiali aggiornati; il contributo delle tecnologie informatiche; il nuovo ruolo strategico dell'architetto; le reazioni ai processi di «globalizzazione»; la ricerca di soluzioni «sostenibili» a fronte dell'emergenza ambientale e climatica. L'analisi di questi fenomeni fornisce un'interpretazione articolata dell'architettura contemporanea, cercando di porla in una prospettiva storico-critica odierna.
Language of home
Michael Cox
Libro: Copertina rigida
editore: Phaidon
anno edizione: 2023
pagine: 248
Franco Albini. Riflessioni su un metodo
Libro: Copertina morbida
editore: Libri Scheiwiller
anno edizione: 2023
pagine: 160
Il metodo Albini è un potente strumento di trasformazione e cambiamento. Franco Albini è stato un maestro dell'architettura moderna, rinomato in Italia e nel mondo, che ha generato cambiamento, nuove abitudini e innovazione. Il metodo Albini consiste nell'affrontare le sfide scomponendole in parti, osservandone una per una con un diverso sguardo per comprendere l'essenza del problema e ricomporre la nuova consapevolezza in una soluzione innovativa. Il libro analizza la teoria del metodo e presenta progetti e casi pratici. I princìpi del suo metodo non solo hanno dato origine a opere innovative che "ispirano" ancora oggi ma sono strumenti universali e imperituri che, sostenuti da tecniche interdisciplinari, contribuiscono a generare consapevolezza, innovazione, spirito di squadra e di iniziativa in ogni ambito tecniche interdisciplinari, lead to generate awareness, innovation, team spirit, motivation.
Borromini
Giulio C. Argan
Libro: Copertina morbida
editore: Abscondita
anno edizione: 2023
pagine: 128
«Il carattere d'apparato funebre che l'architettura del Borromini conserva anche quando è più librata e luminosa e tocca vertici di un acceso misticismo ha un senso quasi morale, di danza macabra, di "memento mori". È ombra di morte che si proietta su quelle che parevano ritrovata certezza, riconquistata pienezza di vita; ma insieme vuol dire al mondo che la bellezza dell'anima non è sempre conforme alla bellezza della natura; che una possibilità d'elezione è anche fuor delle vie segnate dalla storia e dall'autorità della tradizione; che per giungere alla salvezza bisogna andare contro la corrente. Ma, e la disperata fine dell'artista l'attesta [come è noto, morì suicida], la ribellione anela alla libertà e non la realizza; e forse non è che l'ultimo, brillante e caduco bagliore d'una rivoluzione fallita». Così Giulio Carlo Argan conclude questo denso, illuminante scritto su Francesco Borromini (1559-1667), protagonista in architettura della grande stagione del barocco romano. Un vasto apparato iconografico asseconda lo scritto, illustrando l'opera del grande architetto.
Beyond the Canyon. Inside epic California homes
Roger Davies
Libro: Copertina rigida
editore: Phaidon
anno edizione: 2023
pagine: 304
Sull'ordine. Architettura come cosmogonia
Renato Capozzi
Libro: Copertina morbida
editore: Mimesis
anno edizione: 2023
pagine: 144
Il volume indaga il fenomeno architettonico come un modo dell'ordine. Se compito dell'arte è trasformare il Cháos in Kósmos, l'architettura è l'arte cosmica (kosmische Kunst) per eccellenza. A partire dall'interrogazione sui molteplici significati del termine e su alcune possibili definizioni, il saggio tratta sub specie architecturæ tre possibili articolazioni e manifestazioni essenziali dell'ordine: costruttivo (tettonico/stereotomico), architettonico (del manufatto) e urbano (principio insediativo). Nel sostenere la tesi che l'architettura sia l'ipostasi più riconoscibile dell'ordine vengono messi a confronto due maestri del Moderno, Louis I. Kahn e Ludwig Mies van der Rohe, che, da prospettive complementari ma confrontabili, con le loro opere e ricerche sull'arte del costruire ci hanno offerto una prospettiva "ancora aperta" e alternativa alla condizione attuale in cui il caotico, l'informe sembrano essere l'unica possibilità di rappresentare la condizione contemporanea derealizzata e mercificata.
Le mura di Troia. Lo spazio ricompone i corpi
Cristina Bianchetti
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2023
pagine: 142
In che modo il corpo si inscrive nell'orizzonte del progetto urbano e delle sue pratiche? È questa la domanda di fondo da cui si sviluppa il libro. Questione cruciale che ne genera altre: come uscire dalla trappola dell'analogia organica - la cui ombra si allunga fino a noi - tra la perfezione dell'uomo vitruviano e l'imperfezione di Frankenstein? Come dare conto del carattere politico del rapporto tra corpi e spazi nell'azione di progetto? Un tema ampio e imprendibile, esplorato nel volume dapprima attraverso un'interrogazione sul senso di un percorso individuale dentro una storia più generale. Quindi appoggiandosi a robuste ontologie politiche che fanno riferimento al pensiero di Antonin Artaud, Gilles Deleuze, Michel Foucault, Ernesto de Martino per costruire cartografie relazionali del rapporto tra il corpo e lo spazio. Cartografie che partono dai corpi, tracciano i modi e i luoghi del muoversi, delle vulnerabilità, dei desideri. Infine rileggendo progetti esemplari: il progetto dell'antipsichiatria radicale degli anni sessanta, il progetto funzionalista nella sua forma più luminosa; il progetto della transizione, attorno a cui oggi si addensano domande e congetture. Lo scopo è guardare al progetto urbanistico e alle sue pratiche da una prospettiva che ha al centro il corpo, per indagarne gli scenari inaspettati che si aprono quando il punto di vista non è più quello dell'attore, del decisore, del tecnico, ma di un corpo non riducibile alle sue astrazioni. Il modo interrotto, allusivo e incerto in cui affiora il tema, l'inconsapevolezza che attorno ad alcuni snodi si ispessisce invece di diradarsi, l'ostinazione del vedere nel rapporto tra corpo e spazio un nucleo fondamentale per ragionare di architettura e urbanistica sono i tratti di un libro che vuole raccontare un programma di ricerca, esasperandone i tratti e i riferimenti.
I paradossi di Lewerentz
José Ignacio Linazasoro
Libro: Copertina morbida
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2023
pagine: 120
L'opera di Lewerentz è un'opera difficile, come più volte affermato, e per questo sbagliano quanti si aspettano da essa certezze o facili esempi da seguire. Al contrario, solo chi riconosce che l'architettura è un universo complesso che, se perseguito in profondità e senza formule, può raggiungere alcune delle esperienze più intense del sapere umano, sarà in grado di riconoscere nell'opera del maestro svedese una strada aperta e percorribile. Queste sono le ragioni per cui Lewerentz è, allo stesso tempo, attuale e inattuale, moderno e antimoderno.
La fabbrica del progetto. Note a margine del disegno
Paolo Desideri, Fabio Di Veroli
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2023
pagine: 133
L'architettura non esiste senza la progettazione. Questo libro è dedicato a descrivere tale attività seguendo quello che potremmo definire il suo percorso di produzione: dai primi schizzi sul foglio bianco alla redazione degli elaborati esecutivi. Nel libro, perciò, si parla operativamente di uso della creatività, di conoscenza tecnica, di disegno manuale, dei software di calcolo strutturale, di tecnologie e di ogni altro strumento necessario all'attività del progettare. Questo testo è il risultato di un lungo rapporto fra gli autori, sempre tessuto attorno alla loro pratica quotidiana di progettisti e docenti, nella comune convinzione che professionista e professore condividano un etimo che rimanda all'idea di avere qualcosa da professare. Come docenti e come architetti quotidianamente impegnati a progettare agli inizi del XXI secolo, gli autori, pur mostrando approcci anche molto differenti, restano però sempre strettamente ancorati, nei loro contributi, alle problematiche concernenti lo sviluppo delle attività di progettazione e, nonostante la loro diversa formazione e le loro differenti esperienze professionali, condividono la stessa passione per la progettazione. Paolo Desideri, in particolare, si occupa di temi come la creatività, i contesti, l'ibridazione e la complessità. Fabio Di Veroli, invece, tratta di temi come la genesi del progetto, il disegno e le metodologie operative per l'avvio e lo sviluppo della progettazione.
The garden. Elements and styles
Toby Musgrave
Libro: Copertina rigida
editore: Phaidon
anno edizione: 2023
pagine: 304
Spazio ontologico. Le forme della dialettica interno/esterno
Francesco Leoni
Libro: Copertina morbida
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2023
pagine: 155
Prima dell'introduzione del concetto di spazio per l'architetto era impossibile considerare l'architettura e trattare la materia in termini di sostanza come spazio interno. L'oggetto di indagine di questa ricerca è proprio la natura dello spazio che viene perlustrata e sondata nelle sue diverse manifestazioni. Idea alla base della disciplina architettonica, che la definisce nella sua specificità e unicità. In particolar modo si vuole perlustrare quel limite che separa lo spazio interno da quello esterno e quali sarebbero le caratteristiche che differenziano l'uno dall'altro. Se esistono... Se, quindi, lo spazio è strettamente correlato alla propria delimitazione, va evidentemente chiarito che tipo di spazio quest'ultima definisce. Se, soprattutto, il limite che separa, ne divide uno interno ad uno, altro, esterno e, se questi sono, ed in che modo, oggetto della progettazione architettonica.
Angelo Mangiarotti. Quando le strutture prendono forma-When structures take shape
Libro: Copertina morbida
editore: Electa
anno edizione: 2023
pagine: 264
Il catalogo accompagna l'omonima mostra in Triennale Milano (27 gennaio - 23 aprile 2023) e ripercorre oltre sessant'anni di attività di Angelo Mangiarotti attraverso un'ampia selezione di opere, progetti, documenti e materiali inediti accompagnati da saggi e testimonianze di progettisti, intellettuali e di suoi collaboratori. Architetto, designer, scultore, Angelo Mangiarotti rappresenta il profilo ideale del progettista milanese della seconda generazione: umanista e intellettuale, cosmopolita di formazione e contatti, accademico e professionista attivo nel campo dell'architettura e del design a partire dagli anni Cinquanta del XX secolo, sperimentatore e innovatore senza paura per la tecnica che cerca anzi di riportare dentro un serrato discorso tutto interno al mestiere. La sua biografia riflette in parte alcuni tratti tipici della generazione che governò la ricostruzione e il miracolo economico: ma esprime anche l'eroico sforzo di dare volto all'industria, conformando un linguaggio diretto e innovativo dei suoi luoghi del lavoro e intervenendo nei processi materiali della produzione per ricavarne la poesia di oggetti unici e resistenti al tempo. I saggi di questo volume sono l'occasione di restituire alla figura del grande maestro quella complessità che è stata per lungo tempo rimossa dalla sua fama di costruttore attento al processo della cultura materiale e alle tecniche della prefabbricazione. Se è vero infatti che Mangiarotti abbia, per così dire, reinventato l'eterno archetipo della trave e del pilastro, declinandolo per tutta la vita in una strabiliante gamma di variazioni, è altrettanto indubbio che nella sua opera sia contenuta una vena espressiva di grande potenza plastica e scultorea, che lo colloca nel dominio dell'arte oltre che dell'architettura e del design. In catalogo contributi di: Francesca Albani, Giulio Barazzetta, Luisa Bocchietto, Enrico Bona, François Burkhardt, Beppe Finessi, Martino Gamper, Franz Graf, Motomi Kawakami, Tullia Iori, Fulvio Irace, Valentina Marchetti, Luca Pietro Nicoletti, Renzo Piano, Marco Ragone, Marco Sammicheli, Toshihiko Suzuki, Alberto Vintani. Angelo Mangiarotti (Milano 1921 - Milano 2012) si laurea in architettura al Politecnico di Milano nel 1948. Negli anni 1953-1954 svolge attività professionale negli Stati Uniti partecipando, tra l'altro, al concorso per il "LOOP" di Chicago. Durante questo periodo di permanenza all'estero conosce Frank Lloyd Wright, Walter Gropius, Mies van der Rohe e Konrad Wachsmann. Nel 1955, di ritorno dagli Stati Uniti, apre uno studio a Milano con Bruno Morassuti fino al 1960. Nel 1989 dà vita al Mangiarotti & Associates Office con sede a Tokyo. Fin dal 1953, Mangiarotti affianca all'attività professionale, le cui opere sono pubblicate su libri, riviste specializzate e quotidiani, una intensa attività didattica svol ta nelle Università italiane ed estere. L'attività progettuale di Mangiarotti, i cui fondamenti teorici sono stati espressi nel libro. In nome dell'architettura (1987), tende ad evidenziare le caratteristiche intrinseche di ogni oggetto, in quanto solo una progettazione "oggettiva" è in grado di evitare prevaricazioni nei confronti della propria utenza per diventare invece riconoscibile collettivamente. Il linguaggio architettonico diventa l'espressione di un nuovo rapporto tra uomo e ambiente, mentre nell'attività di designer Mangiarotti riserva un ruolo molto importante alla ricerca plastica. Obiettivo della sua ricerca, condotta sempre nel rigoroso rispetto delle caratteristiche della materia, è la definizione della forma dell'oggetto come qualità della materia.