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Economia

Governare l'economia. Per non essere governati dai mercati

Pasquale Tridico

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2024

pagine: 156

L’Italia è un Paese in declino, caratterizzato da precarietà diffusa e produttività stagnante. L’assenza di politiche industriali è stata colmata, negli anni, con provvedimenti che hanno privilegiato la riduzione dei salari invece che investimenti mirati in settori ad alta tecnologia. Anziché favorire unicamente l’accumulazione di ricchezza, l’organizzazione economica deve tornare a essere uno strumento guidato da valori, principi e politiche che garantiscano a tutti istruzione e salute, libertà e diritti civili. Governare l’economia significa infatti fare in modo che l’uomo prevalga sulle leggi del mercato. Pasquale Tridico propone un nuovo patto sociale per sostenere l’occupazione di qualità, introdurre una tassazione più efficace per le società di capitali e incentivare le innovazioni dell’industria digitale. Riscoprire i valori di equità e solidarietà sanciti nella nostra Costituzione e condivisi dall’Unione Europea implica allora rivalutare positivamente l’intervento pubblico nell’economia, a partire da strumenti come il Reddito di cittadinanza europeo e il salario minimo legale. Prefazione di Giuseppe Conte.
16,00 15,20

Economia e società di confine. Sviluppo, organizzazione e istituzioni della comunità slovena in Italia (1954-2020)

Igor Guardiancich

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2024

pagine: 280

La scarsa disponibilità di dati rende problematico lo studio delle economie di minoranza nelle regioni etnicamente miste. Tuttavia, ci sarebbe molto da imparare da questi hard cases per meglio mettere a punto interventi che garantiscano il progresso materiale e intellettuale delle minoranze stesse. Nello specifico, il volume analizza lo sviluppo economico della comunità slovena in Italia tra il 1954 e il 2020. Lo studio si basa sul quadro teorico elaborato nel 2005 dai nuovi economisti istituzionali Acemoglu, Robinson, Johnson, teso a investigare il ruolo che le istituzioni assumono nella crescita di una comunità. La parabola storica degli sloveni in Italia mostra chiaramente che il potere politico e il successo economico possono essere effimeri. Un'attenta pianificazione di lungo periodo e la sistematica analisi delle contingenze – entrambe non separabili da un'accurata raccolta dati e dal coordinamento delle organizzazioni politico-economiche di una comunità – sono elementi indispensabili per assicurarne la crescita intellettuale e materiale.
30,00 28,50

Economia sabbatica. Per una destinazione universale dei beni

Giulio Guarini, Alex Zanotelli

Libro: Libro in brossura

editore: Marcianum Press

anno edizione: 2024

pagine: 168

Grazie al progresso tecnologico, la capacità produttiva mondiale ha oggi raggiunto livelli mai sperimentati prima, ma con un carico di costi sociali e ambientali sempre più insostenibili; diviene quindi ancora più dirimente l’interrogativo al centro dell’economia sabbatica che è insito nella parola manna: Cosa è questa abbondanza? È vero miglioramento della qualità della vita per tutti, o ricchezza accumulata? Dopo aver illustrato le fondamenta bibliche dell’economia sabbatica incentrata sulla giustizia sociale, derivante dalla storia della manna e dall’osservanza del sabato, si presenta una riflessione critica sull’economia odierna prospettando un quanto mai necessario circolo virtuoso tra abbondanza di vita e condivisione. Prefazione di Gaël Giraud.
16,00 15,20

Piano B. Mobilitarsi per il futuro

Lester R. Brown

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Ambiente

anno edizione: 2024

pagine: 424

Alcune opere autori e autrici hanno contribuito in modo determinante a creare consapevolezza intorno alle grandi tematiche della nostra epoca in particolare quelle che definiamo ancora come “tematiche ambientali”. Questo libro è una di quelle opere. Piano B di Lester R. Brown pubblicato per la prima volta nel 2003 e aggiornato con edizioni successive è un testo di riferimento in cui ritroviamo le idee chiave che oggi guidano le politiche e i piani per la transizione ecologica. Un classico contemporaneo del pensiero ambientale presentato nella sua ultima versione e arricchito da una nuova introduzione. Sentiamo parlare ogni giorno di cambiamento climatico risorse in esaurimento e parametri planetari al limite. E quasi ogni giorno ci dimentichiamo di queste notizie forse convinti che nulla di tutto questo ci riguardi da vicino. Le conseguenze invece sono destinate a riversarsi nella nostra quotidianità prima di quel che pensiamo. A cominciare da quello che mangiamo. Stiamo entrando in una nuova era di crisi alimentare. I prezzi del cibo aumentano sempre di più il numero delle persone affamate e denutrite nel mondo cresce così come la competizione per le risorse territoriali e idriche. Una contesa che ha già superato i confini nazionali dato che i ricchi paesi importatori di cibo provano ad acquisire o affittare vaste aree agricole in altri stati spesso poverissimi e affamati. Piano B individua nella sicurezza alimentare uno dei temi più critici del nostro tempo e le cause scatenanti vanno ricercate nella crescita demografica nel calo delle falde idriche e nell’aumento delle temperature. Uno stato d’emergenza che richiede politiche e interventi a livello internazionale ma non solo. Abbiamo tutti una responsabilità e un ruolo da giocare come singoli individui perché – anche se con poco margine – possiamo ancora cambiare strada. Si tratta di un Piano B ed è tutto quello che abbiamo.
23,00 21,85

Il cigno nero e il cavaliere bianco. Diario italiano della grande crisi

Roberto Napoletano

Libro: Libro in brossura

editore: La nave di Teseo

anno edizione: 2024

pagine: 560

“Siamo tornati al novembre del 2011? È in arrivo un nuovo Cigno nero italiano che fa volare lo spread e svuota le cassette dei bancomat perché i soldi sono finiti? La differenza più grande tra allora e questi giorni è che nel novembre del 2011 il problema era europeo, oggi invece appare tutto italiano. È vero che abbiamo meno debito pubblico in mani estere, ma è vero anche che l’Europa per ripartire dopo la pandemia ha fatto per l’Italia più che per ogni altro paese. Ecco perché questa volta – nonostante l’indubbio valore della nostra economia e la super crescita post-Covid – il problema siamo noi. Abbiamo un governo che ha la forza politica per stroncare sul nascere ogni paragone con il 2011, parlando poco e facendo molto. A patto, però, che non lisci più il pelo al populismo elettorale, eviti pasticci come la tassa sugli extraprofitti delle banche e recuperi stabilmente la credibilità fiscale. Per fare tutto ciò, serve una guida della politica economica che faccia di Giorgia Meloni la nuova Thatcher, attuando il conservatorismo moderno e contribuendo alla costruzione della nuova Europa politica.” Roberto Napoletano riscrive la storia della grande crisi italiana, e ne mette a nudo le responsabilità nascoste, mentre gli italiani vivono la parabola di Berlusconi, i sacrifici del governo Monti, i tentativi del giovane Letta, il coraggio e le trame di Renzi. È il passaggio tra un mondo vecchio e il mondo di oggi. Tra colloqui riservati a tutti i livelli, italiani e internazionali, segreti, rivelazioni scottanti, protagonisti e comparse che si intrecciano come in un romanzo thriller, una storia che inizia nel novembre del 2011 – quando si abbatte sull’Italia il Cigno nero, la tempesta perfetta dei mercati sventata da Mario Draghi – e arriva fino ad oggi, alla sfida del governo Meloni alle banche e ai mercati.
16,00 15,20

Del capitalismo. Un pregio e tre difetti

Pierluigi Ciocca

Libro: Libro in brossura

editore: Donzelli

anno edizione: 2023

pagine: 160

«Il sistema capitalistico è iniquo, instabile, inquinante. Il progresso dei redditi individuali e familiari è diseguale; l’instabilità è endemica, radicata; la spinta inquinante è strutturale, con ripercussioni per l’umanità sempre più gravi, potenzialmente devastanti. Ma proprio per questo la crescita è cruciale, nonostante i suoi successi, ovvero in ragione dei suoi successi: storico punto di forza del sistema, resta la via maestra per fronteggiare i guasti che il sistema provoca, per lenire i danni che la stessa crescita produce». Il saggio muove dall’intento di riportare al centro della discussione il concetto di capitalismo, che nella fase più recente è stato considerato da molti studiosi più debole, rispetto all’alternativa analitica offerta dal concetto di mercato. Le interpretazioni che rifiutano l’idea di capitalismo e si affidano all’idea di mercato, variamente arricchita da riferimenti storico-empirici alle istituzioni, alla cultura e alla politica nei singoli paesi, vengono vagliate nei loro preziosi apporti conoscitivi, ma anche nei loro limiti. In effetti, rispetto al mercato, il capitalismo si presenta come una più precisa e meglio configurata formazione storica, di cui si può seguire bene la lunga parabola, evidenziandone i punti di forza e quelli di debolezza, i rischi, le distorsioni e le possibili correzioni. Con grande efficacia di sintesi, l’emergere del capitalismo viene ripercorso attraverso le intricate vicende occorse in Europa dal basso medioevo alla fine del Settecento, quando il sistema si distaccò più nettamente dai precedenti e assunse connotati precisi e definitivi con la Rivoluzione industriale d’Inghilterra, per poi espandersi e prevalere nel mondo. La ragione del successo e della diffusione del capitalismo va ricercata nella sua intrinseca, formidabile, capacità produttiva. A questa, tuttavia, si uniscono tre negatività: il capitalismo è, per sua natura, iniquo, instabile, inquinante. Nella fase storica più recente, la stessa crescita economica non è garantita, e rischia di appannarsi. Queste contraddizioni sono radicate nel sistema e la globalizzazione le rende ancor più strettamente connesse. Lo stesso primato pluridecennale degli Stati Uniti d’America ne è messo in forse, e gli stessi assetti democratici ne sono minacciati, anche là dove sembravano più stabilmente consolidati. È quindi urgente una politica, un governo dell’economia, che però non può che trascendere lo Stato nazionale. Le pagine conclusive si interrogano sui prossimi scenari futuri per sottolineare che la partita è aperta, e che la crisi, se non addirittura la implosione, del capitalismo deve, e può, essere evitata.
19,00 18,05

Scritti per il corriere 1922-1925

John Maynard Keynes

Libro: Libro in brossura

editore: Fondazione Corriere della Sera

anno edizione: 2023

pagine: 160

Nel 1922 si tenne a Genova una conferenza internazionale con lo scopo di esaminare i mezzi più adatti alla ricostruzione economica all'indomani delle devastazioni prodotte dalla Prima guerra mondiale. Era la prima volta che tutte le nazioni, non solo quelle vincitrici ma anche le vinte e l'Unione Sovietica, si ritrovavano per discutere dei destini dell'economia europea. Il grande economista John Maynard Keynes vi partecipò come corrispondente del «Manchester Guardian». I suoi commenti furono pubblicati anche su altri giornali europei, che lui stesso individuò. Per l'Italia la sua scelta cadde sul «Corriere della Sera», l'unico quotidiano che avesse un prestigio internazionale. La chiarezza di pensiero e le qualità della prosa fa vano di Keynes un grande giornalista, straordinariamente bravo ed efficace. Lo testimoniano anche questi articoli, qui riproposti come apparvero nel «Corriere», dai quali emergono con chiarezza le sue idee intorno ai principali problemi economici del dopoguerra. Degno di nota il giudizio sull'Unione Sovietica, dove, scriveva, si stava assistendo a uno «straordinario esperimento di socialismo in via di sviluppo», un giudizio che suscitò una polemica con Luigi Einaudi, il qual replicò alle sue tesi in articoli usciti nel «Corriere», anch'essi riprodotti in questo volume, assieme a un altro articolo pubblicato tre anni più tardi. Prefazione di Mario Monti.
15,00 14,25

Licenziate i padroni. Come i capi hanno rovinato il lavoro

Marco Bentivogli

Libro: Libro in brossura

editore: Rizzoli

anno edizione: 2023

pagine: 176

«Lavoro: cambia tutto.» Quante volte lo abbiamo sentito dire sulla scia delle grandi trasformazioni che hanno investito il mondo produttivo. Eppure in Italia le dinamiche del rapporto lavorativo restano ancorate a vecchi concetti padronali, anche quando non di padroni/proprietari si parla ma di capi, capetti, manager e direttori delle risorse umane, che della mentalità e dei comportamenti padronali hanno preso tutto il peggio. È contro di loro che Marco Bentivogli si scaglia in questo libro, un libro che è un grido di rabbia: rabbia contro i «padroni» mediocri, rabbia per un Paese con molti capitali e pochi capitalisti, dove la ricchezza si eredita e il «capitalismo relazionale» fa sì che nelle aziende vengano cooptati i fedelissimi e gli amici degli amici che hanno frequentato le stesse scuole e gli stessi circoli. E questo non vale solo per il mondo delle imprese private: vale anche per quelle pubbliche, per la politica, il sindacato, le associazioni, la pubblica amministrazione… Questo però non è un libro per «difendersi» dai padroni. È il manifesto di una frustata culturale a una grande finzione: bisogna al più presto licenziare questa moderna cultura aziendale che di moderno ha solo le etichette. Qui troverete una denuncia senza mezzi termini dell’«abuso d’ufficio» che permea il nostro terziario e un’accusa ai capi «cane pastore» con l’ossessione del controllo, un controllo che serve solo a nutrire il narcisismo di chi lo esercita, ma che soffoca la produttività e insieme il «BenVivere» (meglio del benessere) delle persone. Troverete anche una riflessione sul senso del lavoro, sulla sua dimensione comunitaria – e dunque sulla necessità di inglobare all’interno di esso la «cura» (per se stessi e per gli altri) –, sulla responsabilità sociale dell’impresa e sulle sue concrete applicazioni. E infine uno sguardo sul futuro, che è già presente, in cui saper riconoscere oltre ai rischi anche le opportunità dell’intelligenza artificiale, che potrà aiutarci a potenziare ciò che nel lavoro costituisce la nostra prerogativa essenziale: la nostra umanità.
17,00 16,15

Normalizzazione della politica monetaria cent’anni dopo il trattato sulla riforma monetaria di Keynes

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2023

pagine: 344

Questa raccolta di saggi esamina i molti e complessi aspetti sollevati dalla “normalizzazione” della politica monetaria, ovvero il passaggio da un prolungato periodo di stimoli quantitativi e di tassi di interesse negativi a un orientamento opposto, deciso in seguito alla repentina crescita dell’inflazione nel 2020. L’intento è di porre un minimo di ordine alle dispute insorte sui comportamenti delle banche centrali da Governi, operatori e studiosi, a cui i media hanno assegnato ampio spazio, senza raggiungere un consenso sulla diagnosi. A tal fine, gli Autori esaminano le problematiche legate al sempre maggior coinvolgimento della creazione di moneta nella ricerca della stabilità finanziaria, alla debolezza delle previsioni basate su modelli econometrici, all’inconciliabilità del trattamento giuridico dei regimi di common e civil law sul funzionamento della vigilanza dei mercati nazionali e internazionali, allo sviluppo incalzante della scienza dei dati e del Fintech, che investe la creazione di moneta “digitale”, e ai cambiamenti in atto nella funzione di utilità geopolitico-economica. L’analisi condotta solleva dubbi sulla possibilità di normalizzare la politica monetaria se l’architettura istituzionale incorpora le monete digitali delle banche centrali (CBDC) senza affrontare il riorientamento dell’attività delle banche e incanalare il risparmio verso il mercato dei capitali, anche come forma di sua protezione dall’inflazione.
42,00 39,90
30,00 28,50

Introduzione alla critica dell'economia politica

Karl Marx

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2023

pagine: 128

L'introduzione alla critica dell'economia politica contiene il più esteso pronunciamento di Marx sulle questioni metodologiche. Le riflessioni sulla concezione della storia, sull'individuo sociale, sulla produzione e sullo sviluppo ineguale tra i rapporti economici e quelli artistici, elaborate in questo scritto, lo hanno reso uno snodo obbligato per tutti gli interpreti e i lettori di Marx. In una fase in cui Marx, messo da parte dopo il 1989, viene riscoperto, mentre le categorie politiche e storiche che emergono dalla sua opera riacquistano importanza per la comprensione delle dinamiche del modo di produzione capitalistico, questo testo accompagnato da un innovativo commentario - che ne ripercorre la genesi sulla scorta delle recenti scoperte filologiche della nuova edizione in lingua tedesca - costituisce un prezioso strumento critico per l'analisi del presente e una chiave di accesso al suo pensiero, anche per quanti non hanno avuto ancora modo di avvicinarsi ai suoi scritti.
14,00 13,30

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