Studi interdisciplinari
Teorie del simbolo. Retorica, estetica, poetica, ermeneutica: i fatti simbolici nella storia del pensiero occidentale
Tzvetan Todorov
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2023
pagine: 416
"Teorie del simbolo" non è una storia della semiotica, ma di tutte quelle discipline che nel passato si sono spartite il campo del segno e del simbolo - semantica, logica, retorica, ermeneutica, estetica, filosofia, etnologia, psicoanalisi, poetica - e di alcuni dei loro oggetti, chiamati di volta in volta imitazione e bellezza, istruire e piacere, tropi e figure, condensazione e spostamento. Ma neppure di storia in senso stretto è opportuno parlare perche «storia» come anche «semiotica» risultano piuttosto tra le nozioni che vengono poste in discussione. Della storia resta il concetto di crisi e la tradizionale opposizione tra classici e romantici, della semiotica la discussa unità di segno e simbolo. Attraverso il loro studio Tzvetan Todorov vuole proporre, come terza possibilità, un pensiero plurale e tipologico che conservi le differenze senza valorizzarle. Alla singolare angolazione e al carattere impegnativo di questa ricerca si accompagna un uso particolarmente vivace della citazione, attraverso il quale si manifesta l'intento di Todorov di sottrarre il testo all'ambito ristretto degli studiosi, proponendone una lettura per percorsi interni accessibile a tutti.
Storia e teoria della serialità. Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2023
pagine: 340
L’opera affronta sul piano storico e teorico la complessa evoluzione delle forme seriali, interpretando il fenomeno come una delle basi portanti dell’intera cultura moderna occidentale. Il primo volume, a cura di Giovanni Ragone e Fabio Tarzia, ricostruisce l’archeologia e il primo mainstream della narrazione seriale; il secondo, a cura di Sergio Brancato ed Emiliano Ilardi, è dedicato al Novecento e alla contemporaneità; il terzo, a cura di Giovanni Boccia Artieri e Giovanni Fiorentino, indaga la dimensione seriale nei miti d’oggi: dalla fiction e dalla pubblicità alla musica e ai linguaggi artistici, dall’architettura alla moda e al design. Le tecnologie del racconto seriale rimediano e focalizzano zone dell’immaginario collettivo secondo regole stabili, allenando e fidelizzando le audience che le utilizzano per rappresentare e controllare il conflitto sociale e intrapsichico. Esse sono dunque potenti catalizzatori nella formazione di generi e modelli entro i quali costituiscono gli spazi di esperienza estetica fondamentali in ogni cultura per la condivisione e socializzazione della sfera simbolica. Sono forme che cambiano nel tempo, interagendo nel processo di trasformazione dei media: dagli archetipi orali e scritti del mondo antico e medievale alle fasi esplosive che dal barocco portano alle culture delle metropoli, fino all’età matura dello spettacolo di massa e all’intensa ristrutturazione nell’era digitale, con la post-serialità televisiva, l’iperframmentazione e l’auto-serializzazione dei social.
Quaderni di comunicazione scientifica. Volume Vol. 3
Libro: Libro in brossura
editore: Rosenberg & Sellier
anno edizione: 2023
pagine: 184
Il Consiglio Nazionale delle Ricerche, con sette Dipartimenti composti da ottantotto Istituti con specializzazione sui principali saperi, settori scientifici e tecnologici, con più di trecentotrenta sedi secondarie e laboratori sul territorio in Italia e all'estero - tra cui le basi scientifiche in Artide e Antartide -, dispone di un capitale intellettuale prodotto dagli scienziati e dall’enorme messe di competenze, esperienze e innovazione che ne deriva. L’impegno della rivista proposta è quello di valorizzazione e accrescere, attraverso una maggiore comunicazione, la massa critica di conoscenze. Tale esigenza nasce dalla necessità di stimolare l’interesse anche di coloro che non svolgono attività di ricerca, alle questioni relative alla sperimentazione scientifica. L’incipit del progetto nasce dal monito che Peter Brian Medawar, biologo, dava ai suoi studenti: «evitate di far percorrere, ai vostri lettori, una distesa di vetri rotti a piedi nudi» (Advice to a young scientist, 1979; trad. it. 1981, p. 82). Riteniamo, infatti, che Quaderni di Comunicazione Scientifica sia lo strumento che inviti a raccontare il proprio lavoro al di fuori della importante schiera scientifica. Con ciò non s’intende analizzare il capitale intellettuale, anzi legittimarlo ancor di più. In base, alle caratteristiche del periodo storico che stiamo vivendo la comunicazione/divulgazione è sempre più un dovere. Seppure il Cnr disponga dei sui canali comunicativi istituzionali, è necessario comunicare la scienza a una platea di persone che sono anche fuori del perimetro scientifico, senza per questo perdere peso e scientificità. La comunicazione/divulgazione della scienza aiuta a far conoscere il valore del pensare scientifico e dell’atteggiamento razionale di fronte ai problemi. La comunicazione pubblica per il suo stile più leggero e comprensibile, poi, può contribuire al dibattito, superando le barriere che separano ambiti disciplinari diversi.
Gesù non era uno scemo. La nonviolenza, una scelta inderogabile
Giuseppe Morotti
Libro: Libro in brossura
editore: La Parola
anno edizione: 2023
pagine: 194
La cosa che più mi preme di condividere è come il cammino della nonviolenza suggeritomi dal Cristo Gesù, da Gandhi, da Capitini e dai tanti altri e altre che abbiamo ricordato, se da un lato mi risulta esigente, scomodante fino ad arrivare a perforare le mie ferree armature, io lo stia avvertendo sempre di più come il mio vero cammino, quel cammino che mi fa sentire realizzato come uomo oltre che come cristiano, quel cammino che corrisponde al mio impulso, al mio desiderio più profondo. Un qualcosa di bello, un qualcosa di autentico e di vero. Direi di vero, proprio perché lo vedo e lo sento bello, in sintonia con il poeta John Keats che affermava: «Non posso avvertire qualcosa come veramente autentica e vera se non a partire dalla sua bellezza».
Il grido della pace
Andrea Riccardi
Libro: Libro rilegato
editore: San Paolo Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 240
La pace è il grido di milioni di uomini e donne spesso soffocato dai rumori delle armi. La guerra in Ucraina e tanti altri conflitti nel mondo significano sempre distruzione, morte e caos, e scatenano le forze peggiori. Andrea Riccardi riflette in queste pagine sulla necessità di creare una cultura della pace e un movimento spirituale e sociale che metta la pace al centro dell’interesse e della politica. Anna Frank, nascosta ad Amsterdam, scriveva: «C’è negli uomini un impulso alla distruzione, alla strage, all’assassinio, alla furia, e fino a quando tutta l’umanità, senza eccezioni, non avrà subito una metamorfosi, la guerra imperverserà…». Si può divenire artigiani di pace: dipende da ciascuno di noi. È una scelta che è all’inizio della costruzione della pace. Sapere, informarsi, seguire gli eventi, essere solidali con chi soffre per la guerra, ricordare nella preghiera vuol dire non voltarsi dall’altra parte. Un’opinione pubblica viva può influire e cambiare le vicende nazionali e le politiche internazionali. Può frenare, prevenire la guerra e aprire vie per la pace.
Tintin in Tibet. Un esercizio di semiotica del fumetto
Jean-Marie Floch
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2023
pagine: 250
Le avventure di Tintin in Tibet raccontano di come il giovane reporter sia riuscito a salvare Ciang, questa volta tenuto prigioniero dal terribile Yeti tra le montagne dell’Himalaya. Non si tratta, però, solo di una storia di salvataggio, ma anche del confronto tra due modi di vedere le cose, di stare al mondo e di interpretarlo, esemplificati da Tintin e dal Capitano Haddock. Il volume di Jean-Marie Floch offre una lettura continua dell’album. Dopo aver riconosciuto l’economia generale del racconto, mostra che è proprio il confronto tra le due differenti visioni che permette di apprezzare il senso e il valore di molti dettagli o episodi apparentemente gratuiti o inutili, che sembrano essere lì solo per preparare una gag o per istruire il lettore su terre lontane. Per esempio, lo scalo a Nuova Delhi è solo un episodio turistico? E perché Tintin si ritrova un pezzo di frutta marcia sulla faccia mentre attraversa una foresta? Tintin in Tibet risponde a questi e altri interrogativi, servendosi della semiotica per stabilire una figuratività profonda in grado di garantire l’omogeneità del discorso e di creare quelle condizioni di ponte tra testo e immagine che fanno del fumetto una delle maggiori forme di semiotica sincretica.
Attraverso i segni
Louis Marin
Libro: Libro in brossura
editore: Luca Sossella Editore
anno edizione: 2023
pagine: 158
Questo libro presenta una raccolta di interviste che Louis Marin ha rilasciato tra il novembre e il dicembre del 1991. Si potrebbe definire una cartografia fatta di digressioni, asintoti e attraversamenti dei vari ambiti del sapere che Marin ha spesso valicato con la propria ricerca – i cui assi centrali sono, fra gli altri, la questione della rappresentazione, l’utopia, il rapporto tra immagine e parola, la questione del potere. Nel variegato ritratto degli interessi di uno studioso così enciclopedico, traspaiono al contempo l’effervescenza di un pensiero critico mai scontato e il rigore di un metodo di lavoro in grado di travalicare le frontiere dei vari campi disciplinari senza semplificazioni. Così, seguendo in queste pagine i sorprendenti “passi di lato” di Marin, ci si ritrova a camminare fra la storia e la religione, la letteratura e l’arte, saltando dall’Utopia di Thomas More alla Disneyland californiana, in compagnia di Caravaggio, Cartesio, Racine, Pascal e Perrault.
Rifare il sociale. Ripensare la sociosemiotica. Problemi e metodi
Jacques Fontanille
Libro: Libro in brossura
editore: Luca Sossella Editore
anno edizione: 2023
pagine: 82
Questo volumetto presenta al lettore italiano il testo di una conferenza tenuta da Jacques Fontanille presso l’Università di Urbino nel 2022 e indirizzata a un ampio pubblico di lettori, semiologi e no, dato che in essa si auspica – e di fatto si intraprende – un dialogo con altre versioni della sociosemiotica, con la sociologia, con la sociolinguistica, con le scienze umane e sociali in generale. La questione che qui pone Fontanille è sostanziale: quali sono i presupposti epistemologici della sociosemiotica e, in generale, delle scienze sociali? Che cosa esse intendono, esattamente se pure implicitamente, per “sociale”? Siamo certi che i saperi che s’interessano al sociale abbiano inteso, e tuttora intendano, proprio gli stessi fenomeni, le stesse forme semiotiche profonde? Quelli formulati da Fontanille sono interrogativi impegnativi, ma il percorso concettuale che l’ha condotto a questo scritto è chiaro: se vogliamo cambiare la società, dobbiamo cambiare, in via preliminare, la sociosemiotica. Quanto meno ripensandone, ed esplicitandone, i presupposti.
Il gioco del senso nella narrazione della torre di Babele
Libro: Libro in brossura
editore: Luca Sossella Editore
anno edizione: 2023
pagine: 96
Questo saggio, pubblicato nel 1979 dal Groupe d’Entrevernes, è un “esercizio pratico” di analisi del testo biblico. L’episodio della Torre di Babele preso in esame ruota intorno al linguaggio, alla capacità di comunicazione reciproca attraverso una sola lingua, ma viene letto anche come il racconto della nascita dei linguaggi. Babele, infatti, è la fonte della diversificazione e della molteplicità dei sistemi semiotici e di tutti i segni in cui la traduzione è l’unica alternativa possibile alla mancanza di una sola lingua comune. Il brano è letto attraverso la griglia dell’analisi strutturale e si tratta di un vero e proprio addestramento di applicazione delle teorie elaborate da Greimas. L’“analisi strutturale” permette di riflettere sul divario tra il tradizionale approccio storico-critico della Bibbia e lo sviluppo della linguistica e degli studi letterari degli anni sessanta. Questo nuovo approccio di analisi, che richiede un radicale cambiamento di prospettiva sui testi, ha sorpreso molti esegeti sconvolgendo i metodi e le tecniche della ricerca biblica.
Mostra come medium. Storia e teoria
Vincenzo Di Rosa
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2023
pagine: 284
Cosa significa considerare la mostra come un medium artistico? Quali sono gli autori che hanno indagato le possibilità espressive di questa pratica? Cosa ha portato alla progressiva convergenza tra attività artistica e curatoriale? Dalla fine degli anni Sessanta numerosi artisti, registi, filosofi e scrittori hanno curato mostre che possono essere considerate vere e proprie opere d’arte. Si tratta di opere complesse, plurali, in cui convergono media e linguaggi differenti. Lavorando all’intersezione di exhibition studies e cultura visuale, Vincenzo Di Rosa descrive lo statuto mediale della mostre d’arte contemporanea e individua le caratteristiche fondamentali delle esposizioni-opere. L’autore traccia la storia di questo particolare fenomeno analizzando mostre come quelle di Andy Warhol e Martha Rosler, del Group Material e di Fred Wilson, fino ai progetti più recenti di Dominique Gonzalez-Foerster, Francesco Vezzoli, Philippe Parreno e Pierre Huyghe.
Alla ricerca della pace perduta. Sull'isola del tesoro
Paolo Pagliai, Roberto Carlon
Libro
editore: Sensibili alle Foglie
anno edizione: 2023
pagine: 288
Il viaggio di Irene. Per una storia della pace
David Fiesoli
Libro: Libro in brossura
editore: Avagliano
anno edizione: 2023
Irene è un nome greco, significa pace. Il nucleo di questo libro nasce da una conferenza che l’autore ha tenuto all’Università del Tempo Libero “Eliana Monarca” di Prato nel 2021, quando nel cuore dell’Europa non era ancora scoppiata la guerra (l’invasione russa dell’Ucraina). In seguito, dopo lo scoppio del conflitto, quella conferenza è diventata un articolo pubblicato il 14 aprile 2022 sulla rivista internazionale di letteratura Corso Italia 7. Un ulteriore approfondimento della tematica si è imposto per il difficile momento storico che viviamo, e ha guidato dunque la realizzazione di questo volume. Un libro necessario in un clima da psicosi bipolare in cui prendere posizione pro o contro sembra essere diventato un imperativo che cancella ogni pensiero critico e affossa ogni riflessione pacifica. In un tale sconfortante panorama, mentre governi e istituzioni sembrano cancellare ogni cultura della Pace parlando di armi e di riarmo, e l’informazione pare più vittima di propaganda che obbligo di pensiero e baluardo di libertà, ripercorrere la storia della Pace partendo dal suo nome greco, che era il nome di una dea, diventa una necessità fondamentale, per ascoltare le molte voci che – con forza nei secoli, dalla Grecia antica fino ad oggi – si sono elevate altissime a difesa e a sostegno della Pace, diffondendone la cultura. Prefazione del cardinale Matteo Maria Zuppi.