Bulzoni: Studia borromaica
Giustizia e ingiustizia a Milano fra Cinque e Settecento
Libro: Copertina morbida
editore: Bulzoni
anno edizione: 2017
pagine: 848
Milano, l'Ambrosiana e la conoscenza dei nuovi mondi sec. XVII-XVIII
Libro: Copertina morbida
editore: Bulzoni
anno edizione: 2016
pagine: 600
Federico Borromeo. Principe e mecenate
Libro: Copertina morbida
editore: Bulzoni
anno edizione: 2016
pagine: 394
La cultura della rappresentazione nella Milano del Settecento. Discontinuità e permanenze
Libro: Copertina morbida
editore: Bulzoni
anno edizione: 2010
pagine: 1200
L'architettura milanese e Federico Borromeo
Libro: Copertina morbida
editore: Bulzoni
anno edizione: 2008
pagine: 485
Milano borromaica. Atelier culturale della controriforma
Libro: Copertina morbida
editore: Bulzoni
anno edizione: 2007
pagine: 448
Cultura e spiritualità borromaica tra Cinque e Seicento
Libro: Copertina morbida
editore: Bulzoni
anno edizione: 2006
pagine: 438
Federico Borromeo fondatore della Biblioteca Ambrosiana
Libro: Copertina morbida
editore: Bulzoni
anno edizione: 2005
pagine: 590
Studia borromaica. Saggi e documenti di storia religiosa e civile della prima età moderna
Libro
editore: Bulzoni
anno edizione: 2002
pagine: 394
Nell'età di Galileo. Milano, l'Ambrosiana e la nuova scienza
Libro: Copertina morbida
editore: Bulzoni
anno edizione: 2018
pagine: 284
Prima di Carlo Borromeo. Lettere e arti a Milano nel primo Cinquecento
Libro: Copertina morbida
editore: Bulzoni
anno edizione: 2016
pagine: 378
L'Accademia di san Carlo, ideata da papa Giovanni XXIII e fondata dal cardinale Giovanni Battista Montini nel 1963, ottenne il suo primo statuto nel 1976 dal cardinale Giovanni Colombo e un nuovo statuto dal cardinale Carlo Maria Martini il 26 settembre 1994. Dopo una lunga progettazione il 20 marzo 2008, il cardinale Dionigi Tettamanzi ha fondato la nuova Accademia Ambrosiana, destinata a raccogliere l'eredità scientifica delle due preesistenti Accademie attive presso l'Ambrosiana (l'Accademia di san Carlo e quella di sant'Ambrogio), ma destinata altresì ad allargarsi ad altri ambiti della cultura, come l'orientalistica, la slavistica, l'italianistica, gli studi greci e latini. La rivista, che mantiene inalterato il suo titolo latino, si trasforma nella tribuna ufficiale della Classe di Studi Borromaici dell'Accademia Ambrosiana: resta immutata la vocazione della testata a raccogliere - come dice il sottotitolo - saggi e documenti di storia religiosa e civile della prima età moderna, ma tutto ciò si proietta in una dimensione più ampia, in un contesto 'accademico' che impone sì la specializzazione di ciascuna classe, ma anche il dialogo, il confronto, l'interdisciplinarietà. La Classe di Studi Borromaici comprende circa 90 studiosi e ricercatori italiani e stranieri che si occupano in particolare del periodo culturale dei cardinalati di Carlo e Federico Borromeo. Le ricerche favorite dalla Classe di Studi Borromaici spaziano a tutto campo...