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Caffèorchidea: Romanzi

Pelle di tamburo

Gualberto Alvino

Libro: Libro in brossura

editore: Caffèorchidea

anno edizione: 2021

Un vortice linguistico di inesauribile vitalità, un’invenzione continua e sorprendente che plasma e rigenera, che ammalia e disincanta: da qui nasce e si dipana la storia di e. Donna dei margini, di manicomi e galere, di bassifondi e di strada; da qui la sua storia emerge e si fa canto, e gioca, s’avvampa e grida, diventa elegia e fuoco, inferno e incanto. Da qui sfila un carosello di personaggi sinistri, colti nel loro cono d’ombra, nel rifugio delle notti, nelle malebolge del mondo. E da qui, infine, si specchia e riverbera un taglio vivo nel cuore della società che solo la letteratura può raccontare.
15,00 14,25

Non c'è più paese

Raffaele Di Stasio

Libro: Libro in brossura

editore: Caffèorchidea

anno edizione: 2020

pagine: 210

La sera del 23 novembre 1980 una scossa travolge l’Irpinia. Per novanta secondi la terra trema e inghiotte interi paesi; le case crollano, le persone che le abitano soccombono alle macerie. Si sentono le loro grida di aiuto provenire da un ventre deforme di fango e cemento. Ma passano ore e giorni prima che i soccorsi arrivino. Prima che, ormai, non sia troppo tardi. A Sant’Angelo dei Lombardi, paese totalmente cancellato dal terremoto, la carovana dello Stato arranca dietro alle tragiche vicende della catastrofe. Le autorità vengono contestate, i piani di aiuto per gli sfollati non partono; l’inverno e la prima neve incombono. Giannino cammina fra le macerie di Sant’Angelo. Non torneranno più le strade della sua giovinezza. Non torneranno le locande in cui si discuteva di politica e meridionalismo, di famiglia e di emigrazione. Il paese che non c’è più segna in Giannino uno smarrimento antico e irrimediabile. In quella ferita la memoria comincia la sua battaglia impari col vuoto e col silenzio. È solo lì, in quelle impercettibili vibrazioni, che il paese vive ancora.
15,00 14,25

La madre, il maestro, Shakespeare e Dio

Giulia Bracco

Libro: Libro rilegato

editore: Caffèorchidea

anno edizione: 2018

pagine: 352

Hector e Nabel sono figli dello stesso padre, il Professor Lucrezio Minenti: luminare della Fisica, adulato negli Istituti di Ricerca di tutto il mondo, sospettato di essere coinvolto nella messa a punto della Macchina del Tempo. Essi sono cresciuti con madri diverse, in paesi differenti. Due universi paralleli, mai del tutto slegati fra loro: Hector è un artista, si prepara a una collaborazione con Tim Burton; Nabel ama la scrittura, ma cancella tutto quello che scrive. L’incontro fra i due giovani squarcia l’impassibile regolarità della vita del Professore, apre varchi fra città d’Europa, ritagli di giornale e borse cadute dal cielo, fino a ricostruire le trame inesauribili che sottendono alle vite degli uomini, nelle loro sconfitte, come nei loro momenti di gloria. Qualcuno ci sorveglia mentre scriviamo: la Madre. Il Maestro. Shakespeare. Dio; così Martin Amis in “London Fields”. In queste pagine i quattro sorveglianti ci sono tutti. Danzano sulle spalle di Nabel, dipanano i fili del romanzo come garzoni di un teatro o giullari dalle ombre pesanti, in uno spettacolo imprevedibile e senza repliche.
15,00 14,25

Il raccoglitore di pigne

Anselmo Botte

Libro: Libro rilegato

editore: Caffèorchidea

anno edizione: 2017

pagine: 210

C’è una pianura, a sud di Salerno, che si stende lungo il fiume Sele e costeggia il mare con una pineta fitta e ricca di storie. Qui una popolazione di invisibile – marocchini, algerini, rumeni, indiani… – sopravvive lavorando nei campi, alla ricerca, fin dalle prime ore dell’alba, dell’ingaggio che consenta loro di sfamarsi. Ahmed è un giovane marocchino, esperto nella raccolta delle pigne. Nessuno è più veloce di lui nel riempire i sacchi sulle alte chiome dei pini. Un giorno, durante la raccolta, trova un crocifisso d’oro intarsiato di diamanti e lo nasconde in tasca. Quel talismano – paradigma di un’intera civiltà – porta con sé sogni e paure, costringendo Ahmed a una difficile battaglia interiore. Caporali disumani, prostitute romantiche, allevatori indiani, trattoristi specializzati, capre, bovini e case più simili a pollai che ad abitazioni per l’uomo emergono da una scrittura materica e onirica al tempo stesso, che ha il respiro dei grandi narratori sudamericani, fa parlare direttamente gli alberi e Gesù Cristo e – nel raccontare – svela la trama sottesa alla disperata ricerca della felicità che, da sempre, spinge gli uomini a migrare come uccelli.
14,00 13,30

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