Centro di Cultura e Storia Amalfitana: Mostra iconografica e documentaria
Edward Lear, visioni inedite della Costa di Amalfi
Libro: Libro in brossura
editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana
anno edizione: 2018
pagine: 149
Edward Lear fu un'originale figura di spicco dell'Inghilterra vittoriana dalle molteplici sfaccettature: poeta ed iniziatore del «nonsense», artista particolarmente prolifico ed instancabile viaggiatore. Questo volume riunisce per la prima volta un intero corpo di opere d'arte, eseguite nel corso dei soggiorni che Lear trascorse nel territorio della Costa di Amalfi nel 1838 e nel 1844 - inedite e finora sconosciute alla critica artistica locale - possedute da istituzioni, musei e biblioteche americane ed europee. Ben 115 illustrazioni a colori - tra acquerelli, schizzi e disegni - compongono un variopinto caleidoscopio di immagini in cui si formano visioni inedite ed autentiche dell'intero territorio costiero amalfitano riprodotto, sinanche nei suoi anfratti più nascosti, con quella fedeltà topografica che contraddistingue, e oggi fa apprezzare, soprattutto i disegni di Edward Lear.
Lettere dal meridione di Silvestr Scedrin. Un pittore russo innamorato della luce del sud
Libro: Libro rilegato
editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana
anno edizione: 2023
pagine: 150
Sil'vestr Feodosievič Ščedrin (San Pietroburgo 1791 - Sorrento 1830). Nel mese di marzo del 2015 il professor Michail Ju. Evsev'ev portò in Italia l'epistolario di Sil'vestr Ščedrin raccolto nel corposo volume pubblicato in Russia l'anno precedente. Il libro fu presentato il 19 marzo a Napoli, il 20 a Sorrento e il 21 ad Amalfi. Finalmente, dopo otto anni da quegli eventi, sebbene più contenuto ma ricco di immagini, l'epistolario vede la luce anche in Italia con questo volume nato dalla collaborazione fra il Centro di Cultura e Storia Amalfitana e il Centro studi e ricerche Francis Marion Crawford, con la consulenza scientifica di Michail G. Talalay e le traduzioni dal russo di Marina Moretti. Sarà uno strumento prezioso per quanti vorranno approfondire e conoscere, del grande artista, l'altro versante della sua personalità, quello umano, stroncato nel pieno del suo ciclo vitale e tuttavia fin qui non del tutto esplorato. Per tutti e per ciascuno il luogo della nascita è sempre occasionale. Il luogo della morte, per scelta o per avventura, è il terminale opposto dove si lascia il retaggio della propria vita. Se i due luoghi non coincidono è sulla loro traiettoria che leggeremo la trama di un'esistenza, soprattutto quando questa è degna di essere ricordata ai posteri. I due luoghi sono entrambi importanti perché conferiscono pari diritto e dignità di cittadinanza. Il luogo della morte non è mai casuale, esso è la destinazione naturale del vissuto di ciascuno ed è indicativo per decifrarne messaggi e insegnamenti. San Pietroburgo, Amalfi e Sorrento sono quelli che leggiamo accanto al nome di Sil'vestr Ščedrin: non potrà certo ascrivere al caso che la sua vita si sia conclusa in questa parte del Mediterraneo, lontano dai grigi paesaggi del Nord, nel sole delle costiere più belle del mondo, quelle sorrentina e amalfitana.