Donzelli: Fiabe e storie
La favorita del re. Il visconte di Bragelonne. Volume Vol. 2
Alexandre Dumas
Libro: Libro rilegato
editore: Donzelli
anno edizione: 2024
pagine: 752
Pubblicato tra il 1848 e il 1850, il Visconte di Bragelonne porta a conclusione il ciclo iniziato con I tre moschettieri nel 1844 e proseguito con Vent’anni dopo nel 1845. Le vicende narrate nel Visconte di Bragelonne hanno inizio nel maggio del 1660, quando la Francia è all’alba di una nuova epoca, che si inaugura con il regno di Luigi XIV, il futuro Re Sole. Sono trascorsi trentacinque anni da quell’aprile del 1625 in cui d’Artagnan, uno spiantato cadetto di Guascogna, arrivava a Parigi in sella al suo ronzino per unirsi alla compagnia dei moschettieri del re, facendo conoscenza con quelli che sarebbero stati i suoi inseparabili compagni d’avventure: Athos, Porthos e Aramis. Trentacinque anni costellati di duelli, congiure, cambi di sovrani e di fedeltà, e che hanno visto sfilare tra le pagine dumasiane i protagonisti della storia di Francia e d’Inghilterra: Luigi XIII, il cardinale Richelieu, Anna d’Austria, il duca di Buckingham, Carlo I, Oliver Cromwell, il duca di Beaufort, fino a Giulio Mazzarino. Dopo tante imprese i nostri quattro eroi, ormai avanti con gli anni, sembrano aver trovato, ognuno a suo modo, la propria serenità. La quiete e il riposo, però, non fanno parte del destino dei moschettieri, che torneranno a solcare le strade d’Europa. Nella complessa trama del Visconte di Bragelonne possono essere rintracciati tre nuclei narrativi, che motivano la scelta di suddividere in altrettante parti l’ultimo, e più lungo, romanzo della saga: il primo, La lezione di d’Artagnan, vede il guascone alle prese con il nuovo sovrano e con gli sconvolgimenti che stanno segnando l’Europa, nei quali giocherà un ruolo essenziale, seppur agendo dietro le quinte; il secondo nucleo – La favorita del re – narra le vicende di Louise de La Vallière, che da damigella di Madame, e innamorata di Raoul, diventerà l’amante di Luigi XIV; il terzo – La maschera di ferro – racconta del complotto ordito da Aramis per portare sul trono di Francia il misterioso fratello gemello del re. Se il primo volume raccontava la restaurazione della monarchia in Inghilterra, con la presa del potere di Carlo II, e l’ascesa al trono di Luigi XIV, con questo secondo volume il lettore entra nella corte del giovane re di Francia, deciso a trasformare in profondità i meccanismi del potere, di cui gradualmente diventa l’unico detentore. Intorno a lui si muove un mondo di cortigiani, cavalieri e damigelle, ma anche di ambiziosi funzionari e astuti strateghi che tramano per il potere. Al fianco del sovrano, però, c’è il suo più leale e coraggioso servitore: quel d’Artagnan che, pur guardando con divertito stupore alle abitudini della nuova corte, sorveglia tutto ciò che accade intorno al re. Ancora una volta, l’amicizia tra i moschettieri sarà messa a dura prova dalle contingenze storiche e politiche, che li vedranno schierati su fronti opposti. Intrighi di corte, feste grandiose, epici duelli e sfide per il potere fanno da sfondo alla vicenda del visconte di Bragelonne, il figlio di Athos, il quale vedrà la sua promessa sposa contesa dal più temibile dei rivali. La ragazza, infatti, con il suo candore e con il suo amore disinteressato conquisterà l’orgoglioso sovrano, diventandone la contrastata, ma adorata, favorita. Questa nuova traduzione del Visconte di Bragelonne, condotta da Lila Grieco sul testo critico di Claude Schopp, restituisce al lettore il testo dumasiano in tutto il suo brio narrativo e rigore storico, grazie anche a un puntuale apparato di note e a un dettagliato Dizionario dei personaggi e delle persone.
Caro Vincent
Michael Bird
Libro: Libro rilegato
editore: Donzelli
anno edizione: 2024
pagine: 40
Vincent è un pittore, vive a Parigi e trascorre le giornate a dipingere. Ma la città è grigia e fredda, lui non ha amici e nessuno vuole comprare i suoi quadri. Grazie all’aiuto del suo amato fratello Theo, Vincent si trasferisce nel Sud della Francia, dove scopre posti meravigliosi e trova amici veri. Riuscirà a dipingere il quadro dei suoi sogni? Un racconto pieno di colori ispirato alle lettere, alla vita e ai quadri di Vincent van Gogh. Età di lettura: da 4 anni.
Case così
Antonella Abbatiello
Libro: Libro rilegato
editore: Donzelli
anno edizione: 2023
pagine: 48
Casa dolce casa dice il motto, ma in quanti altri modi può essere una casa? Antonella Abbatiello, una delle più note autrici italiane per l’infanzia, ha provato a inventarne un bel po’ sul filo delle emozioni e dei pensieri dei piccoli lettori. Come sa bene ogni genitore e ogni insegnante, la casa è il primo oggetto su cui i bambini sperimentano il loro talento in erba: gli basta agguantare una matita e un foglio ed ecco comparire il classico tetto spiovente sotto cui occhieggiano due finestrelle e una porticina chiusa come una bocca. E quanti dettagli bizzarri sono pronti ad aggiungere per raccontare a modo loro la tana del cuore! Età di lettura: da 3 anni.
Fiabe ribelli. Le più belle fiabe italiane delle ragazze in gamba
Libro: Libro rilegato
editore: Donzelli
anno edizione: 2023
pagine: 450
Considerate nel loro insieme, le fiabe della tradizione italiana – popolare e letteraria – rivelano un’impronta speciale dell’universo femminile. Sfogliando le pagine di questo volume, che ne raccoglie una scelta particolarmente ricca e significativa, ci si imbatte in una schiera assai vivace di donne e di ragazze risolute e caparbie, intraprendenti e ingegnose, che prendono in mano il proprio destino, spesso in barba al volere di padri, fratelli, pretendenti, mariti, principi e re. Sono loro le protagoniste di queste storie, elaborate e diffuse in Italia ben prima della raccolta dei fratelli Grimm, o delle fiabe raccontate da Perrault, o di quelle inventate dalla penna di Andersen. Le fiabe italiane al femminile hanno una caratteristica peculiare che le accomuna. Sono fiabe ribelli. Ribelli sono le loro eroine volitive; ribelli sono le loro trame, capaci di ribaltare lo stereotipo che grava sul genere fiabesco; e ribelli sono le narratrici orali che per secoli le hanno tramandate in tutte le parlate e i dialetti dello stivale: senza una tale affabulazione, queste fiabe non sarebbero state così avvincenti da spingere i raccoglitori a darsi la pena di trascriverle. Tra fonti orali e fonti scritte, si individua in queste fiabe, scelte e tradotte in italiano moderno da Bianca Lazzaro, una linea di continuità, un tratto identitario legato alla nostra storia. Una linfa vitale che scorre tra le storie capostipiti cinque-seicentesche – messe per iscritto da Francesco Straparola e da Giambattista Basile – e i repertori dialettali raccolti dai grandi folkloristi otto e primo-novecenteschi. Per farsi largo nel mondo, queste donne sfruttano tutti i mezzi che hanno a disposizione: stecche di corsetto per scavare varchi nei muri, funi e carrucole per lanciarsi nel buio di botole e sotterranei, pellacce di vecchie o di bestie scorticate per camuffare la fuga, bambole di pezza o di zucchero per sventare agguati, forbici, padelle e vino alloppiato per disarmare malintenzionati. In sottofondo si avverte potente la voce delle narratrici, che ci parlano anche delle loro esistenze, consegnandoci un sapere prezioso quanto informale, frutto dell’esperienza che attiene in ultima istanza alle basi stesse della vita: nascita, morte e sostentamento. Non è un caso che le fiabe trabocchino di attese spasmodiche per la nascita di un figlio, così come di balie e levatrici: donne dotate di una libertà di circolazione impedita a chiunque altra, che in virtù di un radicato senso di solidarietà femminile creavano legami e condividevano informazioni che oltrepassavano la sfera del parto e dell’allattamento. Le ragazze delle fiabe italiane portano nomi comuni – Caterina, Giovanna, Ninetta, Margherita, Giuseppina… – e hanno sempre la risposta pronta; vivaci e spigliate, le ritroviamo ritratte con maestria nelle tavole illustrate per questo volume da Cinzia Ghigliano, in una girandola di sottane e grembiuli, trine e velluti, cuffie e chiome indomite. E le loro storie hanno ancora tanto da dirci. Per esempio che le ragazze ribelli ci sono sempre state: non necessariamente sotto la veste di eroine o di donne eccezionali, ma semplicemente sotto quella di donne in gamba, ragazze comuni che, alle prese con la necessità di difendersi dalle più diverse forme di sopraffazione, ci tramandano una sapienza antica, duttile e tenace. Le fiabe qui raccolte sono perciò il portato di secoli e di generazioni, e dunque parlano da sole, o meglio con la voce di generazioni di donne.
La lezione di d'Artagnan. Il visconte di Bragelonne. Volume Vol. 1
Alexandre Dumas
Libro: Libro rilegato
editore: Donzelli
anno edizione: 2023
pagine: 480
Pubblicato tra il 1848 e il 1850, "Il Visconte di Bragelonne" porta a conclusione il ciclo iniziato con "I tre moschettieri" nel 1844 e proseguito con "Vent’anni dopo" nel 1845. Le vicende narrate nel Visconte di Bragelonne hanno inizio nel maggio del 1660, quando la Francia è all’alba di una nuova epoca, che si inaugura con il regno di Luigi XIV, il futuro Re Sole. Sono trascorsi trentacinque anni da quell’aprile del 1625 in cui d’Artagnan, uno spiantato cadetto di Guascogna, arrivava a Parigi in sella al suo ronzino per unirsi alla compagnia dei moschettieri del re, facendo conoscenza con quelli che sarebbero stati i suoi inseparabili compagni d’avventure: Athos, Porthos e Aramis. Trentacinque anni costellati di duelli, intrighi, cambi di sovrani e di fedeltà, e che hanno visto sfilare tra le pagine dumasiane i protagonisti della storia di Francia e d’Inghilterra: Luigi XIII, il cardinale Richelieu, Anna d’Austria, il duca di Buckingham, Carlo I, Oliver Cromwell, il duca di Beaufort, fino a Giulio Mazzarino. Dopo tante imprese, i nostri quattro eroi, ormai avanti con gli anni, sembrano aver trovato la propria serenità: il vanesio ed erculeo Porthos vive nella sua tenuta di Pierrefonds scandendo i piaceri in base ai giorni della settimana; Aramis, mago della doppiezza e della dissimulazione, è stato nominato vescovo di Vannes; il nobile Athos, conte di La Fère, conduce una vita ritirata, sovrintendendo alla carriera e agli amori del figlio Raoul, il visconte di Bragelonne che dà il titolo al romanzo. Solo d’Artagnan continua a prestare servizio nella guardia del re ma, disilluso sulle capacità del nuovo sovrano, è deciso a chiedere il congedo. La quiete e il riposo, però, non sembrano far parte del destino dei quattro moschettieri, che torneranno a solcare le strade d’Europa. Nella complessa trama del "Visconte di Bragelonne" possono essere rintracciati tre nuclei narrativi, che motivano la scelta di suddividere in altrettante parti l’ultimo, e più lungo, romanzo della saga: il primo nucleo, che qui titoliamo "La lezione di d’Artagnan", vede il guascone alle prese con il nuovo sovrano e con la sua eterna ambizione di conquistare il brevetto di capitano dei moschettieri; il secondo – "La favorita del re" – narra le vicende di Louise de la Vallière, che da damigella della regina, e innamorata di Raoul, diventerà l’amante di Luigi XIV; il terzo – "La maschera di ferro" – racconta del complotto ordito da Aramis per portare sul trono di Francia il misterioso fratello gemello del re. Questo primo volume è incentrato dunque su d’Artagnan, il personaggio a cui Dumas, a differenza di tutti gli altri, ha riservato un magistrale sviluppo narrativo: pur restando l’intrepido moschettiere pronto a mettere a repentaglio la sua vita in nome del re, il guascone con l’età sembra fare affidamento più sul cervello che sulla spada, mostrando una fine intelligenza politica e un’acuta capacità di destreggiarsi tra gli stravolgimenti che stanno segnando l’Europa. È così che d’Artagnan deciderà di «mettersi in proprio», servendo la causa della restaurazione di Carlo ii sul trono d’Inghilterra, e riprendendo poi il servizio presso il re di Francia per imbarcarsi in una nuova impresa che sembra promettergli l’ambita ricompensa: quel brevetto di capitano che insegue da trentacinque anni. In una Francia in pieno mutamento politico e culturale riusciranno i nostri eroi a tenere vivi gli ideali dei moschettieri? Questa nuova traduzione del Visconte di Bragelonne, condotta da Lila Grieco sul testo critico di Claude Schopp, restituisce al lettore il testo dumasiano in tutto il suo brio narrativo e rigore storico, grazie anche a un puntuale apparato di note e a un dettagliato Dizionario dei personaggi e delle persone.
Tistù e i pollici verdi
Maurice Druon
Libro: Libro rilegato
editore: Donzelli
anno edizione: 2023
pagine: 128
A Tistù non manca proprio nulla per essere felice: vive nella Casa-che-brilla, la più grande e bella della città di Miralà, e ha un parco, una serra e un pony tutti per sé. I grandi però dicono che Tistù si pone troppe domande; ma forse sono loro che non hanno mai le risposte. Per esempio il Signor Bombardino, che per spiegargli come funziona il mondo lo accompagna a visitare la città e la grande fabbrica – quella di cannoni, che tutti si aspettano sarà Tistù a dirigere un giorno, così come il papà e il nonno prima di lui. Per fortuna che c’è Mustacchio, il giardiniere tutto baffi e poche parole, che una mattina scopre il vero talento di Tistù: ovunque posa i pollici spuntano piante e fiori d’ogni specie. Aggirandosi per Miralà, Tistù si accorge che petali, foglie, alberi e rampicanti hanno il potere di seminare felicità là dove i suoi occhi limpidi vedono solo tristezza, solitudine e miseria: nella prigione, all’ospedale, nella baraccopoli. «Ho scoperto che i fiori tengono alla larga il male» confida un giorno all’orecchio del suo pony. La bellezza dunque può davvero salvare il mondo e Tistù riesce persino a fermare una guerra! E spargerà i suoi semi di gioia tra le dita dei lettori, con la complicità di Lucia Scuderi, le cui illustrazioni fanno di questo libro un piccolo album di botanica. Ma quello dei pollici verdi non resterà l’unico segreto di Tistù... Età di lettura: da 5 anni.
L'estate di Garmann
Stian Hole
Libro: Libro rilegato
editore: Donzelli
anno edizione: 2023
pagine: 44
È l’ultimo giorno delle vacanze estive. Le vecchie zie sono venute in visita e nell’aria c’è già l’autunno. I denti di Garmann non si muovono. Lui se li è toccati ogni giorno per tutta l’estate, ma ormai è una questione urgente. La scuola comincia domani. Garmann ha paura. Ma anche i grandi ce l’hanno, ognuno la sua... "L’estate di Garmann" è il primo di una serie di libri dedicati da Stian Hole al lentigginoso biondino alle prese con la scoperta del mondo. L’estate di queste pagine sorprendenti è quella che precede l’inizio della scuola elementare, ecco perché Garmann ha tanta, ma proprio tanta paura. E l’unico modo di tenerla a bada è di scoprire se ce l’hanno anche gli altri – per esempio le tre scanzonate e attempatissime ziette che trascorrono l’estate in casa sua; oppure la mamma, provetta giardiniera; o il papà, giramondo maestro d’orchestra. E la risposta è Sì! Anche loro, i grandi, hanno un sacco di paura – chi di non riuscire più a camminare, chi di perdere la dentiera, chi di morire, e chi di allontanarsi da lui... Insomma, quando l’estate finisce e le ziette tornano in città, Garmann è pronto: la sua paura s’è fatta coraggio e l’indomani la mamma lo accompagnerà alla fermata dello scuolabus. Una storia che scopre le affinità tra le tante età della vita, con un tocco che mescola humour, poesia e tenerezza. Età di lettura: da 6 anni.
Il mangiafiabe. Le più belle fiabe italiane di cibi e di magia
Libro: Libro rilegato
editore: Donzelli
anno edizione: 2022
pagine: 320
«Di bocca in bocca», è questa la forma primaria di trasmissione della fiaba, che nasce orale e popolare e scivola via via sulla carta grazie all’inchiostro dei grandi trascrittori e folkloristi dell’Ottocento che l’hanno tramandata a noi. Se questo è vero per le fiabe di tutta Europa, con i fratelli Grimm per antesignani, lo è ancor di più per l’Italia, dove il genere fiabesco annovera già tra Cinque e Seicento i suoi due capostipiti letterari universalmente riconosciuti: Straparola e Basile. Ma c’è un altro primato che il mondo riconosce al Belpaese e che pure si affida al tramite della bocca, e in particolare al palato: l’eccellenza della sua tradizione culinaria e alimentare. La bocca dà fiato alle parole che si fanno fiaba, la bocca assapora e nutre. E dunque forse non è un caso se le nostre fiabe, dalle Alpi alle isole, riservano ai cibi un posto di riguardo. È questa l’intuizione da cui nasce la presente raccolta, frutto di una consuetudine ventennale della curatrice Bianca Lazzaro con il genere della fiaba dall’Europa all’Oriente, e in particolare del suo recupero in traduzione integrale italiana del nostro principale repertorio.
La più bella del reame. Biancaneve e altre 21 storie di madri e figlie
Libro: Libro rilegato
editore: Donzelli
anno edizione: 2021
pagine: 288
Come può esserci ancora qualcosa da scoprire nella fiaba più raccontata al mondo? Davvero la bella fanciulla «bianca come la neve, rossa come il sangue e nera come l’ebano» uscita dall’inchiostro dei Grimm ha ancora in serbo qualche sorpresa per noi? Ebbene sì, più d’una – addirittura venti. A svelarcele tutte insieme è una delle più autorevoli voci internazionali sul tema della fiaba popolare e colta come Maria Tatar, dell’Università di Harvard. Dobbiamo a lei la sorprendente raccolta di storie di madri e figlie che si dipanano lungo il filo narrativo della bellezza, fisica e interiore. A dire il vero qualche sospetto ce lo aveva già insinuato Jack Zipes, che a due secoli dalla prima edizione delle Fiabe del focolare dei Grimm ci aveva svelato come nel 1812 l’originaria versione della poi celeberrima fiaba narrasse la persecuzione di una bella figliola ad opera di una madre biologica e non di un’astiosa matrigna. Gli stessi Grimm avevano poi ribaltato lo schema con la versione divenuta canonica nel 1857, e quasi un secolo dopo ci aveva pensato Walt Disney a imprimere sulle pupille di ogni bambino (e adulto) di mezzo mondo le fattezze candide di Biancaneve e, più ancora, quelle oscure e malefiche della sua matrigna. Età di lettura: da 8 anni.
Il conte di Montecristo
Alexandre Dumas
Libro
editore: Donzelli
anno edizione: 2021
pagine: 1200
Edmond Dantès, giovane marsigliese, secondo ufficiale a bordo del mercantile Pharaon, a causa della morte del capitano prende il comando della nave. Rientrato a Marsiglia, dopo una fugace tappa all'isola d'Elba, riceve dal suo armatore la nomina a capitano e si accinge a sposare la bella e fedelissima Mercédès. Ma un complotto che lega Danglars (il contabile del Pharaon), Fernand (il cugino di Mercédès, che è follemente invaghito di lei) e Caderousse (un sarto venale e insipiente) è destinato a distruggere la felicità di Edmond. Denunciato come bonapartista al sostituto procuratore del re, Dantès viene ingiustamente accusato di tramare contro la monarchia, e rinchiuso in gran segreto, e senza alcun processo, nel castello-fortezza dell'isola d'If, dove è condannato a marcire a vita. Ma l'amicizia con l'abate Faria, misterioso e provvidenziale compagno di carcere, lo porterà, dopo quattordici anni, a riguadagnare un'insperata libertà, accompagnata da una favolosa ricchezza. Da quel momento, Edmond avrà davanti a sé un solo scopo: la vendetta. Da capolavoro del romanzo popolare a capolavoro del romanzo: la storia della fortuna del Conte di Montecristo si potrebbe condensare nella lenta caduta di un aggettivo. Con prefazione e dizionario dei personaggi di Claude Schopp.
Il pozzo delle meraviglie. 300 fiabe, novelle e racconti popolari siciliani
Giuseppe Pitrè
Libro
editore: Donzelli
anno edizione: 2021
pagine: 840
Fiabe di reginelle e di re, fate e animali, giganti e mammedraghe, diavoli e maghi; storie di sciocchi e furbi, megere ed eremiti, amori e dispetti, astuzie e ruberie, botole e sotterranei, travestimenti e fughe; e poi ancora giardini e fontane, fichi e melagrane, sale e zafferano, olio e basilico, ricotta e sangue... Impossibile enumerare le meraviglie che attendono i lettori in fondo a questo pozzo. Ben 300 fiabe a fronte delle 200 messe insieme dai fratelli Grimm, per citare l'esempio più illustre. Pochi lo sanno, infatti, ma la raccolta di storie orali più ricca ed estesa che l'Italia abbia mai avuto la si deve a Giuseppe Pitrè, una figura straordinaria di medico e folklorista, che a bordo di un calesse le andò a raccogliere una per una dalla viva voce dei popolani di mezza Sicilia. Non a caso nel 1956, quando Calvino raccolse dai repertori di ogni regione le 200 Fiabe italiane a suo giudizio più belle e rappresentative, ben 40 le attinse proprio all'opera di Pitrè – da Giufà a La volpe Giovannina, da Rosmarina a Cola Pesce. Introduzione di Jack Zipes.
Le mille e una donna. Fiabe da tutto il mondo
Angela Carter
Libro
editore: Donzelli
anno edizione: 2020
pagine: 450
La fiaba, popolare e colta, è stata per Angela Carter la più potente fonte d'ispirazione: il suo capolavoro, La camera di sangue, è una raccolta di riscritture in chiave moderna e dissacrante di dieci tra le fiabe più amate al mondo. «Il mio intento non era semplicemente scriverne delle nuove versioni, né destinarle solo agli adulti, ma portare alla luce la sostanza nascosta nelle storie tradizionali» disse l'autrice nel presentarle. Il suo debito verso la tradizione fiabesca era talmente consapevole che, una volta raggiunta la piena maturità letteraria, Angela Carter tornò alle origini della sua ispirazione e dedicò i suoi ultimi anni a un'antologia di fiabe popolari al femminile: pubblicò il primo volume nel 1990, e il successo fu tale che la sua caccia alle fiabe proseguì fino a comporne un secondo, licenziato nel 1992, un mese prima di morire. Questa edizione raccoglie in traduzione italiana tutte le 104 fiabe del corpus che Angela Carter ha concepito attingendo a repertori che provengono dall'Europa, dagli Stati Uniti, dall'Artico, dall'Africa, dal Medio Oriente e dall'Asia. Un caleidoscopio di culture e tradizioni, di personaggi e ambienti che ritroviamo qui nelle tavole realizzate appositamente da Cecilia Campironi. Prefazione di Marina Warner.