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alba pratalia

La leggenda di Benigno e Caro

La leggenda di Benigno e Caro

Giuseppe Sandrini

Libro: Libro in brossura

editore: alba pratalia

anno edizione: 2025

pagine: 64

Molti secoli fa, nelle montagne sopra il lago di Garda, vivevano due eremiti: Benigno, di animo contemplativo, e Caro, che scolpiva il legno con abilità e con passione. Un giorno di maggio un inviato del vescovo salì fin lassù dalla città per chiedere il loro aiuto: bisognava trasportare il corpo del Santo patrono nella nuova basilica a lui dedicata, ma una forza arcana impediva a chiunque di avvicinarsi al sepolcro. Sarebbero riusciti, quei due uomini semplici, nell’impresa che era stata impossibile per tutti? Questo libro racconta la storia di Benigno e Caro, del loro viaggio costellato di episodi miracolosi e della loro silenziosa partenza per ritornare all’eremo, dove li attendeva la sorella di Caro, che coltivava un orto vicino. Ma racconta anche l’avventura di Benigno, che accompagnò un misterioso viandante verso la cima della montagna e lo lasciò poi proseguire da solo, fermandosi a guardare la natura intorno a sé e comprendendo, per un momento, il senso del suo cammino.
10,00

La mia montagna. Diari 1952-1962

La mia montagna. Diari 1952-1962

Giovanna Zangrandi

Libro: Libro in brossura

editore: alba pratalia

anno edizione: 2024

pagine: 160

Nel 1954 i lettori italiani scoprono una nuova scrittrice: all’anagrafe è Alma Bevilacqua, ma si firma Giovanna Zangrandi, perché già nel cognome vuole dichiarare la sua scelta di essere, lei bolognese, una donna delle Dolomiti. Vive a Cortina, ma non ama il mondo del turismo; il suo cuore batte per la gente più umile del Cadore, per la casetta tra i larici e i prati che vorrebbe costruirsi a Borca, sotto l’Antelao, la montagna dove era salita durante la Resistenza e dove, finita la guerra, aveva costruito e gestito un rifugio. In questo libro la incontriamo nella sua dimensione più segreta: il diario che comincia a tenere con regolarità quando l’uscita del suo primo romanzo per Mondadori le apre la strada della letteratura. Sono pagine inedite, alle quali Anna (come si chiama semplicemente) affida i suoi amori e le sue rabbie, le sue consapevolezze e i suoi progetti, come il magico «specchio verde» che permette di leggere nel cuore degli altri. E soprattutto la sua passione per la montagna, palestra di avventura ma anche luogo di confronto con il Dio «immenso e lontano» che lei, ribelle e nemica delle religioni organizzate, percepisce con certezza nella Natura.
20,00

Cantare di Fiorio e Biancifiore

Cantare di Fiorio e Biancifiore

Libro: Libro in brossura

editore: alba pratalia

anno edizione: 2021

pagine: 96

Età di lettura: da 5 anni.
15,00

Il poeta fotografo

Il poeta fotografo

Giovanni Comisso

Libro: Libro in brossura

editore: alba pratalia

anno edizione: 2017

pagine: 96

Nel 1940, in un articolo dedicato a Flaubert, Giovanni Comisso rifletteva sul rapporto tra la scrittura e la fotografia e indicava cinque suoi scritti come esempi della sua meta ideale: una prosa intenta a cogliere "l’ansito interno dei fatti", quel respiro della vita che nessuna macchina potrà mai percepire. Il ritratto corale di 'Una calle di Chioggia', il rito estivo della 'Sagra delle indemoniate', il dramma silenzioso di 'Operazioni chirurgiche', l’affresco contadino di 'Giorno di nozze' e la fantasmagoria animale e meteorologica di 'Cavalli a Verona' sono presentati insieme in questo libro, che offre così uno spaccato significativo dell’opera di Comisso, sempre ispirata dal paesaggio di un Veneto d’acque e di colline e dalle figure umane che vi sono accolte come in "un secondo grembo materno".
10,00

Amo la tua anima. Lettere ad Antonia Pozzi-Altre lettere a Dino di Antonia Pozzi

Amo la tua anima. Lettere ad Antonia Pozzi-Altre lettere a Dino di Antonia Pozzi

Dino Formaggio

Libro: Libro in brossura

editore: alba pratalia

anno edizione: 2016

pagine: 128

«È un mondo di infanzia, di sogno, di campagne fiorite, di carri, di siepi, di albe e di tramonti, di campane, di strade bianche». Così, scrivendo al professor Banfi pochi giorni dopo il suicidio di Antonia Pozzi, Dino Formaggio definiva l’intesa «fortemente spirituale» di cui è testimone l’epistolario qui pubblicato per la prima volta. Alle lettere di Dino, che fanno rivivere con accenti lirici il paesaggio e l’umanità delle pianure e delle Prealpi lombarde, si aggiungono alcune cartoline e fotografie di Antonia, da affiancare a quelle già raccolte in «Soltanto in sogno». Nel passaggio cruciale tra il 1937 e il 1938, seguiamo il dialogo tra due «anime» che si scambiano letture e progetti di vita. Nell'ultima estate, Dino prepara la tesi di laurea e si prepara alla sua futura carriera di insegnante e di studioso, Antonia (che solo dopo la morte sarà conosciuta per le sue poesie) traduce un romanzo tedesco, «Lampioon», pervaso da quell'ansia di vagabondaggio e di comunione con la natura che è la nota più viva di queste lettere. Poi, con l’autunno, in un’Italia rabbuiata dalla «repressione barbara e retrograda di ogni voce umanitaria», le strade si separano tragicamente.
15,00

La strada di Podestaria, con diciotto lettere a Giani di Carlo Stuparich

La strada di Podestaria, con diciotto lettere a Giani di Carlo Stuparich

Giani Stuparich

Libro: Libro in brossura

editore: alba pratalia

anno edizione: 2015

pagine: 112

Questo libro è la storia di due fratelli e di una strada. Giani e Carlo Stuparich, figli della multicolore Trieste di Saba, di Svevo e di Slataper e cresciuti nella Firenze della "Voce", si arruolarono volontari nell'esercito italiano che il 24 maggio 1915 entrava in guerra contro l'Impero austro-ungarico. Scampati ai primi tragici mesi di trincea sul Carso, i due fratelli vennero nominati ufficiali della Milizia Territoriale, Giani a Vicenza, Carlo a Verona. E da Verona, nel settembre 1915, Carlo partì con il suo battaglione per costruire una strada militare nel cuore dei monti Lessini: la strada di Podestaria. Ventidue anni dopo Giani, ormai uno scrittore famoso, tornò in pellegrinaggio nei luoghi dove il fratello, morto in combattimento nel 1916, aveva soggiornato. Il racconto di quell'esperienza è qui riunito per la prima volta alle diciotto lettere che Carlo spedì a Giani da Verona e da Bosco Chiesanuova. Completano il volume un ritratto storico-letterario dei fratelli Stuparich, notizie su Podestaria e un inserto di fotografie. In questa seconda edizione sono state aggiunte alcune testimonianze, ritrovate in archivio, sulla visita di Giani Stuparich a Bosco nel 1937.
15,00

Tibet e ritorno. Cronache e fotografie di un viaggio dalla Cina alla valle dell'Everest (1987)

Tibet e ritorno. Cronache e fotografie di un viaggio dalla Cina alla valle dell'Everest (1987)

Giuseppe Sandrini, Aldo Ottaviani

Libro: Libro in brossura

editore: alba pratalia

anno edizione: 2014

pagine: 120

1987. Aldo Ottaviani e Giuseppe Sandrini, allora ventiseienni, partono per un viaggio memorabile: due mesi attraverso la Cina e il Tibet, fino ai piedi dell'Everest. Li accompagnano i sogni della giovinezza: vivere un'esperienza da narrare con la scrittura e la fotografia, imparare a leggere e guardare il mondo. Al ritorno pubblicano degli articoli, organizzano una mostra; poi il lavoro e il passare degli anni li allontanano da una vocazione di viaggiatori che però continua a seguirli nei percorsi più modesti delle montagne di casa. Gli autori (Ottaviani è fotografo, Sandrini, ex giornalista, insegna letteratura italiana all'università) raccontano oggi quel viaggio riunendo gli articoli, integrati da altri scritti, e le fotografie, scattate in parte con il banco ottico, la grande fotocamera che avevano avventurosamente portato con sé dividendola nello zaino. Ne vien fuori un reportage ormai quasi d'epoca; una fantasia di ritorno che ci riconduce a una Cina fluviale, contadina e popolare molto diversa da quella di oggi e a un Tibet fuori dal tempo, limpido nei sorrisi dei pellegrini e dei monaci e sospeso tra l'infinito degli altipiani e la soglia di neve dell'Himalaya.
20,00

Lettere da Verona alla madre e alla cugina Joan (1869), con un'antologia di scritti e sedici tavole a colori. Testo inglese a fronte

Lettere da Verona alla madre e alla cugina Joan (1869), con un'antologia di scritti e sedici tavole a colori. Testo inglese a fronte

John Ruskin

Libro: Libro in brossura

editore: alba pratalia

anno edizione: 2013

pagine: 240

Questo libro è la storia di un uomo e di una città. L'uomo è John Ruskin: critico d'arte, viaggiatore, profeta sociale famosissimo nell'Inghilterra vittoriana. La città è Verona, che Ruskin visitò quindici volte tra il 1835 e il 1888, arrivando a definirla "il mio posto più caro in Italia". Più ancora di Venezia, Verona gli pareva incarnare "il destino e la bellezza" del nostro Paese: per i suoi monumenti romanici e gotici, ma anche per il colore delle sue pietre. Sono qui raccolte, per la prima volta, le lettere che Ruskin scrisse alla madre e alla cugina Joan durante il più lungo dei suoi soggiorni a Verona, dal maggio al luglio del 1869. Testi che ci mostrano l'autore ora intento a disegnare le predilette arche scaligere, ora in cerca di paesaggi e di panorami, tra camminate in collina e riflessioni preoccupate sul futuro dell'Italia. Completano il volume una scelta di acquerelli a colori di Ruskin e un'antologia di suoi scritti su Verona (da "A Joy for Ever", "Verona, and its Rivers", "Fors Clavigera"); il saggio del curatore ("Per un pellegrinaggio ruskiniano"), che ripercorre la vita e l'opera di Ruskin, è illustrato da fotografie in bianco e nero di Aldo Ottaviani.
25,00

Soltanto in sogno. Lettere e fotografie per Dino Formaggio

Soltanto in sogno. Lettere e fotografie per Dino Formaggio

Antonia Pozzi

Libro: Libro in brossura

editore: alba pratalia

anno edizione: 2011

pagine: 128

In questo libro sono riunite per la prima volta le appassionate lettere che Antonia Pozzi (1912-1938) inviò a Dino Formaggio, suo compagno di studi all'Università di Milano, negli ultimi due anni della sua vita, prima di morire suicida e di diventare, con la pubblicazione postuma di "Parole", una delle poetesse italiane più lette ed amate. A Dino Formaggio (1914-2008), destinato a una lunga e brillante carriera di filosofo dell'arte, Antonia affidò anche quella che considerava la sua più importante eredità: una busta piena di fotografie scattate nei suoi "luoghi dell'anima" (da Pasturo alle Dolomiti, dalla Liguria alle campagne lombarde), dietro alle quali scrisse delle didascalie che specificano impressioni, fantasie, sentimenti. Le lettere, quasi tutte inedite, sono pubblicate nel loro testo integrale e accompagnate da una scelta di 75 fotografie (riprodotte a colori per non perdere, nella stampa, le cromie d'epoca) che bene esprimono l'amore di Antonia per la natura e per le umili figure del lavoro umano: ne esce il ritratto veridico di un giovane donna in bilico tra la "fatica sacra" della poesia e l'urgere di una vita fortemente "sognata".
15,00

L'Italia a colori. Il viaggio di un fotografo boemo nel 1897

L'Italia a colori. Il viaggio di un fotografo boemo nel 1897

Frantisek Krátký

Libro: Libro in brossura

editore: alba pratalia

anno edizione: 2010

pagine: 96

Questo libro ci porta al 1897, l.anno in cui un fotografo di Kolín, presso Praga, attraversò l'Italia per realizzare una serie di vedute stereoscopiche delle piazze, dei monumenti e dei paesaggi più suggestivi della penisola. Si chiamava Franti.ek Krátký, aveva 46 anni e rimase colpito soprattutto dai caratteri e dai volti di un popolo che viveva ancora, come ai tempi di Goethe, il più possibile "all'aperto": e così le sue immagini, concepite per essere ammirate nei visori tridimensionali, contengono sempre un piccolo quadro animato, o un mestiere di strada, o un'apertura prospettica e infinita. Le oltre sessanta fotografie che qui si presentano, finora inedite in Italia, non sono soltanto dei rari documenti iconografici, ma anche delle straordinarie visioni ravvivate da una nota in più: il colore. Si tratta infatti di diapositive originali che Krátký dipinse a mano per restituire alle sue scene l'atmosfera, la luce e quasi la nostalgia di luoghi come Verona, il Lago di Garda, Padova, Venezia, Bologna, Carrara, Firenze, Roma, Napoli; un'appendice è dedicata alla Dalmazia.
15,00

La Verna. Con quattro lettere a Sibilla Aleramo

La Verna. Con quattro lettere a Sibilla Aleramo

Dino Campana

Libro: Libro in brossura

editore: alba pratalia

anno edizione: 2009

pagine: 112

Cent'anni fa un giovane irrequieto partiva a piedi dal suo paese, Marradi, nell'Appennino tosco-romagnolo, per raggiungere il santuario della Verna. Era la metà di settembre: gli stessi giorni nei quali, tanti secoli prima, Francesco d'Assisi si era ritirato sulla montagna cercando e trovando, attraverso una mistica apparizione, il suo destino di amore senza limiti. Anche il viaggio di Dino Campana è ritmato dalle visioni: la bionda Cerere, una tortora, se stesso fanciullo sdraiato sulle rive di un torrente; e intanto, lungo il cammino, incontriamo Campigno, la Falterona e tanti piccoli luoghi sperduti tra le foreste del crinale. Il diario della Verna, forse il capitolo più suggestivo dei Canti Orfici (1914), è qui ripubblicato insieme a quattro lettere che testimoniano la lunga fedeltà del poeta a quella "linea severa e musicale" degli Appennini che è, per lui, il profondo carattere spirituale e figurativo della tradizione italiana. Il volume contiene un inserto di fotografie scattate ripercorrendo i sentieri di Campana e due testi che raccontano come un povero vagabondo è riuscito, negli anni del Futurismo, a ripensare in poesia l'anima di una civiltà e di un paesaggio.
15,00

Produzioni marine

Produzioni marine

Petronio da Verona

Libro: Libro in brossura

editore: alba pratalia

anno edizione: 2008

pagine: 128

Due secoli prima di Emilio Salgari, un altro veronese ha solcato i mari della fantasia. Non era un navigatore né uno scrittore, ma un semplice frate cappuccino, infermiere di professione e naturalista per diletto, che visse tra Verona, Padova e Venezia alternando il servizio negli ospedali alla frequentazione degli scienziati e allo studio della botanica e della zoologia. Si chiamava fra Petronio e ha lasciato un quaderno di colorati acquerelli, con il titolo "Produzioni marine" e la data del 1724: qualcosa che sta tra un museo personale e un sillabario dell'immaginazione, dove gli animali dell'Adriatico vanno a braccetto con quelli pescati in vecchi libri pieni di favole meravigliose. Un piccolo, ingenuo tesoro, nascosto nei fondali della Biblioteca civica di Verona, che questa edizione riporta per la prima volta alla luce. Il volume contiene un testo introduttivo di Giuseppe Sandrini, "Il libro della natura e il sogno del mare", seguito da un album di 64 tavole a colori (con fotografie di Aldo Ottaviani tratte dalle "Produzioni marine") e dalle relative didascalie.
15,00

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