Castel Negrino
Nick Cave. Preghiere di fuoco e ballate assassine
Marco Petrelli
Libro: Libro in brossura
editore: Castel Negrino
anno edizione: 2021
pagine: 160
Esplosioni di rabbia disarticolata e afflati lirici da poeta romantico; capace di passare dal linguaggio sboccato del teppista di strada all’inglese barocco di un maestro del modernismo nordamericano come William Faulkner, Cave è un cantautore dal sapere letterario vasto e caotico. La sua musica esplora il lato più buio della vita, insistendo sul male insito in ognuno di noi, sulla pervasività del peccato e sulla ricerca spesso vana della redenzione. John Milton, Flannery O’ Connor, John Berryman, Leonard Cohen, l’Antico testamento, Cormac McCarthy, Michael Ondaatje, murder ballads e Robert Burton lo accompagnano attraverso un paesaggio ora infernale e ora edenico, dove si raccontano i destini tragici, cruenti e surreali di un’umanità perduta ma ancora capace di trovare una bellezza terribile nella fragilità dell’esistenza.
Vasco Rossi. Se più di Nietzsche poté Leopardi
Miro Renzaglia
Libro: Libro in brossura
editore: Castel Negrino
anno edizione: 2021
pagine: 166
Vasco Rossi nietzschiano? Sì, forse, ma, però… Se è vero che la riflessione sul nichilismo del Grande Solitario sembra fare sfondo a molta produzione del cantautore, è altrettanto vero che nei testi delle sue canzoni l’oltreuomo e l’eterno ritorno non si affacciano mai. E Nietzsche senza quei due fondamentali, non è Nietzsche: al limite, è Leopardi. Il quale, sui temi del nichilismo novecentesco, ha anticipato tutti. Seguendo il filo logico del Sileno: “meglio non esser nati”, contenuto nel Manifesto futurista della nuova umanità, il sospetto che qualche corda della chitarra mentale dell’emiliano, il Conte di Recanati sia andato a pizzicarla, sembra legittimo. Sulla questione stile del linguaggio, invece, Ionesco e Beckett hanno lasciato impronte abbastanza nitide sui suoi fogli. Kierkegaard, infine, apre la visione del mondo testuale di Vasco verso altri orizzonti. Diversi da quelli cantati fino a poco prima di scrivere Un mondo migliore.
David Bowie. L'arborescenza della bellezza molteplice
Francesco Benozzo
Libro: Libro in brossura
editore: Castel Negrino
anno edizione: 2021
pagine: 144
Una vita ispirata, ossessionata e imprendibile. David Bowie volle costantemente ridiventare ciò che era prima di essere, e questa è la sua arte. Ciò che è diventato, la sua bellezza molteplice, la sua eleganza decadente e solitaria, il firmamento malinconico delle sue canzoni, la prolissità ridondante ma impeccabile delle sue provocazioni ricordano meno gli esteti e i dandy dell’Europa tardo-moderna che gli asceti orientali di un redivivo Medioevo iniziatico. Al pari di Hafez, Rāmānanda, Huineng, egli è stato l’artista dell’incompiutezza prismatica che si fa voce, il folgorato poeta dell’esasperazione tecnologica, il non sospetto interprete della postmodernità senza scampo.
Eliogeosismologia (EGS). Lo studio dei precursori sismici. La biologia dei terremoti e degli eventi naturali estremi
Samuele Venturini
Libro: Libro in brossura
editore: Castel Negrino
anno edizione: 2021
pagine: 370
Gli eventi naturali estremi (o calamità naturali) hanno da sempre affascinato, interessato e intimorito l’umanità. Recentemente grazie al progresso tecnologico ma soprattutto a un approccio olistico e interdisciplinare, sono stati compiuti importanti passi avanti nella comprensione, nella prevenzione e nella previsione dei disastri naturali. Una delle domande più ricorrenti e antiche in ambito filosofico e scientifico è: “i terremoti si possono prevedere?”. In quest’opera è racchiuso un percorso multidisciplinare che porterà il lettore a scoprire che la risposta a tale quesito è affermativa. Dalla storia alle tradizioni, dai fallimenti ai successi, dalla metafisica alla scienza, dalla metabioevoluzione all’eliogeosismologia. È quest’ultima un nuovo paradigma, una nuova disciplina poliedrica e olistica, che si occupa dello studio dei precursori sismici, della previsione dei terremoti, della ricerca sugli eventi naturali estremi. Quest’opera vuole fornire gli strumenti teoretici e pratici per avvicinare il lettore alla scoperta e alla conoscenza di questo nostro e sempre più affascinate mondo in cui viviamo.
Tim Burton. L'oscura stanza dei giochi
Mario Grossi
Libro: Libro in brossura
editore: Castel Negrino
anno edizione: 2021
pagine: 156
Tutto parte dall'infanzia che, come un treno fantasma, percorre con le sue angosce, ossessioni, visioni, l'età adulta. Il giovane Tim Burton s'industria con quello che trova a portata di mano per riempire i buchi vuoti tra una lezione e un'ora di sport e sfuggire, così, alla monotonia del vivere in provincia. E da subito s'innamora dei mostri. Poco alla volta arriveranno Johnny Hart, Mary Shelley, Bram Stoker, Franz Kafka, Edgar Allan Poe, Washington Irving, Fratelli Grimm, Roald Dahl, Gottfried Benn, Georg Trakl, Carl Einstein, Dr. Suess, Len Brown a tenergli compagnia nella stanza dei giochi.
Sulle punte della forchetta. «Ragguazza i maccheroni, avviluppa e caccia giù»
Paolo Aldo Rossi
Libro: Libro in brossura
editore: Castel Negrino
anno edizione: 2021
pagine: 178
La forchetta è un utensile che serve per mangiare alcune pietanze (non certo quelle brodose... per le quali serve il cucchiaio), oppure per cuocere o cucinare il cibo. Il forchettone con due o più punte evita il contatto tra il cibo e le mani e questo ha a che fare (se lo si vuole) con l'igiene, ma serve, prima di tutto, a non ustionarsi durante la cottura e l'ingestione. In queste pagine si sosterrà che la forchetta individuale si imporrà in Italia nelle regioni in cui si mangiavano i maccheroni o la pasta asciutta. Nel volume si narrerà della forchetta dall'età antica a tutto il Medioevo fino al primo puntorio di legno che si trova in un testo della fine del XIII secolo, arrivando all'Umanesimo e al Rinascimento e a tutta l'età moderna. Si proseguirà con alcune leggende sulla pasta alimentare e su chi ha "inventato" la pastasciutta e si terminerà con cortesie o buone maniere a tavola, ossia il galateo.
Benjamin Britten. La poetica dei perdenti
Massimo Arduino
Libro: Libro in brossura
editore: Castel Negrino
anno edizione: 2020
pagine: 130
Nonostante i posizionamenti esistenziali e sociopolitici decisamente scomodi per i suoi tempi – lui scopertamente pacifista, antimilitarista e omosessuale dichiarato in una nazione in cui l’omosessualità è stata reato penale fino al 1967 – Benjamin Britten nella vita reale non conobbe praticamente sconfitte. Benestante e perfino molto ricco al culmine della sua carriera che passò di successo in successo, in patria e fuori; amò riamato la stessa persona per oltre trent’anni; ottenne ogni sorta di riconoscimento al suo straordinario talento venendo insignito, a sigillo del prestigio, anche del titolo di Lord. Può destare quindi meraviglia la pietas dolorosa che Britten riversò nella poetica delle sue opere liriche, quasi sempre focalizzate sui perdenti, sugli sconfitti dalla vita, dal caso o dal Male. Una poetica che si avvalse di firme letterarie che non lasciano margini a dubbi critici: George Crabbe, Michelangelo Buonarroti, Wystan Hugh Auden, Herman Melville, Henry James, Thomas Mann, Wilfred Edward Salter Owen, Arthur Rimbaud accompagnano con le loro parole uno dei suoni più limpidi del Novecento.
L'anno 3000
Paolo Mantegazza
Libro: Libro in brossura
editore: Castel Negrino
anno edizione: 2020
pagine: 172
Nel 1897 Paolo Mantegazza dà alle stampe L'anno 3000, Sogno, un romanzo utopico/distopico con forti componenti autobiografiche, in cui dà corpo al suo sogno di un mondo rinnovato grazie ai successi della scienza e alla guida illuminata di una nuova classe dirigente, quella degli Igei, ovvero dei medici. Un "sogno" inquietante per molti aspetti poiché scaturisce dal crollo dell'ottimismo positivista cui l'Autore aveva aderito nella sua prima produzione di divulgatore medico e dall'amara constatazione del fallimento socio-politico del credo nelle "magnifiche e splendide sorti progressive". E soprattutto un "sogno" tristemente profetico dal momento che al progetto di una scienza del miglioramento del genere umano si sovrappone quello di una scienza medica onnipotente che bonifichi l'umanità, estirpando alla radice le male piante. Così involontariamente dall'utopia si passa alla distopia, poiché il migliore dei mondi possibili vagheggiato da Mantegazza poggia sul controllo ferreo dei cittadini, passando attraverso il controllo della mente e spingendosi fino alla selezione radicale delle "vite non degne di essere vissute".
Affreschi quantistici. Parallelismi tra scienza e arte
Davide Fiscaletti
Libro: Libro in brossura
editore: Castel Negrino
anno edizione: 2020
pagine: 214
Nonostante molti ritengano che arte e scienza forniscono immagini oscillanti che non si possono cogliere assieme e che, in seguito alla moltiplicazione delle discipline e alla specializzazione a cui si assiste nella società contemporanea, tra cultura scientifica e cultura umanistica si sia generata una frattura insanabile, esaminando le cose in profondità è possibile individuare tra questi due settori forti interazioni e parallelismi. In questo libro, sulla base della convinzione che tra scienza ed arte esistono, sia a livello epistemologico e metodologico, sia sul piano delle loro rispettive costruzioni nei vari ambiti di studio, rilevanti elementi di connessione, si mostra come il mondo costruito dall'arte e il mondo costruito dalla scienza abbiano le stesse caratteristiche e rappresentino di fatto lo stesso "universo". Significativi parallelismi e legami reciproci possono essere individuati tra opere d'arte e teorie della scienza e, in particolare, è possibile costruire dei percorsi che, a partire da alcune importanti opere d'arte, consentono di arrivare ad alcuni fondamentali risultati in campo scientifico, segnatamente riguardo la fisica moderna.
Luigi Tenco. Io sono uno... e nessuno
Federica Minarelli
Libro: Libro in brossura
editore: Castel Negrino
anno edizione: 2019
pagine: 130
Pavese, senza dubbio e, di sicuro, il Pirandello della pluralità dell'io. Esplicitamente Brecht e Vian. Senz'altro, quell'umore che viene dalla scuola esistenzialista: di Sarte, molto verosimilmente e di Camus per derivazione approssimativa. In maniera allusiva, s'intuiscono l'innominato Heidegger, alcuni lampi sulfurei di Friedrich Nietzsche e, per sorprendente rassomiglianza metabiografica, Carlo Michelstaedter. E poi, il pessimismo di Leopardi, il romanticismo di Foscolo, il decadentismo di Pascoli. I maledetti Baudelaire e Rimbaud e il maledettissimo Céline, per spirito di contraddizione alla buona norma borghese. E lo scandaloso Ovidio. Sono queste le carte, quasi sempre coperte, che abbiamo in mano per decifrare l'enigma che Luigi Tenco ha lasciato dietro di sé, inciso per sempre nel calco delle sue canzoni.
Stanley Kubrick. Odissea nell'incipit
Alessandro Carbone
Libro: Libro in brossura
editore: Castel Negrino
anno edizione: 2019
pagine: 200
«Se può essere scritto può essere filmato», così parlò Stanley Kubrik. Il detto deve essere inteso alla lettera: ben 11 dei suoi 13 lungometraggi sono tratti da romanzi e racconti altrui. Non sarà necessario, quindi, interrogare alcun monolite nero per farci svelare il chi e cosa dovremmo vedere riflesso nella lucida superficie di celluloide davanti alla quale ci ha piazzato il genio del regista. Basterà scorrere le prime pagine, gli incipit, delle sue fonti letterarie – Lionel White, Humphrey Cobb, Valdimir, Howard Fast, Nabokov, Peter George, Arthur Clarke, Anthony Burges, William Makeapeace Thackeray, Stephen King, Gustav Hasford, Arthur Schnitzler – per ritrovarci compagni di viaggio in una delle più straordinarie odissee che la storia del cinema ci abbia regalato.
Le cose buone intorno a me. Ricette delle nonne e zie dai sapori e odori di terra, di mare e d'oltremare
Libro: Libro in brossura
editore: Castel Negrino
anno edizione: 2019
pagine: 121
Genova, con la sua vocazione di porto aperto a tutto e a tutti è stato ed è il crocevia di uomini e cose dai luoghi più disparati del mondo. Il suo centro storico non è una finzione scenica linda e pulita, in cui gli abitanti sembrano occupare abusivamente case e palazzi che non hanno niente da spartire con loro. I genovesi intesi come coloro che vivono a Genova, quale che sia il luogo da cui provengono, sono persone vere, che rendono la città, e specialmente il centro storico, il crogiuolo in cui prendono consistenza leghe imprecisate di umanità le più varie. Ecco allora che gli aromi e gli effluvi che potrai trovare in questo libro di ricette della mia famiglia che, coerentemente con la vocazione della città, nel tempo si è allargata e arricchita di culture, non parlano solo di Genova, ma anche della vicina Toscana, delle Apuane, del basso Piemonte e poi, dato che siamo anche gente portata a emigrare e spesso a ritornare, sapori di una terra ai piedi delle Ande. Da qualche anno, infine, anche di chi ci ha toccato il cuore e l’anima con gli odori della savana, del deserto e delle foreste africane.