fbevnts | Pagina 2
Vai al contenuto della pagina
Iscriviti alla newsletter

Fratelli Alinari Fondazione

I mari dell'uomo. Ediz. italiana e inglese

Libro

editore: Fratelli Alinari Fondazione

anno edizione: 2008

pagine: 152

30,00 28,50

Guerra e pace. John Phillips. Testimone del Novecento. Ediz. italiana e inglese

Guerra e pace. John Phillips. Testimone del Novecento. Ediz. italiana e inglese

Libro: Libro in brossura

editore: Fratelli Alinari Fondazione

anno edizione: 2008

pagine: 208

La macchina fotografica del reporter è uno strumento di autobiografia. Registrando impressioni di persone, luoghi e avvenimenti, funziona come un diario visivo di dove è stato, di quello che ha visto e di come ha reagito ai dati dell'esperienza. Per questa ragione il lettore troverà in questa antologica anche la cronaca della vita di John Phillips e dell'epoca in cui ha vissuto. John Phillips, uno dei più straordinari fotoreporter del XX secolo, ha lavorato per molti anni con "Life" e sono sue alcune delle più significative icone fotografiche della storia e degli avvenimenti che hanno segnato il Novecento di cui è stato attento testimone. Ha fotografato l'ingresso di Hitler a Vienna, Carmen Miranda in Brasile, la vita politica americana dei primi anni Quaranta; l'incontro di Churchill, Roosvelt e Stalin alla conferenza di Teheran, King Farouk, King Saud, gli ultimi giorni di Antoine de Saint-Exupéry, Tito, l'Europa dell'Est del dopoguerra, la battaglia per Gerusalemme. Le sue immagini rappresentano non solo un reportage ma soprattutto un'epifania dell'umano, attraverso scatti che sono come dei brevi, intensi saggi di introspezione psicologica, o fulminee categorizzazioni sociologiche.
30,00

I macchiaioli e la fotografia

I macchiaioli e la fotografia

Monica Maffioli

Libro

editore: Fratelli Alinari Fondazione

anno edizione: 2008

pagine: 222

45,00

Maurizio Frullani. Iter in fabula. Ediz. italiana e inglese

Maurizio Frullani. Iter in fabula. Ediz. italiana e inglese

Libro: Libro in brossura

editore: Fratelli Alinari Fondazione

anno edizione: 2019

pagine: 56

Un omaggio doveroso al fotografo isontino Maurizio Frullani (Ronchi dei Legionari 1942-2015), alla sua anima di grande viaggiatore che ha reso la fotografia “uno strumento di ricerca di conoscenza”. Schivo, riservato e silenzioso ma con uno sguardo limpido e discreto Maurizio Frullani indaga con empatia, del tutto peculiare, le persone che fotografa. Dalla sua passione musicale ha imparato le infinite variazioni con cui scrivere e riscrivere le sue storie e quelle degli uomini che ha incontrato nei suoi lunghi viaggi soprattutto in Oriente lungo la via della Seta. I suoi reportage di viaggio raccontano di paesi ancora incontaminati come Afghanistan, Yemen, India, dove l’autore raccoglie sguardi e storie degli uomini incontrati e con cui ha cercato sempre un contatto. In India si avvicina alla musica classica indiana, viene iniziato allo studio del sitar e, da questa esperienza, nascono i ritratti dei maestri, musicisti, liutai indiani. A Venezia riprenderà lo studio di questo strumento e proseguirà in Italia il progetto fotografico iniziato in India, ritraendo i musicisti del territorio contestualmente agli artisti contemporanei del Friuli Venezia Giulia. Il suo archivio conta più di trecento ritratti di pittori, scultori, fotografi, scrittori e registi, realizzati in quasi quarant’anni di lavoro continuo e costante. Oggi, i ritratti di Maurizio Frullani sono considerati una tra le più importanti documentazioni storiche della vita culturale del nostro territorio, una geografia fotografica che documenta non solo volti e ambienti ma che ferma nell'immagine l'anima e il pensiero che ognuna di queste personalità racchiude in sé. Negli anni trascorsi a Massawa (1993-2000), Frullani fotografa la condizione umana dell’Eritrea piagata dalla guerra, avvicinando con rispetto uomini, donne e bambini entrando nelle loro case, nei cortili, nei laboratori intrisi di una povertà rarefatta, mai degradante, dove i soggetti guardano direttamente in camera, creando quel momento di sospensione che racchiude la magia propria del medium fotografico, fondante del lavoro di Frullani. Rientrato nella sua Ronchi dei Legionari, Frullani crea il grande progetto fotografico “Santi, Miti e Leggende”, un lavoro di straordinaria forza evocativa in cui reinterpreta i miti e le leggende di differenti popoli, con sottile ed intelligente ironia, realizzando quadri di ampie dimensioni e creando fantastiche visioni postmoderne ed estetizzanti. La retrospettiva dedicata a Maurizio Frullani porta al grande pubblico i temi fotografici a lui cari come Sherazade, Sulla Strada del Raga, Massawa, Santi, miti e leggende, i Ritratti degli artisti del Friuli Venezia Giulia.
15,00

Il teatro di Lyda Borelli

Il teatro di Lyda Borelli

Libro: Libro in brossura

editore: Fratelli Alinari Fondazione

anno edizione: 2017

pagine: 212

Lyda Borelli, un’attrice di straordinaria bravura e grande bellezza, troppo a lungo dimenticata dalla storia dello spettacolo dal vivo. Questo volume intende restituire all’attrice il ruolo di una tra le maggiori dive italiane del primo Novecento, sia nel campo della prosa, che del cinema. L’obiettivo è quello di proporre, attraverso saggi critici e una galleria di preziose fotografie e rari documenti d’archivio, un affascinante viaggio nella vicenda artistica di Lyda Borelli, dagli esordi al ritiro dalle scene. Figlia d’arte di Napoleone Borelli e Cesira Banti, Lyda frequenta il palcoscenico sin da bambina debuttando nel 1901 accanto all’attrice Virginia Reiter. Entra nella compagnia di Virgilio Talli nel 1903 e, nel marzo del 1904, interpreta il ruolo di Favetta nella prima rappresentazione de La figlia di Iorio di Gabriele D’Annunzio. Nel 1909 è l’acclamata protagonista della Salomè di Oscar Wilde, mentre nel 1914 è una delle prime interpreti de Il ferro di D’Annunzio. Anche negli anni in cui si dedica al cinema, dal 1913 al 1918, è protagonista di importanti eventi teatrali, come la prima del 1915, al Teatro Carignano di Torino, de Le nozze dei Centauri di Sem Benelli. “La sua vita teatrale fu breve, ma con lei si chiude un’epoca, un gusto, uno stile. Lyda Borelli aveva immortalato e bruciato al tempo stesso le immagini e gli accenti di tutta una generazione”. Questo progetto editoriale è dedicato al teatro di Lyda Borelli, una delle maggiori dive italiane del primo Novecento. Le oltre duecento immagini comprendono ritratti dell’attrice e fotografie di scena. A queste si aggiungono locandine, programmi di sala e ritagli stampa relativi a recensioni critiche degli spettacoli e caricature teatrali. Nel presente volume, le immagini diventano fonte cui attingere per la storia del teatro (e del cinema) italiano nei primi decenni del Novecento e per ricostruire una storia della fotografia di teatro attraverso le fotografie di scena. E nel caso specifico dei ritratti di Nunes Vais, le fotografie sono documenti importantissimi per ripercorrere anche la storia della moda e del costume borghese dell’Italia del tempo.
40,00

Studi tizianeschi. Annuario della Fondazione Centro studi Tiziano e Cadore. Ediz. italiana, inglese e francese. Volume Vol. 8

Studi tizianeschi. Annuario della Fondazione Centro studi Tiziano e Cadore. Ediz. italiana, inglese e francese. Volume Vol. 8

Libro: Libro in brossura

editore: Fratelli Alinari Fondazione

anno edizione: 2014

pagine: 144

Il numero VIII di "Studi Tizianeschi" propone, secondo la consueta tipologia, alcuni saggi di vario carattere metodologico e di finalità diverse, due contributi più strettamente documentari e una serie di riflessioni/recensioni su pubblicazioni e manifestazioni recenti relative a Tiziano e alla cultura visiva del Cinquecento. Il primo saggio, nell'ordine, porta la firma della studiosa israeliana Luba Freedman e tratta degli elementi classici nel Bacco e Arianna di Tiziano: opera capitale del primo periodo dell'artista. Il secondo e terzo saggio sono di mano, rispettivamente, di Roberto Contini, responsabile per la pittura italiana della Gemäldegalerie Alte Meister di Berlino, e di Claudia Laurenze-Landsberg, curatrice al dipartimento di pittura dello stesso museo. Ambedue presentano i risultati di una ricerca coordinata su un dipinto tizianesco, a Berlino, raffigurante una Ragazza col vassoio di frutta: il primo indaga sulle origini del motivo formale e la seconda sulla genesi dell'opera con l'aiuto della tecnica delle radiografie. Segue un intervento del giovane studioso veneziano Mattia Biffis, che presenta nuovo materiale sul poco noto pittore tizianesco Zuan Paolo Pace. Il quinto saggio, un contributo importante che reca la firma di Giorgio Tagliaferro, è un regesto completo dei documenti di Orazio Vecellio, secondogenito e assistente principale di Tiziano nel periodo maturo.
20,00

Robert Capa in Italia. Ediz. italiana e inglese

Robert Capa in Italia. Ediz. italiana e inglese

Libro

editore: Fratelli Alinari Fondazione

anno edizione: 2014

pagine: 192

35,00

Cose viste

Maria Orioli

Libro: Libro in brossura

editore: Fratelli Alinari Fondazione

anno edizione: 2014

pagine: 80

15,00 14,25

Pietro Bertoja. Scenografo e fotografo

Libro: Libro in brossura

editore: Fratelli Alinari Fondazione

anno edizione: 2014

pagine: 232

25,00 23,75

30,00 28,50

I giochi che non finiscono mai

Libro

editore: Fratelli Alinari Fondazione

anno edizione: 2013

pagine: 160

18,00 17,10

Gli archivi Alinari e la sintassi del mondo. Omaggio a Italo Calvino. Ediz. italiana, francese e inglese

Gli archivi Alinari e la sintassi del mondo. Omaggio a Italo Calvino. Ediz. italiana, francese e inglese

Libro

editore: Fratelli Alinari Fondazione

anno edizione: 2012

Il catalogo è curato da Christophe Berthoud che, ispirandosi dall'opera di uno dei più grandi narratori del Novecento, Italo Calvino, ha attinto e utilizzato gli Archivi Alinari come un inesauribile giacimento di storie e di immaginari. Servendosi di un sistema combinatorio ispirato a quello che Calvino propone nella sua raccolta di racconti Il castello dei destini incrociati, Berthoud ha proceduto in parallelo leggendo i racconti dell'autore e selezionando le immagini dagli archivi Alinari. Interpretando la regola di Calvino, le fotografie sono affiancate ai tarocchi marsigliesi utilizzandole, come fanno i viaggiatori di Calvino, per raccontare di volta in volta nuove storie, non scritte, attraverso meccanismi combinatori sempre diversi. Le fotografie si ordinano secondo un sistema di parole chiave e si sostituiscono alla narrazione letteraria. Il risultato può apparire come un rebus, addirittura come uno story board, senza essere veramente assimilabile a nessuna di queste due forme. È un'illustrazione senza testo, l'eco fotografica di un racconto ispirato anch'esso da emblemi. Ne deriva un cofanetto che ricorda una scatola con le carte al suo interno; suddiviso in sette parti, tante quante sono le storie della raccolta di Calvino. Il volume si compone di 90 fotografie che omaggiano la varietà e la ricchezza della produzione Alinari.
19,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.