Giancarlo Zedde Editore
Il dio delle piccole donne
Angela Donna
Libro: Copertina morbida
editore: Giancarlo Zedde Editore
anno edizione: 2017
pagine: 56
"Nell'indice del bel libro "Il dio delle piccole donne" compaiono, snocciolati come in certi rosari dedicati alla Madonna, dieci graziosi nomi femminili, che sono poi i titoli delle storie di questa raccolta, esile solo nelle dimensioni. La scrittura musicale di Angela Donna rivela la propria quotidiana vicinanza e abitudine alla poesia. Il suo raccontare è lieve, quasi che ci voglia condurre con sé tenendoci per mano, per non farci spaventare troppo. Perché niente di edificante o leggero, niente di rosa, vi è nelle vite di Angelinetta, Rosetta, Domenichina e tutte le altre piccole donne della montagna, dai nomi colorati di diminutivi e vezzeggiativi, che, dietro una fragilità apparente, sostengono pesi disumani. Queste figure femminili accompagneranno il lettore senza sosta, dopo essersi presentate: arrivano in punta di piedi e non vanno più via. Dentro questi brevi e infinitamente essenziali ritratti di Angela c'è davvero una forza eterna, femminile (e ogni tanto anche maschile), presa al volo dalle vite umili e appartate di donne e fatta fiorire sulla pagina con una prosa limpida come l'acqua di montagna e nutrita di tanta poesia." (Dario Voltolini)
Prince. A volte nevica in aprile
Rudy Giorgio Panizzi
Libro: Copertina morbida
editore: Giancarlo Zedde Editore
anno edizione: 2017
pagine: 136
L'autore ha seguito tutta la carriera musicale di Prince e, parlando di sé e degli episodi che lo legano all'artista, in realtà compie una retrospettiva sul ragazzo nero che avendo ricoperto tutti i possibili ruoli musicali, compositore, arrangiatore, polistrumentista, cantautore, produttore, dagli anni Ottanta ha reso celebre il Minneapolis Sound. E l'ammirazione per la genialità di un musicista che ha influenzato l'immaginario pop di un'epoca è riassunta nelle parole di Panizzi: «Conservo ancora quel plettro a fianco della mia Cloud Guitar, con l'amore e l'attenzione che si dedicano soltanto alle cose di grande valore».
I piedi nel mare, la musica in mente
Francesco Stumpo
Libro
editore: Giancarlo Zedde Editore
anno edizione: 2016
pagine: 80
Questo libro non è un romanzo, del quale manca l'elemento fondamentale, ovvero l'intreccio; passi la fabula che si può riscontrare nella sua struttura "ad incontro". Non è neanche una biografia in quanto, come si diceva, molti dei dati sono pura immaginazione dell'autore. L'operazione compiuta non è quella di raccontare la vita di Vincenzo Scaramuzza in modo lineare, esaustivo e particolareggiato, piuttosto il narrare è presentato in modo ellittico attraverso un gioco di finzioni, labirintico e reticolare.
Play/Rec. Teoria ed esperienza nelle riprese sonore
Giorgio Carlin
Libro: Libro in brossura
editore: Giancarlo Zedde Editore
anno edizione: 2016
pagine: 180
I nuovi proverbi. Cambia la società, si riscrivono i modi di dire
Marco Scarzello
Libro: Copertina morbida
editore: Giancarlo Zedde Editore
anno edizione: 2016
pagine: 160
Le signore della Loira. Dal Medioevo alla monarchia di luglio
Maria P. Fiorensoli
Libro: Copertina morbida
editore: Giancarlo Zedde Editore
anno edizione: 2015
In queste pagine è vivo e visibile il "gran teatro delle umane vicende", per usare le parole di Victor Hugo, finalmente plurale nei generi. Donne e uomini pensano, agiscono, costruiscono relazioni, pacifiche o guerresche contrariamente alla narrazione tradizionale. Figure inedite o rivisitate nella trasmissione storica e politica. Notevoli 'insiemi di donne': le altomedievali del Poitou, le ave di Aliénor d'Aquitania, le proprietarie di Chenonceaux, le grandi badesse fontevriste le indemoniate della Valle con storia del sabba e dell'Inquisizione, le Dame dei salotti letterari e scientifici, le mazzarine, le amanti del Re Sole, le favoliste barocche, le frondiste,, le donne del Terzo Stato,, le rivoluzionarie e le controrivoluzionarie.
L'amore per la vita dieci anni dopo il cancro
Luciana Coèn
Libro: Copertina morbida
editore: Giancarlo Zedde Editore
anno edizione: 2015
pagine: 96
La narrazione del proprio dolore, della propria malattia, forse non aiuta altri con un dolore simile (ma non uguale) al tuo, con una malattia simile (ma non uguale) alla tua. Ma aiuta sicuramente te. Certo, può essere testimonianza per quelli che non hanno vissuto quello che tu hai vissuto. Certo, può essere compartecipazione con quelli che hanno avuto ciò che tu hai avuto. È comunque affermazione di umanità. È segno lasciato lì, a modo che chi se ne vuole servire, interpretandolo, lo possa fare. È espressione strutturata di un grido: "Io sono ancora vivo, io voglio vivere ancora!". Luciana potrebbe dire che il cancro le ha rubato dieci anni di vita: dai cinquanta ai sessanta. Ma così non è. Il cancro è parte della vita. Tutte le esperienze fanno crescere. Le esperienze insegnano solo a chi riflette su di esse, le ripensa e le usa per il suo futuro. Bisogna fermarsi un poco e ripensarle criticamente. Fermarsi un poco, ecco. Luciana ha preferito sostare e pensare e... ha senso per tutti noi ascoltare ciò che ha pensato, leggendo le pagine in cui ha fermato razionalizzandole quelle sue emozioni.
La povertà che ho incontrato
Cetta Berardo
Libro: Copertina morbida
editore: Giancarlo Zedde Editore
anno edizione: 2015
pagine: 104
Incontrare le precarietà e narrarle. Fissare in parole emarginazioni, miseria e sofferenze, comporre in ritratti i tanti volti delle povertà di oggi. Questo è l'obiettivo che si pone l'autrice, a contatto quotidianamente con un'umanità variegata fatta di bambini e adulti, italiani e stranieri. Setting privilegiato è il centro d'ascolto, lo spazio fisico e mentale per ascoltare, accogliere, accompagnare. Ma lo diventano tutti i luoghi in cui s'incontrano i nuovi poveri, le vite di scarto, le oscure miserie, dove si viene a contatto con bisogni materiali e dolori dell'anima: gli atri di una stazione, un supermercato, il campo estivo dei migranti africani della frutta. Narrare diventa un dovere, per dare spazio e visibilità a chi visibilità non ha.
Una stanza vuota e altre stanze
Luciana Coèn
Libro: Copertina morbida
editore: Giancarlo Zedde Editore
anno edizione: 2015
pagine: 64
Stanze d'appartamento, stanze di lavoro, stanze d'albergo, stanze di amici, stanze immaginarie... Abitiamo quasi sempre una stanza... il vuoto s-confinato nella stanza che riempiamo di azioni colori sentimenti odori... La stanza interiore, interna: la più difficile da abitare. Incessantemente spostiamo, abbattiamo, costruiamo muri. Le mura si impregnano della memoria di quel che è successo nell'abitare il vuoto, restituendone il ricordo. Continuamente apriamo, chiudiamo, costruiamo porte e finestre. La stanza di ognuno ha porte e finestre: esiste sempre la possibilità di vedere, sentire, entrare, uscire; di cogliere un raggio di luce, un bagliore nella propria stanza.
Inside csound
Giorgio Zucco
Libro: Copertina morbida
editore: Giancarlo Zedde Editore
anno edizione: 2014
pagine: 376
Quando i «megisti» erediteranno la terra
Lllord Arkane
Libro: Copertina morbida
editore: Giancarlo Zedde Editore
anno edizione: 2014
pagine: 384
Ha la forma di un libro e si consulta come un libro, eppure è ciò che più distante da un libro si possa immaginare. Le sue pagine sono bianche eppure contiene tutto il sapere del mondo, tanto che chiunque lo abbia letto è profondamente cambiato. Nulla vi è scritto eppure di esso circolano da millenni innumerevoli edizioni. Ha affiancato l'umanità da ben prima che questa potesse leggere, eppure una stirpe ne custodisce il segreto dai tempi dei tempi a prezzo di enormi sacrifici. Il suo contenuto modifica letteralmente il corso della storia, tanto che chi vi attinge è giunto a chiamare se stesso "Megisto". Ma anche nella più splendida delle utopie nulla è ciò che sembra.
Il museo della pioggia e altre realtà aumentate
Renato Scagliola
Libro: Copertina morbida
editore: Giancarlo Zedde Editore
anno edizione: 2014
pagine: 150
Un lavoro in due parti. La prima di realtà cosiddetta aumentata, anzi storpiata e rivoltata, che diventa surreale, maltrattata con utensili bruti e cattivi, su temi di oggi tanto diffusi da diventare arnesi frusti da rigattiere. Si parla male di turismo low cost, previsioni del tempo, feste e sagre (della cipolla ripiena, del sedano rosso...), chilometri zero, commercialisti e appalti truccati, tav e animalisti, rievocazioni storiche a tutti i costi. Si ride, ma non c'è niente da ridere. Alla fine si va in montagna con storie per niente aumentate, anzi normali, e dettagli di posti fuorimano, storie di persone senza gloria, un paesaggio che commuove nella sua modesta bellezza, anziani che raccontano e giovani che mettono insieme hitech e tradizione per inventarsi una vita decente, anzi soddisfacente. E iniziative ardite come quella della nuova vita delle baite di Paraloup, in valle Stura, prima base partigiana di Nuto Revelli e compagni.