Joker
Poca spesa tanta impresa. Piccolo manuale per rendere la vita un po' èiù facile
Rosalba Vellucci
Libro
editore: Joker
anno edizione: 2006
pagine: 24
Se fossimo immortali
Lucetta Frisa
Libro: Copertina morbida
editore: Joker
anno edizione: 2006
pagine: 80
Messaggi perduti
Remo Pasquale
Libro: Copertina morbida
editore: Joker
anno edizione: 2006
pagine: 176
Rosso aperto
Camillo Sangiovanni
Libro: Copertina morbida
editore: Joker
anno edizione: 2006
pagine: 40
La macchina dell'estasi. Note sulla poesia di Erminia Passannanti
Laura Incalcaterra McLoughlin
Libro: Copertina morbida
editore: Joker
anno edizione: 2006
pagine: 80
Poesia del dissenso. Poesia italiana contemporanea. Vol. 2
Libro: Copertina morbida
editore: Joker
anno edizione: 2006
pagine: 98
Dissenso significa rifiutare una concezione apparentemente democratica della cultura che invece è, sia pure in modo surrettizio e non immediato, violenta e totalitaria. Sembra un gesto poco saggio da parte della poesia, non è pessimismo snobistico affermano, quello di chiedere accoglienza ai margini di un sistema che la condanna aprioristicamente a non essere mai presa sul serio. Il dissenso comincia ribaltando questa ironica forma di aparmeid con un atto di fede nella parola. Non ve necessità di rinunciare al dubbio, alla coscienza infelice, alle domande di sempre; al contrario, servono risposte che non cessano di interrogare.
La storia di Natale. Da soldato in Russia a prigioniero nel Lager
Natale Pia
Libro
editore: Joker
anno edizione: 2006
pagine: 184
Fughe
Sylvia Durbec
Libro: Copertina morbida
editore: Joker
anno edizione: 2006
pagine: 112
"Fin dall'infanzia mi è sempre sembrato che la notte, più che un momento, fosse un luogo e spesso il luogo di una tregua, l'arresto delle battaglie del giorno, il riposo, la pausa. Forse è perché sono cresciuto in campagna, sotto la notte stellata distesa sopra i prati e le colline, sopra le fattorie addormentate dove si riposano bestie e persone. Molto presto ho conosciuto L'insonnia. Ma era sufficiente scivolare fuori per provare all' interno di sé La pace che regnava all' esterno, sfuggendo così al nervosismo di chi si gira e rigira nelle lenzuola senza trovare sonno. La notte cittadina è molto più spaventosa, la sua solitudine ha qualcosa di artificiale e pericoloso, mostri urbani acquattati nell'ombra, spostamenti furtivi e terrificanti, un mondo in apparenza fermo ma non pacificato. Forse sono tutti questi sonni mescolati all'insonnia che rendono malata la notte cittadina? Da cui il mio gusto per quel verso strano che ho portato con me, masticandolo e rimasticandolo nel corso delle mie deambulazioni insonni." (Sylvie Durbec)