Meti Edizioni
Fuori rotta: nuove pratiche del viaggiare
Libro: Libro in brossura
editore: Meti Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 210
Il turismo è fenomeno di contatto interculturale, rapporto tra localismo e globalizzazione, incontro tra individui differenti tra loro, conflitto tra norme culturali, conoscenza dell’alterità o noncuranza dell’altro. Viviamo tutti all'interno di una società globale di viaggiatori: è una realtà e non una metafora che permea le nostre identità e i nostri rapporti. Viaggiare è diventato un fatto di routine, ordinario come salire in macchina e percorrere strade usuali. Il turismo, con tutti i suoi servizi collaterali–le automobili, gli aerei, gli alberghi, le attività promozionali–è da alcuni decenni una delle industrie più redditizie del mondo: è trasformare in merce tutto il mondo, dal quotidiano ai paesaggi esotici, a quelli rari, alle risorse naturali. Nei saggi che questo volume presenta, è possibile cogliere i mutamenti nella scelta dei luoghi di destinazione e, soprattutto, i diversi usi che di questi luoghi i turisti fanno, in un intreccio continuo di mete reali e virtuali che interagiscono nel quotidiano, spesso alla ricerca di destinazioni che soddisfino desideri, ambizioni, necessità e colmino lo stupore di fronte a un paesaggio o lo spaesamento di fronte alla diversità.
Il cinema antropomorfico di Luchino Visconti. L’affresco umano degli antieroi viscontiani
Teresa Biondi
Libro: Libro in brossura
editore: Meti Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 314
Per Visconti l’antropomorfismo filmico è dato dall'immagine dell’uomo “umanamente sano” che conduce un’esistenza “viva” e “vera” grazie al lavoro, nel quale realizza la propria identità in rapporto al contesto sociale. Questi presupposti, teorizzati nel saggio Cinema antropomorfico del 1943, saranno nucleo centrale della ricerca estetica sull'antropomorfismo dei personaggi autenticamente umani e sani delle prime opere, fino a quelli degli ultimi film resi patologici e disumani dalla degenerazione dei processi psico-socio-antropologici. Questo studio rende conto del valore universale dell’indagine di Visconti sulla complessità della dialogica uomo-mondo, realizzando, come scrive Caterina D’Amico nella sua introduzione al volume, «un’analisi più che esauriente, fertile di spunti e di osservazioni brillanti, che costituisce un contributo originale e molto stimolante in una controversia tuttora aperta».
Mostri, spettri e demoni dell'Himalaya. Un'indagine etnografica fra mito e folklore
Libro: Libro in brossura
editore: Meti Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 308
Cosa si nasconde dietro alla leggenda dello Yeti e alle storie di fantasmi nepalesi? Quali miti hanno dato vita alle creature fantastiche della tradizione himalayana? Il volume è dedicato alla comprensione delle diverse forme di percezione dell'esistenza naturale e soprannaturale nel contesto delle minoranze etniche e indigene ( div s+) del subcontinente indiano. Sulla linea degli studi di folklore e delle maggiori tradizioni religiose dell'Himalaya, si tratteggiano i contorni di una religione vernacolare: come gli esseri umani l'incontrano, la comprendono, la interpretano e la praticano. Esseri terrifici e misteriosi, entità sottili, spettri e demoni non hanno solo una valenza simbolica, ma sembrano animarsi giocando un ruolo di primo piano nella definizione delle identità locali. La negoziazione dei confini tra realtà empirica e il dominio del sovrannaturale (o dell'immaginifico) ha importanti funzioni sociali, sia per l'individuo, sia per la comunità: può cambiare i rapporti umani, risolvere i conflitti, innalzare lo status sociale di una persona, dare un nuovo orientamento alla vita, essere ancora una volta da supporto alle strategie d'adattamento alla modernità.
Giardini di significati. Pratiche quotidiane di personalizzazione del paesaggio e di autodeterminazione collettiva in Valle d'Aosta
Michela Fadda
Libro: Copertina morbida
editore: Meti Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 128
Quali sono le motivazioni che si celano dietro alla scelta di dedicarsi in prima persona alla cura di un orto domestico e quali quelle che spingono ad avviare un'azienda agricola? Nel dare risposta a questa domanda, il volume propone un'analisi antropologica degli orti domestici e delle aziende agricole in quanto universi culturali, in un territorio alpino, e precisamente in Valle d'Aosta. L'analisi proposta prende le mosse dalla convinzione che la scelta di dedicarsi all'agricoltura nelle sue varie forme metta in luce una precisa forma di umanità e renda conto della concezione che si ha dell'ambiente, dell'economia e della società.
Patrimoni immateriali. Studi antropologici in due valli alpine del Piemonte
Libro: Copertina morbida
editore: Meti Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 212
Negli ultimi decenni in Italia quella che si è soliti definire tradizione popolare e locale - feste, memorie, saperi locali ecc. - si presenta come una congerie di fenomeni di rivitalizzazione e di continuità, di riscoperta e di reinvenzione. Questi temi sono stati al centro di una ricerca condotta da un team di antropologi dell'Università di Torino nel quadro di un progetto internazionale di ricerca sul patrimonio culturale immateriale delle popolazioni alpine. L'indagine si è concentrata su due grandi vallate del Piemonte orientale, la Valsesia e la Val d'Ossola, che mostrano tratti di particolare interesse per la presenza di minoranze di lingua tedesca (walser) e di una storia di adattamenti ambientali e di migrazioni che ha prodotto una molteplicità di differenze locali e spesso l'emergere di confini socio-culturali anche all'interno di una stessa comunità. I risultati sono riuniti in questo volume, che si segnala per la ricchezza della documentazione raccolta e per le indicazioni metodologiche esito di un'esperienza di ricerca che ha affiancato alle classiche e più consolidate tecniche di lavoro sul terreno altri strumenti d'indagine e di coinvolgimento delle popolazioni locali.
Il carnevale di Malesco, patrimonio della comunità
Nadia Caretti
Libro: Copertina morbida
editore: Meti Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 152
Da più di trecento anni a Malesco (VB) si tiene un Carnevale particolarmente partecipato dalla popolazione locale. Questa festa, che pure nell'arco degli anni ha subito molte modifiche dal punto di vista rituale, può a ragione essere definita "festa autentica"? Che ruolo riveste all'interno della comunità? Il volume si prefigge di rispondere a questi interrogativi attraverso due differenti procedimenti metodologici: innanzitutto, utilizzando fonti classiche e più recenti, sono stati delineati i criteri operativi da applicare al caso particolare per definire il concetto di festa e verificare se il Carnevale possa essere considerato tale; in secondo luogo, attraverso interviste e fonti bibliografiche, è stata ricostruita in maniera diacronica la storia del Carnuà de Melèsk, evidenziandone le continuità storiche, gli abbandoni e le rifunzionalizzazioni. Infine vengono esaminate le modalità attraverso le quali il territorio e la comunità si "prendono cura" del proprio Carnevale, e del patrimonio culturale in genere, analizzando nel dettaglio il ruolo assunto dagli ecomusei e nello specifico dall'Ecomuseo Ed Leuzerie e di Scherpelit di Malesco.
Cinquanta sfumature e millennium. Modellli di donne tra letteratura e media
Antonella Capalbi
Libro: Copertina morbida
editore: Meti Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 116
"Che cosa fa l'etnografo? Scrive". Dall'affermazione di Clifford Geertz (1998) prendono metaforicamente le mosse la trattazione e la metodologia di ricerca del presente volume, che propone un'analisi antropologica di due prodotti della letteratura di massa contemporanea: la trilogia svedese "Millennium" di Sieg Larsson e la britannica "Cinquanta sfumature" di E.L. James, selezionate sulla base di un rinnovato paradigma di ricerca antropologica che vede i prodotti dell'industria culturale di massa come oggetti di ricerca. L'analisi delle opere verte intorno a tre grandi tematiche dalla risonanza particolarmente attuale, trattate in maniera del tutto diversificata all'interno delle trilogie: i modelli di donna proposti, il rapporto tra i sessi e la violenza di genere.
La concretezza e l'immaterialità. Esperienze di ricerca antropologica
Libro: Copertina morbida
editore: Meti Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 216
In Piemonte e in Valle d'Aosta l'insieme dei fatti materiali e immateriali riferibili alla tradizione popolare e locale si presenta come una congerie di fenomeni di rivitalizzazione e di continuità, di riscoperta e di reinvenzione: proposte fondate sul piano storico ed etnografico, o per lo meno radicate nella memoria locale, si intrecciano a prodotti di imitazione delle mode del momento o di fantasie estemporanee. In questo quadro qualsiasi intervento di promozione e sviluppo, di conservazione e tutela, che si voglia mirato e responsabile, non può che trarre giovamento da contributi di orientamento elaborati su basi scientifiche professionalmente adeguate. In questo testo si propone la ricognizione di alcuni elementi tradizionali criticamente selezionati al fine di fornire un contributo - scientificamente fondato - di pronta utilizzazione per la loro promozione e gestione come risorsa per lo sviluppo complessivo del territorio. I contributi sono corredati da alcuni acquerelli che non solo rientrano nella tradizione etnografica ma costituiscono un messaggio originale e un tipo di comunicazione insolito e stimolante.
Paesaggi, luoghi e spazi sacri nello sciamanesimo siberiano
Lia Zola
Libro: Copertina morbida
editore: Meti Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 126
Cosa si intende quando si afferma che un paesaggio è sacro? Risulta difficile trovare una definizione univoca che racchiuda la complessità e la molteplicità di significati che esso veicola, forse perché è continuamente costruito e decostruito, adattato a contesti differenti, modellato in base alle esperienze degli individui e della società. Un paesaggio sacro è un tessuto di interazioni tra percezioni e azioni: questo significa che l'ambiente non è mai concettualizzato in senso oggettivo, ma sempre come un insieme di pratiche possibili. Da questa prospettiva prende avvio l'analisi dei paesaggi, dei luoghi e degli spazi sacri nella Siberia orientale, in particolare nella Repubblica di Sacha (Jacuzia), dove la coesistenza di animismo, totemismo e cristianesimo ha contribuito ad originare un panorama composito e talora contraddittorio degli spazi sacri, intesi sia come luoghi esterni, sia domestici. I culti dedicati agli spiriti-signori si accompagnano a preghiere cristiane, i luoghi di sepoltura mostrano i segni di un'influenza reciproca, i matrimoni si celebrano osservando al contempo le icone e i rituali degli sciamani, figure di raccordo tra diversi mondi possibili.
Vita da strega. Masca, faja, framasun
Laura Bonato
Libro: Copertina morbida
editore: Meti Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 148
Il termine masca compare per la prima volta in forma scritta - a noi nota nell'editto di Rotari (643 d.C.) con il significato di strega. In buona parte del territorio piemontese e nell'arco alpino occidentale la strega conserva tale denominazione, anche se risulta difficile identificare la masca con il concetto tradizionale di strega, perché non ne possiede alcune delle tipiche connotazioni che l'hanno caratterizzata nel corso dei secoli. La masca, figura dell'immaginario popolare molto diffusa in passato ma vissuta come presenza reale nella comunità, era generalmente una donna vecchia e brutta che faceva del male, soprattutto ai bambini e agli animali della stalla, e poteva muoversi in "spirito" nello spazio per recarsi in diversi luoghi uscendo dalla bocca e lasciando il corpo esanime. Negli ultimi anni in molte località piemontesi la masca è diventata protagonista di feste, un'operazione che rientra nelle ben note pratiche di riproposta e di rivitalizzazione delle tradizioni popolari, e poi di camminate ed escursioni organizzate nei "luoghi magici" che rientrano in più ampi progetti di recupero territoriale e di valorizzazione delle bellezze paesaggistiche.
Eppur si vive. Nuove pratiche del vivere e dell'abitare nelle Alpi occidentali
Maria A. Bertolino
Libro: Copertina morbida
editore: Meti Edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 228
Il volume offre un'analisi antropologica della rivitalizzazione socio-demografica del versante occidentale delle Alpi piemontesi. Lo sfondo teorico sul quale si innesta è rappresentato dalle recenti riflessioni sul ruolo degli spazi marginali e dal rinnovato interesse per il paesaggio rurale, a cui si accompagnano migrazioni verso le terre alte: queste ultime sono la diretta conseguenza di una nuova attitudine culturale nei confronti della crisi di un modello urbano che prende il nome di neoruralismo. L'inversione di tendenza demografica in questa porzione alpina sta assumendo una connotazione inaspettata; i diversi tipi di migrazione sottolineano un cambiamento e una varietà nella composizione della popolazione, aprendo al ripensamento teorico dei concetti di identità e di comunità. A tal proposito l'indagine etnografica, condotta in maniera comparativa, ha avuto come scopo la conoscenza del patrimonio architettonico vernacolare e delle modalità di recupero, tutela e valorizzazione nonché la comprensione della ricomposizione comunitaria con l'arrivo di neomontanari e delle strategie attuate dai diversi soggetti nella riproduzione e reinvenzione di una "tradizione alpina".
Questo campo fa schifo. Un'etnografia dell'adolescenza rom fra periferie e scenari globali
Ulderico Daniele
Libro: Libro in brossura
editore: Meti Edizioni
anno edizione: 2013
pagine: 384
I giovani rom alle fermate degli autobus o sui vagoni della metropolitana sono uno dei simboli della pericolosità associata agli "zingari", ma sono ritratti anche come vittime del degrado dei campi-nomadi e di una "cultura" che non ne rispetterebbe diritti e desideri. Il volume, una ricerca etnografica di due anni in un campo nel quartiere Magliana a Roma, vuole sfidare queste rappresentazioni documentando la quotidianità, i sogni e le limitazioni di un gruppo di adolescenti. Questi giovani vivono il confronto con i coetanei nelle scuole, nelle cattedrali del consumo e del divertimento che costellano la periferia e nelle relazioni virtuali dei social network, ma la loro transizione verso l'adultità è segnata dal rapporto con le norme sociali improntate ai valori della "vergogna" e dell'onore che nello spazio separato del campo sono rinforzati dal controllo costante dei co-residenti. Mentre fra i container si nascondono desideri e storie d'amore clandestine, le loro traiettorie si costruiscono attraverso network comunitari che li avvicinano ad altre metropoli europee e agli Stati Uniti, senza alcun radicamento a Roma che non sia limitato allo spazio esclusivo del campo-nomadi.