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Milieu

La coscienza razzista. Impunità e senso di colpa

Alberto Burgio

Libro: Libro in brossura

editore: Milieu

anno edizione: 2024

pagine: 272

Che cos’ha a che fare il razzismo con il senso di colpa? E in che rapporto sta con l’universalismo? Un libro rigoroso e provocatorio, un percorso sorprendente tra filosofia, storia e psicoanalisi. Si potrebbe pensare che la polemica anti-universalistica condotta dal razzismo sia una controversia astratta, di esclusiva competenza degli studiosi. O soltanto un gioco: un macabro divertissement nel quale la sofferenza dei malcapitati – gli indegni, gli infimi, gli abietti – si trasforma, come per incanto, in uno strumento di ordine e progresso, a onore e gloria dei migliori. Si potrebbe anche immaginare che tutta questa polemica sia frutto di un puntiglio intellettuale: quasi che, non bastando vincere con la violenza, si pretendesse anche di stravincere, ammantandola dei panni del diritto. Non è così. In realtà, quella del razzismo è una storia di dolore e di passione non soltanto dalla parte delle vittime, ma anche da quella dei perpetratori: di chi fa violenza e per mezzo del razzismo la dissimula. Non è ovvio, può sembrare anzi paradossale. Ma tanti paradossi mostrano che è necessario cambiare prospettiva per capire ciò che ancora appare misterioso, contraddittorio o enigmatico.
20,00 19,00

1-0 calori. Perugia-Juventus, apoteosi del calcio italiano

1-0 calori. Perugia-Juventus, apoteosi del calcio italiano

Paolo Ortelli

Libro: Libro in brossura

editore: Milieu

anno edizione: 2024

pagine: 272

Nella storia del calcio italiano non c’è un finale di campionato che raggiunga per drammaticità e densità di significati il diluvio di Perugia. “Sono le 18.04 del 14 maggio 2000, la Lazio è campione d’Italia!” annuncia alla radio Riccardo Cucchi. Una stagione segnata da veleni e polemiche arbitrali si conclude con l’impronosticabile sconfitta della Juventus sul campo della squadra umbra, dopo una sospensione di oltre un’ora dovuta a un improvviso acquazzone.A consegnare lo scudetto ai biancocelesti, il gol di Alessandro Calori: per molti un carneade in maglia perugina, per tutti un protagonista inatteso, per i laziali e gli antijuventini l’eroe venuto a liberare il calcio italiano dallo strapotere, non solo tecnico, della Vecchia Signora. Per Paolo Ortelli, ai tempi sedicenne inquieto, tifoso udinese benché non friulano che aveva scelto di ripudiare il Milan in favore di una “piccola”, Calori era invece l’esempio supremo del calciatore-condottiero, lo storico capitano delle miracolose stagioni con Bierhoff, Amoroso e Zaccheroni, il motivo di mille prese in giro subite dai compagni di scuola. “1-0 Calori” aveva ripetuto loro come un mantra per tutta la settimana, e 1-0 Calori fu. Il libro è il racconto di quell’incredibile giornata, dei suoi protagonisti e dei suoi mille destini incrociati: la saggia attesa di Collina e la sfida a distanza tra i fratelli Inzaghi; la lezione di calcio e vita di Mazzone ed Eriksson e la sconfitta su cui Ancelotti costruisce una carriera trionfale; “Lucky Luciano” Moggi, il picaresco Gaucci e il corsaro Cragnotti. Un affresco dell’epoca d’oro della Serie A tra campioni, passioni e contraddizioni, e insieme romanzo di formazione di un fanatico pallonaro, alla ricerca del significato sociale e politico del calcio.
16,90

Musica concreta

Libro: Libro in brossura

editore: Milieu

anno edizione: 2024

pagine: 256

"Musica concreta" è un racconto collettivo. Si ispira nella formula e nella forma ad Almanacco musica, fondata nel 1979 da Franco Bolelli e Riccardo Bertoncelli (Il Formichiere Editore). Almanacco musica fu una pubblicazione a metà tra la rivista e il volume antologico da cui nacque Musica 80, magazine musicale a cadenza mensile nato a Milano nel 1980. Musica 80 fu probabilmente la più interessante pubblicazione nell’ambito della critica musicale in Italia, primato ancora indiscusso ai giorni nostri. Sempre diretta da Franco Bolelli con il supporto di Riccardo Bertoncelli, Musica 80 era vicina ai movimenti punk rock e new wave che trattava con un linguaggio nuovo assieme alle musiche più avanguardiste e sperimentali. Musica concreta si ispira a quel periodo di grande libertà di espressione, anche a livello formale, mischiando generi musicali e forme narrative. Non è un libro, non un magazine, non una raccolta di saggi né di racconti. Però è anche tutto questo. Gioca sul doppio significato di musica concreta, come genere e come musica utile a vivere meglio con una raccolta di scritti dai quali trasparirà l’aspetto filosofico, spirituale, taumaturgico della musica stessa, spaziando tra una visione astratta, immateriale e utopistica a una pragmatica e definita, quasi materialista. Concreta, come dicevamo. Una musica che ci aiuti nella quotidianità e che uccida i fascisti, come ci insegnò Woody Guthrie. Con i racconti di Antonio Bacciocchi, Paolo L. Bandera, Luca Barcellona, Elena Bellantoni, Andrea Benedetti, Patrick Benifei, Francesca Bono, David Love Calò, Chiara Castello, Jonathan Clancy, Marica Clemente, Francesco Clerici, Alex Cremonesi, Luca Collepiccolo, Fabio De Luca, Bruno Dorella, Pablito El Drito, Mauro Fenoglio, Marco Foresta, Andrea Frateff Gianni, Luca Frazzi, Stefano Ghittoni, Paquita Gordon, Igort, Andrea Lai, Maurizio Marsico, Ferdinando Masi, Sergio Messina, Alessandra Novaga, Rita Lilith Oberti, Monica Paes, Francesca Pongiluppi, Paolo Rumi, Hugo Sanchez, Gaetano Scippa, Francesco Spampinato, Alessandra Zerbinati.
22,00 20,90

L'evasione infinita

Severino Turrini

Libro: Libro in brossura

editore: Milieu

anno edizione: 2024

pagine: 136

"L’evasione infinita" è l’autobiografia di un ragazzo divenuto uomo in decine di galere dove ha trascorso lunga parte della sua indomabile vita. Severino nacque da genitori poveri in Veneto, in una fattoria di proprietà di un latifondista, quando i cannoni della Seconda guerra mondiale stavano ancora fumando. Dopo un’infanzia di stenti e un’adolescenza alla ricerca di una fuga dalle privazioni della vita rurale svolse i più disparati lavori pur di allontanarsi da quella grama esistenza. Non riuscendovi cominciò coi primi furti arrivando presto a compiere in «batteria» rocambolesche e avventurose rapine in banca. Inevitabilmente finì costretto in carcere da dove cercò senza sosta di evadere con piani talvolta elaborati con ingegno, talaltri improvvisati con spontaneità. Ci riuscì, armi in pugno, due volte. Nel corso degli anni Settanta l’universo carcerario ebbe modo di conoscere e divulgare le clamorose gesta di Severino che finì con l’incarnare la figura del prigioniero irriducibile alle sue leggi e mentalità. Per quella sua singolare indole subì ripetuti tremendi pestaggi, celle di punizione e di isolamento. Conobbe perfino il manicomio criminale e il letto di contenzione. Nel 1977, con l’installazione delle carceri speciali fu tra le centinaia di prigionieri che vi vennero rinchiusi. Là ebbe modo di approfondire la conoscenza dei detenuti politici e con loro e tanti altri prigionieri partecipò alle lotte, alle rivolte e ai tentativi di evasione. Quelle esperienze lo segnarono profondamente trasformandolo da bandito a militante rivoluzionario. Per sempre.
16,90 16,06

Pensieri di piante eretiche. Antropologia con il giardino

Caroline Moccia

Libro: Libro in brossura

editore: Milieu

anno edizione: 2024

pagine: 128

Nato dall’esperienza del Vivaietto, officina di sperimentazione e coltivazione bolognese specializzata in erbacee perenni, allineata alle tendenze nordeuropee più innovative in ambito di ecosostenibilità, "Pensieri di piante eretiche" è un catalogo narrativo e antropologico di esperienze legate al giardinaggio urbano. Partendo dalla storia e dall’esperienza diretta del vivaio si arriva ad analizzare nello specifico le caratteristiche di alcune piante che fioriscono spontanee nei contesti più marginali: erbacee annuali, radici, forme, profumi, pigmenti, impollinatori e altri abitanti della città, di carceri, condomini, giardini pubblici e privati, strutture d’accoglienza, vivai, strade urbane e periurbane. Creando connessioni tra lo sguardo antropologico, la prospettiva delle erbacee e un certo modus giardiniere. Una guida per riflettere sulle piante che trasformano i paesaggi e le persone che abitano i contesti che vengono affrontati, minando i presupposti fondamentali che stanno alla base dei processi di razionalizzazione delle pratiche di coltivazione e delle dinamiche socio-culturali. Per ricostruire il contesto urbano dal basso e con pratiche sovversive.
15,00 14,25

Il ruggito della strada. Storie di cinema poliziottesco e della mia mala famiglia

Katiuscia Magliarisi

Libro: Libro in brossura

editore: Milieu

anno edizione: 2024

pagine: 192

Anni Settanta: nelle sale cinematografiche il crimine efferato eccita il pubblico pagante con poliziotti di ferro che sfrecciano su pantere truccate agitandosi come drag queen. Dove un tempo aleggiava il fumo delle sigarette, ora si respira il gas delle automobili cavalcate dagli stuntmen, eredi smarriti del selvaggio west. Anche lo spettatore, sperduto pure lui dentro metropoli turbo-urbanizzate, ha finalmente trovato cittadinanza in quella giungla d’asfalto che lo inghiotte dallo schermo. 1972: il cinema popolare italiano ha appena partorito la sua nuova, ferale creatura che all’anagrafe risponde al nome di Poliziottesco. A fare da sfondo, tra richiami pop e sguardo civile, si staglia un’Italia in costante mutamento: novelle metropoli, costruite a colpi di cemento e abitate da una gioventù smarrita in un irrefrenabile desiderio di riscatto, diventano epicentro della fervente attività di bande criminali che animano l’asfalto tra rombi di motore, spaccate leggendarie e raffiche di mitra. "Il ruggito della strada" è una narrazione corale, tante voci per raccontare ancora una volta chi siamo: un popolo patologicamente affetto da amnesia del presente. Katiuscia Magliarisi è bulimica, racconta registi e attori, banditi e poliziotti, viaggia nel tempo e nei luoghi, scava nella sua memoria infantile e aggiunge frammenti personali. Finché le tappe della sua formazione criminale, piccole bombe rimaste a lungo inesplose, deflagrano quando ammette a se stessa che la sua famiglia, quei parenti che sono il sangue del suo sangue, incarnano l’archetipo dei villain di un cinema di genere diventato cult.
16,50 15,68

Via Padova. Una periferia milanese sotto il regime fascista 1926-1943

Dino Barra

Libro: Libro in brossura

editore: Milieu

anno edizione: 2024

pagine: 272

Via Padova è da sempre considerata una delle "strade simbolo" di Milano e da diversi anni è diventata archetipo di periferia, non solo nel capoluogo lombardo. È sinonimo di quartiere multietnico e mutante, anticipatore di tendenze sociali all'interno dei territori metropolitani. Ripercorrere le varie tappe del suo sviluppo storico e urbano significa raccontare lo sviluppo urbano tout court. È quello che sta facendo Dino Barra, con questo secondo volume della serie che con rigore storico e un ampio lavoro di ricerca ricostruisce nelle sue linee generali la nascita e lo sviluppo della periferia a est di Milano, come parte integrante della storia delle classi subalterne nel secolo scorso. Dopo il primo volume dedicato alla nascita del quartiere a inizio Novecento, Dino Barra riprende il suo racconto affrontando gli anni che vanno dal consolidamento del fascismo nel 1926, fino alla caduta del regime e all'armistizio del 1943. Al centro dell'analisi, la diffusa estraneità al potere del quartiere con la ricostruzione di episodi grandi e piccoli ma tutti importanti di aperta ribellione alla dittatura fascista. Sono le vicende che gettano le basi della partecipazione di via Padova alla lotta di Liberazione contro l'oppressione nazifascista del biennio 1943-35.
16,90 16,06

Uccidere la colpa. Etica Pianetica Una

Pino Tripodi

Libro: Libro in brossura

editore: Milieu

anno edizione: 2024

pagine: 240

"Uccidere la colpa" si ispira, nella prima parte, a due figure storiche contemporanee d'eccezione. A poche persone accade di stare all'altezza della vita che è capitato loro di vivere. Colombo e Cusani sono tra queste. Protagonisti in avversi campi della storia, non sono rimasti prigionieri della ragnatela che in parte essi stessi hanno contribuito a costruire. Ne sono usciti con decoro e dignità tanto da assurgere, assieme, dalla stessa parte, a modelli etici. Con i loro gesti, Colombo e Cusani hanno trasceso la particolarità, tanto ingombrante tanto dolorosa. Abdicando al ruolo che il caso della vita aveva loro affidato sono divenuti di necessità esempi di valore generale. Il valore universale dei loro gesti è messo a tema in "Uccidere la colpa" dove Colombo e Cusani assurgono a personaggi privi di responsabilità autoriali, specchi in cui ciascun esistente è in grado di vedersi, di trovarsi e di interrogarsi. Nella seconda parte del testo, l'etica, diversamente da come accade nella tradizione filosofica e politica, viene affrontata non solo e non tanto come possibile rimedio al male, ma come sua naturale espressione. Alla etica della responsabilità si affianca, si aggiunge, non senza stridere, la responsabilità dell'etica, ovvero quell'amnio in cui si pensa e si respira; non una pura astrazione generale, ma la materia informale vivente nella quale ciascuno è immerso, in cui il sociale agisce e viene agito. Questo amnio, con questa materia pur sempre informe e informale, costituisce il punto di trascendimento dell'etica politica ma anche il punto di condensazione e di fondazione dell'etica pianetica che in questo testo emette i primi scomposti vagiti.
18,00 17,10

Delitto al Pirellone. Un giallo milanese

Tiziana Maiolo

Libro: Libro in brossura

editore: Milieu

anno edizione: 2024

pagine: 288

Milano, 28 marzo 1996. Un delitto atroce sconvolge la città. Un personaggio reduce da una clamorosa vittoria elettorale verrà trucidato con un’arma da taglio dalla strana forma a mezzaluna. È un Tumi peruviano, che contiene un misterioso messaggio. E mentre si indaga sui legami tra il mondo della sovversione italiana e quello dei narcos sudamericani, emerge il ricordo di una cena del dopo-Scala del 7 dicembre 1995 in cui sarebbe maturato il delitto. Le indagini hanno due protagoniste, una cronista di quelle toste e una magistrata scrupolosa, entrambe si troveranno a operare in ambienti maschili abituati a trascurare il loro operato. A condurre l’inchiesta anche questa volta non ci sono i soliti poliziotti più o meno insofferenti al sistema, ma delle donne, combattive, testarde e controcorrente, proprio come l’autrice. Tra realtà e immaginazione, Tiziana Maiolo torna con un legal thriller che rievoca le ambientazioni milanesi degli anni novanta, periodo di grandi sconvolgimenti politici da Tangentopoli all’ascesa di Berlusconi. Una stagione di passaggio, quando la città di Milano e i suoi palazzi del potere erano al centro della vita nazionale.
17,90 17,01

Spazi contesi. Cinema e banlieue. L'Odio, I Miserabili, Athena

Paolo Lago, Gioacchino Toni

Libro: Libro in brossura

editore: Milieu

anno edizione: 2024

pagine: 270

Film come "L'Odio" (1995) di Mathieu Kassovitz, "I Miserabili" (2019) di Ladj Ly e "Athena" (2022) di Romain Gavras propongono una riflessione sui rapporti centro-periferia e sulle diverse strutture di potere presenti nelle banlieue. Dalle periferie francesi di inizio anni Novanta che mostrano il difficile rapporto tra centro e periferia, allo stato di conflittualità permanente che contraddistingue le banlieue del nuovo millennio, fino alla disperata e risoluta ribellione dei giovani che le abitano portata avanti nella consapevolezza che potrebbe non condurre a un happy end, preferendo un finale spaventoso a uno spavento senza fine. La banlieue messa in scena da questi film si palesa come esito raggiunto dalla destrutturazione sociale voluta dal neoliberismo che ha dato luogo a forme di governance claniche e ad uno stato di guerra civile permanente. L'analisi degli spazi, come ambiti del contendere, rappresenta la chiave di lettura principale – derivata dagli studi prodotti da Gilles Deleuze, Félix Guattari, Michel Foucault ed Hernri Lefebvre – proposta da questo volume. Con due saggi di Sandro Moiso ed Emilio Quadrelli.
16,90 16,06

Quel Rapido 904

Giuseppe Misso

Libro: Libro in brossura

editore: Milieu

anno edizione: 2024

pagine: 300

23 dicembre 1984, una bomba esplode sul Rapido 904 diretto da Napoli a Milano. I morti sono 15, 267 i feriti, un'altra vittima morirà più in là per le ferite riportate. È la "strage di Natale", una di quelle orrende mattanze che hanno insanguinato il nostro paese. Del tutto simile, nella dinamica e nel luogo, alla strage dell'Italicus di dieci anni prima, quasi fosse un macabro messaggio lanciato alla nazione. L'attentato del Rapido 904 è uno dei grandi misteri del Novecento, che ha coinvolto figure dell'estremismo di destra, commercianti, mafiosi, camorristi, settori dei servizi segreti, "pentiti" costruiti su più tavoli, con un "teorema giudiziario", sfociato in un processo, che si è rivelato privo di fondamento. A quarant'anni di distanza, uno dei protagonisti, suo malgrado, racconta per la prima volta quegli avvenimenti, con un linguaggio arroventato, e scegliendo di urlare per farsi sentire, mescolando il proprio vissuto personale, con uno studio meticoloso delle carte processuali, consultando libri, archivi storici, giornali, esperienze dirette. Fuorilegge e prigioniero in una Napoli caratterizzata dal degrado, dall'abbandono, da una cieca violenza, Giuseppe Misso, divenuto scrittore durante gli anni della detenzione, non è un semplice testimone degli eventi narrati, ma ha dovuto difendersi dall'accusa di essere uno degli autori della strage. Chi sono i mandanti della strage? Chi sono i colpevoli? Perché sono stati coinvolti commercianti, ed esponenti della criminalità napoletana? Partendo da queste domande e rivelando un talento per la scrittura di genere legal thriller, Misso scrive un romanzo-inchiesta destinato a far discutere e a gettare una nuova luce su uno dei grandi misteri della Storia d'Italia.
17,90 17,01

Evasioni. Spillane, Adorno, Cocco Bill e altre torte con la lima

Diego Gabutti

Libro: Libro in brossura

editore: Milieu

anno edizione: 2024

pagine: 240

Tra letteratura noir, cinema e fumetti, un viaggio nel tempo e nell’immaginario gabuttiano. Partendo dai propri ricordi personali e dalle sue scoperte di lettore onnivoro, Gabutti passeggia su e giù per infiniti mondi letterari, radunando un poderoso catalogo di storie “altre”, dovute alla penna di scrittori di crime, filosofi, registi, fumettisti, autori di fantascienza d’ogni epoca e formato. Esperienze estetiche fondamentali e vite imprescindibili: da Borges a Tomas Milian, dalla dialettica di Adorno alle strisce di Jacovitti, dal Dottor Sax di Kerouac ai detective di Spillane e Malet, dalla sala montaggio di Sergio Leone alla redazione del “Giorno”, si viaggia nel tempo. Attraverso un lessico familiare gustoso e spumeggiante, ricco di scoperte imprevedibili, Gabutti narra storie di vita, di cospirazioni, di redazioni culturali e di illusioni, per un affresco divertente e colto del mondo della letteratura di genere del Novecento. Postfazione di Roberto Barbolini.
17,90 17,01

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