Pathos Edizioni

Attraverso la penna del figlio, Gino rivive la sua storia di giovane ragazzo prima, soldato poi e, ancora, uomo e marito. Vista così, sembra una storia come tante, ma è ricca di avventure. La storia si sviluppa fra gli anni '30 e '40. Un racconto dinamico che scivola leggero fra le giornate, le gioie e le esperienze di Gino e delle persone che lo hanno incontrato. Una storia dove la guerra non è la protagonista, anche se inevitabilmente è sullo sfondo: la famigerata Cartolina Rosa di Richiamo alle Armi, la pericolosa missione del convoglio, la malaria, ma anche gli amici del "Bar del Centro" di Aosta con i loro soprannomi "il filosofo", "il camaforo" e le ragazze che facevano battere il cuore. Sono quindi protagonisti gli uomini e le loro storie, i loro sentimenti e, in primis, la storia di Gino con le sue piccole, grandi avventure, la sua crescita biologica, personale ed emotiva.

La tua mente è un giardino, la tua penna è il seme. Pianta storie, cresci in forza. È tempo di prenderti cura di te stessa. È quando scopri il tesoro prezioso che tu sei, allora in quel momento trovi lo slancio necessario per affrontare qualsiasi sfida che la vita ti presenta.

Due omicidi efferati, compiuti ai danni di persone molto note, sono avvenuti a Torralto, dove Eva ha trascorso l’infanzia insieme alla nonna e dove si è trasferita. Ritroviamo Fabio Boldrin e Angela Tedeschi, i due collaboratori principali di Eva alla Mobile di Torino, insieme alla commissaria della Scientifica e amica, Maria Vitali, e all’ispettore capo Gaetano Meinardi. Tutto inizia nel 1889 a Roma, con il ritrovamento di una sepoltura dall’eccezionale importanza archeologica. La vicenda si svilupperà in una Torralto da sogno, innevata e addobbata per il Natale, mettendo a dura prova il paesino medievale che si è attrezzato per ricevere i turisti giunti da tutta Europa.

Un viaggio in un mondo fatato, il regno di Babbo Natale e della Befana, popolato da elfi, fate e gnomi. un percorso in un bosco incantato, sotto un cielo stellato. Età di lettura: da 4 anni.

Le sue opere esprimono un tentativo di rinnovare la tradizione artistica attraverso l'elaborazione di un linguaggio tanto innovativo quanto sperimentale. L'obiettivo è promuovere nuove forme e colori, suscitare emozioni e suggestioni, ricercando l'espressione di nuove prospettive. In questi anni ha esposto i suoi lavori in diverse mostre, sia collettive che personali, collaborando con una fondazione di Palermo e partecipando ad alcuni premi internazionali.

Cosa resta dopo una perdita che spezza il respiro? Questo libro racconta un viaggio reale e profondo, quello di una madre che ha perso un figlio amato, Mauro, giovane, sensibile, pieno di musica e di vita. Non è un libro sul dolore bensì un cammino attraverso di esso. Con parole semplici, sincere, a volte crude, altre volte piene di luce, emerge una verità che molti intuiscono, ma non osano raccontare: l'amore non muore. Cambia forma. Resta accanto. Questo libro non è religioso né visionario ma vuole essere letto con cuore aperto. È una testimonianza sincera e viva, che parla a chiunque abbia amato e perso, a chi cerca un senso nella vita e nella morte, a chi non crede a niente ma vorrebbe, e forse, per qualcuno, sarà l'inizio di una speranza nuova.

Napoli pulsa di luci e ombre. Due omicidi insanguinano la città, senza un apparente legame. Quando Michele Prestìa viene accusato di uno di quei delitti, l’indagine diventa una resa dei conti personale. Travolto da sospetti e verità distorte, il protagonista si ritrova intrappolato in un gioco pericoloso, dove il confine tra innocenza e colpa si fa sottile. Difendere la propria integrità sarà la sfida più ardua e il prezzo della verità, altissimo. E quando tutto sembra ormai perduto, sarà la sua terra, ruvida e autentica, a offrirgli un fragile appiglio per non smarrirsi.

Il poeta si addentra nella lotta del trino di mente, corpo e spirito contro il demone interiore, nella città cella o maledetta. Alla ricerca della libertà dalle catene della società, perseguendo il raggiungimento dell'anima pura e dell'amore perfetto. Poesie mistiche fanno riferimento a elementi biblici come la donna, il serpente e il frutto proibito che conferiscono un tocco profetico alla raccolta. Le poesie d'amore parlano di un sentimento puro e allo stesso tempo sono intriganti, a volte sensuali.

Un incontro tra due giovani cuori sul suggestivo scenario delle vette del Parco Nazionale del Gran Paradiso e della splendida località di Ceresole Reale. La passione per la montagna che regala silenzi, suoni, colori, profumi, immensità e pace. Le aspre, aguzze, impervie e insormontabili cime, incontrano l'armonia nel candore invernale del soffice manto bianco della neve. Ed è subito magia, un tripudio di sfumature, di sensazioni dove è facile farsi travolgere, trasportare e guidare. Due cuori destinati ad odiarsi e ad amarsi con la stessa intensità.

“La favola vera” è una narrazione autobiografica con cui l’autrice tratta varie tematiche come quella del conflitto, della malattia, dell’utilizzo degli allevamenti intensivi per scopo alimentare, affacciandosi alla finestra di un mondo i cui protagonisti sono tutti i componenti del nucleo familiare. Umani e animali raccontati in un dialogo esclusivo che li conduce a vivere nella realtà una dimensione ‘favolesca’, un viaggio introspettivo compiuto inconsapevolmente.

Pinocchio è veramente nato nel 1881? È davvero frutto della fantasia di Collodi come tutti gli studiosi affermano? Se ritorniamo indietro nel tempo, precisamente nel 1220, e iniziamo a leggere il primo capitolo dell'Edda dello storico islandese Snorri Sturluson, "L'inganno di Gylfi", ritroveremo impressionanti assonanze con la personalità e le avventure del nostro burattino. Un viaggio questo, che ci condurrà ai confini dell'Uni-verso e del Tempo, tra sciamani imprevedibili e cani divini che rubano la farina al sovrano dell'Età dell'Oro, Amleto e tanto altro.

Il libro, “La Volontà di Crescere” si distingue da ogni altra opera dell'Autore, per la sua particolare intelaiatura. Il racconto di episodi infantili e giovanili, i ricordi del tempo di guerra, quelli inerenti la vita militare, non sono ovvietà riconducibili a qualsiasi altra esperienza umana e professionale. Sono per contro il segnale di un'onda portante, dall'andamento regolare e accarezzato da positivi stimoli. Su tale onda si sovrappone con i suoi riflessi, le sue conferme o le più inattendibili variazioni fatte anche di drammatici momenti, l'onda modulante.