Pintore

Nella terra immaginaria dove convivono Elfi, Orchi, i misteriosi Argariani e molti altri popoli la cucina è importante, si sa. Dopo aver esplorato le ricette vegetariane degli Elfi ecco quelle onnivore dei Rorch, il nome della particolare etnia degli Orchi che ci ha lasciato queste delizie alimentari: piatti semplici e genuini a base di carne e di pesce ma anche di frutta, verdure e dolci. Pare anzi che la smodata passione per i dessert sia stato uno degli elementi che più ha favorito l'incontro tra culture così diverse come quella degli Orchi - cacciatori e astrologi - e degli Elfi - agricoltori e artisti.

Missione Last Flower è un romanzo di fantascienza, ma anche e soprattutto di fantaecologia. Si immagina il precipitare della Terra verso il collasso ecologico, nonostante i tentativi di rimediare ai guasti da parte di organizzazioni internazionali e di uomini di buona volontà. Il dramma matura tutto sul nostro pianeta e culmina con un'avventura spaziale che rimane a lungo sullo sfondo, prendendo corpo solo negli ultimi capitoli, come estrema speranza di salvezza per la specie umana. Il finale è inquietante, ma aperto. L'idea centrale del racconto, la fine della Terra per cause ecologiche, si accompagna a quella di un Universo in cui la vita intelligente entra irrimediabilmente in conflitto con la limitatezza delle risorse. Sonde inviate su diversi pianeti della galassia danno, infatti, un responso sconvolgente. Rimane un'unica opportunità, il Last Flower, cioè l'ultimo pianeta su cui sembra possibile la vita; verso di esso si indirizzerà la spedizione di superstiti della Terra. Con un saggio finale di Mercedes Bresso: "A che punto è la Terra?"

"Gira Torino" è la nuova guida per il giovane turista a Torino (e per i giovani torinesi che scoprono la loro città). Studiata e realizzata per i ragazzi dai 7 ai 13 anni, li conduce attraverso le bellezze e le curiosità della storia di Torino, proponendo diversi percorsi e arricchendo la presentazione storica, artistica, architettonica e naturalistica con numerosi indovinelli e approfondimenti che coinvolgono in prima persona il giovane turista. "Gira Torino" per la sua struttura può essere anche un diario di viaggio che contiene pagine per appunti, foto e disegni.

"La nostra isola, i nostri sogni" sono i racconti dei profughi che Ilaria e Silvana, le autrici del libro, hanno raccolto per divulgare le testimonianze spesso terribili e angoscianti degli esiliati che giungono a Torino, dopo aver soggiornato nei vari centri di accoglienza italiani e prima ancora dopo la terribile esperienza della traversata in mare. Un mare che sconvolge le vite e con esse le speranze di chi, abbandonato il proprio paese per la guerra, per la fame, per le persecuzioni politiche e religiose si ritrova a fare i conti con gli incubi del passato, ma anche con le nuove opportunità che le persone che li accolgono offrono loro mettendoli di fronte a un futuro che tutti sperano sia più sereno e felice.

Un'organizzazione criminale internazionale intende mettere in atto un piano di "terrorismo industriale" a risonanza mondiale, come quello del'11 settembre 2001 con l'attentato alle Torri Gemelle di New York. L'azione questa volta è localizzata nell'Eurotunnel, il tunnel ferroviario sotto La Manica che collega la Francia alla Gran Bretagna. La lunga mano della IEA-Independent Espionage Agency, la "ditta" sotto la quale si cela un'agenzia privata di servizi segreti, viene a conoscenza del piano criminoso e corre ai ripari ingaggiando Barry Leonard, soprannominato The Snake, per affidargli l'incarico di prevenire l'attuarsi di un disastro di immani proporzioni. Anche in questa occasione, The Snake, con l'aiuto di una affascinante violinista, riuscirà a portare a compimento la sua missione utilizzando un'arma particolare, uno strumento musicale che lo porterà a compiere una... esecuzione perfetta!

Davanti al cancello di un noto primario del più importante ospedale della città viene trovato il corpo senza vita di un uomo. Tutti, o quasi, gli indiziati dispongono di alibi abbastanza consistenti. Scavando nel passato della vittima e nelle sue relazioni sociali, vengono a galla il gioco d'azzardo, l'usura, la speculazione fondiaria e il comportamento riprovevole di alcuni dei protagonisti. Sesso e denaro sembrano all'origine del delitto. Ma chi è veramente la vittima? E chi sono gli altri protagonisti della brutta storia? Un noto professionista della Torino bene, un grande avvocato del foro subalpino, un impresario edile dal discutibile passato, un vice questore imprigionato da una procacciatrice di sesso, un defilato impiegato di banca e una moglie infedele, e altri personaggi minori, sembra complottino per rendere difficile la vita e l'attività del commissario Lamanna. Sfilano, uno dopo l'altro, politici di alto rango, tenutari di bordelli, organizzatori di giochi clandestini e speculatori di bassa lega. Uno spaccato irriverente di una società priva di interessi meno ignobili del denaro, dell'intrigo e del potere.

Torino 1847. Alla vigilia della Prima Guerra d'Indipendenza, quattro giovani ufficiali medici dell'esercito piemontese affrontano la vita con l'entusiasmo e la spensieratezza della loro irripetibile età. Mentre sperimentano l'amicizia fraterna, il cameratismo, lo spirito di corpo, si muovono con fiducia verso la fase più matura dell'esistere, incontro agli accadimenti più intimi e sostanziali propri a ogni uomo. L'amore si imporrà nel destino di Gerolamo e di Maria Luisa come forza dirompente che devia il corso degli eventi e costringe a scelte dure che segneranno per sempre il loro cammino. Ad accompagnarle, l'orrore della guerra esposto in tutta la sua insensata follia davanti agli occhi di medico e di ufficiale del protagonista, sospeso tra il senso del dovere e quello della giustizia. È un intenso percorso esistenziale in cui emerge potente l'universalità dell'esperienza umana. Una riflessione profonda e commossa sul significato della gioia e del dolore per ognuno di noi. E sull'insondabile portata di libertà che le nostre rinunce trascinano con sé.

Età di lettura: da 3 anni.

L'Ospedale San Giovanni Bosco di Torino racconta la sua storia fino ai nostri giorni grazie alla mirabile penna di Francesco Scaroina medico e storico che in quell'ospedale ha passato gran parte della sua vita.