Edizioni ETS: Percorsi di psicoanalisi
Il corpo e la parola
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2012
pagine: 240
"Questo corpo è mio?" domanda con meraviglia Anna a Blanche in Diario di una schizofrenica. "Mamma il corpo mi fa paura" dice alla madre una bambina di cinque anni. "Mi tocco e non mi sento." "La pelle non mi avvolge più." "Non so dove comincio, dove finisco" grida a se stessa una donna nel panico. Non è dunque evidente che io sia il mio corpo o che io abbia il mio corpo. Il corpo è una conquista per niente scontata e possiamo chiederci cosa succeda se questa acquisizione non si compie del tutto. L'esperienza del corpo non è mai naturale ed è possibile addirittura arrivare a rifiutare il corpo in quanto rimbalza come alterità e luogo di angoscia. Noi non sappiamo dove inizia e dove finisce un sesso. La dimensione materica del corpo che ne testimonia la finitezza non è evitabile. Corpo e parola rappresentano una feconda antinomia da cui storicamente è nata la psicanalisi. Molte sono le domande che questo accostamento provoca. In che modo la parola racconta il corpo? E il corpo può dire la parola o può solo sostituirsi ad essa? Il nostro corpo può sempre dire la gioia di essere. Senza parole. La parola può cercare tramite il sapere di normalizzare il corpo, dargli un sistema di regole. Il passaggio all'atto sostituisce in maniera massiccia la parola dando vita ad agiti parlanti. La parola porta un rumore che nel linguaggio non c'è e che rivela la materia del corpo.
Il senso e i modi della cura
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2005
pagine: 167
Voci della sofferenza. Dialogo tra psicoanalisi e filosofia
Luciana Bertelloni, Simone Berti, Pier Giorgio Curti
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2002
pagine: 166
Identità precarie
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2009
pagine: 124
Identità e identificazione, parole della filosofia e della psicanalisi che spalancano abissi. L'identità è attraversata da una profonda ambivalenza: da un lato assistiamo al desiderio di raccoglierci in un'identità dai contorni ben definiti, dall'altro siamo tentati dal non perdere nessuna occasione. Il soggetto dell'inconscio è in Lacan inteso come mancante di identità, per questo ricorre all'identificazione con l'Altro a partire da un legame emotivo e dall.assunzione di tratti labili e precari. In psicanalisi non si tratta di metterci al riparo dalla precarietà, ma di assumerla come guida, trasformarla in filo conduttore.