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Edizioni ETS: Studi di archeologia e storia del mondo antico e medievale

Processo al classico. L'epurazione dell'archeologia fascista

Dario Barbera

Libro: Copertina morbida

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2022

pagine: 263

Sono pochi i lavori di storia dell'archeologia italiana che si avventurano oltre i rassicuranti steccati della disciplina, e ancor più rari i tentativi di impostare una storia della concezione e del ruolo dell'archeologia nella società italiana. Cercando di uscire fuori dal recinto accademico, questo libro prova a inoltrarsi nel drammatico quinquennio 1943-1948, per ricavarne una nuova lettura dell'archeologia fascista e del suo superamento all'interno del processo di transizione dal regime alla Repubblica. Un passaggio qui presentato come un contrastato laboratorio di ricostruzione identitaria dell'Italia e degli italiani a partire dal loro primato classico. Filo conduttore del racconto sono i processi epurativi dei protagonisti dell'archeologia fascista, ma tra le carte processuali, a rendere la grana del contesto, si mescolano fatti, idee e interpretazioni del dopoguerra italiano. Una fase cruciale per il Paese e la sua archeologia, in cui affondano le proprie radici le diverse politiche del Classico che caratterizzeranno l'Italia repubblicana. Una dimensione ideologica e conflittuale della tradizione che oggi sembra essere tramontata, per l'affermazione sempre più prepotente della tecnocrazia nello studio dell'antico. Anche su ciò il libro s'interroga.
25,00 23,75

La transizione dall'antichità al Medioevo nel Mediterraneo centro-orientale

La transizione dall'antichità al Medioevo nel Mediterraneo centro-orientale

Libro

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2021

pagine: 116

Il tema della transizione dall'antichità al medioevo è un tema classico della ricerca storica e archeologica, e in questo volume viene declinato attraverso indagini mirate relative alla Toscana, alla provincia di El Kef (Tunisia nord-occidentale), alla Cilicia (Turchia sud-orientale). La collaborazione della ricerca più propriamente storica con quella archeologica risulta fondamentale per vagliare le trasformazioni di ordine istituzionale, economico, sociale e culturale nelle aree in esame con l'ausilio di strumenti non omogenei quali le fonti documentarie, le iscrizioni, lo scavo di insediamenti, necropoli, strutture templari, i materiali archeologici. La dislocazione inoltre dei punti di osservazione in tre regioni diverse del Mediterraneo centro-orientale consente l'applicazione di una prospettiva comparativa volta a riscontrare eventuali coincidenze e/o differenze nelle velocità e nelle modalità con cui vi si sono sviluppati i processi di trasformazione nei secoli tra il IV e l'VIII, e fino al X. In breve, i lavori raccolti in questo volume danno testimonianza della complessità spazio-temporale – con elementi condivisi e non tra le varie aree – della transizione dall'antichità al medioevo nell'ambito mediterraneo, e possono offrire un utile contributo alla costruzione di un modello differenziato di tale processo.
19,00

Storiografia locale e storiografia regionale in Sicilia nel tardo Quattrocento e nella prima metà del Cinquecento. Alla scoperta del passato

Storiografia locale e storiografia regionale in Sicilia nel tardo Quattrocento e nella prima metà del Cinquecento. Alla scoperta del passato

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2020

pagine: 240

Nel tardo Quattrocento e nella prima metà del Cinquecento la Sicilia è stata caratterizzata da un'importante produzione di storiografia locale e regionale a cui non è stata mai rivolta particolare attenzione. In questo volume sono raccolti alcuni saggi che vorrebbero sopperire a tale carenza soffermandosi su autori come Pietro Ranzano, Bernardino Rizzo, Lucio Cristoforo Scobar, Bartolomeo De Grandis, Gian Giacomo Adria, Matteo Selvaggio, Claudio Mario Arezzo. Inserite nel contesto storico del regno d'Aragona e dell'impero spagnolo ai quali apparteneva allora la Sicilia, le loro opere appaiono guidate da istanze politiche e/o culturali, e il ricordo del glorioso passato greco dell'isola assume spesso un ruolo centrale. A scoprirlo era stato Costantino Lascaris che, cercando di sanare la ferita infertagli dalla caduta della sua Costantinopoli nelle mani di Maometto II, nella sua lunga permanenza in Sicilia quel passato aveva ritenuto di incitamento a contrastare le calamitates dei tempi, e il pericolo turco. Muovendo dalla 'grande storia' e non da ragioni campanilistiche, e seguito da una schiera di continuatori, Lascaris è stato il primo a modellare in epoca moderna il volto greco della Sicilia.
24,00

Locus est famosus. Come nacque San Miniato al Tedesco (secoli VIII-XII)

Locus est famosus. Come nacque San Miniato al Tedesco (secoli VIII-XII)

Paolo Tomei

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2018

pagine: 178

La ‘grande narrazione’ del medioevo toscano procede tradizionalmente seguendo un filo di cui le città del settore centro-settentrionale, prima Lucca, poi Pisa e infine Firenze, sono le assolute protagoniste. Il racconto della loro affermazione nella regione è stato spesso condotto con un approccio marcato teleologicamente, teso a rintracciare le origini della modernità incarnata da queste città. Il volume intende mettere in luce una linea evolutiva alternativa. Oggetto della ricerca è, infatti, un territorio per molti versi ‘centrale’ nella Toscana alto- e pieno-medievale, ma non urbano: lo spazio nel cuore del Valdarno coordinato prima dal solo borgo di vicus Wallari/San Genesio, poi, dalla matura età carolingia, anche dal vicino castello di San Miniato. Studiare le strutture politiche e socio-economiche del territorio samminiatese dall’età longobarda a quella sveva permette di confrontarsi con un ambito situato all’incrocio delle principali vie di comunicazione, e che rappresenta una sorta di baricentro fra le maggiori città. Esso fu pesantemente trasformato sul piano sociale ed economico dalla stagione di crescita pieno-medievale, quando San Miniato divenne una ‘quasi-città’. L’indagine condotta offre, inoltre, vari spunti di riflessione sulle forme di finanziamento delle istituzioni pubbliche, prima e dopo il ‘mutamento signorile’, poiché San Miniato conservò e valorizzò il carattere fiscale già proprio di San Genesio, fino a divenire stabile sede di residenza da cui il potere imperiale svevo si irradiò sull’intera Italia centrale.
16,00

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