Edizioni Saecula: Il tempo ritrovato
La palingenesi di Roma Antica (da Livio a Machiavelli)
Guglielmo Ferrero, Leo Ferrero
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Saecula
anno edizione: 2019
pagine: 178
Guglielmo Ferrero fu autore di numerosi libri, veri gioielli di bellezza letteraria e di intuizione etico-politica, molti dei quali oggi ingiustamente dimenticati. Uno di questi è senz’altro "Palingenesi di Roma", pubblicato nel 1924 con la collaborazione del giovane figlio Leo, mai più ristampato da allora. Si tratta di un sintetico, intelligente e affascinante affresco della letteratura storiografica latina, ma anche uno studio sul suo periodico rinnovamento (la “palingenesi”, appunto) nei secoli della tarda antichità, del Rinascimento e della modernità, sino a lambire la Rivoluzione Francese e l’età contemporanea. Il messaggio umanistico di "Palingenesi di Roma" è al tempo stesso speranza e mònito a non abbassare la guardia di fronte all’onnipotenza dello Stato e del potere a-morali. Completano il testo due brevi e dense appendici, interessanti testimonianze dei dibattiti – anche aspri – che vivacizzavano il mondo culturale italiano agli inizi degli anni Venti. I saggi introduttivi di Lorenzo Petrosillo propongono un’ipotesi interpretativa del testo e illustrano le forti tensioni dialettiche vissute da Guglielmo Ferrero nell’elaborazione delle sue concezioni storiografiche.
Le tombe dei re al tempo del terrore
Max Billard
Libro
editore: Edizioni Saecula
anno edizione: 2014
Ogni grande processo storico è formato, nella sua complessità, da diversi e molteplici eventi. Alcuni tra questi eventi vengono poi dimenticati, messi in ombra o nascosti, perché poco piacevoli da ricordare, troppo imbarazzanti o scomodi. Tale è il caso della distruzione e profanazione, durante la rivoluzione francese, delle sepolture reali della basilica di Saint-Denis, atto di disprezzo nei confronti della monarchia e della sua consacrazione da parte dell'autorità spirituale. Atto insensato e sconcertante nella sua empietà, che non venne compiuto da una massa inferocita, ma da operai regolarmente stipendiati dalla Repubblica, in varie giornate di lavoro scrupolosamente e burocraticamente registrate. Una violenza non per questo meno cieca che non risparmiò né i monumenti né le tombe o le stesse spoglie degli antichi monarchi, travolgendo tutto in un'ondata di vandalismo generale, di odio iconoclasta. Una testimonianza sicuramente meritevole di essere riscoperta.