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Gangemi Editore: ARTI VISIVE ARCHITETTURA E URB

Eva vs Eva. La duplice valenza del femminile nell'immaginario occidentale. Guida alla mostra

Libro: Copertina morbida

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2019

pagine: 64

L'Istituto autonomo Villa Adriana e Villa d'Este - Villae, il Museo Nazionale Romano e il Parco Archeologico di Pompei hanno organizzato un'esposizione dedicata alla doppia valenza del femminile nell'immaginario occidentale, dal titolo "Eva vs Eva". Il progetto prende corpo attraverso opere d'arte, reperti archeologici, documenti letterari e cinematografici, che vanno dall'antichità sino alla rivoluzione di genere operata nel XX secolo, esprimendo la fascinazione antropologica ed estetica nei confronti dell'eterno femminino. Il percorso espositivo propone una lettura per strati che, attraverso una serie di endiadi calibrate sulla dicotomia "positivo-negativo", scandaglia le manifestazioni e le interpretazioni storiche del femminile: lo spirito ambivalente della donna - da rassicurante simbolo della maternità ad ambigua forza della natura - connota e caratterizza l'intera esposizione. L'antitesi insita nell'idea progettuale si esplica in due percorsi distinti, complementari e contigui, coinvolgendo due sedi: il piano nobile di Villa d'Este e l'Antiquarium del Santuario di Ercole Vincitore a Tivoli. Se il progetto espositivo si fonda su una duplicità, l'antitesi è solo apparente: gli aspetti luciferini e ambigui della donna si legano inscindibilmente a quelli più spirituali e idealizzati, per restituire spessore e poliedricità a figure femminili che la storia, l'immaginario collettivo e l'interpretazione hanno appiattito in uno stereotipo. Narrazioni seducenti che mescolano il divino e l'umano, il quotidiano e lo straordinario, evocando un'interminabile schiera di fanciulle, eroine, mostri e altre creature liminari, in una narrazione perenne che si fa immagine o materia. Da Medea a Penelope, da Saffo a Cleopatra, passando dall'intimità della casa come dagli intrighi delle corti, la mostra traccia un viaggio immaginifico, visivo, antropologico e letterario, attraverso il mito e la storia: il percorso restituisce simboli di cui oggi si può dare una lettura critica complessa, oltre che matrici di genere. La donna della tradizione biblica e la grazia dello sguardo nei volti della statuaria classica si confronteranno con la complessa vicenda di Erodiade e Salomè, con la dissolutezza di Lucrezia Borgia e con il suo ruolo di protagonista dell'Italia rinascimentale. Se arte e letteratura tracciano l'itinerario per le epoche precedenti, con il secolo breve è la cinematografia che assurge al ruolo di medium catalizzatore per la creazione di un nuovo immaginario, ribadendo il luogo comune che soggiace alla doppia natura del femminino, aggiornandosi sino a giungere col 1968 alla prima costituzione dei movimenti politici di liberazione e difesa dei diritti e alla conseguente rivoluzione sessuale. Nella visione prospettica ribaltata, che la mostra propone, si sottolinea per contrasto il ruolo subalterno e apocalittico della donna per far emergere gli stereotipi che contribuiscono alla definizione del genere, peraltro sovvertita socialmente e artisticamente negli ultimi cinquant'anni. La mostra ha dato vita a un'eccezionale piattaforma di lavoro tra istituzioni del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che, nell'ambito della rete museale promossa dalla Direzione Generale Musei, sostanzia il progetto espositivo di una ricchezza di temi e suggestioni, quali solo la polifonia e l'interconnessione possono mettere in campo. Nasce in tal modo un inedito percorso dove figure mitologiche e personaggi storici sono riletti alla luce della più stretta contemporaneità. Tale specifica sensibilità amplifica il messaggio universale insito nelle collezioni museali delle istituzioni coinvolte, attraverso una mediazione attenta all'oggi e proiettata al futuro. Il volume è la guida alla mostra (Tivoli, 10 maggio-1 novembre 2019)
10,00 9,50

Eva vs Eva. The twofold importance of the feminine in western imagery. Guidebook to the exhibition

Libro: Copertina morbida

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2019

pagine: 64

L'Istituto autonomo Villa Adriana e Villa d'Este - Villae, il Museo Nazionale Romano e il Parco Archeologico di Pompei hanno organizzato un'esposizione dedicata alla doppia valenza del femminile nell'immaginario occidentale, dal titolo "Eva vs Eva". Il progetto prende corpo attraverso opere d'arte, reperti archeologici, documenti letterari e cinematografici, che vanno dall'antichità sino alla rivoluzione di genere operata nel XX secolo, esprimendo la fascinazione antropologica ed estetica nei confronti dell'eterno femminino. Il percorso espositivo propone una lettura per strati che, attraverso una serie di endiadi calibrate sulla dicotomia "positivo-negativo", scandaglia le manifestazioni e le interpretazioni storiche del femminile: lo spirito ambivalente della donna - da rassicurante simbolo della maternità ad ambigua forza della natura - connota e caratterizza l'intera esposizione. L'antitesi insita nell'idea progettuale si esplica in due percorsi distinti, complementari e contigui, coinvolgendo due sedi: il piano nobile di Villa d'Este e l'Antiquarium del Santuario di Ercole Vincitore a Tivoli. Se il progetto espositivo si fonda su una duplicità, l'antitesi è solo apparente: gli aspetti luciferini e ambigui della donna si legano inscindibilmente a quelli più spirituali e idealizzati, per restituire spessore e poliedricità a figure femminili che la storia, l'immaginario collettivo e l'interpretazione hanno appiattito in uno stereotipo. Narrazioni seducenti che mescolano il divino e l'umano, il quotidiano e lo straordinario, evocando un'interminabile schiera di fanciulle, eroine, mostri e altre creature liminari, in una narrazione perenne che si fa immagine o materia. Da Medea a Penelope, da Saffo a Cleopatra, passando dall'intimità della casa come dagli intrighi delle corti, la mostra traccia un viaggio immaginifico, visivo, antropologico e letterario, attraverso il mito e la storia: il percorso restituisce simboli di cui oggi si può dare una lettura critica complessa, oltre che matrici di genere. La donna della tradizione biblica e la grazia dello sguardo nei volti della statuaria classica si confronteranno con la complessa vicenda di Erodiade e Salomè, con la dissolutezza di Lucrezia Borgia e con il suo ruolo di protagonista dell'Italia rinascimentale. Se arte e letteratura tracciano l'itinerario per le epoche precedenti, con il secolo breve è la cinematografia che assurge al ruolo di medium catalizzatore per la creazione di un nuovo immaginario, ribadendo il luogo comune che soggiace alla doppia natura del femminino, aggiornandosi sino a giungere col 1968 alla prima costituzione dei movimenti politici di liberazione e difesa dei diritti e alla conseguente rivoluzione sessuale. Nella visione prospettica ribaltata, che la mostra propone, si sottolinea per contrasto il ruolo subalterno e apocalittico della donna per far emergere gli stereotipi che contribuiscono alla definizione del genere, peraltro sovvertita socialmente e artisticamente negli ultimi cinquant'anni. La mostra ha dato vita a un'eccezionale piattaforma di lavoro tra istituzioni del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che, nell'ambito della rete museale promossa dalla Direzione Generale Musei, sostanzia il progetto espositivo di una ricchezza di temi e suggestioni, quali solo la polifonia e l'interconnessione possono mettere in campo. Nasce in tal modo un inedito percorso dove figure mitologiche e personaggi storici sono riletti alla luce della più stretta contemporaneità. Tale specifica sensibilità amplifica il messaggio universale insito nelle collezioni museali delle istituzioni coinvolte, attraverso una mediazione attenta all'oggi e proiettata al futuro. Il volume è la guida alla mostra (Tivoli, 10 maggio-1 novembre 2019)
10,00 9,50

Damnatio memoriae. Personaggi, luoghi, storie in 640 fotografie dall'archivio Metaimago. Ediz. italiana e inglese

Maurizio Di Puolo

Libro: Copertina rigida

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2019

pagine: 839

Quando l'Imperatore moriva o veniva ucciso e quando il suo operato, la sua vita, lui stesso, veniva giudicato empio, dannoso per l'impero e l'immagine di Roma, veniva condannato alla damnatio memoriae. Tutte le sue immagini, il suo nome, le opere da lui firmate e dedicate, le statue ed ogni altra cosa che lo ritraevano o lo nominavano venivano distrutte: un processo di cancellazione, un tentativo di non-esistenza... Tuttavia qualcosa rimaneva: rimaneva forse il ricordo affidato alla memoria, rimaneva qualche traccia del suo passaggio, rimaneva qualche cicatrice in qualche cuore e in qualche luogo. La macchina fotografica diventa così un terzo occhio, una "liaison" spesso molto pericolosa tra la realtà e il ricordo: un frammento di un naufragio del quale tutto si vuole dimenticare e tutto si ricorderà: una Dannazione della Memoria.
48,00 45,60

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