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Il libro, curato dal figlio di Nicola, Angelo Mattanò, è un testo autobiografico che racconta le esperienze di Nicola come soldato italiano e partigiano in Jugoslavia tra il 1942 e il 1945. Il manoscritto, consegnato dal padre al figlio prima della sua morte, mira a preservare la memoria dei sacrifici compiuti durante la Seconda Guerra Mondiale, sottolineando l'importanza della memoria come tesoro del passato e fondamento per il futuro. Il racconto, oltre a descrivere le sofferenze di Nicola (fame, freddo, paura), e anche un messaggio di speranza, resistenza e resilienza.

Vuoi investire in criptovalute? Prima leggi questo libro. Tra promesse mirabolanti e truffe ben mascherate, il mondo delle criptovalute e pieno di insidie. Criptovalute senza inganni ti guida con chiarezza tra rischi e opportunità, svelando in modo semplice non solo il funzionamento di blockchain e tokenizzazione ma anche le dinamiche psicologiche e le logiche sistemiche che guidano il mercato, fornendoti gli strumenti per distinguere i veri trend dal rumore di fondo. Non e un manuale per sognatori, ma uno strumento pratico per chi vuole capire, scegliere e muoversi con intelligenza in un mercato in continua evoluzione.

Un libro di memorie e riflessioni che attraversa generazioni, ideali e paesi. Giacomo Poma ricostruisce la storia della propria famiglia, dal martire Carlo Poma alle radici valdesi, intrecciando il privato con la grande Storia europea. Un mosaico di ricordi, episodi e pensieri dove il passato non e nostalgia, ma la chiave per capire chi siamo.

Perché "Sette storie per sette sere"? "Notte di Carnevale", "I Cutrara", "Jaco" e le sue storie fantastiche, "Calatafimi", "Millie" solo per citarne alcune; storie e personaggi apparentemente slegati e lontani tra di loro, rappresentano un corollario di eventi che in fondo ci raffigurano tutti.

«Di una cosa sono sempre più convinto e credo, che un mondo senza sogni, senza poesia, senza amore, senza fantasia, ovvero un mondo senza un po' di romanticismo, al di la delle mode di turno, non è il mondo di noi esseri umani ... o almeno di una gran parte di noi. Se scrivere .... è come dipingere? Se scrivere è comunicare? Se scrivere contribuisce a realizzare i nostri sogni? Allora anche scrivere ha un senso e io sono felice di aver scritto e pubblicato questo mio ultimo racconto.» (Bellucci Giuseppe)

Serve accettare che c'è un tempo per ogni cosa e questo il momento in cui la generazione dei figli e dei nipoti ha bisogno di spazio, di affetto e d'incoraggiamento. Serve imparare ad allenare la pazienza e ancor più l'ironia ... l'ironia è l'antiruggine dell'anima e giocare con Patrizio e Dalia i nostri nipotini ... nipotini i quali, saranno loro a portare nella nostra vita, gioia, disordine, felicità, caos e lungimiranza. Adesso mi è tutto chiaro ... chiaro da poter scrivere e dire, che la vita è un bellissimo viaggio d'affrontare e raccontare.

Il libro tratta il tema della sostenibilità nel settore della pasta con riferimento ad alcune sperimentazioni e agganciando il tema della cultura condivisa della pasta alla conoscenza del territorio e a specifiche forme di turismo.

"Costruire un'umanità autentica, lontana dall'egoismo personale e nazionale, da assurde lotte che si traducono nella costruzione di barricate fisiche ed ideologiche contro gli altri e nella distruzione dell'ambiente è possibile. Lottare per il diritto alla felicità è possibile. Pensare ad un nuovo umanesimo fondato sulla condivisione, il rispetto per tutti e per madre terra, è ormai inevitabile."

Si tratta di un racconto di genere giallo umoristico. La vicenda, che tratta della prima indagine del capitano Luca Markkonn, dell'Arma dei Carabinieri di Ortisei, si snoda principalmente tra la Val Gardena e la Valle Isarco, in Alto Adige, e Petriolo, nelle Marche. Le indagini vertono sul furto di opere d'arte, che vede coinvolti tre nobili sudtirolesi e un prete statunitense.

Un libro "fai da te" che ti consentira di riscoprire la serenita attraverso un mosaico di racconti che compongono un'unica grande narrazione dell'umanita, dove il passato dialoga con il presente per restituire senso, emozione e consapevolezza. In queste pagine l'autore non si limita a descrivere storie: costruisce un percorso che guida il lettore alla riscoperta della serenita interiore attraverso valori semplici ma profondi come la famiglia, l'amicizia, la solidarieta e la cura dell'altro. Ogni racconto diventa un "attrezzo da manovale" per rimettere insieme i pezzi di un equilibrio spesso smarrito. Il lettore viene accompagnato in scene vive, autentiche, dove le relazioni diventano motore di crescita personale e collettiva. Il passato non e mai nostalgia fine a se stessa, ma materia viva che insegna che siamo il frutto dell'esperienza condivisa nel tempo. Un libro che accoglie, emoziona e costruisce, pagina dopo pagina, come un artigiano dell'anima.

La tesi cerca di dimostrare che il coaching non solo aiuta gli individui a raggiungere i loro obiettivi, ma contribuisce anche a migliorare il loro benessere psicologico complessivo.

Rielaborazione di un lavoro di tesi. L'autore analizza l'opera Sefer Hakmoni di Shabbethay Donnolo (912-983 circa), figura centrale dell'ebraismo altomedievale pugliese, esaminando il suo pensiero in rapporto al Neoplatonismo e alla Mistica ebraica. Attraverso lo studio del concetto di Creazione e del microcosmo umano, si mostra l'originale sintesi operata da Donnolo tra tradizione giudaica, cultura greco-bizantina e filosofia neoplatonica. Interessante la comparazione che l'autore propone tra il pensiero di Donnolo e la filosofia di Giovanni Scoto Eriugena (810-877 circa), in particolare riguardo al tema del "Ritorno a Dio" dell'uomo. La tesi, in generale, propone una rilettura del Donnolo filosofo come frutto maturo dell'ebraismo pugliese, superando rigide categorizzazioni storiografiche.