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Longo Angelo: Storia, costume e letteratura romagnoli

I pinaroli

Pietro Guberti

Libro: Libro in brossura

editore: Longo Angelo

anno edizione: 2022

pagine: 131

Quest'opera - che si rilega strettamente all'altra Porta Nuova dello stesso Guberti e con cui costituisce una sorta di saga romagnola degli umili di Via Carraie a Ravenna - raccoglie una serie di racconti unitariamente sottesi dal tema della pineta. Questi pinaroli - donne e uomini, vecchie e ragazzi - non escono da un testo che mescoli più o meno abilmente antropologia culturale e scienza folklorica: non sono qui come testimoni di una presenza anche residuale di un costume e di una mentalità o della sopravvivenza di un modo di abbigliarsi e di parlare. Sono uomini interi e sanguigni che, prima di tramontare, raccontano ai loro discendenti (e Guberti ne è il poetico depositario) la loro umana vicenda. Uniti tutti nel comune vivere affacciati sulla stessa strada, nel comune lavoro in pineta, nella comune aspirazione ad una società saggia e giusta. Hanno a questo riguardo una fede politica: sono anarchici, socialisti, repubblicani, cristiani. Sono miti e tranquilli: a volte scattano in azioni violente ma sanno essere razionali, hanno il senso delle cose che si devono fare o sopportare, operano con la coscienza che, anche se pochi, purché fermi nelle loro convinzioni, il mondo sociale possono modificarlo e renderlo degno di accoglierli nella loro dignità. Intorno a loro ci può essere lo Stato, spesso ostile, con tutte le sue istituzioni. Ma dentro di loro c'è una coscienza che li sollecita a combattere con la determinazione che è dei credenti. A volte nella loro misura e nella loro gestualità quasi liturgica paiono asceti della Tebaide, simili e della stessa struttura dei grandi mistici del Medioevo. Colloquiano misticamente con la divinità, non quella celeste ma quella che si coglie negli uccelli, nella vita segreta e musicale della pineta, nelle albe e nei tramonti. Ed è questo segno di religiosità intima, raccolta, pudica che sottolinea l'appassionante vicenda degli uomini che fluiscono sotto lo sguardo commosso, mai flebile o dolciastro, dell'autore - che di loro tratteggia profili intensi, con accenti colmi di ammirazione come per dei modelli di umanità. A volta sembra di riascoltare i discorsi e di rivedere i gesti misurati di padron 'Ntoni dei Malavoglia verghiani. Ed è In copertina: disegno dell'autore PIETRO GUBERTI dipinge sin dal 1945 ed ha esposto in mostre collettive e personali in varie città. I primi libri di poesia sono del 1969 e 1970. Ha vinto, nel 71, il Premio del Presidente del Consiglio. Nel 1976 ha pubblicato Porta Nuova, racconto sulla vita di un borgo di Ravenna dal primo novecento alla liberazione. € 18,00 un'ideale sorella del vecchio patriarca siciliano la Rosina che trascorre l'intera sua esistenza come legata alla carriola. Era lo strumento del suo lavoro: ne diventa la bara. E quella bara-carriola diventa nella parola del Guberti un piccolo carro di trionfo della vecchia che così completa la sua dedizione coraggiosa ed indefessa al lavoro e alla vita. Accanto a lei ci sono gli altri pinaroli che come obbedendo ad una voce segreta si avviano lungo la pineta alla ricerca di un'umanità semplice e pura, operosa e giusta. Sul piano dei valori che fanno la storia di un popolo, dalla narrazione del Guberti su Ravenna e sui Romagnoli (ma implicitamente sugli Italiani) dei decenni tra il pre e il postfascismo si imparano più cose vere e lucide che da un austero e massiccio testo di storia. Ed è questo uno dei pregi del libro, della sua lieve e discreta poesia che segna amorevolmente le cose e gli uomini che incontra e ne conserva il sapore pulito, l'autenticità.
18,00 17,10

Stecchetti, Corrado Ricci e Giobbe. Storia di una burla in salsa romagnola

Primo Fornaciari

Libro: Copertina morbida

editore: Longo Angelo

anno edizione: 2015

pagine: 149

Estate 1882, Olindo Guerrini (famoso per i suoi versi scandalosi con il nome di Lorenzo Stecchetti), e Corrado Ricci, suo giovane collega alla Biblioteca Universitaria di Bologna, si trovano insieme al mare a Fano, dove, nell'ozio beato della vacanza, compongono un libello in versi dedicato al personaggio biblico di Giobbe: Giobbe - Serena concezione di Marco Balossardi. Marco Balossardi altri non è che l'ennesima maschera poetica di Olindo Guerrini (che in misura prevalente mise mano al poema), e il libro è pretesto per una burla, come sempre ben architettata secondo il costume dello Stecchetti, nei confronti del poeta catanese Rapisardi, "reo" di avere offeso il vate Carducci in una polemica che infiammò la penisola letteraria di fine Ottocento. I dodici capitoli di questo agile volume ripercorrono le vicende di quei giorni, le amicizie, gli sdegni e gli ideali che animarono il cenacolo poetico bolognese di quegli anni. Ritrae un mondo di galantuomini del Risorgimento in possesso del gusto della burla salace ma senza cattiveria, unita, anzi, alla capacità di ridere di se stessi. Virtù filosofica che li faceva in qualche modo più vicini al personaggio biblico di Giobbe che non al tanto esaltato Satana dell'inno omonimo del Carducci; prossimi al "Nudo sono venuto al mondo e nudo me ne andrò" del patriarca, le cui eterne umane vicende percorrono come una traccia segreta i versi del poema satirico dei due amici al mare.
15,00 14,25

Francesco Serantini. La vita e l'opera letteraria
23,24

Francesco Serantini. La vita e l'opera letteraria
25,00

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