Lubrina Bramani Editore: Biblioteca di lingue e culture locali
Bergamascamente. Cinquecento modi di dire in Bergamasco e ottocento voci del Gaì (gergo dei pastori bergamaschi)
Umberto Zanetti
Libro: Libro in brossura
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2017
pagine: 192
Non occorre essere bergamaschi purosangue per immergersi nella lettura di questo libretto. Basta non assumere un assurdo atteggiamento di sufficienza nei confronti della cultura popolare, dalla quale tutti proveniamo e nella quale affondano saldamente le nostre radici. Basta rendersi conto delle enormi risorse espressive del dialetto, sorto millecinquecento anni fa sulla dissoluzione del latino imperiale, parlato in modo diverso da una zona all'altra della Penisola a seconda dei sostrati linguistici. Come già in una recente opera, intitolata "Bergamascando", si sono adunate qui più di cinquecento locuzioni tipiche del bergamasco, alcune ormai cadute in disuso ma ben attestate dalla letteratura dei secoli passati, altre tuttora presenti e vive nel quotidiano linguaggio comune. Spontaneamente fiorite sulle labbra della nostra gente, tali locuzioni appaiono ispirate da una schiettezza sorgiva, non di rado manifestata da sentimenti che, vestendo di volta in volta i panni della parodia e del paradosso, trasvolano dall'arguzia all'ironia, giungendo a sfiorare la satira e il sarcasmo.
Bergamascando. Cinquecento modi di dire in bergamasco
Umberto Zanetti
Libro: Libro in brossura
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2016
pagine: 188
Si propone qui in chiave ermeneutica un saggio delle locuzioni in uso nella parlata bergamasca. Tali locuzioni emergono dai discorsi diretti, dai dialoghi quotidiani e risultano espressive non solo dell’indole individuale di chi le pronunzia ma anche e soprattutto della psicologia collettiva; esse costituiscono un complesso vastissimo di elementi atti a comprendere e a definire concezioni e comportamenti di una gente, sentimenti e abitudini di un popolo. Si coglie, attraverso l’esame del complesso dei modi di dire, lo spirito comunitario di una gente e se ne appalesano le caratteristiche e i risvolti di ordine spirituale, etico, sociale, civile, culturale. Per il lettore sarà come passeggiare per i borghi e le contrade della Bergamasca e riudire il sincero e icastico dialetto della gente orobica.
Il bergamasco in commedia. La tradizione dello Zanni nel teatro di antico regime
Emanuela Agostini, Siro Ferrone, Giovanni Milesi
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2012
pagine: 290
"Questo è un libro necessario. Se oggi può apparire di qualche necessità leggere, pensare, interrogare il passato, ricomporlo e poi raccontarlo: fare storia. Perché questo libro porta un contributo, garbato, gentile, ma deciso, alla lettura della nostra storia. Ma qui, al momento di pronunciare questo aggettivo, 'nostra', so che occorrono delle precisazioni. Perché qualcuno potrebbe oggi - con qualche ragione - avanzare obiezioni: che cosa hanno in comune le storie delle vallate orobiche con quelle della val Tiberina, con quelle della valle dell'Arno, con quelle del grande entroterra napoletano? Nonostante le particolarità linguistiche, folkoriche, spettacolari, artistiche, di ciascuna di queste regioni, e in particolare di quella principale di cui qui ci occupiamo, la risposta che può dare uno storico del teatro che guardi ai referti dei documenti, degli archivi, dei testi e della vita materiale dei secoli alti, non può che essere affermativa. Sì, la storia dello spettacolo, popolare o colto, dell'area bergamasca, è inseparabile dalla storia dello spettacolo che si sviluppò, nell'incrocio e nella frizione di lingue e culture diverse." (S. Ferrone)
Il Cocho bergamasco alla casalinga
Silvia Tropea Montagnosi
Libro: Copertina rigida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2012
pagine: 80
"Siamo a fine Seicento, inizio Settecento quando il Cocho, anonimo per modestia o discrezione, realizza il suo ricettario che permette di cogliere nel vivo la realtà gastronomica bergamasca così come compariva sulle mense borghesi e della piccola nobiltà. Chi sia il Cocho non è dato sapere. L'unico dato certo è che fu allievo di un certo Teofilo Fagacci di cui peraltro non si hanno notizie. L'anonimo cuciniere è sicuramente bergamasco. Lo si deduce dalla terminologia marcatamente dialettale: gniferi sono le carote (da gnifer), cazzuli i mestoli (da cassùl), sgotolare significa sgocciolare (da sgutulà), struccare significa spremere (da strocà), sbroiare significa scottare (da sbrojà) e così via. I termini bergamaschi da lui utilizzati sono spesso conformi a quelli riportati nel Vocabolario bergamasco italiano latino di Giovan Battista Angelini (1679-1767), nato a Strozza di Valle Imagna." (Silvia Tropea Montagnosi)
Scalvì. Primo dizionario della lingua locale della Val di Scalve. Oltre ventimila parole, detti, proverbi, modi di dire
Sergio Piffari, Sergio Tagliaferri, Roberto Invernici
Libro: Libro rilegato
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2011
pagine: 596
"Per non dimenticare": ecco, questo potrebbe essere il modo più semplice per definire l'obiettivo primario della complessa operazione lessicografica che si esprime in questo Dizionario della lingua locale della Val di Scalve, a salvaguardia di uno dei Beni culturali immateriali più fluidi e storicamente flessibili, inesorabilmente legati a una evoluzione sociale, politica, economica e culturale che, negli ultimi decenni, ha subìto un'accelerazione così forsennata e capillare da farne temere una perdita irrecuperabile. In realtà tale operazione assume significati ben più profondi e meritori, legati a contenuti forti e insostituibili come "identità culturale di una comunità", "cultura e civiltà locale", "modelli valoriali". La lingua è il vero DNA della storia dell'uomo, la traccia e il documento più prezioso del suo divenire, in termini persino impensabili se è vero che in una parola italiana ordinaria e usuale come "rimorso" si mantiene il ricordo dei "morsi" cannibalici all'origine di uno dei fenomeni più drammatici dell'umanità, che ha impresso in un primordiale senso di colpa la nascita della coscienza umana e della sua consapevolezza etica." (Roberto Invernici)