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Libero De Francesci è un uomo qualunque con una vita qualunque: le sue giornate sono scandite da un lavoro che non lo entusiasma, una madre che ha più vita sociale di lui, l’ozio al bar Capocabana e le corbellerie dell’inseparabile e paradossale amico Elenio. Una routine tranquilla, statica, fra abitudini granitiche, riflessioni amare e nessuna sorpresa. Almeno fino all’arrivo dell’arcangelo Gabriele. Con un annuncio che non lascia spazio a dubbi – l’apocalisse è vicina – Libero si ritrova investito di un compito surreale: convincere qualcuno che la fine del mondo è davvero alle porte. Tra colpi di scena, humor beffardo e una buona dose di peripezie, la sua vita prende una piega imprevista e, forse, con la sua... anche quella dell’intero pianeta.

Un’armata di popolani che della guerra conoscono appena il nome. Poche armi, ma molto coraggio e speranza. Un comandante guidato dal senso del dovere e dell’onore. Un racconto avventuroso e picaresco e insieme un romanzo storico. Corre l’anno 1799. La potenza francese, sotto la guida di un giovane generale, Napoleone Bonaparte, si allunga minacciosa sull’Europa e sull’Italia. Il Granducato di Toscana è invaso. Ma un gruppo di Cavalieri di Santo Stefano non accetta di sottomettersi e organizza la prima Resistenza italiana dell’era moderna. Un grido echeggia per tutta la Toscana: «Viva Maria!». Non è solo un’invocazione, è un atto d’amore per la propria terra, un simbolo di identità, libertà e appartenenza, che unisce e accende i cuori, per una sfida che ha il sapore dell’impossibile: liberare la Toscana dall’occupazione napoleonica e ricostituire il Granducato.

Città di luci e ombre, bellezza che rapisce e incanta, Roma è teatro di grandi passioni e piccoli inganni, di amori nascosti e verità taciute. In questo scenario affascinante e ambiguo si muove Priscilla, carismatica e spregiudicata “regina d’Egitto” dei nostri tempi, alle prese con un matrimonio ormai stanco, un’azienda editoriale di successo e una relazione clandestina con il socio Claudio. Una routine perfetta fino al giorno in cui Enea, giovane scrittore dall’anima inquieta, entra nella sua vita. Tra sguardi rubati, fughe improvvise e incontri al confine tra luce e ombra, nasce una passione travolgente che sembra scritta nel destino. Ma a Roma nulla resta nascosto troppo a lungo. Ombre minacciose iniziano a insinuarsi nella loro storia, e i romantici vicoli della città sembrano tingersi di sospetto e inquietudine. Quanto è disposto a rischiare il cuore per una verità che potrebbe distruggere tutto?

La città custodisce storie senza tempo, vicende che potrebbero accadere ovunque e in qualsiasi epoca, perché parlano la lingua universale del genere umano. Sono brevi racconti, pezzi di civiltà, frammenti di vita quotidiana: piccoli drammi e grandi passioni, sogni che si intrecciano a incubi, voci che si mescolano in dialetti tra vicoli, marciapiedi, panchine di un luogo chiamato “Latina” che potrebbe essere ovunque, in un angolo di provincia o nel cuore di una città immaginaria. I personaggi che abitano queste pagine, imperfetti, veri, comici e tragici allo stesso tempo, sembrano usciti dalla strada. Bestemmiano e pregano, ridono e piangono, parlano una lingua sgrammaticata ma sincera, capace di trasformarsi in poesia. Ogni racconto è uno specchio in cui riconoscersi: un’Italia invisibile ma reale prende forma, vibrante di umanità autentica. E alla fine, chi legge non potrà fare a meno di guardare la propria città con occhi nuovi, scoprendo che la vita, quella vera, pulsa proprio lì, sotto casa.

«Non amo parlare. Scrivo. Scrivo perché, se non lo faccio, smetto di esistere». È una voce fragile e intensa quella di Thalia, la sua è un’anima smarrita in un mondo che spesso non sa accogliere il dolore invisibile. Questo libro è la sua confessione, il viaggio attraverso un vuoto interiore che si è fatto compagno di vita, tra paure, silenzi e fughe in città lontane. In queste pagine emergono le difficoltà di chi si sente straniero nella propria esistenza, la lotta quotidiana con una sofferenza che tocca corpo e mente, e la ricerca di un senso oltre il dolore. La solitudine, l’amicizia, la rabbia e l’amore impossibile diventano materia viva, frammenti di un’esistenza attraversata da crisi, partenze e ritorni. Ma il vero cambiamento inizia con una domanda semplice e rara, grazie alle quale Thalia trova il coraggio di guardarsi dentro: «Come ti senti?» Comincia così un cammino di accoglienza e speranza che diventa un invito a non temere la propria vulnerabilità e a cercare, passo dopo passo, la propria strada. Il romanzo non racconta una guarigione facile o definitiva, ma la forza di chi sceglie di camminare, nonostante tutto, verso un futuro finalmente proprio.

Ci sono vite che sembrano scritte a matita, con tratti leggeri e ordinati, e altre che premono per uscire dai margini, inseguendo il colore dei sogni. Paola ha vent’anni e un cuore inquieto, che batte forte dietro il bancone di un bar di paese. Ogni giorno assomiglia al precedente, ma dentro di lei qualcosa freme per venire alla luce. Un incontro - forse reale, forse no - rompe la superficie calma delle sue giornate. Spinta dalla sua amica Silvia e dal bisogno di un altrove, entra per gioco in un sito di incontri. È l’inizio di un viaggio tra desideri e disincanti, palazzi dorati e ombre inaspettate, dove ogni promessa d’amore può essere sogno o inganno. Costretta dagli eventi a tornare nel suo paese, dovrà accettare suo malgrado la realtà. Ma mentre tutto sembrerà allontanarsi, sarà proprio il ritorno alle origini a rivelarle la verità più luminosa. Perché a volte, per trovare la propria strada, bisogna perdersi un po’.

Nel freddo della fine dell’inverno, a Irpin, sobborgo settentrionale di Kiev, un uomo si toglie il giubbotto antiproiettile per proteggere dei bambini. Sa che il suo gesto è rischioso e può portarlo alla morte, nonostante questo, sebbene non sia un soldato, è pronto ad accettare il suo destino per salvare vite innocenti. È Pasha Lee, un attore e presentatore ucraino poco più che trentenne che ha scelto di restare e ha risposto “presente” alla chiamata del suo Paese. In un mondo sconvolto dalla guerra, ogni scelta diventa un atto di resistenza. Questa raccolta di dieci racconti ci conduce nel cuore del conflitto in Ucraina attraverso le vite di uomini e donne che affrontano la brutalità della guerra in modi diversi. C’è chi decide di impugnare un’arma e arruolarsi, chi sceglie di lasciare tutto e scappare verso un confine incerto, chi prende un volo per costruirsi un futuro lontano dal rumore delle bombe. E poi c’è chi rimane. Il libro di Francisco Tosi scuote e illumina, invitandoci a riflettere su cosa significhi davvero resistere.

Viaggiare con il cuore per superare i propri limiti, viaggiare per sentirsi persone nuove, viaggiare - prima ancora che con le proprie gambe - con la propria mente, alla ricerca di una nuova consapevolezza: questo è il cammino intrapreso da Sole e Allegra, due ragazze unite dal destino, l’una lo specchio dell’altra, le cui vite si scopriranno irrimediabilmente legate. Stando in silenzio, in ascolto del cuore potranno avvertire un legame profondo anche senza conoscerlo. Il mistero collegato alle loro fragilità sarà difficile da svelare e, soltanto grazie al potere della mente, potranno comprendere i pericoli corsi e scoprire il coraggio di due madri pronte a tutto per difenderle. Solo insieme saranno anime in equilibrio, solo affrontando un viaggio liberatorio nell’imperfezione dell’essere, potranno conoscere la verità.

Il buio delle foibe. Il buio dell’oblio. Il buio della tirannide. A Pola, in un angolo d’Italia lontana dalla guerra, la famiglia Viganò vive i suoi ultimi istanti di serenità. Poi l’8 settembre 1943 arriva come un colpo al cuore, spalancando le porte a un orrore indicibile: rapimenti, violenze, esecuzioni sommarie e il silenzioso gorgo delle foibe che inghiotte uomini, donne, bambini e verità. Francesco, adolescente pieno di sogni, sopravvive ma perde tutto. È l’inizio di un’esistenza segnata dalla fuga e dall’esilio, ma soprattutto da un’unica, ossessiva missione: ritrovare l’uomo che ha distrutto la sua vita e fargliela pagare. Attraverserà ideologie, confini, abissi morali pur di inseguirlo, tra amori impossibili, sogni traditi e una generazione segnata da un’epoca feroce. Ricostruendo un lungo arco di tempo, dalla pulizia etnica in Istria alla fredda rete dei servizi segreti jugoslavi, I Signori del Buio racconta una storia d’amore e vendetta, di ideali infranti e passioni incancellabili. Un romanzo storico intenso e coraggioso, che dà voce a chi ha vissuto nel buio – e a chi ha avuto il coraggio di affrontarlo.

C’è un vuoto che non riesce a colmare, una parola che le sfugge ogni volta che prova ad afferrarla: padre. Olga l’ha cercata in tanti volti che non sono mai stati suoi, in mille gesti che non hanno mai raggiunto l’essenza. Era solo il corpo che cercava appagamento, mentre l’anima rimaneva sola. Poi è arrivato lui, don Carlo. Un sacerdote enigmatico e distante, un uomo che, con la sua presenza silenziosa, le ha trasmesso la certezza di custodire un mistero che lei non si è mai nemmeno permessa di cercare. Un romanzo intenso e coraggioso, che esplora il confine tra corpo e spiritualità, solitudine e amore, alla ricerca di una risposta che sfida ogni convenzione. Un racconto che penetra nelle pieghe più intime del desiderio e della fede, oltre le regole e le tradizioni, aprendo il cuore alla possibilità di una redenzione segreta.

Petka è una donna in fuga. Da una vita che ha cercato di dimenticare, da un dolore sepolto sotto strati di silenzi, da una terra che l’ha vista crescere ma che non le ha mai dato un vero spazio per esistere. In Italia ha cercato un nuovo inizio, ma le radici del passato affondano ovunque. Nel cuore di un cimitero, tra tombe dimenticate e lapidi che raccontano storie di amori spezzati e destini crudeli, Petka raccoglie la terra come se fosse una reliquia, un ponte tra le vite perdute e la sua. Tra sogni che sembrano messaggi dall’aldilà e memorie che riaffiorano con la forza di un uragano, la protagonista inizia un viaggio dentro sé stessa, alla ricerca di risposte, di pace, di una verità troppo a lungo rimossa. Un romanzo struggente e visionario, in cui la memoria si intreccia con il sogno, la perdita si trasforma in rivelazione e la libertà si conquista solo dopo aver guardato in faccia il proprio passato.

Quando la luna si riempie di luce, qualcosa nasce nell’ombra. Da millenni, regina silenziosa delle notte, veglia sugli uomini, scandisce i ritmi della terra, guida le maree e intreccia il suo destino con miti e leggende. Il suo richiamo è irresistibile, un sussurro d’argento che ancora oggi incanta e trascina oltre il velo della ragione. Una volta al mese però, quando la luna si mostra nella sua pienezza, nasconde qualcosa di inquietante, un bagliore che non illumina: svela. Da sempre si raccontano storie di uomini trasformati sotto la sua luce, creature sospese tra l’umano e il selvaggio, destini scritti nell’ombra. E se fossero più che leggende? Se dentro ognuno di noi ardesse il desiderio segreto di abbandonare le catene della civiltà e ritrovare l’istinto primordiale, il richiamo della foresta, la libertà di un ululato nel vento? Nelle notti di luna piena, alcuni eletti – o maledetti – ascoltano quel richiamo. Si lasciano andare. Si fondono con la loro metà oscura, la stessa che la luna cela dietro il suo volto luminoso. E mentre un ululato lacera il silenzio della notte, il mondo si divide: tra chi trema di paura e chi si illude di essere ormai troppo grande per crederci.