Officina Libraria: Dis/appearance
Wastework. Early modern stories from the cutting room floor
Libro: Libro in brossura
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2025
pagine: 248
Carta straccia, limature di metallo, cera persa, residui di lavorazione di cardatura e tintura, rifiuti edili... In che modo questi scarti dell’arte e dell’industria, apparentemente senza valore, hanno evitato le fiamme del focolare o il colpo di scopa del garzone di bottega per accendere invece l’ingegno, generare nuove forme, e dare impulso a ulteriori atti di creazione? Guardando oltre alle categorie ben indagate di spoliazione e reimpiego, Wastework mette in primo piano lo scarto come espressione materiale di pratiche di ordinamento e classificazione di chi decide di volta in volta tra raccolta e smaltimento, desiderato e indesiderato, salvezza e perdita. Gli autori del volume seguono i destini di stracci sporchi e foglie di indaco in decomposizione, sbirciano i macchinari teatrali dietro il sipario, si avventurano nella fonderia del fabbro, nel laboratorio del chimico, e nelle gallerie dei minatori. Riunendo ricerche di storici dell'arte, dell’architettura, della scienza e dell’ambiente, questo volume esamina gli atti di smaltimento e di riuso, e le conseguenze questi comportano per lo studio della cultura materiale della prima età moderna. Attingendo al campo dei Discard Studies e dell’ecomaterialismo, questi saggi mettono alla prova l’utilità di formulazioni contemporanee – sostenibilità, riciclo, zero-waste, ciclo di vita del prodotto, flussi metabolici – e propongono nuove categorie con cui re-immaginare il passato che abbiamo scartato.
Loot & repair. Repain plunder and restitution between the early modern battlefield and the modern-day
Francesca Borgo, Julia Vásquez
Libro: Libro in brossura
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2025
pagine: 272
Il termine bottino (loot), indicante una categoria di oggetti che esiste prevalentemente in funzione della conquista, descrive una relazione di possesso, se non più specificamente di espropriazione. Il bottino non è una classificazione della storia dell'arte, ma una categoria principalmente giuridica, con la quale tuttavia la disciplina deve confrontarsi, date le sue ripercussioni su ciò che è accessibile, dove e in quali condizioni. Questo volume indaga come il conflitto e la sua risoluzione abbiano storicamente spostato, modificato e riclassificato gli oggetti d'arte nel lungo periodo della prima modernità. Spesso oscurato dalle narrazioni dei saccheggi napoleonici, la prima età moderna è stata testimone per la prima volta del costante trasferimento di beni artistici sul continente europeo, attraverso l'oceano Atlantico e Pacifico. Queste esportazioni hanno scatenato dibattiti di stampo morale, teologico e giuridico sui diritti di proprietà e hanno portato a regole codificate per la condotta di guerra, introducendo il tema della restituzione degli oggetti sequestrati come strumento diplomatico, oltre a far emergere leggi per tutelare l'arte da danni, distruzioni o espropriazioni illecite. I contributi del volume esaminano le diverse e sfaccettate implicazioni della rivendicazione e del recupero di tali beni sia in tempo di guerra, sia in tempo di pace, e riflettono anche sull'attualità di tali questioni, in particolare per le istituzioni che fungono da custodi odierni di queste storie controverse, i musei.