Officina Libraria: I Tatti research series
Robert Klein. A meteor in art history and philosophy. Ediz. italiana, inglese e francese
Libro: Libro in brossura
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2024
pagine: 400
Sebbene Robert Klein (1918-1967), noto per la sua erudizione e l'originalità della sua ricerca, sia stato una figura capitale, se non addirittura paradigmatica, per il campo della storia dell'arte del XX secolo, non è ancora stato dedicato uno studio approfondito alla sua opera. Klein già negli anni Cinquanta si impegnò a ripensare lo studio dell’arte del Rinascimento a partire dalla nozione aristotelica di technè, molto prima che questo ramo degli studi prendesse piede e in controtendenza rispetto alla consolidata connessione tra produzione artistica rinascimentale e ideali neoplatonici. Per lui, l'opera manierista era destinata a creare stupore e meraviglia, invitando lo spettatore a interrogarsi sul processo tecnico: una combinazione di intelligenza e abilità manuale, che ne ha reso possibile la realizzazione in questa forma specifica. Come testimoniano le carte e i manoscritti inediti recentemente scoperti, la technè e il Manierismo sono state ben lungi dall'essere le uniche preoccupazioni di Klein, che con grande originalità si è occupato di numerosi altri temi, tra questi l'arte mnemonica, il paragone, il sogno e la responsabilità. Questo libro, frutto di un convegno organizzato nel 2018 da Villa I Tatti, dal Kunsthistorisches Institut di Firenze e dall'Institut national d'histoire de l'art (INHA) di Parigi per il centenario dalla nascita, fa luce sulle ricerche e sul percorso intellettuale di un importante storico dell'arte e filosofo del secolo scorso.
Global gold. Aesthetics, material desires, economies in the late medieval and early modern world
Libro: Libro in brossura
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2024
pagine: 304
Il volume riunisce studiosi di diverse discipline per analizzare i valori economici e artistici dell'oro e il loro posto nel mondo interconnesso delle culture europee, africane, asiatiche e americane della prima età moderna. Sebbene l'oro sia riconosciuto come un equivalente universale "ammaliante", come recentemente discusso da Zorach e Phillips (2016), i valori dell'oro sono anche storicamente specifici. Il primo mondo moderno rappresenta uno dei momenti cruciali di trasformazione dell'oro, quando i suoi vari significati e ruoli sono stati riaffermati e/o trasformati. Il volume si concentra sull'articolazione di istanze specifiche di usi, ruoli e valori mutevoli dell'oro all'interno delle arene artistiche, economiche e simboliche delle culture mondiali.
Lost & found: locating foundlings in the early modern world
Libro: Libro in brossura
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2023
pagine: 384
Il Seicentenario dell’inaugurazione dell’Ospedale degli Innocenti a Firenze ha offerto un’opportunità per riesaminare i contesti dell’assistenza ai “trovatelli”, sia all’interno che all’esterno di questa istituzione pioneristica. Il volume prende in esame gli spazi e le opere d’arte della stessa istituzione, i modi in cui umanisti e magistrati hanno dato forma letteraria e giuridica all’illegittimità, la cura dedicata alla formazione dei giovani nel senso più ampio, e il modo in cui le altre realtà europee si sono ispirate all’esempio fiorentino nel momento in cui si sono poste l’obiettivo di affrontare la sfida dell’assistenza ai bambini abbandonati nei propri contesti urbani, nazionali e coloniali.
The Mongol Empire in global history and art history
Libro: Libro in brossura
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2023
pagine: 308
Lo studio dei Mongoli è cresciuto esponenzialmente in anni recenti, in concomitanza con il progetto di scrivere storie globali meno etnocentriche e storie dell’arte globali strutturate intorno a reti, contatti e scambi come motori del cambiamento storico ed estetico. L’ascesa dei Mongoli nel tredicesimo secolo non serve solo come paradigma privilegiato per la ricerca, ma anche come punto di partenza per una nuova periodizzazione: i bagliori iniziali della prima modernità definita come una sempre più rapida accelerazione nei sistemi di contatto e comunicazione. I saggi del volume, dettagliati nel sommario qui accanto, sono opera di storici e storici dell’arte specialisti degli studi sui Mongoli e di campi strettamente correlati. Gli studi vanno dal Giappone alla Catalogna ed esplorano l’ascesa dei Mongoli sia come spartiacque storico nell’arte, nella lingua, nella diplomazia e nella politica, sia come caso di studio nelle moderne storiografie di un mondo moderno interconnesso.
Ariosto and the Arabs. Context for the «Orlando Furioso»
Mario Casari, Monica Preti, Micheal Wyatt
Libro: Copertina morbida
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2022
pagine: 472
Tra i testi letterari più dinamici e influenti del XVI secolo, "L'Orlando furioso" di Ludovico Ariosto (1532) è emerso da un mondo i cui orizzonti si stavano rapidamente espandendo, e il poema si presenta come un prisma attraverso il quale esaminare vari anelli della catena di interazioni che hanno caratterizzato l'area mediterranea dall'epoca tardoantica, attraverso il periodo medievale, alla prima modernità e oltre. L'idea di questo volume - e del progetto da cui ha avuto origine - trova il suo punto di partenza nel celebre poema di Jorge Luis Borges, "Ariosto y los Árabes" (1960), che vede il Furioso come il cardine di una cultura letteraria passata e futura che circola tra l'Europa e il Medio Oriente. Protagonista sia del conflitto storico che dello scambio culturale, il "saraceno" musulmano rappresenta l'"altro" essenziale nell'opera di Ariosto, ma l'Orlando furioso si impegna anche con la più ampia rete di comunità religiose, politiche e linguistiche che definiva il bacino mediterraneo del suo tempo. I sedici contributi qui riuniti, scritti da un diverso gruppo di studiosi che lavorano in Europa, Africa e Asia includono ambiti correlati di analisi - filologia, storia religiosa e sociale, cartografia, arte materica e figurativa e rappresentazione - per gettare nuova luce sui sistemi relazionali generati ed esemplificati dal grandioso poema di Ariosto.
Sacrifice and conversion in the Early Modern Atlantic World
Maria Berbara
Libro: Copertina morbida
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2022
pagine: 380
Il volume analizza la diffusione di testi, musica, immagini, riti e idee relativi ai concetti di sacrificio e conversioni nell'Atlantico della prima età moderna. Quando gli europei arrivarono nel continente americano tra XV e XVI secolo, trovarono pratiche rituali percepite come sacrificali. L'immaginario europeo fu invaso da rappresentazioni dei cannibali tupinamba, aztechi che estraevano cuori o idolatri. Ma ciò che l'Europa stava vivendo all'interno dei suoi confini non era causa di un orrore minore: durante il primo periodo moderno nessuna regione europea fu lasciata indenne dai disastri della guerra. Il libro illumina questo particolare aspetto delle influenze reciproche tra l'invasione europea del continente americano e la crisi della cristianità durante la Riforma: la concettualizzazione e la rappresentazione del sacrificio. Per via della centralità nelle pratiche e sistemi religiosi, il sacrificio è uno snodo cruciale per comprendere non solo lo scambio culturale, ma anche lotta per il potere tra società americane ed europee in epoca coloniale. Come vengono interpretate pratiche sacrificali diverse dalle proprie e qual è il ruolo di queste interpretazioni nel processo di conversione al cristianesimo? Dalla prospettiva centrale del sacrificio, i vari articoli di questo libro esaminano l'incontro tra le concezioni sacrificali europee e americane - espresse in testi, musica, riti o immagini - e le loro derivazioni intellettuali, culturali, religiose, ideologiche e artistiche.
Seachanges. Music in the Mediterranean and Atlantic Worlds, 1550-1800
Libro: Copertina morbida
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2022
pagine: 320
Un cambiamento radicale nello studio della storia europea riguarda il ruolo delle migrazioni. Lo studio dei modelli migratori, dei viaggi, dei pellegrinaggi e delle schiavitù ha messo in crisi le visioni nazionalistiche di omogeneità etnica, precedentemente vista come largamente caratterizzante le società della prima età moderna. In particolare il volume esamina la circolazione di musica e musicisti attraverso la diaspora Mediterranea, che finisce con varcare l'Atlantico, in tre parti: Oriente e Occidente, il Mediterraneo; In Italia, dall'Italia; gli imperi francese (Caraibi) e spagnolo (America Latina). Una serie di contributi che affondano le radici nella storia, antropologia, demografia, letteratura e musica dimostrano come l'attraversamento dei confini può cambiare la nostra comprensione della produzione culturale e, al contrario, come lo studio delle performance musicali ci può aiutare a identificare casi di incontro etnico, creolizzazione e meticciato culturale che altrimenti sarebbe difficile rintracciare.

