Ombre Corte: Culture
Lo stato dello Stato. Riflessioni sul potere politico nell'era globale
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2005
pagine: 154
Che ne è dello Stato nell'epoca della globalizzazione? Ha ancora senso utilizzare concetti come sovranità e nazione per interpretare i fenomeni politici attuali? Come cambiano le pratiche politiche e le garanzie legate agli Stati di fronte alla progressiva evanescenza dei confini, a una società sempre più complessa e diversificata? Questo studio è un'indagine sullo "stato" dello Stato che al tempo stesso ne affronta criticamente i principiali snodi storici e teorici. Un'analisi dell'eredità politica dello Stato, che si interroga sulla possibilità di superarne i confini storici e geografici. Impossibile sottrarsi all'opportunità che la crisi del presente ci offre: quella di sganciarsi dalle forme che la politica ha assunto fino a oggi.
L'impero del ventre. Per un'altra storia della maternità
Marcela Iacub
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2005
pagine: 214
Il celebre adagio latino mater semper certa est esprime un'acquisizione di senso comune e, apparentemente, senza tempo: l'idea, cioè, che la maternità sia un dato naturale e universale, segnalato incontrovertibilmente dall'evento biologico del parto. Ma è davvero così? In questo saggio Marcela Jacub interroga il carattere apparentemente autoevidente di questa verità biologica, proponendo una lettura alternativa delle mutevoli fortune dell'istituzione della maternità. A partire dal Codice napoleonico del 1804 fino ai recenti dibattiti sull'adozione, la procreazione assistita e la maternità surrogata, ciò che emerge dalla sua indagine è una concezione storicizzata della maternità.
Un teatro di terra. Il parco archeologico da Velia a Bramsche-Kalkriese
Raffaele D'Andria
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2005
pagine: 126
Interno all'esperienza del "progetto" e alle sue esigenze di verifica, "Un teatro di terra" è un momento di riflessione sulla natura del parco archeologico. Sebbene derivato dall'area archeologica, il parco ne costituisce un decisivo superamento. Nel parco, infatti, non si trascrivono solo le nuove metodologie della ricerca, ma si rappresenta anche un rapporto più aperto e dinamico con il territorio-paesaggio. Sotto quest'aspetto particolarmente interessante è il parco archeologico di Velia, di cui si documentano alcuni recenti interventi: la leggera ricostruzione in terra armata del teatro ellenistico-romano; il recupero a sede espositiva di edifici residuali di età medioevale, l'adeguamento a deposito di una galleria ferroviaria dismessa.
Le astuzie del potere. Pierre Bourdieu e la politica democratica
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2005
pagine: 180
Il volume esamina i molteplici contributi di Bourdieu alla teoria e alla pratica della democrazia: dai fondamentali concetti di "campo politico" e "campo del potere", al modello storico che descrive l'origine dello Stato burocratico moderno, alle importanti analisi sulle pratiche e le istituzioni che sottostanno all'alchimia della rappresentazione. La cogenza e la flessibilità di questi strumenti analitici sono illustrate attraverso una serie di discussioni sul voto, sui sondaggi d'opinione, sulle dinamiche dei partiti, sui dominio di classe e sulla costruzione dello Stato, ma anche attraverso un'esegesi dell'azione politica e della riflessione teorica di Bourdieu sulla politica del riconoscimento e della ragione.
Il Nordest e il suo Oriente. Migranti, capitali e azioni umanitarie
Devi Sacchetto
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2003
pagine: 308
Le scienze sociali hanno a lungo considerato la dissoluzione della comunità come un processo traumatico anche in condizioni pacificate. Quando poi la causa della dissoluzione è la guerra, il panorama sociale si frantuma e appaiono nuove recinzioni. Questo volume indaga sul campo le vicende del Kosovo e della Romania e le loro conseguenze nel Veneto. Nel caso del Kosovo l'autore documenta sia i prodromi del conflitto sia gli esiti migratori del dopoguerra. In Romania, la politica della "porta aperta" ha provocato un'irruzione di capitali stranieri e un'emigrazione verso Occidente tanto agognata quanto sofferta. Infine, l'inserimento nel Veneto di questi migranti sono posti in rilievo attraverso le testimonianze dei protagonisti.
L'età del capitalismo cognitivo. Innovazione, proprietà e cooperazione delle moltitudini
Libro
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2002
pagine: 136
Giovani senza tempo. Il mito della giovinezza nella società globale
Libro
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2002
pagine: 230
Le ragioni di un silenzio. La persecuzione degli omosessuali durante il nazismo e il fascismo
Libro
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2002
pagine: 156
Femminismo senza frontiere. Teoria, differenze, conflitti
Chandra T. Mohanty
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2020
pagine: 254
Da Mumbai a Occupy Wall Street: è questo l’ideale filo rosso che Chandra Talpade Mohanty traccia nella prefazione all’edizione italiana del suo Feminism without Borders. Dal sud al nord del mondo, le donne sono protagoniste dei movimenti di lotta nati per denunciare e combattere gli effetti perversi dei processi di globalizzazione economica. Le loro battaglie contro lo sfruttamento, la privatizzazione dei beni comuni, la riproposizione di assetti patriarcali costituiscono il terreno di nuove forme di soggettività femminile, ma anche di costruzione di solidarietà transnazionali, di legami fra i femminismi del nord e del sud del mondo, dopo che si sono svelati i meccanismi che hanno riproposto, anche nei rapporti fra donne, dinamiche di potere caratterizzate da logiche di classe, razza ed etnia. Proprio a partire dalle tensioni e dal riconoscimento delle asimmetrie di potere che storicamente hanno attraversato i movimenti delle donne a livello globale, infatti, si possono individuare per Mohanty nuove forme di solidarietà che hanno come sfondo comune l’anticapitalismo e l’antimperialismo. I saggi qui raccolti discutono quindi questioni cruciali della politica e della riflessione teorica femminista contemporanea: il rapporto tra riconoscimento delle differenze e ricerca di un nuovo universalismo; il nesso tra riflessione teorica e attivismo femminista; le lotte delle donne del sud del mondo contro le politiche neoliberiste e la ricerca di nuove pratiche di resistenza e di solidarietà fra donne; la relazione esistente, infine, fra politiche della conoscenza e pratiche politiche femministe transnazionali.
Il punto zero della rivoluzione. Lavoro domestico, riproduzione e lotta femminista
Silvia Federici
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2020
pagine: 159
“Come provo a mostrare in questo libro, oggi un femminismo radicale deve operare su vari fronti, ma senza mai limitarsi a una pratica puramente difensiva. La ricostruzione del tessuto sociale, la determinazione di nuovi rapporti di solidarietà capaci di procurare subito, nel presente, nuove risorse e nuovi rapporti sociali, sono la prima condizione non solo per la sopravvivenza ma anche e soprattutto per aprire un processo di riappropriazione della ricchezza e per recuperare il controllo sui mezzi della nostra riproduzione. Abbiamo davanti un lavoro immenso, se si pensa alle condizioni disastrate – ambientali, economiche, sociali – in cui siamo costrette a vivere. Dall’educazione alla salute, dall’ambiente alla costruzione di nuove forme di (ri)produzione: si può davvero dire che dobbiamo mettere il mondo sottosopra, perché la bancarotta del sistema capitalistico è tale che ormai da esso ci si può aspettare solo crisi, miseria e violenza” (Silvia Federici). “Finalmente abbiamo un volume che raccoglie i numerosi saggi che in un periodo di quattro decenni Silvia Federici ha scritto sulla questione della riproduzione sociale e sulle lotte delle donne su questo terreno. Oltre a fornire una potente storia dei cambiamenti nell’organizzazione del lavoro riproduttivo, Il punto zero della rivoluzione documenta lo sviluppo del pensiero della sua autrice su alcune delle questioni più importanti del nostro tempo: la globalizzazione, le relazioni di genere e la costruzione di nuovi beni comuni” (Mariarosa Dalla Costa). “Con pensatrici e attiviste ecofemministe, Federici sostiene che la protezione dei mezzi di sussistenza ora diventa il terreno chiave della lotta e invita le donne del Nord e del Sud a unirsi per costruire nuovi beni comuni” (Ariel Salleh).
Sesso, razza e pratica del potere. L'idea di natura
Colette Guillaumin
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2020
pagine: 245
Ancora poco nota in Italia, in ragione anche della scomoda radicalità del suo pensiero antiessenzialista, Colette Guillaumin ha teorizzato dalla fine degli anni Sessanta il carattere sistemico, non accidentale e non innato di sessismo e razzismo. Attraverso un'analisi storica e sociologica delle idee di sesso e di razza e dei rapporti sociali che le hanno prodotte, Guillaumin dimostra che le donne e le persone non-bianche sono gruppi oppressi e che è l'oppressione a creare questi gruppi. In altre parole, uomini e donne, bianchi e non-bianchi sono categorie che non hanno nulla di "naturale", e quindi nulla di eterno. Sono classi antagoniste prodotte da forme sistemiche di dominio, di sfruttamento, di appropriazione di una classe (di sesso, di razza) sull'altra, e trasformate in "gruppi naturali" da un'ideologia che fabbrica "l'idea di natura" per nascondere l'origine sociale dei rapporti asimmetrici tra gruppi di sesso e di razza. Impensabile, rivoluzionaria è la tesi sostenuta da Guillaumin in questo testo precursore e ormai classico. Una tale visione caratterizza, più in generale, l'approccio del "femminismo materialista", sviluppatosi in Francia, che conta tra le principali esponenti, oltre la stessa Guillaumin, Christine Delphy, Monique Wittig, Nicole-Claude Mathieu e Paola Tabet. I testi di Guillaumin da un lato, ispirano senza sosta nuove ricerche (sui processi di razzizzazione, sulla performatività del linguaggio, sulla dominazione adulta), dall'altro, costituiscono un contributo alla prospettiva detta oggi "intersezionale", che guarda il reciproco riprodursi dei rapporti sociali di oppressione.
Velocità e attesa. Tecnica, tempo e controllo in Paul Virilio
Ubaldo Fadini
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2020
pagine: 144
Tante sono le formule impiegate per raffigurare in maniera effettivamente incisiva la società contemporanea: società del rischio, società della prestazione, società dell'accelerazione. È quest'ultima ad apparire come assai convincente, proprio perché coglie la predominanza, particolarmente evidente oggi, di tutto ciò che risulta rapido, appunto sempre più accelerato, veloce. Tale predominanza è stata analizzata con grande maestria intellettuale da Paul Virilio, l'ultimo esponente di una generazione di studiosi che ha annoverato tra le sue fila autori di riconosciuta fama internazionale come Gilles Deleuze, Michel Foucault, Jacques Derrida, tra gli altri. È stato infatti merito di Virilio, con il suo percorso pluridecennale di ricerca, aver indagato con strumenti assai sofisticati gli effetti, accanto ai suoi supporti tecnologici, della velocificazione complessiva dei modi di vivere, che riguardano soprattutto la nostra sensibilità, la nostra intelligenza e capacità di comprensione della realtà. Questo libro vuole appunto presentare una vicenda intellettuale tra le più affascinanti del nostro tempo, contraddistinta da una profondità d'analisi e di individuazione delle principali tendenze di sviluppo della società odierna, di ciò che appare disegnato dall'ultimo "assoluto" ancora vigente: la velocità.