Pegasus Edition: Oltre

Ho intitolato questa nuova silloge “Cantar quel che cuor e estro dettano ” (dal titolo della poesia eponima), perché la lirica voce scaturisce soprattutto dal cuore, dal sentimento, dalle passioni e dalle emozioni (e non dall’arido intelletto come la filosofia e la scienza), mediante lo sguardo del poeta che spazia continuamente dal presente al passato e da questo al futuro, tra dubbi e angosce, tra ricerca della Bellezza e ripulsa per l’inestetismo, per l’economicismo e il malcostume della quotidianità. Dall'introduzione dell'autore

Il numero del tempo è una raccolta delle riflessioni più intime, degli impeti d’amore mossi dalle esperienze degli ultimi dieci anni. Morte, rinascita, tormento, vita si intrecciano e si accompagnano agli attimi solidificati dalle spinte dell’anima.Le poesie, intervallate dai miei pensieri, non hanno titolo. Sono, semplicemente, scandite dal tempo. Il tempo necessario per curare le ferite e guardare il futuro con occhi diversi, curiosi, maturi. (dalla presentazione dell'autrice)

«L'ovidiano titolo Tristia (tristezza) della presente silloge poetica, richiama il senso di perdita d'ogni speranza di vivere in un mondo migliore, rispetto l passato; col rimpianto d'un qualcosa che sembra fuggito per sempre dalla terrestre dimora: il senso d'umanità. Viviamo, infatti, in tempi sempre più foschi, in cui smarrita sembra la bussola della civile convivenza e del rispetto tra individui e popoli; ragion per cui, ardo diventa immaginare un futuro roseo, dal momento che "novelli piccoli cesari" han fatto irruzione sulla scena della storia con loro algido sorriso e inespressivo viso, col loro passo stentoreo e retorica militaresca, con le loro provocatorie prove di forza che conculcano speranze e sogni di popoli e di future generazioni.»

Se voi amate, voi potete, se voi non amate, voi non potete. L’amore è la chiave di una platonica evoluzione umana, la forza di questo sentimento se reso universale e puro, può farci raggiungere obbiettivi prima inimmaginabili. La guida verso questa meta pura, è Dio. Questo è il fine ultimo del libro, pubblicato dopo diversi anni della sua stesura, in quanto il tempo è servito a darmi il coraggio necessario per poter continuare il ciclo iniziato con Luce Splendente. Entrambi i libri vogliono essere ricchi di valori, scritti con innocenza e soprattutto attraverso l’ispirazione, senza la quale il poeta non sarebbe nulla.

“Girotondo nella notte” è una raccolta di poesie che fanno riferimento ai momenti nelle notti insonni, in cui tanti pensieri diversi si prendono per mano, si insinuano nella mente e la scompigliano. Ne scaturisce un girotondo di emozioni che portano inevitabilmente alla parola che le esprime e dalla parola alla poesia.

"La silloge assume intitolazione dalla prima poesia delle trentadue contenute. Candide criniere è la parziale raccolta in corso di un lavoro (non strettamente filosofico e sistematico, seppure non superficiale), sui quesiti a cui la vita ci sottopone. Candide criniere, come le onde del mare, percorrono irreversibilmente sogni, parole, sentimenti, dolori ,e a posteriori, definiscono la carta individuale del percorso compiuto, per cui è possibile ricavarne una mappa che inevitabilmente sarà caratterizzata da aleatorietà."

L’opera vuole essere una piccola raccolta di pensieri, che non hanno una forma fisica, che pure ci appaiono quando volgiamo il nostro sguardo dentro di noi; da quel momento assumono dimensioni, colori, suoni, pur rimanendo invisibili agli altri.Dalla presentazione dell'autore

"L’autore narra e indaga una condizione umana, quella attuale, che tenta di inaridire e seppellire i sogni, di annichilire il senso stesso dell’esistenza, ma che tuttavia non può che aprirsi alla primaverile e germogliante speranza che sconfigge il trionfo del nulla." (dalla prefazione di Francesco Maria Trotta)