Prospettiva: Presente storico
Le disavventure della rivoluzione socialista. Lezioni su Rosa Luxemburg, Lenin, Trotsky, Moreno e altri
Dario Renzi
Libro
editore: Prospettiva
anno edizione: 2015
pagine: 252
Praga 1968. Socialismo e libertà
Lorenzo Gori
Libro
editore: Prospettiva
anno edizione: 2001
pagine: 180
Quello strano ottobre. Critica e anticritica del '17 bolscevico
Claudia Romanini
Libro
editore: Prospettiva
anno edizione: 1997
pagine: 110
Socialismo e totalitarismo. Scritti (1933-47)
Victor Serge
Libro
editore: Prospettiva
anno edizione: 1997
pagine: 193
Assassinii nel maquis. La tragica morte di Pietro Tresso
Pierre Broué, Raymond Vacheron
Libro
editore: Prospettiva
anno edizione: 1996
pagine: 167
Gli spartachisti nella rivoluzione tedesca (1914-1919)
Claudio Olivieri
Libro
editore: Prospettiva
anno edizione: 1994
pagine: 188
Gli eroi di Varsavia. Resistenza e rivolta nel ghetto (1939-1943)
Fabio Beltrame
Libro: Libro in brossura
editore: Prospettiva
anno edizione: 2013
pagine: 134
L 'eroica rivolta del ghetto di Varsavia fu la più importante azione di resistenza avvenuta nella seconda metà del 1942 in Polonia, quando la maggior parte dette comunità ebraiche erano state ormai decimate e i sopravvissuti erano stremati dall'orrore e dalla fame. Seppure nella drammatica emergenza del vivere o morire, quella di Varsavia non si tradusse in una mera ribellione alla violenza bruta nazista e non fu solo difesa estrema della vita. L'esistenza di una capillare rete di mutuo soccorso e di numerose attività culturali e formative era ed è la testimonianza dell'anelito vitale ed affermativo che in essa si esprimeva. Fu la prima rivolta urbana armata contro gli occupanti nazisti e la sua eco si diffuse in tutto il resto d'Europa.
Iran 1978-1982. Una rivoluzione reazionaria contro il sistema
Mamadou Ly
Libro: Libro in brossura
editore: Prospettiva
anno edizione: 2003
pagine: 159
La Persia è un mito e, al contempo, un dramma. Il suo nome evoca immediatamente scenari e personaggi fiabbeschi e leggendari all'altezza di quelle raccontate da Sherazade, ma richiama immediatamente la realtà drammatica e plurisecolare di sfruttamento e oppressione di un popolo che ha chiamato il proprio paese Iran, da sempre e molto prima che lo decidesse formalmente lo scià Reza, nel recentissmo 1935. Da prima dei tempi di Ciro il Grande fino al 1935 e oltre, il popolo è sempre stato oppresso e sfruttato, sottoposto a tirannia e imperio, infiniti nelle forme e nella durata, nonostante ripetuti e molteplici tentativi di liberarsene, nonostante rivolte e ribellioni.