Ricerche&Redazioni: Duemilanovecentododici
Chi apre serra. Una vita da rifugista al Gran Sasso
Luca Mazzoleni
Libro: Libro in brossura
editore: Ricerche&Redazioni
anno edizione: 2024
pagine: 248
Il libro di Luca Mazzoleni nel quale si racconta, senza filtri, dalle prime scorribande adolescenziali ai suoi 40 anni al Gran Sasso come rifugista. «Quando girai per la prima volta la chiave nella toppa del portone del Duca degli Abruzzi non potevo immaginare che quel gesto lo avrei ripetuto innumerevoli altre volte, lì e poi al Franchetti. In pochi giorni da liceale mi ero ritrovato responsabile di una piccola attività, quasi diroccata è vero, ma che per me era tutto quello che volevo. Quel giorno di inizio giugno spinsi la porta ed entrai, tutto il resto accadde da sé: ero felice e non mi facevo problemi o domande, semplicemente vivevo l’esperienza. Solo pochi giorni prima avevo lasciato il liceo senza progetti e con una capriola repentina la mia vita era andata a legarsi strettamente ai quei due piccoli rifugi sul Gran Sasso. Sono passati tanti anni e continuo a fare il mio lavoro, un po’ affaticato certo, un po’ meno energico e infervorato perché la stanchezza si fa sentiere, ma riesco sempre a godere della bellezza di questi luoghi, dello spettacolo del sole che sorge dal mare al mattino e delle pareti che a sera rosseggiano prima di essere avvolte dall’oscurità della notte.»
Una vita in fuga. La perdita
Germana Maiolatesi
Libro: Libro in brossura
editore: Ricerche&Redazioni
anno edizione: 2023
pagine: 168
Il primo romanzo di Germana Maiolatesi, una delle alpiniste italiane più forti di tutti i tempi. "Una vita in fuga" – che racconta la vita di un alpinista romano alla continua ricerca di se stesso – esce per la collana "Duemilanovecentododici" diretta dal nostro autore pluripremiato Stefano Ardito. «Germana ha riversato la sua vicenda di vita in un romanzo, l’ha fatta interpretare da un uomo, si è lanciata in un viaggio nuovo e affascinante, con la stessa grinta di quando partiva per un tiro di corda impegnativo, o si lanciava in una discesa di sci ripido o estremo... Nelle pagine che state per leggere, Germana Maiolatesi mette in scena una storia di vita coinvolgente, momenti autentici di amore e di morte, straordinari paesaggi di roccia e di ghiaccio che solo chi li ha percorsi può raccontare con tanta dimestichezza e precisione. Sedetevi in poltrona, legate la corda all’imbrago e partite. Quando arriverete sulla vetta, se vi va, lanciate un urlo di gioia, e raccontate a Germana (e magari anche a me) com’è andata. Buona lettura.» (dalla prefazione di Stefano Ardito)
Una storia d'amore e avventura
Germana Maiolatesi
Libro: Libro in brossura
editore: Ricerche&Redazioni
anno edizione: 2020
pagine: 560
Nel suo libro Germana Maiolatesi, una delle alpiniste italiane più forti di tutti i tempi, racconta le sue avventure di alpinismo, scialpinismo, torrentismo e downhill. Così Ardito nella sua prefazione : «Quello che state iniziando a leggere sembra un libro di montagna, e da un certo punto di vista lo è. Ma è prima di tutto una grande, fortissima storia d’amore. Qualche volta, prende i toni dolci di una notte stellata, di un tramonto con tutte le sfumature del rosa, della meraviglia abbacinante di Campo Imperatore o delle creste dei Monti Sibillini con il sole splendente e la neve... Queste pagine non sono state scritte da una scarpinatrice o da una climber qualunque, ma da una donna che è stata per decenni la signora dei Sibillini e del Gran Sasso.»
Salire con Stefano Zavka
Lorenza Moroni
Libro: Copertina morbida
editore: Ricerche&Redazioni
anno edizione: 2017
pagine: 128
Nel suo libro, Lorenza Moroni racconta la vita e l'alpinismo dell'amico Stefano Zavka a 10 anni dalla sua ultima salita. Stefano, diventato nel 2004 la prima Guida Alpina dell'Umbria, raggiunge la vetta al K2 il 20 luglio 2007, e scompare tragicamente nelle ore immediatamente successive. E' la storia di una amicizia vera: "Il ragazzo che ricordo non è il primo scalatore solitario della temibile Farfalla sul Gran Sasso, non è l'elegante e fortissimo alpinista del Centro-Sud che ha stupito con le sue ascensioni di misto estremo sul Monte Bianco... Il ragazzo che io ricordo è l'amico che mi ha accompagnata per tanti anni lungo strani ed entusiasmanti vagabondaggi verticali, che aveva fatto dell'altruismo una pratica di vita". "Tu non sei più qui. O almeno, non ci sei fisicamente. Disperso sul K2! Chi lo avrebbe mai detto, amico mio? Non so se ho realizzato. Credo di no. Per capire sono venuta qui, sui Monti Sibillini. Tu lo sai, è la mia casa, era la tua casa; questo è il luogo che di solito raccoglie le nostre ansie, la nostra stanchezza, le frustrazioni e, come per magia, trasforma questi sentimenti negativi in forza, energia, gioia e libertà".