Soldiershop: Witness to War
White devils! «Monte Cervino» Alpine Ski Battalion 1941-1943
Pierluigi Romeo di Colloredo Mels
Libro: Libro in brossura
editore: Soldiershop
anno edizione: 2020
pagine: 100
Le camicie nere sul fronte russo 1941-1943
Pierluigi Romeo di Colloredo Mels
Libro: Libro in brossura
editore: Soldiershop
anno edizione: 2020
pagine: 100
Le Camicie Nere vennero inviate sul Fronte Orientale per costituire la punta di lancia ideologica della lotta tra il fascismo ed il comunismo sovietico: riassunta da Mussolini con lo slogan: O Roma o Mosca. Dopo i buoni risultati ottenuti nel 1941 dalla 63a Legione Tagliamento, altre unità vennero inviate in Russia nel corso del 1942 venendo a costituire i Raggruppamenti 3 Gennaio e 23 Marzo, che erano in pratica due brigate che, insieme alla Legione Croata della MVSN, si distinsero nel corso dell’avanzata verso il Don e il Volga e nel corso delle battaglie difensive dell’estate-inverno 1942, e che subirono fortissime perdite nel corso della ritirata italiana dell’inverno del 1942-43.
Italian black shirts on the Eastern front 1941-1943
Pierluigi Romeo di Colloredo Mels
Libro: Libro in brossura
editore: Soldiershop
anno edizione: 2020
pagine: 100
Bari 1943: la seconda Pearl Harbor
Francesco Mattesini
Libro: Libro in brossura
editore: Soldiershop
anno edizione: 2020
pagine: 100
Il bombardamento notturno di Bari del 2 dicembre 1943 fu un’azione spettacolare effettuata a bassa quota da velivoli della Luftwaffe, con lo scopo di attaccare le navi da trasporto di un importante convoglio che si trovava nel porto sotto scarico nei moli, e che era stato segnalato al mattino dalla ricognizione aerea tedesca. Bari era stata raggiunta dalle truppe britanniche l’11 settembre in seguito agli avvenimenti della resa dell’Italia, e gran parte dei rifornimenti che vi affluivano erano destinati all’8° Armata del generale Montgomery, e all’aviazione statunitense i cui bombardieri pesanti della 15a Air Force si erano installati negli aeroporti della Puglia, in particolare di Foggia, per battere da sud obiettivi tedeschi nella Germania e nei Balcani. La sera del 2 dicembre decollarono dagli aeroporti dell’Italia settentrionale 105 bombardieri Junker 88 di sei Gruppi da bombardamento e di essi 88 attaccarono l’obiettivo con effetti disastrosi per gli alleati, successo conseguito con la sola perdita di due Ju. 88. L’attacco causò gravi perdite agli anglo-americani, che non subivano un’incursione aerea di sorpresa cosi devastante dall’epoca in cui, il 7 dicembre 1941...
Bari 1943: the second Pearl Harbor
Francesco Mattesini
Libro: Libro in brossura
editore: Soldiershop
anno edizione: 2020
pagine: 100
The divisions of the army of the R.S.I. 1943-1945. Volume Vol. 1
Paolo Crippa, Carlo Cucut
Libro: Libro in brossura
editore: Soldiershop
anno edizione: 2020
pagine: 100
La decisione di Mussolini di occupare la Grecia
Francesco Mattesini
Libro: Libro in brossura
editore: Soldiershop
anno edizione: 2020
pagine: 100
Alla fine del 1940 i fronti militari italiani, di terra, di cielo e di mare, attraversavano un periodo di grande crisi, perché il nemico, allora rappresentato dall'Impero britannico e dalla Grecia, era ovunque all'offensiva, ed aveva inflitto al membro meridionale dell'Asse europeo una serie impressionante di sconfitte. In tale situazione il Capo del Governo italiano, Benito Mussolini, temendo di dover chiedere perfino un armistizio alla Grecia che aveva aggredito, era stato costretto ad invocare, fin dall'inizio di novembre del 1940, l'aiuto della Germania. Aiuto che, mettendo fine all'assurda formula della guerra parallela, era stato accordato da Adolf Hitler. Ma vediamo come si svolsero gli avvenimenti che portarono l'Italia in quella penosa situazione...
Reparti corazzati jugoslavi 1940-1945
Paolo Crippa, Luigi Manes
Libro: Libro in brossura
editore: Soldiershop
anno edizione: 2020
pagine: 100
Questo volume racconta la storia quasi sconosciuta dei carristi Jugoslavi dalla formazione al secondo conflitto mondiale. La formazione delle prime unità corazzate dell'Esercito del Regno di Jugoslavia risale alla fine degli anni '20, quando le autorità militari sentirono la necessità di dotare i reparti di una componente blindata, sulla scorta delle esperienze vissute durante la Grande Guerra dagli eserciti impegnati nella guerra di trincea. Contrariamente a quello che succedeva presso molti altri eserciti europei a quell'epoca, queste unità corazzate non si svilupparono come un'estensione delle divisioni di cavalleria ma si formarono invece come reparti indipendenti, ufficialmente denominati “Unità Combattenti”. Con questi reparti il Regno di Jugoslavia affrontò la Seconda Guerra Mondiale. Dopo l'invasione italo-tedesca del 1941, la Croazia Indipendente e le forze collaborazioniste slovene formarono unità corazzate, impiegate nella lotta antipartigiane, e la Wehrmacht costituì 3 Divisioni Corazzate formate da volontari croati.
British tracked carriers of World War Two
Luigi Manes
Libro: Libro in brossura
editore: Soldiershop
anno edizione: 2020
pagine: 100
Le cingolette britanniche della seconda guerra mondiale
Luigi Manes
Libro: Libro in brossura
editore: Soldiershop
anno edizione: 2020
pagine: 100
Il generico termine carrier viene di norma utilizzato per identificare una serie di piccoli veicoli cingolati a cielo aperto, protetti solitamente da una leggera corazzatura, divenuti autentiche ‘icone’ dell’esercito britannico tra il 1939 e il 1945. Inizialmente destinati ad assicurare opportuna mobilità al fucile mitragliatore Bren, i carriers furono successivamente adattati a ruoli differenti. Prodotti in grandi quantità, questi versatili mezzi ebbero modo di essere impiegati da quasi tutte le nazioni coinvolte nella seconda guerra mondiale.
Milizia difesa territoriale e guardie civiche nell'O.Z.A.K. 1943-1945
Paolo Crippa, Carlo Cucut
Libro: Libro in brossura
editore: Soldiershop
anno edizione: 2020
pagine: 100
Con la proclamazione dell'Armistizio, tutto il territorio che comprendeva le Province del Friuli-Venezia Giulia, la Provincia di Lubiana e l'Istria, considerato di vitale importanza per le linee di comunicazione e per il rifornimento dell'esercito tedesco in Italia, di fatto assorbito dal Reich, sotto la forma giurisdizionale della cosiddetta Zona di operazioni del Litorale Adriatico. Il governo della R.S.I. tentò di ristabilire la propria autorità nell'O.Z.A.K. anche in ambito militare, ma l'ingerenza tedesca fu sempre feroce. Fu impedito alle ricostituite Legioni della M.V.S.N. di confluire nella G.N.R. ed i tedeschi imposero a queste unità la denominazione di Milizia Difesa Territoriale (M.D.T.), formalmente parte della G.N.R., ma nella realtà autonoma. LA M.D.T. si configurò come “Landschutz”, cioè una unità di difesa del territorio. Parallelamente il Prefetto Coceani ed il Podestà Pagnini promossero la costituzione di un'unità di autodifesa, la Guardia Civica, a Trieste, esempio seguito in altre città della regione.