Adda: Storia e documenti
Le légendaire Frédéric II de Hohenstaufen
Bianca Tragni
Libro: Libro in brossura
editore: Adda
anno edizione: 2015
pagine: 162
Altamura e la grande guerra. I luoghi della memoria
Libro: Libro in brossura
editore: Adda
anno edizione: 2015
pagine: 138
Ad un secolo dall'entrata in guerra dell'Italia, un'occasione per meglio riflettere su quel conflitto mondiale e approfondire i valori della cultura della democrazia e della coesistenza pacifica fra i popoli. Il lavoro storico-documentario del Liceo Scientifico e Linguistico "Federico II di Svevia" di Altamura, che ha coinvolto gli studenti delle quarte e quinte classi coordinati e sostenuti dai docenti promotori dell'iniziativa, analizza la realtà altamurana cercando collegamenti e intrecci con gli scenari nazionali e internazionali connessi all'evento bellico. La mostra e il relativo volume che la documenta rientrano nel programma ufficiale per le Commemorazioni del Centenario della Prima Guerra Mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale.
Storia del brigantaggio nella valle dell'Ofanto 1860-1865
Antonio M. Paradiso
Libro: Libro in brossura
editore: Adda
anno edizione: 2015
pagine: 376
Contadini e briganti in armi, borghesia al potere e Stato, burocrazia amministrativa e Guardia Nazionale. Sono i protagonisti - ricostruiti dall'autore grazie dall'accurata indagine e analisi dei documenti custoditi nell'Archivio Storico della Città di Canosa - del viaggio coraggioso e appassionato intrapreso da questa Storia del brigantaggio nella Valle dell'Ofanto. "Sullo sfondo di un conflitto sanguinoso svoltosi nel Mezzogiorno d'Italia dal 1860 al 1865 tra occupanti e occupati, con la caratteristica di una vera e propria guerra civile tra Italiani", queste pagine danno voce, oltre che a figure già note al grande pubblico, a personaggi meno noti o del tutto sconosciuti: sindaci come Giuseppe Barbarossa, Fabrizio Rossi, Vito Samele e Calderone di Lavello con le loro idee e opinioni; contadini, massari, proprietari, semplici cittadini con le rispettive deposizioni giurate; generali, intellettuali, magistrati, uomini d'arme con le dichiarazioni da loro rese alla Commissione d'inchiesta sul brigantaggio nelle province meridionali; importanti funzionari dello Stato, come il Prefetto di Bari Fasciotti, il Sotto Prefetto di Barletta Manganaro e funzionari semplici, come il Delegato valdostano di Pubblica Sicurezza Claudio Berthod. "Un affresco vario e realistico di persone e fatti, come si addice al grande scenario della storia".
Calabria medievale. Ambiente e istituzioni (secoli XI-XV)
Pietro Dalena
Libro: Libro in brossura
editore: Adda
anno edizione: 2015
pagine: 388
"Quel che si apprezza, in queste pagine, è il respiro che non stringe la Calabria entro gli augusti confini di una terra "marginale", come in troppi hanno fatto, ma la colloca dove va collocata: al centro del Mediterraneo e di una problematica storica i protagonisti della quale - per il periodo considerato - sono i medesimi della "grande" storia: l'eredità bizantina, l'ombra del vicino Islam, i conquistatori normanni, i legislatori svevi, gli angioini e gli aragonesi guidati da sovrani i quali, non a caso, attribuirono il titolo di duchi di Calabria ai loro eredi al trono. Calabria europea, Calabria mediterranea. Terra nella quale si riflettono, con una specifica problematica, le grandi questioni e nella quale si propongono, con specifiche varianti, le grandi strutture di fondo della storia appunto euromediterranea. [...] Una storia di differenze, di articolazioni, di sfumature, spesso sfociata in momenti drammatici. Una storia aspra e talvolta amara, una storia cupa eppure illuminata da straordinari squarci di luce. Non è un caso che questa terra di acque limpide e di profonde foreste fosse una perla della Magna Grecia; né che vi sia nato e vi si sia ispirato quel purtroppo in parte ancora misconosciuto ma intenso e profondo genio del Rinascimento che fu Galeazzo di Tàrsia, una voce poetica dell'altezza di un Cervantes, di un Tasso e di uno Shakespeare" (dalla Prefazione di Franco Cardini).