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Adelphi: La collana dei casi

Brutti incontri al chiaro di luna. Il rapimento del generale Kreipe

William Stanley Moss

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2018

pagine: 212

Creta, 26 aprile 1944. Due ufficiali inglesi travestiti da tedeschi e tre partigiani cretesi rapiscono il generale Kreipe nei pressi di Villa Ariadne, la sua residenza ufficiale, e a bordo della sua automobile, come in un sogno, riescono a superare ventidue posti di blocco e a raggiungere le pendici del Monte Ida. Là si scatenerà una delle più epiche e rocambolesche cacce all'uomo di tutta la seconda guerra mondiale: venti giorni in fuga, braccati da migliaia di soldati, al termine dei quali, grazie all'aiuto della resistenza cretese, il commando lascerà miracolosamente l'isola alla volta del Cairo. Quei due ufficiali inglesi erano il capitano William Stanley Moss, detto Billy, un ragazzone di ventidue anni dai modi non proprio cordiali e che non sapeva una parola di tedesco, e il maggiore Patrick Leigh Fermor, detto Paddy, solo di qualche anno più vecchio, ma che già aveva attraversato a piedi l'Europa come un cavaliere errante e presto sarebbe diventato uno dei grandi scrittori di viaggio del Novecento. Molte storie sono state raccontate su questa impresa leggendaria - e Fermor stesso scrisse sull'episodio alcune pagine memorabili -, ma soltanto il libro di Moss permette di ricostruire dall'interno come siano andate veramente le cose: un resoconto asciutto e dettagliato dei fatti, annotati in forma di diario mentre stavano accadendo, che ancora oggi non ha perso nulla della sua forza romanzesca.
19,00 18,05

Lettere. Volume Vol. 1

Samuel Beckett

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2018

pagine: 528

Samuel Beckett è stato a lungo conosciuto, e venerato, anche per la sua aura, dovuta all'aspetto fisico, all'inaccessibilità e al singolare dono per cui certe sue battute - scritte o recitate che fossero - entravano subito nella leggenda e nell'uso quotidiano. Ma soprattutto colpiva, intorno a lui, una zona di silenzio, che era in primo luogo una cifra stilistica. Così, di fronte alle sue lettere straripanti torna in mente il celeberrimo slogan inventato dai produttori di Nìnotchka per la Garbo: Beckett parla! Sì, perché nelle sue lettere Beckett parla, moltissimo, e di tutto: del suo primo datore di lavoro, «Mr Joyce»; delle regioni più impervie della psiche, che esplorava con l'aiuto di Wilfred Bion; delle numerose lingue che abitava, e da cui spesso si sentiva posseduto; della miseria in cui era costretto a vivere; della stupefacente quantità di rifiuti editoriali accumulati dal suo primo romanzo, Murphy ; e dei suoi viaggi in Europa, su cui spicca una straordinaria esplorazione della Germania di Hitler, in cui Beckett si addentra con il proposito di vedere quadri degli antichi maestri ma anche dei moderni, esattamente quelli che i nazisti, ritenendoli degenerati, avevano appena tolto dalla circolazione. A tratti, le pièce che il giovane viaggiatore avrebbe scritto dopo la guerra sembrano ispirate a fatti realmente accaduti e il «Fallire ancora, fallire meglio» appare qualcosa di più che un programma estetico. E, a libro chiuso, si ha la sensazione rara che, con Beckett, le sorprese siano appena cominciate.
50,00 47,50

Lo scrittore e il mondo

Vidiadhar S. Naipaul

Libro: Copertina morbida

editore: Adelphi

anno edizione: 2017

pagine: 544

Chi desidera sapere - nel senso innanzitutto di vedere - come è fatto il mondo, oggi e l'altro ieri, non ha che da aprire questi reportage di Naipaul, che coprono quattro decenni e abbracciano quattro continenti, soffermandosi anche in luoghi-crocevia come la «sua» Trinidad. Empatico e spietato al tempo stesso, Naipaul vede in molti degli scenari che attraversa un'irrisolta concentrazione di modernità e decadenza, esito di una continuità deviante tra il periodo coloniale e i governi-regimi successivi. Così è in un'India disseminata di villaggi anonimi semi o sottosviluppati e di stazioni ferroviarie che la notte rende «indistinguibili l'una dall'altra». O in un Congo-Zaire - quello della dittatura di Mobutu, «cittadino, capo, re, rivoluzionario» - che si riverbera, al di là dell'Oceano, in tanti frammenti dell'«Africa della diaspora». O, ancora, in un'Argentina velleitaria e impoverita, predata e predatoria, archetipo di tutte le dittature latino-americane che hanno imparato «a sfruttare l'effetto drammatico del silenzio» come parte della «strategia del terrore». L'effetto finale, anche grazie a una prosa capace di alternare lunghi indugi descrittivi e improvvise sintesi aforistiche, è una contemporanea compressione e dilatazione del mondo. «In seguito mi sono reso conto - credo di averne avuto sentore per tutta la vita, ma l'ho compreso filosoficamente solo mentre preparavo questo discorso - di quanto sia bella l'idea della ricerca della felicità. Parole familiari, facili da dare per scontate; facili da equivocare. L'idea della ricerca della felicità è il vero motivo per cui molti di coloro che stanno al di fuori o alla periferia di questa civiltà ne sono attratti. Trovo meraviglioso constatare che, dopo due secoli e dopo la storia terribile della prima parte di questo secolo, l'idea abbia cominciato a dare i suoi frutti. E un'idea elastica, valida per tutti. Presuppone un certo tipo di società, uno spirito illuminato di un certo tipo. Non credo che i genitori di mio padre sarebbero riusciti a comprenderla. In sé racchiude molto: l'idea di individuo, responsabilità, scelta, la vita dell'intelletto, l'idea di vocazione, perfettibilità e realizzazione. E un'idea umana immensa. Non si può ridurre a un sistema rigido; non può generare fanatismo. Comunque si sa che esiste, e in virtù di questo, alla fine, altri sistemi più austeri saranno spazzati via».
45,00 42,75

La vita segreta. Tre storie vere dell'èra digitale

La vita segreta. Tre storie vere dell'èra digitale

Andrew O'Hagan

Libro: Copertina morbida

editore: Adelphi

anno edizione: 2017

pagine: 222

Sempre più spesso usiamo con disinvoltura parole e nomi di cui pochissimo sappiamo. Bitcoin, ad esempio. Che cosa sono? Chi è Satoshi Nakamoto, l'individuo - o l'oscura entità collettiva - che li ha inventati? E perché li ha inventati? Che cos'è il dark web, e cosa significa «viverci» dentro? Che cos'ha veramente fatto, Julian Assange? E chi è? Per trovare le prime risposte serviva uno scrittore puro, qualcuno cioè disposto a partire per un viaggio senza mappa, provvisto di un'arma ancora efficace: una qualche confidenza con il romanzesco. Qualcuno come Andrew O'Hagan, insomma. O'Hagan è sceso davvero negli abissi largamente sconosciuti della rete. E al suo ritorno, come un esploratore vittoriano, ha steso tre relazioni estremamente accurate, che anche quando sembrano sul punto di sconfinare nella farsa - come nel caso dell'abortita collaborazione con Assange - sono in realtà altrettanti racconti del terrore. Di cui si ha da subito la sensazione, però, di non potere fare a meno.
22,00

Gli anni del terrore

Lawrence Wright

Libro: Copertina morbida

editore: Adelphi

anno edizione: 2017

pagine: 464

Per molti anni, la guerra al terrorismo islamico è stata la caccia a un fantasma che aveva il volto e il nome di Osama bin Laden. Poi un giorno, all'improvviso, quel fantasma è stato ucciso, e il suo corpo scaraventato nell'Oceano Indiano. Ma mentre dagli abissi quel volto e quel nome continuavano a perseguitarci, nelle nostre città, nelle nostre strade, i fantasmi sono diventati legioni: colpiscono e, che vengano o no identificati, subito tornano nel nulla da cui sono emersi. Pochissimi li hanno incontrati da vicino. Wright ha messo insieme i dieci ampi reportage che compongono questo libro. Sono dieci indagìni su storie e personaggi - i piani a lungo termine di al-Qaeda, i metodi con cui due agenti dell'FBi tentano di ostacolarli, le prime esecuzioni in diretta web dell'ISIS. Ma sono altrettante dimostrazioni di come la mente del reporter investigativo cerchi i sintomi di una malattia dove meno si penserebbe di trovarli.
28,00 26,60

Bernard Berenson. Da Boston a Firenze

Rachel Cohen

Libro

editore: Adelphi

anno edizione: 2017

pagine: 326

Nel 1888, quando arrivò in Italia nemmeno venticinquenne, il giovane dandy e aspirante letterato Bernard Berenson era già alla sua seconda incarnazione: nella precedente era stato il figlio di un venditore di stoviglie ebreo lituano, emigrato a Boston; ora, pur privo di ricchezze proprie o credenziali accademiche, si apprestava a diventare il portentoso conoscitore dello stile degli antichi maestri che il capitalismo sanguigno, dirompente, vorace della Gilded Age avrebbe eletto a propria guida nel mercato dell'arte. Sopravvissuto alla guerra e all'occupazione tedesca, terminerà i suoi giorni a novantaquattro anni, nel contemplativo, erudito splendore della sua principesca dimora fra i colli fiorentini, ma con l'amara consapevolezza di aver messo il suo prestigio al servizio dei grandi mercanti. Sullo sfondo di incoercibili forze storiche, gli amori e i segreti patti d'affari, l'imbarazzo e insieme l'attrazione per le proprie origini, i meriti intellettuali e i venali sotterfugi di colui che insegnò al mondo a leggere Botticelli (un suo dipinto, diceva, «sta alla rappresentazione come la musica sta al discorso») e gli affidò "I pittori italiani del Rinascimento", nitidamente tratteggiati da Rachel Cohen, ci restituiscono una figura inimitabile, i cui «dintorni, l'ombre et i lumi» avrebbe detto il Vasari «fanno parere che ella venga innanzi».
32,00 30,40

Sotto una stella crudele. Una vita a Praga (1941-1968)

Heda Margolius Kovaly

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2017

pagine: 214

Si può scampare alle persecuzioni dei due grandi regimi totalitari del Novecento e poi scrivere un libro di memorie come questo: sobrio, indomito, luminoso. Heda Bloch è fuggita dalla marcia della morte verso Bergen-Belsen, ma Praga la riaccoglie con ostilità: troppo forte, per i suoi amici, è il terrore delle rappresaglie naziste. Dopo la liberazione e la «rinascita comunista», nel 1952 il marito, Rudolf Margolius, alto funzionario governativo - un «mercenario al servizio degli imperialisti» -, verrà condannato all'impiccagione nel clima plumbeo e maligno del processo contro il segretario generale Slànsky. Inizia il periodo del «silenzio attonito, terrorizzato»; solo le seconde nozze con Pavel Kovàly salveranno Heda e il figlio Ivan da una lunga, tragica vita da reietti. E quando sta per giungere il lieto fine, quando dopo la Primavera di Dubcek tutta la popolazione di «una città che non riusciva a dormire per la gioia» si riversa festosa in strada, ecco l'estremo orrore: l'arrivo dei carri armati sovietici.
20,00 19,00

Propizio è avere ove recarsi

Emmanuel Carrère

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2017

pagine: 432

"Propizio è avere ove recarsi" è una delle risposte che fornisce, quando lo si interroga, l'I Ching, l'antico libro oracolare cinese. Seguendo questa preziosa indicazione, Emmanuel Carrère è partito innumerevoli volte, con una meta e uno scopo sempre diversi (e non necessariamente scelti da lui): è andato nella Romania del dopo Ceausescu sulle tracce del conte Dracula, nei tribunali della "Francia profonda" a seguire processi per atroci delitti, nella Russia di Putin a immergersi nell'infinito caos del postcomunismo, al Forum di Davos a "chiacchierare" con i potenti della terra, nel Nord dello Stato di New York a incontrare il fantomatico "uomo dei dadi" - imbattendosi non di rado in storie e personaggi sorprendenti, e a volte sconvolgenti, che avrebbero offerto materia a L'Avversario, Un romanzo russo, Limonov. Negli stessi anni faceva anche altri viaggi, per così dire, attorno alla sua mente: inventando soggetti di film che non avrebbe mai girato, riflettendo sul proprio modo di fare letteratura, scoprendo libri folgoranti o rileggendone altri immensamente amati. Questo, e molto altro, è ciò che troviamo nei testi qui raccolti, molto diversi tra loro eppure legati da un tono riconoscibilissimo e peculiare - a riprova di quanto Carrère ha sempre sostenuto, ossia che gli sembra vano contrapporre letteratura e giornalismo, e quel che gli importa è scrivere un reportage nello stesso modo in cui scrive i suoi libri: "alla prima persona, menando il can per l'aia e raccontando le cose in maniera un po' sinuosa". Quella che ci viene offerta qui è insomma una fondamentale via di accesso al laboratorio dell'autore. E soprattutto un appassionante autoritratto involontario.
22,00 20,90

Le battute memorabili di Feynman

Richard P. Feynman

Libro

editore: Adelphi

anno edizione: 2017

pagine: 416

Richard Feynman - genio scientifico reso celebre dalla felice perspicuità delle sue lezioni e dei suoi scritti, oltre che dalle esplorazioni quantistiche che gli valsero il premio Nobel - non temeva di sconfinare in territori estranei alla sua materia, mosso com'era da un'insaziabile curiosità fanciullesca e armato di un'intelligenza analitica giocosa e spietata. A oltre trent'anni dalla morte, Michelle Feynman ha setacciato opere edite, carte personali, conferenze, lezioni e interviste, per trarne un memorabile florilegio di idee e riflessioni illuminate dai lampi di un'immaginazione che ammetteva come unico limite la compatibilità con le leggi note della fisica.
26,00 24,70

Storie dal mondo nuovo

Daniele Rielli

Libro: Copertina morbida

editore: Adelphi

anno edizione: 2016

pagine: 316

I fantasmagorici rituali - di iniziazione - dei promotori di startup, riuniti in conclave a Londra. I saturnali, al Mugello, di una delle ultime divinità disponibili in Italia, Valentino Rossi. Il matrimonio fra i rampolli di due miliardari indiani - per tacer dell'elefante - nel cuore della Puglia. L'incontro, a New York, con un sopravvissuto alla sua stessa leggenda, Frank Serpico. Il paradiso - o l'inferno - artificiale nella sua versione più aggiornata, il poker online. Non importa da quale ingresso Daniele Rielli decide di entrare nel diorama ibrido e surreale che chiamiamo contemporaneità. Importa come ne racconta, ogni volta, un angolo diverso. E quanto, ogni volta, riesca a farci ridere.
19,00 18,05

Questo è Kafka?

Reiner Stach

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2016

pagine: 360

Nel corso del lavoro per la sua monumentale biografia di Kafka, Reiner Stach ha isolato novantanove "reperti" che corrispondono ad altrettanti momenti ed episodi, testimoniati dallo scrittore stesso o da suoi amici e contemporanei. Tale mosaico ci mostra un Kafka poco conosciuto: frequentatore di casinò e bordelli, o di un collezionista di foto osé, o in ufficio in preda al "fou rire" di fronte al sussiegoso superiore, o fra gli appassionati di nuoto e d'aeroplani, o seduto in giostra in mezzo a ragazzine vocianti, ma anche abile falsificatore della firma altrui - si tratti di Thomas Mann o di una sedicenne vagheggiata a Weimar... Fra le sorprese che ci riserva il libro vi è la prima Lettera al padre, rivolta ancora ai "Cari genitori", e la piantina dell'appartamento in cui Gregor Samsa si risveglia trasformato in un insetto. Se esilarante è la pubblica lettura della Colonia penale in una galleria di Monaco, dove gli astanti cadono in deliquio o fuggono, incapaci di reggere quell'"odore di sangue", mentre Kafka prosegue imperterrito, commovente è la storia delle lettere che lo scrittore attribuisce a una bambola persa in un parco di Berlino, per consolare una bambina in lacrime. Lettere perdute per sempre. Conservato è invece l'appello a Kafka di un infelice messo alle strette dalla cugina che non comprende il senso della Metamorfosi.
28,00 26,60

Regni dimenticati. Viaggio nelle religioni minacciate del Medio Oriente

Gerard Russell

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2016

pagine: 392

Mentre abbiamo negli occhi le immagini dello sterminio dei cristiani assiri, o della distruzione dei templi di Palmira, Russell ci racconta di un altro Medio Oriente, una terra di straordinaria diversità religiosa e di scambi fecondi tra culture, e di un altro islam, una civiltà che in passato ha saputo esprimere grande tolleranza verso i culti religiosi pagani - assai più dell'Europa cristiana. Russell ci introduce infatti a fedi orgogliose e millenarie - progressivamente stritolate dai blocchi contrapposti delle "grandi religioni mondiali" -, a fedi esotiche e talvolta esoteriche le cui radici affondano nella remota antichità mesopotamica della regione e le cui storie si intrecciano con l'Egitto dei faraoni e con il tempio di Gerusalemme, con i magi persiani e con le falangi macedoni. E ci porta a scoprire l'adorazione dei pavoni e il culto dei filosofi greci, la fede nella reincarnazione e la credenza negli influssi planetari, pratiche stregonesche e attese messianiche. Ma dei gruppi religiosi qui descritti - yazidi e mandei, drusi e zoroastriani, copti e samaritani e altri ancora - non si parla solo al passato: cacciati dalle proprie case, in fuga da guerre e persecuzioni, nei paesi ospitanti si trovano ad affrontare sfide e ostacoli inediti per salvare dall'oblio le tradizioni ancestrali di cui sono gli ultimi eredi.
28,00 26,60

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