Alberto Perdisa Editore: Bologna città del giallo

Torna l'insolito investigatore Ronny "cane sciolto" Conti. La location ancora Bologna, periferia ovest per l'esattezza. Questa volta il protagonista dovrà fare i conti col tentato omicidio dell'anziano dott. Cremona, che anni prima l'aveva salvato dall'assideramento, lui barbone troppo ubriaco per raggiungere il dormitorio e svenuto sotto una gelida pioggia battente. Per uno strano destino ora è il dottore ad essere ritrovato con un proiettile nell'addome, conficcatogli a bruciapelo, accasciato come un barbone tra rifiuti e foglie morte e zuppo della prima pioggia dell'autunno felsineo.

"Tre Killers" è il famigerato appellativo dietro il quale si celano Amos Stace, Ars Argaibi e Opus Opi, spietati assassini al soldo della mafia, preceduti da una fama in parte "meritata" e in parte autoalimentata: i tre infatti spesso "vivono di rendita", ritrovandosi titolari di una larga parte di omicidi irrisolti in giro per gli States. La loro sfuggevolezza e il loro anonimato vengono messi a dura prova quando l'ennesimo omicidio su commissione, al Baltimora Hotel sulla Pacific Coast Hwy, prende una brutta piega: 94 colpi scaricati su due malcapitati incensurati e una gestione della fuga a dir poco "bizzarra" sono una cassa di risonanza un po' troppo rumorosa...

Una nuova avventura dell'avvocato Luca Marotta, un avvocato sui generis, pigro, senza ambizioni, la cui mente acuta sembra risvegliarsi solo quando, suo malgrado, si trova a dover risolvere le complicate situazioni in cui sono coinvolti i suoi assistiti e, come in questo caso, in prima persona anche lo stesso Marotta. Un incarico che si presenta come piacevole vacanza, nella bella Positano, in piena estate, dove il protagonista, incaricato della difesa dell'affascinante Titti De Piscopo, accusata ingiustamente di omicidio colposo a seguito della morte, per annegamento, del figlioletto di cinque anni. Un caso apparentemente semplice ma l'incarico gli viene assegnato il giorno 17 luglio alle ore 17, ed è risaputo che il numero 17 porta iella!

La vicenda nasce nella centralissima Via Rizzoli, sotto le Due Torri a Bologna: una mendicante, squilibrata mentale ex internata, viene uccisa di sera con due colpi di pistola. La dinamica è misteriosa, i testimoni paradossalmente assenti. Ad indagare è ancora Ronny Conti, ex immigrato clandestino, ex agente dei servizi segreti di Ceausescu, un passato da senza fissa dimora; a chiedere il suo aiuto è "Dillinger", barbone ex bandito...

Nella multietnica pianura padana del 2030 un omicidio (scontro tra Milizia e toxicriminal?) dà il La a questo romanzo con protagonisti un professore (Evangelisti) e una sua ex-allieva, Artioli Ben Jusuf. La chiave USB della vittima, un distruttivo virus informatico, giovani hackers-terroristi, la peste... Sono indizi di una storia tra Modena, Bologna e l'Appennino che, in un crescendo di situazioni, mischia il contagio di manzoniana memoria, un passato enigmatico e un futuro dove il potere regna grazie all'ignoranza e alle manipolazioni esercitate attraverso i media. Per raccontare di un morbo che non è solo corruzione fisica, ma metafora di una condizione umana nella quale egoismi e indifferenze sono il vero male...

La seconda indagine del P.I. Antonio Melandri prende l'avvio da un'anomala telefonata notturna dell'amico e "filosofo" Marino, che gli ha procurato un nuovo lavoro. Per il Perito Industriale, trasformatosi per la seconda volta in Private Investigator, si prospetta una pericolosa avventura sulle tracce di Fernando Fiore che, creduto morto suicida sotto il treno, in realtà si nasconde sotto falsa identità a Montecarlo, per sfuggire all'organizzazione criminale cui ha sottratto un'ingente somma. Come? Grazie a un semplice ma ingegnoso sistema per trasferire il denaro da un conto corrente all'altro, sfruttando l'altalena delle borse internazionali. I killer però lo rintracciano e identificano anche Melandri e...

Roberto Casadio, medico bolognese, ha pubblicato nel 2004 "Uno di meno", il romanzo che segna l'inizio delle avventure di Ronny Conti, ex-agente della Securitate rumena immigrato clandestinamente in Italia nel 1990 per sfuggire alle epurazioni del dopo-Ceausescu. "Chicco il bello" è il secondo appuntamento con lo strano detective straccione; un romanzo tra il giallo e il poliziesco che affronta temi difficili come emarginazione, diversità e disagio sociale.

Bologna, si sa, è una città strana. E ancora più strani sono i suoi abitanti. Può accadere che una targhetta posta sui campanelli reciti "Antonio Melandri P.I.", ossia Perito Industriale e venga letta come Private Investigator. E che un cliente, dal premonitore nome di Hitchcock, si presenti, per ritrovare la moglie, conosciuta e sposata a Miami, misteriosamente scomparsa non appena posto piede sul suolo italiano. E il P.I. Melandri? Non può resistere al fascino di quella strana storia, e parte per Miami, alla ricerca di Alejandra, la donna che "ha gli occhi come viole nel latte". Una storia incredibile? Tutt'altro: i personaggi non sono superuomini o superdonne, ma uomini, con il loro bagaglio di cultura, sentimenti e delusioni.

Che ci faceva Abdel da solo, di notte, su quella statale di montagna? Se è stato un incidente, chi ha cancellato le tracce? Ma perché farsi tante domande? Capirei se si trattasse di una persona importante, ma se muore un Abdel qualsiasi, muore e basta. Uno di meno e non pensiamoci più. Tanto, a chi interessa? Interessa a uno strano investigatore straccione, arrivato da chissà dove con documenti falsi, che sopravvive grazie a un impiego precario come sguattero. Piccoli e grandi drammi umani, ignorati dalla sonnolenta Bologna dei primi anni Novanta, che inizia faticosamente a confrontarsi con il problema dell'immigrazione.