Aletti editore: Poeti in transito

"“…non ho mai pensato di fare l'informatico, ma dopotutto, il mio corso di studi ha seguito una via tutta sua ed infine è divenuto il mio lavoro. Non ho mai dimenticato le mie origini, i miei genitori e la loro generazione Hippie: gli anni Sessanta e Settanta, così carichi di tensioni emotive e artistiche. La mia voglia di imitare i dipinti di mia madre e la passione per la scrittura, tutta di mio padre. Ho unito le arti nel teatro e l'ho celebrato con la rappresentazione povera, quella di strada, quella degli eventi ludici, dei simposi all'aperto…”

"Definire libro quello che ho scritto non è esatto dato che non racconta una storia e nemmeno una biografia. Il contenuto si riassume praticamente nel titolo ed è come fare un viaggio nella nostra vita. Dato che a volte i viaggi sono lunghi e noiosi, ho cercato di renderne la lettura il più breve e piacevole possibile. Sono brani che accomunano un po' tutti, o almeno la maggiore parte di noi. Alcuni possono dare l'impressione di voler ironizzare sugli episodi della vita che più ci fanno male, ma sono scritti con l'intento di sdrammatizzarli."

"... Il tema principale è l’amore con la “A” maiuscola, quel-l’Amore nato tra i banchi di scuola, l’Amore sognato ma mai realizzato, un Amore rubato, un Amore apparentemente impossibile oppure ancora un Amore ritrovato e mai perduto..."

Una notizia imprevista arriva a sconvolgere la tranquilla vita di Rossella. Impreparata, dovrà affrontare un nemico sconosciuto confidando nella sua forza.

"... Da sempre coltiva la passione per la poesia e da parecchi anni ama anche scriverla. I suoi lavori sono attraversati, quasi sempre, da un velo di malinconia e chiamano costantemente in causa la natura, durante il susseguirsi della stagioni o il nascere e il morire degli esseri viventi che la popolano..."

"La silloge di Alessandro Pisegna si ricollega al testo di Sergio Endrigo per il costante rammarico di non poter realizzare un progetto di vita con la donna amata. La frase: “Regalami l'ultimo sguardo” è emblematica per capire l'intensità del sentimento che l'autore prova per la persona che si allontana da lui senza dare la possibilità di un nuovo incontro o di un semplice chiarimento. L'angoscia di un addio definitivo si insinua nei più riposti anfratti della mente, nelle occupazioni quotidiane." (dalla Prefazione di Alessandro Quasimodo)

Nata in Gran Bretagna, Tiziana Angelone ha vissuto lì la sua infanzia fino all'età di 10 anni, quando i genitori, emigrati negli anni 60, decisero di fare ritorno nella patria d'origine, cioè l'Italia. Per tutta la vita è rimasta salda in lei l'impronta anglosassone, portandola in età matura a diventare insegnante di madre lingua inglese... ma di pari passo è cresciuto l'amore per la lingua e la cultura italiana, la lettura e la poesia. Ha iniziato a comporre versi quasi per caso, trovando in quest'attività un modo bellissimo per esternare il suo complesso mondo interiore e descrivere momenti semplici della vita quotidiana.

L'autore scrive poesie da una vita, con l'obiettivo di migliorarsi, grazie a un continuo affinamento dei propri mezzi espressivi.

Per l'autrice la poesia è sempre stata una passione irrinunciabile. Da semplice gioco si è trasformata in qualcosa di più che ha condizionato la sua vita nel profondo. Senza la poesia il mondo le sembrerebbe un posto più grigio. Lascia fluttuare le sue emozioni in libertà e si sente viva. Nel corso della sua carriera artistica, ha variato il suo stile passando da poesie ermetiche a componimenti più lunghi.