Alpes Italia: Collana del Campo Lacaniano
La voce, l'eros, la roccia, la lettera. Scritti sulla letteratura
Bruno Moroncini
Libro: Libro in brossura
editore: Alpes Italia
anno edizione: 2025
pagine: 124
Artaud, Blanchot, Derrida, Bataille, Stevens, Poe, Lacan, Foucault: sono questi i “nomi propri” che punteggiano il libro di Bruno Moroncini. Nell’attraversare la riflessione di questi autori, ciò che ritorna sempre allo stesso posto è il desiderio di Moroncini di condurre il lettore ai bordi del pensiero, ove “l’impotere di pensare, il non poter pensare non è altro dal pensiero, è piuttosto l’essenziale del pensiero, quel che veramente si pensa quando si pensa: i pensieri che si pensano testimoniano solo che non si è ancora incominciato a pensare”. La vita, l’erotismo, la roccia, la lettera da sempre disseminata e la follia costituiscono tante tracce di questo lavorio dell’impotere di pensare, ma anche tracce che permettono all’autore di praticare quel “principio di degenerazione interna del genere” grazie a cui letteratura, filosofia e psicoanalisi, senza perdere la loro specificità, in quanto tutte e tre “generi di scrittura”, sono portate fuori dalla loro auto-referenzialità, e non potranno più dire: “a ciascuno il suo”. Dunque, non solo “Scritti sulla letteratura”.
Follia, invenzione, psicoanalisi
Michel Bousseyroux
Libro: Libro in brossura
editore: Alpes Italia
anno edizione: 2025
pagine: 210
Come pensare, ripensare la follia e il suo possibile trattamento con Joyce e "dopo Joyce"? Quando Lacan si definisce post-joyciano, come concepisce il trattamento psicoanalitico del sinthomo? Cosa ci insegna Joyce? Cosa ci insegna sul trattamento degli effetti della forclusione la sua lettura del caso Joyce? Le risorse della "forclusione", ossia l’invenzione che il soggetto trova come soluzione sinthomatica alla follia, si rivelano spesso più creatrici di quelle della rimozione. Ne danno testimonianza l’invenzione di Beckett con "L’ultimo nastro di Krapp"; di Artaud, la cui poesia dopo Rodez gli permette di farsi un corpo; Maria della Trinità che si inventa una teologia della supplenza. Ancora: Gödel e Cantor che rivoluzionano il sapere della logica e della matematica. O, infine, la poesia di Paul Celan dopo Auschwitz, per il quale colui che cammina sulla testa ha il cielo come abisso sotto di sé. Si tratta di risposte sinthomatiche che permettono al soggetto di risolvere ciò che manca nella sua struttura, supplendovi, e che in questa raccolta vengono esplorate alla luce dell’insegnamento borromeo di Lacan.