Astrolabio Ubaldini: Ulisse
Pace. Vivere tempi difficili
Jiddu Krishnamurti
Libro: Libro rilegato
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2025
pagine: 152
Secondo Krishnamurti c’è un’intelligenza più grande oltre ogni singolo pensiero che l’essere umano possa mai concepire e formulare. Comprendere, toccare, assaporare questa intelligenza, questa realtà, uno stato scevro dal pensiero discorsivo e dai ragionamenti umani, dalle ordinarie convenienze e convenzioni e da ogni necessità, significa attingere la vera pace. È unicamente questa pace che segna la fine ultima di ogni conflitto, a cominciare da quello interiore, che ogni essere umano porta in sé. Una volta cessato il conflitto interiore, tutta l’ambizione, la competizione, il desiderio di possesso e di essere qualcuno sono dissolti. E inevitabilmente si genera una potente trasformazione all’esterno, nel mondo.
Il pensiero e il silenzio
Santi Borgni
Libro: Libro rilegato
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2023
pagine: 192
I pensieri, le preoccupazioni, l’agitazione, i desideri, la volontà di ottenere e raggiungere, la rabbia, la paura. Chi può dire di esserne immune? Tutto ciò costituisce il ‘rumore interiore’ di ogni individuo. Ci può essere una trasformazione completa di questo rumore, una sua fine o almeno un peso radicalmente diverso, affinché la chiarezza, la serenità e la calma possano trovare uno spazio più ampio tanto da governare in modo preponderante la nostra vita? L’assenza del rumore interiore è il silenzio, che non nasce dal controllo del pensiero, ma dalla conoscenza più profonda di se stessi. Da qui diventa possibile il pensiero sano, un pensiero che si muove unicamente dallo spazio interiore del silenzio. È nel silenzio che hanno radici un pensiero ordinato, la comunicazione e l’ascolto. Il testo si configura come un viaggio che costantemente invita il lettore alla conoscenza di sé. Esplora le molte sfaccettature del pensiero, dell’immaginazione, del ricordo, della conoscenza e della sensibilità, aprendosi poi alla riflessione su ciò che non è definibile: il silenzio, lo sguardo interiore, la fine dell’io, l’incontro con il sacro e con l’infinito. Un’attenzione particolare è data all’importanza del ritirarsi, a volte, da tutte le abitudini, per trovare uno spazio vuoto. L’autore condensa in queste pagine quarant’anni di riflessioni, letture, incontri, dialoghi, meditazioni ed eventi interiori ed esistenziali. Il suo scritto è un appello a scoprire, attraverso il silenzio, la fine del tempo e la semplice bellezza della vita.
Le chiavi dell'enneagramma. Liberare le potenzialità più alte di ciascun tipo di personalità
A. H. Almaas
Libro: Copertina morbida
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2023
pagine: 208
Portato in Occidente da G. I. Gurdjieff e sviluppato in direzioni diverse da Oscar Ichazo e Claudio Naranjo, il simbolo dell'enneagramma trova in Almaas la sua dimensione di ricerca più spirituale, quella cioè dell'enneagramma delle idee sacre, le nove visioni illuminate della realtà che corrispondono ai nove enneatipi. Completamento ideale proprio dell'Enneagramma delle idee sacre, questo volume mette in luce come alla radice di ogni enneatipo vi sia la disconnessione dall'Essere e quindi dalla corrispondente idea sacra. Ciascun enneatipo sviluppa dunque una visione illusoria della realtà che conduce alla fissazione della personalità, e induce ad adottare determinate strategie e comportamenti. Attraverso le chiavi di lettura fornite dal testo, si comprende che tali manifestazioni sono plasmate dalla convinzione che ci sia un modo ideale di operare e apparire: l'ideale dell'io, cioè un costrutto mentale di funzionamento ottimale verso cui l'enneatipo si orienta per compensare la disconnessione. Almaas descrive le qualità spirituali che i nove ideali dell'io inconsciamente imitano, ovvero gli stati dell'essere che danno forma e colore alla coscienza dall'interno. Se riconosciute e impersonate, tali qualità attenuano l'orientamento fissato dell'enneatipo e aprono la strada al ritrovamento del vero terreno spirituale della realtà. L'autore illustra le specifiche relazioni interiori tra gli stati essenziali dell'anima, la perdita di contatto con tali stati che si percepisce durante l'infanzia e le difese psicologiche che sorgono per nascondere questa solo apparente perdita delle qualità essenziali. Si tratta di schemi specifici che costituiscono il nucleo di ogni lavoro sull'enneagramma. Le chiavi dell'enneagramma qui consegnate al lettore sono strumenti di lavoro per navigare con intelligenza nel tempestoso mare delle apparenze e rivelare la fissazione del proprio enneatipo, liberarsi e aprirsi ad altre modalità di espressione dello spirito eterno: la completa liberazione dalle fissazioni permette di avvicinarsi ad altre manifestazioni della vera natura, una delle quali è il mondo non duale. Premessa Russ Hudson. Postfazione Sandra Maitri.
La quiete della mente. Vivere, apprendere, meditare
Jiddu Krishnamurti
Libro: Copertina morbida
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2021
pagine: 224
Sessanta conversazioni finora inedite con quanti desideravano incontrarlo, ricostruite e trascritte da Krishnamurti stesso: colloqui privati che hanno avuto luogo tra la fine degli anni sessanta e i primi anni settanta. Che cos'è la consapevolezza? Perché esiste il conflitto? Può essere superato? La mente dell'uomo può davvero divenire quieta? Sono alcune questioni poste dagli interlocutori, cui Krishnamurti risponde con la consueta modalità dialogica. Il libro è diviso in tre parti: nella prima parte, Vivere, si affrontano i temi del sé, della realtà interiore e della conoscenza di se stessi, del dualismo, dell'amore e della libertà. Nella seconda parte, Apprendere, è discussa l'educazione con i suoi metodi, la divergenza tra acquisizione di conoscenze e apprendimento, il significato del termine 'intelligenza' e le caratteristiche fondamentali di un apprendere che abbia autentico valore. Nella terza parte, Meditare, sono trattate le questioni relative al sacro, alla mente religiosa e meditativa. La consapevolezza e il movimento della vita erompono nella loro verità e pienezza. E con esse il senso della meditazione. Ogni capitolo è introdotto oppure concluso con le descrizioni della natura e dei paesaggi in cui Krishnamurti si trova a viaggiare, incantevoli dipinti tracciati da un uomo che parlava di "vedere senza distorsione alcuna, senza frammentazione, vedere integralmente, con lucidità, con ciò che implica la parola integro, che è santità. È vedere la verità di ogni cosa, senza il filtro della propria verità o peculiarità e senza alcuna distorsione. Questo pone fine a ogni scelta e dunque a ogni sforzo". Prefazione di Terence Stamp. Introduzione di Sua Santità il Dalai Lama.
I movimenti di Gurdjieff. La trasmissione di un'antica saggezza
Wim van Dullemen
Libro: Copertina morbida
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2020
pagine: 286
L'eredità di Gurdjieff ruota attorno a tre perni fondamentali, mondi solo apparentemente indipendenti: i libri, la musica e i Movimenti. Quando morì, nel 1949, lasciò diverse opere: la sceneggiatura di un balletto, tre libri, trecento composizioni musicali e altrettante danze, cui ci si riferisce comunemente come ai 'Movimenti', oltre a qualche registrazione in cui suona l'harmonium. Un tentativo di classificare questo variegato patrimonio culturale e spirituale desta alcune immediate domande: i suoi elementi sono interconnessi? Se sì, come? In che modo i libri, la musica e i Movimenti sono collegati con l'insegnamento di Gurdjieff? Hanno tutti la stessa importanza oppure uno di essi fa da centro di gravità attorno a cui ruotano gli altri come mere illustrazioni del nucleo? A questi interrogativi risponde nella sua documentata ricerca Wim van Dullemen, che per anni è stato pianista accompagnatore delle classi di Movimenti e li ha studiati nel dettaglio con un'allieva diretta di Gurdjieff, Solange Claustres. L'autore, con grande onestà intellettuale, tenta una ricostruzione storiografica della nascita e dell'evoluzione dei Movimenti, oltre che delle linee di trasmissione fondamentali attraverso cui sono arrivati fino a noi, contestualizzandoli nell'ambito del panorama artistico delle avanguardie dell'inizio del Novecento e suggerendo una serie di stimolanti paralleli culturali. Si può ormai avere accesso molto facilmente agli scritti e alle musiche di Gurdjieff, ma i Movimenti restano un'area del suo insegnamento più problematica, in quanto trasmessa unicamente attraverso l'esperienza degli allievi ed esposta a facili contaminazioni e strumentalizzazioni. Se, come afferma van Dullemen, non c'è libro che possa insegnare i Movimenti, la sua minuziosa ricerca offre al lettore il primo tentativo di fornirne una ricostruzione storica, oltre a trasmettere una comprensione più accurata delle origini di queste coreografie di gesti complessi e asimmetrici.
Cosa farete della vostra vita?
Jiddu Krishnamurti
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2019
pagine: 206
In questa raccolta di discorsi e riflessioni dedicata prevalentemente ai giovani, Krishnamurti riflette sulla necessità di imparare come pensare, evitando di aggirare le esperienze dolorose e mettendo fine, piuttosto, alla sofferenza mentale, causata dalla scarsa conoscenza di se stessi. Solo liberandosi dall'opprimente bagaglio di tradizioni e memorie si svilupperà la capacità di affrontare la vita per quello che è: un continuo mutamento, che la mente imprigionata non riesce a cogliere ma si limita a rincorrere con fatica. Siamo, certo, esseri sociali, parte di un processo globale, ma il mondo, dice Krishnamurti, non è diverso da noi, il mondo siamo noi, e la conoscenza di sé è fondamentale per dare il via alla "vera rivoluzione", quella interiore, che scaturisce dall'amore e dal pensiero corretto. Il cambiamento di un singolo è sufficiente a innescare un effetto a catena capace di diffondere il bene, perché la bontà è contagiosa. Il volume è diviso in quattro parti; la prima è dedicata al sé e alla vita, cioè alla comprensione della mente e del rapporto con il mondo che ci circonda; la seconda indaga il processo della conoscenza di sé; la terza fornisce spunti utili a definire che cosa sono l'educazione, il lavoro e il denaro, concentrandosi, ancora una volta, sul come dedicarsi alle attività che si intraprendono, in vista di un fine ben preciso. L'ultima parte affronta il tema delle relazioni con gli altri, dalla famiglia ai rapporti amorosi fino alla società. Relazioni che sono possibili solo quando si riesce ad andare oltre le immagini e le rappresentazioni della memoria. La relazione infatti è contatto, e il contatto deve avvenire fra due persone, liberate dalle immagini stratificate e insignificanti che gravano sul sé che ancora non abbiamo imparato a conoscere.
Il significato della felicità. La ricerca della libertà dello spirito nella psicologia moderna e nella saggezza dell'Oriente
Alan W. Watts
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2019
pagine: 200
"I libri che parlano della felicità sono generalmente di due tipi. Ci sono quelli che ci dicono come diventare felici cambiando le nostre condizioni e quelli che ci dicono come diventare felici cambiando noi stessi. Dopo di che, se tali libri non sono pura filosofia, passano, gli uni e gli altri, a dare consigli pratici quanto ai modi e ai mezzi con cui si può raggiungere la felicità, descrivendo una tecnica spirituale, psicologica o materiale per ottenere il risultato desiderato. Questo libro non rientra in nessuna di queste due categorie, poiché il suo autore crede che la felicità, la felicità più profonda, trascenda la sfera di qualunque tecnica esistente sotto il sole. Sebbene affermi che questo libro è strettamente pratico, non vi si nomina una sola cosa che si possa fare per diventare felici". A suo agio sia nel pensiero cristiano ed ebraico, sia nelle dottrine induiste, buddhiste, taoiste e zen, Alan Watts esplora in questo libro il significato della felicità intesa nel senso aristotelico o tomistico del vero fine o destino dell'uomo. Che la si intenda come unione con Dio, armonia con il Tao, liberazione o nirvana, non è frutto dell'azione o di un atto di volontà, quanto di un'esperienza interiore dello spirito. Mentre l'infelicità dell'uomo è radicata nel senso di angoscia che si accompagna alla sensazione di essere un individuo isolato, un io separato dalla 'vita' o 'realtà' totale, la felicità nasce con la percezione che il senso di isolamento è solo un'illusione. Quella che sentiamo come una coscienza separata e individuale di fatto è identica alla Realtà universale e indivisa di cui tutte le cose sono manifestazioni.
Dove il tempo finisce
Jiddu Krishnamurti, David Böhm
Libro: Copertina morbida
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2019
pagine: 282
Completamente riveduta, questa seconda edizione ampliata presenta tre conversazioni inedite e un'appendice dal titolo "Il futuro dell'umanità", in cui il maestro spirituale e lo scienziato tentano di dipanare la confusione relativa alla paura nei confronti dell'avvenire. "L'umanità è ormai giunta a una svolta rovinosa; cos'è che produce divisione, conflitto e distruzione senza fine?". Questa domanda fornisce lo spunto per un'esplorazione dei problemi chiave riguardo alla natura dell'uomo e al suo rapporto con la società. I principali temi affrontati vanno dal problema del conflitto nell'uomo, della sua incapacità di riconciliare le proprie divisioni psichiche e della libertà individuale, alle soluzioni di volta in volta proposte da scienza, arte e religione. La rovinosa svolta cui è giunta l'umanità non è però vista come una via senza scampo; anzi, il dialogo sottolinea la possibilità per l'uomo di cambiare a un livello fondamentale. Ma per cambiare, l'uomo dovrà rinunciare aí suoi interessi ristretti e particolari e scegliere quale suo obiettivo quella purezza di compassione, amore e intelligenza che nasce al di là del pensiero, al di là del tempo e perfino al di là del nulla.
La natura della coscienza. Saggi sull'unità di mente e materia
Rupert Spira
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2018
pagine: 213
Il mondo esterno appare infinito, inesauribile, ma interrogandolo si giunge alla conclusione che a essere infinita e inesauribile è la coscienza. E a quel punto che lo sguardo si rivolge verso l'interno e la cornice materialista, causa di gran parte dell'infelicità provata dagli individui, comincia lentamente a sfaldarsi. Ciò che appariva come ineluttabile verità, cioè la separazione fra mente e materia e il dominio della materia sulla mente, con il portato di sofferenza che generava, non provoca più alcun turbamento. Al paradigma dominante se ne sostituisce uno nuovo, frutto di una rivoluzione interiore che tocca il fondamento della conoscenza di se stessi, da cui ogni altra conoscenza deriva. Rupert Spira conduce il lettore alla scoperta dell'antico modello della 'coscienza come realtà unica', solida base per l'esplorazione del Sé, e lo fa con una riflessione ad ampio spettro che prende in esame la natura della mente, la consapevolezza, l'indagine sul sé e il ricordo di sé. Un percorso che consente di mettere a fuoco la coscienza e liberarla dalle catene della dualità. Inserendosi nella tradizione dell'Advaita Vedànta, l'autore declina il concetto di 'filosofia perenne', una conoscenza fondamentale che trascende il tempo e lo spazio poiché la natura di tutti gli esseri umani è sostanzialmente la stessa, e va al di là dei condizionamenti culturali, religiosi o ideologici. Ogni cultura ha rivestito questa filosofia di specifiche caratteristiche, ma il suo messaggio originale è rimasto inalterato, ed è essenziale per l'umanità tutta. L'intento del volume è quello di far comprendere la non dualità al di fuori dello spazio angusto del dogma e di renderla accessibile a coloro che cercano conoscenza, pace e pienezza.
Ego. L'emergersi e il dissolversi dell'io. Verso una trasformazione totale
Vimala Thakar
Libro: Copertina morbida
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2014
pagine: 176
Vivere in questa società e soddisfarne le richieste ci rende tesi, irritabili e impazienti. Siamo schiavi delle nostre reazioni, schiavi delle richieste della mente. Esultiamo se ci accade qualcosa che giudichiamo un bene o ci demoralizziamo se lo riteniamo un male; ma cosa succede se ci sediamo in silenzio, senza giudicare, valutare o mettere in atto i dettami della mente? Siamo abituati a giudicarci in continuazione, vogliamo essere i migliori agli occhi degli altri, vogliamo essere riconosciuti e apprezzati. Perché non siamo soddisfatti di come siamo? La vita è appagata dal fatto stesso di vivere; se il solo vivere non ci dà gioia e aspettiamo che la gioia provenga dalle circostanze esterne o dalla società, abbiamo perso la nostra libertà. Durante la giornata siamo sempre in compagnia degli altri, sempre in rapporto, ma nella meditazione passiamo dai rapporti alla solitudine, dalla parola al silenzio, dal continuo movimento all'immobilità. Le divisioni qui non hanno più significato, i ruoli e le responsabilità sono scomparsi. È una dimensione che il mondo moderno non ci ha insegnato e proprio per questo viviamo nello squilibrio. Con il cessare dei condizionamenti, invece, il rilassamento regna supremo e guarisce le ferite delle difficoltà e della fatica. C'è soltanto la sensazione di essere vivi, la dimensione del puro accadere.
La presenza consapevole. L'esperienza diretta della nostra vera natura
Rupert Spira
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2014
pagine: 224
Sin da piccoli scopriamo che ottenere l'oggetto dei nostri desideri sembra apportare un senso di felicità. Ma dopo un po' di tempo, pur possedendo ancora l'oggetto desiderato, la felicità svanisce. Basterebbe un tale fatto per capire che essa non dipende dagli oggetti o dai rapporti personali. Ma noi non facciamo altro che abbandonare l'oggetto di un tempo e sostituirlo con un altro, ripetendo il ciclo nel vano tentativo di assicurarci felicità e amore. Alcuni iniziano a percorrere altre strade spostando l'attenzione sulla spiritualità. La ricerca spirituale ci porta a scoprire dimensioni nuove e mira a ottenere stati mentali più che oggetti mondani o relazioni, ma poi si scopre che anche gli stati mentali non danno nient'altro che barlumi di pace. Un tale fallimento coincide talvolta con un periodo di crisi, in cui si comprende che quanto desideriamo veramente non si può trovare in alcuno stato corporeo o mentale né in nessuna circostanza terrena. Comincia allora un'indagine profonda sulla natura di noi stessi e sulla felicità, e questo libro ne indica ampiamente i percorsi e le scoperte, che tuttavia ognuno deve compiere per sé. Il nucleo profondo di noi stessi, la presenza consapevole, non è limitato alla nostra persona o alla nostra mente, ma è per sua natura libero, appagato e in pace. Nel riconoscimento diretto della propria vera natura si scopre di essere un tutt'uno con l'universo e l'amore si rivela la base di ogni nostra esperienza.
Al di là dell'io. Alla ricerca del sé
Arnaud Desjardins
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2012
pagine: 212
"Tutte le vie spirituali affermano che la pace e la serenità si trovano 'al di là dell'io', e tuttavia considero questa espressione un nonsenso metafisico. "Il cammino della conoscenza e della libertà giunge alla gioia indipendente da qualunque condizione, oltre la sofferenza, al di là di ogni dubbio; ma il Sé, ossia Dio, è molto più al di qua, che non al di là, dell'io. La realtà non duale è primordiale, originaria, e per dirla tutta non è al di là né al di qua, né interna né esterna, trascende qualunque situazione e qualunque relazione. "Al contrario, la mentalità ordinaria percepisce e concepisce la coscienza suprema come un obiettivo da raggiungere; perciò le pagine di questo libro sono in gran parte una concessione a questa visione condizionata che colloca il Sé al di là dell'io. In esse ho dato istruzioni semplici e dirette da mettere in pratica nella vita quotidiana: nonostante esponga un insegnamento che ho ricevuto da un maestro indiano, lo yoga della conoscenza, ho scelto esempi tratti dal nostro mondo occidentale. "Auguro ai lettori e alle lettrici di scoprire un giorno che la natura essenziale di ognuno è indipendente, immutabile e perfetta in se stessa." (Arnaud Desjardins)

