Besa muci: Costellazione
La palla azzurra
Gloria De Pace
Libro
editore: Besa muci
anno edizione: 2005
pagine: 144
Silvia Degani, ormai sorpassata la quarantina, tenta il colpo grosso. Decide di spedire a Hollywood il romanzo che ha pubblicato, proponendolo per una sceneggiatura. Tramite un amico chef, proprietario di un ristorante a Beverly Hills, viene invitata e introdotta nel mondo della celluloide. La situazione appare quindi favorevole, ma Silvia, dopo il primissimo momento di entusiasmo, viene sommersa lentamente da una sensazione di malinconica impotenza. La vicenda, con i fondali di Los Angeles, procede alternando il richiamo dei sogni alle irrinunciabili affermazioni della realtà. Finché giunge l'occasione importante e non propriamente casuale di un incontro.
Il muschio e la pietra. Ediz. italiana e albanese
Luigi Manzi
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2004
pagine: 215
"Credo che il primo che mi abbia parlato in Italia di Luigi Manzi sia stato il poeta milanese Franco Loi. In ogni lingua questo poeta trova il suo spazio particolare, un suo registro personale, un carattere proprio e inimitabile. Ho capito che la sua voce, robusta e vulnerabile allo stesso tempo, supera le frontiere e si apre all'universale. È utile che in ogni cultura, in ogni letteratura, si possa sentire la voce di Manzi; che venga a noi per avvicinare gli uni agli altri. Ora che poi viene pubblicata una nuova antologia di 99 poesie, tradotte in albanese da un poeta congeniale come Gëzim Hajdari, sono sicuro che questa poesia in un'altra lingua conserverà tutta la sua originalità." (Predrag Matvejevic)
Fiori di macchia e coltivati rovi
Salvo A. Prontera
Libro
editore: Besa muci
anno edizione: 2004
pagine: 224
L'Adriatico sulla destra
Marco Milella
Libro
editore: Besa muci
anno edizione: 2004
pagine: 308
Uno scrittore misogino, dunque idealista, in una città terribilmente pragmatica. Un amico che torna dopo tanti anni e che diventa finalmente quell'amico che non era mai stato. Parole da interrogare per una storia tutta da scrivere e, improvvisamente, da vivere, in una specie di thriller etimologico. E poi quei palazzi incompiuti davanti al mare, condannati alla demolizione ma che stanno sempre lì, oggi come ieri, senza che nessuno sappia ancora cosa farne. Il mare, l'Adriatico, che lambisce la città ora da una parte ora dall'altra, secondo il vento. O, per chi se ne va, da lasciare sulla destra.