Bompiani: Narratori italiani
Il paese dei matti
Federica Iacobelli
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2025
pagine: 208
Bassa emiliana, maggio 1944. La piccola Gianna, suo fratello Carlo e la sorella Adriana lasciano la città, resa pericolosa dai bombardamenti, per sfollare con la famiglia in un paese che agli occhi della bambina sembra dominato da un castello da fiaba. In realtà il palazzo è un grande manicomio da cui un giorno Gianna vede uscire una bara scortata solo dal vecchio parroco e allora, per compassione, si accoda, suscitando lo sconcerto degli abitanti del paese, perché quando i matti muoiono nessuno li accompagna. È l'inizio del legame tra la bambina e quello strano posto, il castello-manicomio da cui le arrivano piccoli giochi, doni fragili creati da un uomo rinchiuso tra quelle mura. Un romanzo sulla forza e la luminosità degli affetti in tempo di guerra, sulla solidarietà che va oltre i pregiudizi e travolge le abitudini di un'intera comunità.
M. La fine e il principio
Antonio Scurati
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2025
pagine: 416
All'indomani della seduta del Gran Consiglio che lo ha deposto, il 28 luglio 1943 Benito Mussolini viene deportato a Ponza. Ma su quell'isola dove il regime ha confinato decine di dissidenti il Duce rimane giusto il tempo per celebrare, solo, il suo sessantesimo compleanno; quindi viene spostato alla Maddalena e poi a Campo Imperatore, in cima al Gran Sasso. Ha perso tutto, non spera più niente. Liberato con un blitz dei paracadutisti del Führer, ricongiunto alla famiglia di cui fa parte uno dei suoi traditori, Galeazzo Ciano, Mussolini viene messo da Hitler a capo di uno Stato fantoccio immobile e plumbeo come le acque del lago di Garda da cui dovrebbe governarlo: la Repubblica sociale italiana. Ma la bestia ferita tenta il suo ultimo colpo di coda. Sono i seicento giorni, dal settembre del 1943 all'aprile del 1945, in cui il nostro Paese conosce la sua ora più buia: è l'ora della violenza più bassa e vile, della legione Muti e della banda Koch che portano il terrore nelle città, della caccia agli ebrei, dei bombardamenti a tappeto. Siamo all'ultimo atto della tragedia del fascismo e della guerra. Scurati si concentra su un luogo, Milano, dove la guerra civile tocca il suo acme di sangue e di freddezza, tra fascisti torturatori e gappisti che colpiscono i loro bersagli arrivando silenziosamente alle spalle, in bicicletta; un solo colpo alla nuca prima di scomparire nel vuoto di una città spettrale. È la fine dell'impero, della monarchia, la fine dell'uomo che più di ogni altro ha marchiato a sangue il corpo della nostra storia, Benito Mussolini. È la fine di tutti i coprotagonisti, i cortigiani, i conniventi, quelli che fuggono e quelli che rimangono accanto al Duce fino all'ultimo; quelli che cercano “la bella morte” e quelli che hanno continuato a vivere nel dopoguerra cambiando pelle. Sotto il cielo di questo crepuscolo apocalittico, su questa terra devastata, germoglia, sorprendente, la giovane, tenace pianta della democrazia. Alla vigilia dell'ottantesimo anniversario della Liberazione, Antonio Scurati conclude l'impresa letteraria cominciata con M. Il figlio del secolo, ci mostra il fascismo repubblichino e lo scempio di piazzale Loreto come mai era stato fatto prima. Mettendo in campo tutta la potenza e la pietas della letteratura, ci racconta la tragica fine del dittatore e, con essa, il principio della libertà per l'Italia e per l'Europa.
M. L'ora del destino
Antonio Scurati
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2024
pagine: 672
Sono trascorsi quarant'anni da quando il figlio del fabbro di Dovia ha mosso i primi passi in politica; quasi venti da quando ha impugnato lo scettro del potere; poche settimane da quando ha annunciato agli italiani che il destino batte l'ora della guerra. Proprio adesso, alla fine di giugno del 1940, quel destino offre al Duce un segno, forse un presagio: Italo Balbo, il condottiero della Milizia, il maresciallo dell'aria celebre in tutto il mondo, viene abbattuto in volo dal fuoco amico. Ma non c'è più tempo per volgersi indietro. Affinché la Storia metta in scena l'immane tragedia della guerra, ciascuno deve interpretare la sua parte. Come il generale Mario Roatta, feroce pianificatore di rappresaglie e capo di un esercito spaventosamente impreparato. Come Galeazzo Ciano, ossessionato dall'idea di dominare il Mediterraneo; Edda, pronta a unirsi alla Croce rossa per avere la sua prima linea; Clara Petacci, che stringe tra le braccia un uomo sempre più simile a un fantasma; Amerigo Dùmini, l'assassino di Matteotti, che ha prosperato ricattando quel fantasma. Come una generazione intera di soldati tra cui l'alpino Mario Rigoni Stern, arruolatosi volontario, che nel gelo del fronte russo apre gli occhi sulla natura del dramma a cui partecipa, o il maggiore Paolo Caccia Dominioni, che deve guidare il suo reparto nelle sabbie della tragica battaglia di El Alamein; e una generazione intera di gerarchi tra cui Dino Grandi, sempre più insofferenti verso il Duce. E infine c'è lui, Benito Mussolini, ancora convinto di poter bilanciare in Europa le brame conquistatrici di Hitler ma in realtà pronto a scodinzolare al fianco della tigre tedesca come un patetico sciacallo. A questo quarto pannello della sua epopea letteraria e civile Scurati affida il gigantesco affresco dell'Italia fascista sui fronti del secondo conflitto mondiale, degli errori, degli orrori e dell'eroismo ancora possibile per uomini e donne reduci da vent'anni di dittatura. E tratteggia il ritratto al nero di un uomo di fronte al destino che ha plasmato per sé e per un'intera nazione, solo all'incrocio tra il parallelo del crepuscolo e un meridiano di sangue.
Come l'arancio amaro
Milena Palminteri
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2024
pagine: 448
«Carlotta mia, io dell'arancio amaro conosco solo le spine e ormai non mi fanno più male. Ma il profumo del suo fiore bianco è il tuo, è quello della libertà.» A cosa serve essere giovane e piena di progetti, se sei nata nel tempo sbagliato? Tre protagoniste straordinarie fronteggiano la sfida più grande: trovare il senso del proprio essere donne in un mondo che vorrebbe scegliere al posto loro. Nardina, dolce e paziente, che sogna di laurearsi ma finisce intrappolata nel ruolo di moglie. Sabedda, selvatica e fiera, che vorrebbe poter decidere il proprio futuro ma è troppo povera per poterlo fare. Carlotta, orgogliosa e determinata, che vorrebbe diventare avvocato in un mondo dove solo i maschi ritengono di poter esercitare la professione. E un segreto, che affonda nella notte in cui i loro destini si sono uniti per sempre. Tra gli anni Venti e gli anni Sessanta del Novecento, Sabedda, Nardina e Carlotta lottano e amano sullo sfondo di un mondo che cambia, che attraversa il Fascismo e la guerra, che approda alla nuova speranza della ricostruzione. Per ciascuna di loro, la vita ha in serbo prove durissime ma anche la forza di un amore più grande del giudizio degli uomini. Partendo da una storia vera, Milena Palminteri esordisce con un romanzo maturo e travolgente, scritto con una lingua ricca di sfumature, popolato di personaggi memorabili per la dolente fierezza con cui abbracciano i propri destini.
Cose che ti dico mentre dormi
Enrica Tesio
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2025
pagine: 208
Di tutte le ore della giornata ce n'è una segreta, notturna, abitata solo dai sogni: è l'ora in cui la casa si fa silenziosa, tutti dormono ma una donna veglia e posa su ciascuno i suoi pensieri come carezze in punta di piedi. È l'ora delle malinconie e della tenerezza, è l'ora della verità sussurrata nel buio quando fa meno male o quando sappiamo che l'abbraccio del sonno presto ci concederà una tregua. Con una voce piena di humour e di sensibilità, la narratrice di queste pagine ci racconta la sua famiglia attraverso i discorsi notturni che rivolge alla figlia bambina, al figlio adolescente, alla mamma che non c'è più e all'incrollabile papà, al suo compagno, a un'amica che vive dall'altra parte del mondo... e forse, in fin dei conti, a sé stessa.
L'arte di perdersi. Storia dei miei traslochi
Lia Piano
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2025
pagine: 256
“I sogni, soprattutto se molto belli, sono poco attendibili. E i risvegli possono essere bruschi.” La protagonista di questo romanzo è una donna spiritosa, che vive intensamente e che proprio per questo ha imparato che i sogni, e tra questi l’amore, riservano tante gioie quante delusioni e che bisogna maneggiarli con cautela. Lei, per esempio, sta attraversando un momento difficile: le sembra che il suo lavoro, la sua casa, il suo stesso corpo non le somiglino più e le app di dating o i consigli del chirurgo estetico hanno l’aspetto inquietante delle illusioni. Ma il destino ha in serbo una sorpresa: l’acidissima zia Laura, che l’ha sempre cordialmente detestata, decide di lasciarle in eredità una grande casa appollaiata su un terrazzamento ligure che digrada verso il mare, e anche il denaro per ristrutturarla. Sembra un sogno, ma non lo è: e riserva nuovi colpi di scena. Inizia così un tempo di pratiche edilizie, di sconfortanti e-mail dell’ingegner Non si può fare, e soprattutto di traslochi più o meno temporanei, in appartamenti più o meno accoglienti ma tutti capaci di portare con sé nuovi incontri rivelatori, di insegnarle che cosa serve per sentirsi davvero a casa. Lia Piano scrive un romanzo abitato da personaggi indimenticabili, quelli “con l’espressione un po’ così” di chi è cresciuto stretto tra la montagna e il mare, ma anche quelli più silenziosi come i mobili e le piante di cui ci circondiamo. E ci guida a passo di danza attraverso un romanzo incantevole, malinconico ed esilarante, che nel raccontarci le fasi di una ristrutturazione ci parla della cura del cuore umano, e seguendo la sua protagonista alle prese con le difficoltà della vita ci ricorda che spesso è necessario perdersi per potersi ritrovare.
La regola del silenzio
Oscar Farinetti
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2025
pagine: 304
Ugo Giramondi era un bambino come tutti gli altri fino al giorno della morte del suo adorato nonno “Chiodo”, stroncato da un infarto sotto i suoi occhi nel magazzino della grande ferramenta di famiglia. Da quel giorno Ugo perde la facoltà di parlare in modo fluente: la sua mente è più che mai viva, ma lui si esprime verbalmente con estrema parsimonia. Il suo silenzio enigmatico e un po' “beota”, che molti considereranno un handicap, gli consente tuttavia di sviluppare un'acutezza dei sensi che sarà la sua arma segreta, quella di chi sa auscultare dettagli che gli altri trascurano. Anziché fare di lui un ragazzo chiuso negli spazi familiari, il silenzio rende Ugo fin dagli anni del liceo il punto di riferimento di un gruppo di amici affiatati e destinati a rimanere legati per sempre. Ma il ticchettio della vita è destinato a spezzarsi dolorosamente una seconda volta il giorno in cui Ugo viene trovato, privo di sensi, sulla scena di un crimine spaventoso, che lo priva di ciò che ha di più caro eppure che avrebbe ottime ragioni per aver commesso. Nel suo esordio come romanziere, Oscar Farinetti sceglie di scavare dentro il cuore dell'amicizia, dell'ambizione, dell'amore. Scandito in tre tempi – la giovinezza, il processo, il carcere – "La regola del silenzio" si legge come un thriller ma è anche una grande storia sul coraggio e la tenacia necessari per dare vita a una grande impresa. Al centro della scena un protagonista straordinario che, guidato dalla saggezza dei grandi scrittori di ogni tempo, trasforma la nostalgia di un passato che non può tornare in nuova energia per dare vita a un tempo tutto nuovo.
Quell'amore lì
Linda Farata
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2025
pagine: 288
Agnese ha cinque anni quando il fratello maggiore la invita a entrare nella tenda degli indiani. È un gioco, apparentemente. Un altrove dove il disamore che divora i loro genitori non può raggiungerli. Lì dentro, però, succede qualcosa che Agnese non sa nominare. Qualcosa che suo fratello chiama amore. Qualcosa che lei, per anni, sarà costretta a scambiare per affetto. Ma l'infanzia finisce, e ciò che inizia come un gioco diventa un lungo incubo impossibile da spezzare. Anni dopo, Agnese è una donna che ha imparato a fuggire. Dalla famiglia, dalle parole, dalla memoria. Finisce in una comune anarchica dall'altra parte del mondo, tra utopie e contraddizioni. È lì che incontra John, uomo disturbato, ossessivo, eppure capace di mostrarle qualcosa, ed è lì che Agnese comincia, forse per la prima volta, a vedere. A dire. A rompere il silenzio. Linda Farata esordisce con un romanzo duro eppure pieno di umanità, anche di dolcezza. Un libro che indaga come il male possa annidarsi proprio là dove dovremmo sentirci più al sicuro. È una storia che parla di famiglia, di abuso, di casa, e di quanto possa costare chiedere di essere amati alle proprie condizioni. Quell'amore lì – che implode fino a diventare controllo, manipolazione, violenza – è a un passo da noi. Lo leggiamo nelle cronache, lo temiamo per i nostri figli. E, come imparerà Agnese stessa, trova il suo antidoto più potente nella capacità di ascolto, nel rifiuto del silenzio.
Sardinia noir. Tre casi per Martino Crissanti
Flavio Soriga
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2025
pagine: 432
Martino Crissanti è un carabiniere antropologo che non ha fretta di dire la sua, che non ama le certezze, che non è sicuro di nulla e conosce il valore del dubbio. Eppure indaga, chiede, cerca – quando la professoressa Marta Deiana, bella e disinibita, i capelli rossi tagliati corti e gli occhi di caffè forte, viene trovata morta; o quando il cadavere di una donna appartenente a una delle famiglie più importanti della città viene scoperto in una cabina sulla spiaggia; ma anche quando la segnalazione del ritrovamento di un'escavatrice rubata accende in lui il sospetto che dietro un reato così semplice si possa celare una trama molto più violenta. Questo volume comprende i due romanzi di Flavio Soriga dedicati a Martino Crissanti, Neropioggia e Metropolis, insieme all'inedito Kalashnikov.
Le ragioni dell'istinto
Daniele Pronestì
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2025
pagine: 352
Giuseppe Bellingeri: calabrese, ingegnere, agente dei servizi segreti tornato da poco alla vita borghese, lupo grigio. Sì, perché nel mondo narrato in questo romanzo accanto agli umani si muovono altri animali, perfettamente abbigliati e parlanti. Così, quando in un appartamento di Morgese, un paesino nel cuore della piana di Reggio Calabria, viene ritrovato un cadavere, sarà il vicequestore Balbino, orso bruno capo della squadra mobile, a convocare Giuseppe Bellingeri sapendo che conosceva la vittima, una giovane donna innamorata della libertà. E sarà in un universo brulicante di umani, faine, salamandre, falchi e altri animali di ogni sorta che Bellingeri dovrà muoversi per scoprire chi ha voluto uccidere Maria. In questa Calabria all'incrocio tra le atmosfere mediterranee e la California di Philip Marlowe, dove i palazzi signorili si stagliano sullo stretto di Messina, gli immigrati sudano nei campi e l'ombra della criminalità organizzata allunga i suoi tentacoli nonostante il sole abbagliante, Daniele Pronestì dà vita a una straordinaria galleria di personaggi, guidati dai loro istinti più puri e proprio per questo capaci di rappresentare in modo vivido le nostre bassezze, i nostri desideri, il coraggio necessario per scegliere di essere umani. "Le ragioni dell'istinto" è la prima indagine di un personaggio destinato a incidersi nella nostra memoria – Peppe Bellingeri, lupo della Sila, magro e malinconico ma non arreso.
Se tu non ridi più
Barbara Perna
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2025
pagine: 352
“Non sono più un avvocato.” Amalia Carotenuto lo ripete da anni, eppure nessuno ha dimenticato i casi che hanno fatto di lei uno degli avvocati migliori di Napoli, pronta a gettarsi nel fuoco per difendere un innocente. Ma ormai quel passato è chiuso in una cella carceraria insieme a un dolore immedicabile e a una colpa che Lia non può perdonarsi, e della sua passione per il diritto sono testimoni solo gli studenti dell'università dove ora insegna. Un giorno di primavera, però, il corpo di una giovane donna viene ritrovato nel Parco della Rimembranza e il destino vuole che quella donna sia molto vicina alla sola persona capace di portare un po' di allegria nella vita di Lia: Cetta Caracciolo, travolgente incarnazione della più esuberante femminilità partenopea nonché figlia della principessa Matilde Brancaccio vedova Caracciolo. E se sono Cetta e la sua nobilissima madre a chiederle di indagare, Lia non può tirarsi indietro. Sarà così che – affiancata dal suo fido assistente Picchio Malatesta, tassista per necessità e investigatore privato per vocazione – Lia si avventurerà tra i pettegolezzi e le scabrose verità dell'alta borghesia campana, dentro il dolore silenzioso di una famiglia, attraverso passioni e ossessioni con cui è giunto anche per lei il momento di fare i conti. Tra le sontuose dimore di Posillipo e il carcere di Poggioreale, Barbara Perna mette in scena le vicende di una dinastia di imprenditori della pasta e un delitto che sembra spegnere ogni sorriso. In queste pagine l'irresistibile verve brillante di cui è maestra si mescola però alla narrazione di un'umanità dolente, dominata dalle passioni, incapace di perdono. Se tu non ridi più è così un giallo che – attraverso i personaggi di due madri ferite – ci interpella sul significato della giustizia, sulla possibilità che essa sia lo strumento che ricuce gli strappi e non quello che condanna in modo inappellabile.
Il fumo e l'incenso
Michele Burgio
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2025
pagine: 192
Il tempo sembra immobile a Serrapriola, minuscolo e sonnolento paese dell'entroterra siciliano dove da sempre tutto scorre uguale a sé stesso: padre Ramacca allena la squadra di calcetto della parrocchia, gli adolescenti del rione – i Megli – vivono la noia, l'amore e forse le prime esperienze con la droga, don Orazio Scuderi mantiene saldi gli equilibri, nell'interesse di tutti. Per il resto, l'evento più clamoroso che possa accadervi è la sparizione del crocifisso restaurato con le offerte dei fedeli, che scatena il disappunto delle anziane comari. Almeno fino a quando, in un pomeriggio qualunque, un ragazzino del gruppo dei Megli scompare. A indagare sono chiamati il maresciallo Maira e il procuratore Ammirata, i quali non sono così disposti a scoprire una verità che temono scomoda. Anche il disilluso Sergio Vilardo, ex giornalista d'inchiesta ormai votato al quieto vivere, sembra tenersi alla larga. Il suo intuito però non è ancora del tutto sopito, e lo conduce a intravedere una pista inattesa. E a ritrovare l'incoscienza di seguirla. Ma fino a che punto? Una storia intrisa di amara ironia sull'ineluttabilità del male. Una Sicilia torrida e assolata dove tutti sono innocenti, ma niente è innocuo. Una giustizia sghemba che, come nella lezione di Sciascia, è fragile e feroce espressione del potere.