Carocci: Piccola biblioteca letteraria
Gli onesti e imperterriti piaceri. Satire libertine in Italia
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2002
pagine: 168
Una dama inquieta lettrice di Rousseau, il celebre alchimista Cagliostro, un religioso avventuriero che aspira alla libertà sono i protagonisti degli scritti che compongono questo volume. Letti e conosciuti nei salotti settecenteschi, ma ignoti oggi se non a specialisti e bibliofili, Lo Speziale di qualità di Vincenzo Rota, Soliloque d´un penseur di Giacomo Casanova, Il matrimonio di fra Giovanni di Carlo Antonio Pilati - qui riprodotti integralmente dagli originali a stampa del Settecento - vivono nel comune denominatore della satira, un genere "trasversale" alla letteratura libertina. Dare loro la parola, corredati da un saggio introduttivo e da puntuali note di commento del curatore, vuol essere il modo per restituirli al piacere della conversazione, alla curiosità di un pubblico che forse troverà qualche buona ragione per mantenerli in vita gustandone l´inclinazione provocatoria, lo spunto critico dai quali sono stati creati in piena Age des Lumières.
Pietro Verri. Discorso sull'indole del piacere e del dolore
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2001
pagine: 176
Il Discorso sull'indole del piacere e del dolore di Pietro Verri, che qui si ripropone nella stampa milanese del 1781, rappresenta il tentativo appassionato e coerente di indagare lo statuto delle sensazioni attraverso gli strumenti dell'analyse condillachiana e della ragione sperimentale, dando credito all'utopia illuministica di una morale more geometrico costruita per analogia con le leggi della scienza. Ma la ricostruzione rigorosa e partecipe dei meccanismi interiori avviata sulla scorta di Locke, Maupertuis, Hume e Helvétius cede alla fine al «labirinto» della sensibilità e alla «impenetrabil nebbia» delle percezioni più istintive e vitali in cui risuona la voce misteriosa della natura. Dinanzi all'impotenza di quel vasto sistema matematico e probabilistico da cui muoveva la ricerca stessa del Verri, rimane la definizione viva del dolore come motore universale che, attraverso la crisi dei Lumi, giunge fino a Leopardi e a Stendhal.
Ipersonetto
Andrea Zanzotto
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2001
pagine: 160
Nel 1978 viene pubblicato, giusto nel mezzo del volume Il Galateo in Bosco di Andrea Zanzotto, il suo Ipersonetto. Da allora questo singolare minicanzoniere ha intrigato e talvolta messo in difficoltà critici e lettori per via della sua grande concentrazione tematica. Questo straordinario testo della nostra contemporaneità rompe al suo interno i vincoli delle regole imposte dallo statuto del sonetto e, pur rispettandole sul piano della forma, reinventa una nuova prospettiva nella quale al centro del discorso troviamo l'uomo contemporaneo con le perplessità, le crudeltà e anche le passioni che lo portano a riflettere sulla storia, sul corpo-psiche, sul testo, e soprattutto sul bosco, luogo privilegiato della norma e della rottura della norma, che è anche il bosco del poeta, il Montello dove, egli afferma, «venne elaborato, come è notissimo, il Galateo di Giovanni della Casa; là si elaborarono nella Certosa e nell'Abbazia [...] rime e rime, versi italiani e latini». Questo 'omaggio' viene ripercorso con cura particolare dalla lettura - una vera e propria guida e un moderno commento - di Luigi Tassoni, che ci porta nella fitta trama dei riferimenti e nella dinamica di una scrittura poetica fra le più complesse e affascinanti di oggi.
Giovan Battista Casti. Novelle galanti
Lucia Rodler
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2001
pagine: 260
Proibite nel corso dell'Ottocento, le dieci novelle dell'abate Casti pubblicate e commentate in questa antologia illustrano l'immaginario libertino settecentesco, descrivendo i segreti della seduzione in un tono tra l'ironico e il fiabesco e smascherando le finzioni della società civile e del mondo ecclesiastico Ancien Régime. Compiacenti destinatarie e manifesto oggetto del desiderio, le donne sono le protagoniste delle Novelle castiane, diffusissime fra il pubblico femminile (e non solo) di fine Settecento, lette tanto ad alta voce nei salotti emancipati quanto in modo solitario e furtivo. In grado di restituire un'immagine vivace del secolo che ha visto la nascita della psicologia, l'opera di Casti costituisce un prezioso documento di costume che registra le difficoltà nei rapporti affettivi - dalle passioni adolescenziali sino ai turbamenti dell'età matura - e insieme favorisce un rinnovamento della illustre tradizione novellistica italiana.