Centro di Cultura e Storia Amalfitana: Biblioteca amalfitana
Fieri iussit pro redemptione. Mecenatismo, devozione e multiculturalità nel Medioevo amalfitano
Libro: Libro rilegato
editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana
anno edizione: 2010
pagine: 423
Il rilevante ruolo storico di Amalfi nel Mediterraneo medievale riaffiora con rinverdita evidenza dal complesso di attente e documentate testimonianze di numerosi ed affermati storici. Viene approfondito il tema dei traffici degli Amalfitani fra Occidente ed Oriente che animarono prospettive di integrazione culturale e di aggregazione religiosa tra le due Chiese. L'opera illustra un vasto ambito di interrelazioni culturali mediterranee proponendone le maggiori attestazioni presenti nella Costa d'Amalfi sotto forma di architetture sacre e civili, affreschi, sculture marmoree, decorazioni musive, avori, monete e oggetti artisticamente realizzati dalle botteghe medievali amalfitane. La straordinaria vitalità culturale del Ducato di Amalfi nel Mediterraneo emerge attraverso i suoi caratteri peculiari e tutto quanto oggi più significativamente sopravvive attraverso l'eredità presente, i segni, i valori e il ruolo di centro di irradiazione d'arte e cultura svolto da Amalfi nel Medioevo mediante una lettura aggiornata e complessiva. I cosiddetti primati degli Amalfitani, diffusori di tecniche agricole, costruttive e nautiche, di costumi alimentari ed igienici, dell'umile carta.
Metamorfosi e adattamento a nuovo uso del «Monistero di Donne Nobili» della SS. Trinità di Amalfi
Maria Russo
Libro
editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana
anno edizione: 2009
Dal lago di Tiberiade al mare di Amalfi. Il viaggio apostolico di Andrea il primo chiamato. Testimonianze, cronache e prospettive di ecumenismo nell'VIII centenario
Libro: Libro in brossura
editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana
anno edizione: 2008
pagine: 528
Nel 2008 il mondo cristiano celebra gli ottocento anni della Traslazione delle Reliquie dell'Apostolo da Bisanzio ad Amalfi. In questo libro, partendo dalla figura storica del Primo Chiamato così come si configura nei testi evangelici, si dibattono le prospettive ecumeniche che nel suo nome si stanno delineando ai massimi livelli della Cristianità. Ampio risalto è dato alla iconografia del Primo Chiamato nell'Occidente cristiano,nella tradizione bizantina e slava e nella Costa di Amalfi. In tale contesto si inseriscono due importanti contributi sull'assetto e sulle trasformazioni della cattedrale e sul significato del ciclo di affreschi della cripta in fase di restauro. L'edizione critica della "Translatio", dei vespri bizantini e dell'inno acatisto, presentati con estremo rigore filologico, completano il volume in cui la figura di Andrea, 'ponte' tra l'Oriente e l'Occidente, viene delineata nei molteplici aspetti teologici, storici, artistici e cultuali.
Tramonti la terra operosa. Casali, pievi, uomini e poderi. Le matrici della vita rurale in Costa d'Amalfi
Libro: Copertina morbida
editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana
anno edizione: 2008
pagine: 689
Questo volume nasce da un'esigenza da tempo avvertita tra gli studiosi del complesso territorio amalfitano: approfondire alcuni dei temi più importanti della storia sociale, economica e artistica delle valli di Tramonti, un luogo non molto conosciuto e ancora poco frequentato dagli studiosi. Tramonti rappresenta, infatti, l'unico valico naturale che nei secoli ha messo in comunicazione la zona costiera con l'entroterra, permettendo attivi scambi commerciali e una notevole mobilità della forza lavoro. Dal punto di vista altimetrico il territorio si configura come appartenente alla fascia montana e offre, perciò, un volto raro della Costiera, mostrando un modello insediativo che, con le sue tredici frazioni, rivela la genesi dell'insediamento antropico che affonda le radici nella vocazione agricola dei suoi abitanti e un'antichità di frequentazione, attestata senza soluzione di continuità a partire dall'Età del Bronzo, che non sempre si riscontra negli altri centri della Costiera.
Vicende artistiche fra Napoli e la costa d'Amalfi in età moderna
Antonio Braca
Libro: Copertina morbida
editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana
anno edizione: 2004
pagine: 380
Forme di architettura medievale in Campania. Il Monastero di S. Cataldo a Scala
Vincenzo Sebastiano
Libro: Libro in brossura
editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana
anno edizione: 2004
pagine: 288
Le culture artistiche del Medioevo in costa d'Amalfi
Antonio Braca
Libro
editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana
anno edizione: 2003
pagine: 357
Dal Garum al Limoncello. La tradizione alimentare della regione amalfitana
Libro: Libro rilegato
editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana
anno edizione: 2023
pagine: 221
Questa antologia della storia della cucina amalfitana in memoria di Ezio Falcone percorre un andamento diacronico dalle origini sino al Novecento, attraversando vere e proprie rivoluzioni alimentari, segnate nei tempi moderni dall'avvento dei pomidori e delle patate. E poi la più significativa delle rivoluzioni: la pasta, dapprima fresca e poi, almeno dal XVI secolo in avanti, secca, nelle sue svariate qualità lunghe e corte. I "Vermicelli alla Masaniello" rappresentano un doveroso contributo della Costa al suo rivoluzionario eroe, pietanza realizzata allo scorrere del Seicento e fondata sulle alici e sul succo di limone. All'eco di "Festa, farina e forca", le tragicomiche tre "effe", il popolo minuto trascorre le vicende del travolgente Barocco, mentre gli opifici per la pasta passano da Minori a Gragnano, divenendo ancor più produttivi e sottolineando che le "paste della Costa" erano nel Settecento le "migliori del regno". Al simbolo agricolo-alimentare della Costiera, il limone, Ezio ha dedicato un'apposita pubblicazione, nella quale ricostruisce le tappe fondamentali della diffusione del prezioso agrume, pomo d'oro del giardino delle Esperidi, nelle varie località amalfitana, inserendolo negli usi medicinali, gastronomici e dell'arte pasticciera, dall'orto pompeiano ai putti alati barocchi del Chiostro Paradiso. «Ezio, poeta della cucina», afferma Giuseppe Cobalto; è vero, nei suoi scritti aleggia una poesia d'amore per le prelibatezze nostrane, benedette dai santi del territorio, al cui culto restano fermamente legate nell'immaginario collettivo pietanze peculiari, che ne completano la devozione. Versi sono anche le Sue dettagliate e precise descrizioni delle ricette, che completano il saggio, tra le note numeriche dei dosaggi e i suggerimenti amorevoli dell'esecuzione.