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D'Amico Editore: Aletheia-svelamento

Carlo Afan de Rivera. La politica e la modernizzazione conservativa nel Regno delle Due Sicilie

Carlo Afan de Rivera. La politica e la modernizzazione conservativa nel Regno delle Due Sicilie

Giuseppe Foscari

Libro

editore: D'Amico Editore

anno edizione: 2018

Nel 1848 Carlo Afan de Rivera, longevo e scomodo direttore Generale di Ponti e Strade, Acque, Foreste e Caccia, diede alle stampe una monografia di grande rilievo storico e politico: "De’ mezzi più efficaci da procacciar lavoro agli operai facendo valere i vantaggi naturali". Fu un documento strategico con il quale egli concepì una modernizzazione del regno delle Due Sicilie basata su importanti opere pubbliche come bonifiche, strade, ponti, porti, in una moderna e razionale ottica sistemica. Ma fu anche il manifesto di un liberal-costituzionale che intendeva arginare la rivoluzione dei popoli in atto in buona parte d’Europa e rafforzare la monarchia, promuovendo interventi diretti dello Stato e dei privati per dare lavoro e sostegno agli operai. Un’opera che ci racconta i gravi disagi e le innovazioni di un paese stretto nella morsa del progetto unitario e del dilagante socialismo.
12,00

Avvenimenti di Napoli del 15 maggio del 1848. Cause, giornata in se stessa, conseguenze

Gennaro Marulli

Libro: Libro in brossura

editore: D'Amico Editore

anno edizione: 2018

«Al disinganno dei traviati Concittadini l’autore, amico della Patria, questi ragguagli consagra». Il 15 maggio del 1848 è nell’immaginario comune una giornata assurta quasi a mito: da un lato gli scrittori filorivoluzionari ne hanno fatto un punto di volta del tentativo di “modernizzazione”, dall’altro anche gli autori “reazionari” o “conservatori” ne hanno subito il fascino. Di grande importanza è dunque il resoconto analitico dell’allora capitano dei Cacciatori della Guardia conte Gennaro Marnili, che descrive gli eventi napoletani di quella giornata attraverso un freddo resoconto militare: dall’alba al tramonto ogni singolo scontro viene descritto quasi chirurgicamente, con la massima obbiettività possibile. Prima e dopo la distaccata narrazione, però, l’autore ne indaga le cause e cerca di delincarne le conseguenze.
14,00 13,30

Una giornata di divertimento da Napoli a Pozzuoli per Succavo (1833)

Vitangelo Morea

Libro

editore: D'Amico Editore

anno edizione: 2018

Pubblicata a Napoli nel 1833 dal medico pugliese Vitangelo Morea, "Una giornata di divertimento da Napoli a Pozzuoli per Succavo" è un'originale guida turistica dei Campi Flegrei in forma di racconto. Quattro personaggi dell'aristocrazia napoletana, vicini agli ambienti della corte di Ferdinando II, attraversano di buon mattino la Grotta di Pozzuoli per raggiungere in carrozza il capoluogo flegreo, lungo l'itinerario classico che comprende il Lago di Agnano, la Solfatara, l'Anfiteatro maggiore, il cosiddetto Tempio di Serapide e la rocca del Rione Terra. La descrizione dei luoghi visitati è fornita attraverso una serie di dialoghi, che affrontano anche interessanti questioni culturali, economiche e di attualità politica. II tour si conclude qualche ora più tardi in una rinomata osteria putcolana, dove l'allegra compagnia può finalmente gustare le specialità gastronomiche del luogo: cozze, cannolicchi e zuppe a base di pesce.
14,00 13,30

Klitsche de la Grange. Un colonnello prussiano contro la rivoluzione italiana

Fernando Riccardi

Libro

editore: D'Amico Editore

anno edizione: 2017

Un ufficiale prussiano, Teodoro Federico Klitsche de la Grange, che aveva combattuto contro Napoleone a Waterloo, decide di mettere la sua sciabola al servizio del papa e poi del re delle Due Sicilie per combattere i fautori della “rivoluzione italiana”. Diventato “suddito napolitano” de la Grange sposa con entusiastico ardore la causa borbonica e si distingue sia nel delicato incarico di agente segreto che nelle incombenze propriamente militari. Nell’ottobre del 1860, radunato un corpo di volontari, si inoltra nel territorio abruzzese e, dopo aver sconfitto i garibaldini a Civitella Roveto, giunge a minacciare molto da vicino L’Aquila. Ma la sconfitta di Scotti Douglas al Macerane (20 ottobre) io costringe a retrocedere ed a ritornare sui suoi passi. “Il di 6 Novembre entrai anche io nello Stato Pontificio. Fui l’ultimo a lasciare il Regno”: così commenta amaramente il colonnello nel suo “ragguaglio” sulla spedizione militare in terra d’Abruzzo. Ed è anche l’ultimo ad arrendersi dopo aver constatato che tutto era perduto e che quel Regno per il quale tanto aveva lottato era stato ormai ghermito dai “rivoluzionari dell’altra Italia”, da quelli del “paese al di là dei fiumi Uri e Tronto”.
12,00 11,40

Pozzuoli 1860-1863. Storie e controstorie del Risorgimento nei Campi Flegrei

Maurizio Erto

Libro: Libro in brossura

editore: D'Amico Editore

anno edizione: 2017

Come si presentava nel 1860 la città di Pozzuoli, capoluogo di uno dei più importanti distretti della provincia di Napoli? Come reagirono i puteolani al crollo del Regno borbonico? Quale fu il clima politico nei comuni flegrei durante l’invasione piemontese e nei primi anni dell’Unità? Basandosi su documenti d’archivio in gran parte inediti, il saggio di Maurizio Erto tenta di rispondere a questi interrogativi attraverso l’analisi di alcuni aspetti e momenti salienti della storia risorgimentale flegrea: l’assedio garibaldino del Castello di Baia; la manipolazione dei risultati del plebiscito; le reazioni legittimiste e gli episodi di brigantaggio a Ischia, Procida, Pozzuoli, Soccavo e Pianura; la situazione carceraria nel bagno penale di Nisida; le vicende dei soldati garibaldini e borbonici originari dei Campi Flegrei; la posizione antiunitaria assunta dal clero locale.
14,00 13,30

L'Europa e la «questione napoletana 1861-1870». In appendice il discorso di Lord Lennox alla Camera dei Comuni dell'8 maggio 1863

Eugenio Di Rienzo

Libro

editore: D'Amico Editore

anno edizione: 2016

L’azione diplomatica costituì, subito dopo la nascita del Regno d’Italia (17 marzo 1861), il principale campo di lavoro del governo in esilio di Francesco II. Principale attore di questa strategia sarà Pietro Calà Ulloa, capo dell’esecutivo e leader della corrente costituzionalista, liberale, federalista, sostenuta da Francesco II, che si opponeva a quella conservatrice dei «legittimisti puri» capitanata dall’ex ministro delle Finanze Salvatore Murena e dalla regina madre Maria Teresa. Il Primo ministro si dimostrò convinto fautore della necessità di spostare il tema della «Nazione napoletana» dallo scenario italiano a quello europeo, per porlo al centro del dibattito politico internazionale. Calà Ulloa era, infatti, convinto che la funzione militare del “brigantaggio”, insufficiente in mezzi, coordinamento politico e strategico, doveva subordinarsi obbligatoriamente a quella sviluppata dalla diplomazia. La guerriglia contro le forze di occupazione discese da settentrione doveva avere come principale obiettivo quello di mostrare alle Potenze europee l’incapacità del governo di Torino a mantenere il controllo delle province meridionali, se non a patto di utilizzare contro i suoi abitanti un insopportabile regime poliziesco e una spietata repressione.
12,00 11,40

Il brigantaggio post-unitario come problema storiografico. In appendice «Analisi politica del brigantaggio attuale nell'Italia meridionale» di Tommaso Cava

Il brigantaggio post-unitario come problema storiografico. In appendice «Analisi politica del brigantaggio attuale nell'Italia meridionale» di Tommaso Cava

Eugenio Di Rienzo

Libro

editore: D'Amico Editore

anno edizione: 2020

Il fenomeno del cosiddetto "banditismo politico" non fu solo la prima guerra civile italiana ma anche un conflitto interno alla Nazione napoletana, da leggere come fase culminante della guerra di fazione, insorta già nel 1848 all'interno della borghesia provinciale meridionale, tra "galantuomini liberali", collusi con la camorra napoletana, la delinquenza comune, le "mafie" pugliesi, lucane, calabresi e "galantuomi legittimisti", sostenitori e finanziatori dell'insorgenza antiunitaria (come la famiglia di Giustino Fortunato). Due ceti sociali che, dal 1860 fino almeno al 1868, si trovavano, gli uni contro gli altri armati, nella lotta intestina per l'acquisizione o la conservazione di margini di potere economico e politico, tra le cui fila l'opportunismo e l'amore per la "roba", per citare il titolo di una novella di Giovanni Verga prevalsero, molto spesso, soprattutto nel fronte dei novatori, sulle motivazioni ideali.
14,00

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