De Ferrari: Oblò

Si dice che le decisioni più importanti di rilievo epocale, quelle che hanno fatto cambiare il mondo, siano state assunte con i piedi sotto il tavolo! Sì, pranzando o cenando. Queste poche pagine non pretendono di cambiare la storia, né ardiscono di segnare un angolo di svolta nello scibile umano; sono bagatelle, per dirla con Leonardo "facezie" , senza alcuna presunzione. Riferiscono conversazioni o scambi d'idee che hanno appassionato l'autore nel corso d'allegre e dotte tavolate, emozioni legate al vissuto o trasmesse da temi che spaziano da un film a una composizione musicale a eventi disparati quali un comizio, un torneo, una manifestazione, con la speranza di far rivivere nel lettore le medesime o altre emozioni e piacevoli ricordi. Cornice ai vari episodi sono la grande Storia che ruota intorno a fatti e a personaggi notevoli e la"storia domestica", quella minore fatta di piccole cose e di semplicità.

Nove racconti scaturiti da riflessioni. Storie di donne di terre straniere che si alternano a piccoli momenti quotidiani con finali a sorpresa; squarci di problematiche sociali, come l'integrazione degli immigrati o il personale precario della scuola, narrati da angolazioni non scontate. Alcune storie hanno un esplicito riferimento al cinema, altre ricostruiscono con brevi tratti la vicenda umana complessa di comprimari col sogno da protagonisti, indagano oltre le apparenze di caratteristiche somatiche o tic nervosi, trasformando aneddoti vissuti con apparente distacco in piccole storie esemplari. Ecco dunque la storia di Ida, e di come gli alberi siano sempre stati amici e testimoni muti della sua lunga e travagliata vita. E il ladro gentiluomo col sogno di fare l'attore, che solo in carcere riuscirà a coronare. O Tosca, sinuosa e volubile creatura, che conosce bene l'arte di farsi benvolere da tutti. Quasi come episodi di un film, Luisa Felletti usa la penna per costruire camei che si stagliano in un affresco più ampio, quello della commedia della vita, rappresentata con ironia lieve e momenti di intensa partecipazione.

Un racconto del subcontinente latino-americano, dall'istmo centro americano sino all'estremo sud argentino e cileno. L'autore si confronta con realtà tanto diverse e lontane e ne trae spunto per proporre al lettore una descrizione dei popoli e dei paesi secondo una chiave di lettura antropologica, che prima che economica o sociale intende essere culturale. Pensato e rivolto soprattutto agli studenti, l'autore invita i suoi lettori ad approfondire la conoscenza del mondo, a non fermarsi ad un approccio superficiale, ma di viaggiare con curiosità e spirito critico. Ogni paese viene raccontato in maniera sintetica ed esaustiva rivelando la grande passione che anima e muove l'autore. Un viaggio sentimentale che trova ispirazione dagli scritti del romanziere uruguayano Eduardo Galeano e dal suo amore e rispetto per la sua terra. Il testo è arricchito dalla carta del mondo a proiezione per aree equivalenti dello storico tedesco Arno Peters.

"Passarono sul paese, ma lui non riuscì a distinguere lo scaletto, ma nemmeno casa. Furono sopra i boschi dove andava a caccia e quando si rese conto che aveva fantasticato troppo su un fazzoletto di terra come ce n'erano tanti, ci rimase male. Che aveva sprecato il suo tempo per niente." La Liguria può essere il compendio del mondo per il giovane protagonista di questo racconto che si svolge e si chiude nel giro di una stagione. Fra giornate di caccia più sognate che vissute, fra schiumanti balene morenti e squali assassini, legato alla sua terra alle sue albe ai suoi profumi, incantato dai racconti dei vecchi testimoni di un tempo ormai al crepuscolo, diviso fra presente e passato, Dino, andrà incontro al suo destino.

Malika è una giovane mamma disperata per la salute del suo piccolo, apparentemente senza speranza di vivere. Nonostante i pensieri e le preoccupazioni della famiglia decide di vincere il fatalismo tipico della sua cultura e si avventura in un viaggio della speranza. Parte così da Marrakesh con destinazione Italia assieme al figlio per cercare chi possa curare il suo bambino. Durante il lungo viaggio a bordo di uno sgangherato autobus si intrecciano i ricordi e le aspettative per il futuro in un alternarsi di emozioni e sentimenti che rivelano la grande forza morale e l'indomito coraggio di questa mamma. Conoscerà Khadija che, viaggiando con lei, diventerà la sua confidente ed il suo lasciapassare per l'Europa. Il faticoso arrivo in Italia le rivelerà un mondo nuovo. Ma il percorso è lungo ed impervio e sarà anche costretta a guardarsi dal tormentoso sguardo di un uomo che ha deciso di farla stare tranquilla. Lasciarsi dietro tutto per una giovane ragazza marocchina, preda di atavici retaggi culturali, non è una scelta semplice. La consapevolezza che sia necessario questo sacrificio per dare al figlio, Ayoub, una possibilità di vivere sarà sufficiente per ottenere ciò per cui sta viaggiando?