DeriveApprodi: Habitus
Salus in horto. Il giardino come cura
Libro
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2020
pagine: 224
Non sono molti i libri che si occupano della storia della funzione curativa del giardino. Salus in horto rappresenta un'eccezione rivolta tanto a chi si occupa professionalmente di storia e di teoria del giardinaggio, quanto agli appassionati che vogliono lasciare il mondo della divulgazione ed entrare in contatto con quello della ricerca. Nel volume, infatti, si trovano saggi che intrecciano gli aspetti tecnici del giardinaggio con l'urbanistica, l'architettura, la medicina, la farmacopea, la cucina, la politica e l'educazione. Il libro, suddiviso in tre sezioni – La cura del giardino, Il giardino come cura e Il giardino cura della città –, esplora tematiche di avanguardia come lo studio del microclima urbano, i giardini «mancati», il rapporto tra mondo dell'industria e giardini, i giardini come strumenti di cura della città. Con testi di: Roberto Leggero, Simona Gavinelli, Anna Finocchi, Valerio Cirio, Giacomo Lorandi, Silvana Bartoli, Agnese Visconti, Franco Mittino, Mirella Montanari, Ornella Selvafolta, Giuseppe Lupo, Sascha Roesler, Fabio Di Carlo, Andrea Di Salvo.
Biosfera, l'ambiente che abitiamo
Enzo Scandurra, Ilaria Agostini, Giovanni Attili
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2020
pagine: 203
La Biosfera è quel luogo singolare dell'Universo dove è nata e si è sviluppata la vita. È un prodotto del Sole. Noi, insieme a tutte le altre specie viventi, siamo l'esito di una sua lunga evoluzione durata milioni di anni nel corso dei quali sono nate e poi si sono estinte diverse specie di animali e vegetali, creando la meravigliosa biodiversità che ci circonda. L'equilibrio delicato di questo ecosistema è oggi a rischio e con esso la sopravvivenza della nostra specie, a causa dei cambiamenti climatici prodotti dall'eccesso di gas serra che stanno alterando equilibri millenari. Occorre invertire rapidamente i presupposti di questo sviluppo, se non vogliamo che la Terra torni a essere quell'ambiente inospitale precedente alla comparsa della vita. Per farlo occorre imboccare da subito la via della riconversione ecologica del nostro modello di sviluppo. Un cambiamento che presuppone di mettere in discussione i modelli di vita e il modo di pensare alla natura; in sostanza l'intera civiltà occidentale, fondata sul dominio della natura e delle sue leggi. Ma in ecologia non esistono scorciatoie: la tecnologia non può risolvere quei problemi che la tecnologia stessa ha creato. È infatti l'entropia a insegnarci che più consumiamo, più l'energia libera che ci resta a disposizione diminuisce. Un principio inesorabile destinato a prevalere su qualunque altro indicatore economico e sull'economia stessa, e dal quale ripensare il nostro modo di abitare questo pianeta.
Cibum nostrum. Mito e rovina della dieta mediterranea
Maurizio Sentieri
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2019
pagine: 128
L'alimentazione mediterranea è cultura alimentare profonda, elaborata attraverso i millenni da riti, tecniche agricole e gesti. Eppure, affermare che l'alimentazione mediterranea è una realtà acquisita è una menzogna. La società che aveva generato quella cultura non c'è più, tramontata dall'orizzonte della storia, cancellata da un presente di immagini televisive. Oggi quel vecchio modello alimentare si riduce a un luogo comune, alle molte varianti delle «diete mediterranee», calibrate a misura del consumatore. Cosa resta dunque di quell'estesa e millenaria cultura del cibo che ha accomunato il Mediterraneo? Restano scoperte casuali e selezionate nel tempo che oggi chiamiamo «tradizioni», pillole di saggezza e di benessere che il nostro mondo ha conservato. Restano paesaggi reali e immaginati, ricreati attraverso gli alimenti e la cucina.
Le promesse dei mostri. Una politica rigeneratrice per l’alterità inappropriata
Donna J. Haraway
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2019
pagine: 171
«La natura non è un luogo fisico in cui recarsi, non è un tesoro da custodire o conservare in banca, non è un'essenza da proteggere. La natura non è un testo da decifrarsi in base ai codici della matematica o della biomedicina. Non è l'alterità che offre origine, materie prime e servizi. Né madre né curatrice, né schiava né matrice, la natura non è risorsa o mezzo per la riproduzione dell'uomo. La natura è, strettamente, un luogo comune». Così esordisce Donna Haraway, tra le principali esponenti del pensiero ecologico e femminista contemporaneo, in questo testo illuminante sulla nostra condizione di umani, specie devastatrice che ancora non ha imparato a convivere con il resto del vivente senza danneggiarlo. Perché ciò che sembriamo dare per scontato — l'idea o l'esistenza di una natura — in realtà non lo è affatto. La natura è in tutto e per tutto un artificio umano: attraverso la quale gli umani pensano loro stessi e l'insieme delle relazioni con ciò che esiste. Passare per una critica di questo artificio significa immaginare che altri artifici sono possibili, a partire dai quali entità biologiche e tecnologiche in continua trasformazione troveranno uno spazio di coesistenza su questo pianeta.
Non è il vino dell'enologo. Lessico di un vignaiolo che dissente
Corrado Dottori
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2019
pagine: 168
Corrado Dottori è un vignaiolo che produce Verdicchio e non solo sulle colline marchigiane. È approdato alla vigna dopo essersi licenziato da un posto garantito in una grande banca internazionale. E da alcun anni fa il contadino. Cosa significa fare ed essere un agricoltore agli albori del Terzo millennio? Come si fa agricoltura? Cos'è un ambiente? Quali sono le relazioni tra un coltivatore e un sistema vivente quale la vigna? Quale vino produrre? Questo lessico per un'altra «contadinità» ne è la risposta. Un viaggio dentro il mondo della vigna e dentro la vita di chi se ne prende cura. Che passa per la cantina e gli scaffali di vendita. Per la critica del gusto e la storia della produzione vitivinicola nel Novecento. Per l'enologia e Luigi Veronelli. Per le grandi fiere del vino e i terroir. Una riflessione lungo i sentieri che partono dalla «natura» e sfociano in un prodotto di «artificio» quale una bottiglia. Articolato nella forma di un lessico, questo libro è anche il racconto di ciò che definisce il mondo del vino ma che non trova spazio nelle guide o nei manuali sul bere. E per leggerlo, non serve essere esperti, conoscitori, bevitori o sommelier, basta lasciarsi andare alla linfa che scorre in queste pagine e che ci trascina da un tralcio di vite a una diversa visione dell'ambiente e della natura, a un'ecologia tutta da costruire. “Non è il vino dell'enologo” è un libro spartiacque per la nascita di una sensibilità oggi diffusa che, a partire dal vino e dalla critica del gusto, ha proposto nuove forme di agricoltura e di relazione con l'ambiente. Questa ne è la nuova edizione.
Etica e politica delle piante
Gianfranco Pellegrino, Marcello Di Paola
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2019
pagine: 222
«Gli alberi, le piante e i semi... questa natura è sempre in uno stato passivo, privo di movimento esterno e interno, e quindi del potere di osservare e riflettere». Così, nel Timeo, Platone sancisce statuto e differenza del regno vegetale rispetto all'umano e al resto del vivente. Una separazione che accompagnerà per diversi secoli la storia delle relazioni tra uomini e piante. Per molti le piante rimangono tuttora esseri passivi e inerti, più simili a cose che a viventi degni di cura e considerazione. Il paradigma platonico dell'esclusione non sembra dunque superato. Eppure, l'indagine scientifica più recente mostra che le piante hanno forme di attività, intelligenza, percezione, comunicazione. Che la loro evoluzione è stata altrettanto, se non più complessa, di quella degli umani e che per prime hanno colonizzato la Terra, creando le condizioni della nostra stessa vita. Per questa ragione, come già accaduto per gli animali, non le si può più escludere dall'ambito etico e politico, che proprio un nuovo sguardo sulla vita vegetale consente di ampliare. Il libro è una sintesi dell'estesa discussione che ha portato a ripensare la filosofia morale e politica a partire da una riconsiderazione della vita delle piante rispetto ad animali e umani. Per questo, non è tanto questione di dare alle piante uno statuto giuridico e una posizione morale, ma di ridefinire un'etica e una politica in continuità con l'insieme del vivente del quale siamo parte.
Poetica della zappa. L'arte collettiva di coltivare giardini
Pablo Georgieff
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2018
pagine: 166
«Le opere costituite dai giardini realizzati attraverso l'invito all'opera hanno la seguente peculiarità: sono di natura performativa, sono esecuzioni dal vivo e non fanno distinzione tra pubblico e artista. Riflettono la stessa complessità che ci restituiscono le arti dal vivo o performative, oltre all'assenza di separazione tra i momenti della creazione e della prova e i momenti della rappresentazione. Sono arti difficili da riprodurre e da registrare, ma in cambio rappresentano un vero sistema vivente che non è la mera traccia di una performance: non sarà niente di più e niente di meno che un giardino. Con queste note non ho inteso fare altro che darvi qualche indicazione e, soprattutto, instillare il desiderio di lanciarvi nell'impresa, diventando a vostra volta giardinieri. Perché è proprio adesso che si sta svolgendo lo scontro tra progetti radicalmente avversi che per posta in gioco hanno l'umanità, e mi piace pensare che l'esito non sia scontato in partenza». Prefazione di Gilles Clément. Postfazione di Enrico Falqui.
L'anima in giardino. Arti e poetiche del «genius loci»
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2018
pagine: 220
Ogni giorno dei luoghi scompaiono. Angoli di mondo, creati dall'uomo o dalla natura, impregnati di un senso che percepiamo senza riuscire a catturarlo. Per i Romani, ogni spazio era abitato da una divinità minore e il massimo pericolo stava nell'abitare luoghi privi di spirito, dunque di anima. Oggi i luoghi sono rari: banalizzati, spazi funzionali e privi di affetti. Con la perdita del senso del luogo, l'uomo si separa sempre di più dal mondo. Il giardino, sia esso antico o moderno, principesco o operaio, utile o di piacere, nascosto o pubblico, è un laboratorio. Da sempre, gli umani vi sperimentano un modo per stare sulla terra, tra natura e cultura. C'è stato un tempo in cui vi condensavano sogni di bellezza ideale e cosmogonie. Oggi sono anzitutto luoghi di resistenza. Esplorare il giardino come spazio poetico ed esistenziale è l'ambizione di questo volume, che raccoglie le voci di alcuni dei principali esponenti del pensiero del giardino contemporaneo.
Artisti della fame. Storie di viventi alle prese col cibo
Roberto Masiero
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2018
pagine: 217
Cosa e come mangiava l’australopiteco Lucy circa tre milioni di anni fa? Perché Kafka ha scritto un racconto dal titolo Un artista della fame? Cosa ha mosso un digiunatore quale Rabelais a scrivere Gargantua e Pantagruel e un poeta come Hölderlin a intitolare una poesia Pane e vino? Quante volte abbiamo sentito la frase: l’uomo è ciò che mangia. Viene da un grande filosofo dei primi dell’Ottocento, Ludwig Feuerbach. Sarebbe bene leggerla in tedesco: der Mensch ist, was er isst. L’astuto Ludwig gioca sull’analogia tra ist, che sta per «essere», e isst, per «mangiare». Vuoi vedere che non siamo ciò che mangiamo, ma siamo il mangiare stesso? O, meglio, l’Essere (scritto maiuscolo) è ciò che mangia e digerisce il mondo stesso, è ciò che vuole un mondo perché ha fame? Questo libro si interroga sul cibo nei suoi molti aspetti: il potere, il sapere, i filosofi, le arti (inclusa la musica, che qualcuno definisce cibo dell’anima). E questo per capire il gusto e il disgusto, l’eros, il dono, il tempo, la metamorfosi… perché tutto ciò che è vivente ha a che vedere con il cibo. Un libro di scritture, saggi, racconti, frammenti, appunti, note biografiche, immagini, interviste anche immaginarie, documenti, vignette, curiosità, citazioni… tra uova, frattaglie cibo degli dèi, tecniche per wok e tajine, cadaveri di pollo in frigo, famiglie al ristorante dell’Ikea, re che mangiano e muoiono, orchestre che suonano verdure, il cibo delle favole… Attraverso il cibo, si finisce per occuparsi della vita. Perché, come scrive Oscar Wilde: «Non riesco a sopportare quelli che non prendono seriamente il cibo»; o come ha detto Paolo Villaggio: «Non voglio essere cremato, voglio essere bollito».
Giardini di saggezza in Oriente. Cina e in Giappone
Yolaine Escande
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2018
pagine: 86
«Il giardino in Cina e Giappone è il luogo del paradosso: esso stabilisce l'impermanenza elevandola a estetica e arte del vivere. Anziché fondarsi sulla tensione verso la bellezza, questa estetica va in cerca della naturalezza attraverso il culto del grezzo, del goffo e del semplice. E, se la naturalezza può essere il colmo dell'artificio - altro paradosso -, essa non è neppure equilibrio e armonia con la natura. I minerali e le piante che popolano i giardini cinesi e giapponesi sono modelli di adattabilità alle vicissitudini e, in questo, ci insegnano la saggezza. Il respiro di cui sono animati, le qualità che sono loro attribuite ci aiutano a sperimentare la vita quotidiana in maniera più intensa e con maggiore leggerezza di spirito. Per questo, la presenza predominante di rocce e montagne artificiali non è destinata a un giudizio puramente edonista: se è il piacere a guidare il visitatore, questi rimarrà intriso di una morale da assumere nella vita. L'esperienza estetica del giardino non è allora staccata dal mondo: estetica ed etica sono inseparabili, anche nei gesti più quotidiani».
Piccoli universali di architettura del paesaggio
Franco Zagari
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2017
pagine: 153
Prafrance è la coltivazione di bambù più grande d'Europa, il forte di Bard in Valle d'Aosta è un capolavoro di ingegneria, di urbanistica e di continuità tra architettura e natura, Brasilia è l'ultimo tentativo di città ideale operato dal Modernismo... Da un caffè a un giardino, da un grattacielo di Dubai a Corviale, dai murales di Kentridge sul lungotevere romano alla Basilica reale di Saint-Denis in Francia, i racconti che scandiscono questo libro sono anzitutto l'indicazione a «vedere» il paesaggio e a fermarsi a riflettere sui suoi piccoli universali. Lo spirito di un luogo tra tradizione e futuro, il cambiamento e la durata, le narrazioni dei quali i paesaggi sono intrisi, l'utopia e la concretezza sono alcune delle chiavi per pensare l'immanenza rappresentativa di «piccoli universali» che il paesaggio esercita sulla nostra vita, capace di coglierci perfino nella nostra indifferenza, con un'irresistibile influenza subliminale. Questo libro è allora il diorama di un autore di molte opere di paesaggio realizzate in Italia e nel mondo.
Giardini di saggezza in Occidente
Hervé Brunon
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2017
pagine: 90
Il giardino è da sempre, e in tutte le culture, luogo privilegiato per la contemplazione, la riflessione; la cura di sé... Luogo di elezione per la teologia, la filosofìa e la meditazione. Giardini concreti e immaginari, orti cintati e paradisi terrestri, che la cultura occidentale ha destinato al riparo dal mondo circostante, alla riflessione, alla metafìsica e affidato all'etica del giardiniere. Ecco allora una storia della relazione tra giardino e saggezza in Occidente, dalla Grecia antica alla contemporaneità, dalla tradizione biblica a quella poetica, che ancora oggi si rivela rapporto imprescindibile per la ricerca di una buona vita. L'indagine diventa allora un itinerario singolare tra strutture del giardino e pratiche del pensiero, accompagnati da Epicuro e Platone, Sant'Agostino e Montaigne, Shakespeare e Nietzsche, e dall'insieme della nostra cultura letteraria e filosofica che nel giardino ha le sue radici.

