Di Felice Edizioni: Gli occhi del pavone
Aïni, amore mio. La defigliazione
Rita El Khayat
Libro: Libro in brossura
editore: Di Felice Edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 160
Il mio Dio
Anacleta Camaioni
Libro: Libro in brossura
editore: Di Felice Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 72
Un "amore distruttivo", un "amore sfuggente e distratto", ma anche un amore ritrovato – quello per se stessi – che si emancipa progressivamente dalla morsa fagocitatrice dell'Assenza, attraverso il compimento di un percorso sensoriale. Non a caso il libro inizia con il racconto Una favola nuova da raccontare, un invito a volgere lo sguardo verso quel "pezzetto di cielo" tenuto a lungo nascosto o compresso tra le grate di una prigione interiore, che attende pazientemente di essere sorvolato da chi sa calzare le ali dei propri sogni. E il libro si conclude con il racconto Il mio Dio – che dà il titolo all'intera opera – dove la parabola della mutazione si è realizzata e la maturità affettiva si è fatta Donna, nel momento in cui all'allontanamento da parte della persona amata non segue più una frantumazione identitaria, ma l'accoglimento consapevole del distacco. Dalla postfazione di Valeria Di Felice
La misura del cielo
Rolando D'Alonzo
Libro: Libro in brossura
editore: Di Felice Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 344
"Eludo le date delle commemorazioni storiche, non frequento più i luoghi della città, dove l'amicizia sincera e l'entusiasmo dei nuovi arrivati alleviano la condizione di fuggiasco. Sono lontano da ogni cosa, eppure sempre impigliato nel tramaglio dei commenti altrui, delle notizie che oltrepassano la porta del mio rifugio. Resta sul tavolo questo quadernino antico, scampato ai traslochi dell'esilio, con gli appunti di un ragazzo insonne".
Il mio Dio
Anacleta Camaioni
Libro
editore: Di Felice Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 56
Un “amore distruttivo”, un “amore sfuggente e distratto”, ma anche un amore ritrovato – quello per se stessi – che si emancipa progressivamente dalla morsa fagocitatrice dell’assenza, attraverso il compimento di un percorso sensoriale. Non a caso il libro inizia con il racconto. Una favola nuova da raccontare, un invito a volgere lo sguardo verso quel “pezzetto di cielo” tenuto a lungo nascosto o compresso tra le grate di una prigione interiore, che attende pazientemente di essere sorvolato da chi sa calzare le ali dei propri sogni. E il libro si conclude con il racconto "Il mio Dio" – che dà il titolo all’intera opera – dove la parabola della mutazione si è realizzata e la maturità affettiva si è fatta donna, nel momento in cui all’allontanamento da parte della persona amata non segue più una frantumazione identitaria, ma l’accoglimento consapevole del distacco. (Dalla postfazione di Valeria Di Felice)
C'è una stessa notte per tutti
Lamia Berrada-Berca
Libro: Libro in brossura
editore: Di Felice Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 128
Con "C'è una stessa notte per tutti", Lamia Berrada-Berca si tuffa nel mezzo di una lunga notte, là dove s'infilano la disperazione umana e la dismisura delle cose, per tentare di intravedere quello che continua a salvare la nostra umanità, nonostante tutto, in un mondo che troppo spesso la nega...
Fata Morgana se ne va
Domenico Cassia
Libro: Libro in brossura
editore: Di Felice Edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 352
"Fata Morgana non ci sta a fingersi allegoria dell'immaginario degli uomini nella storia e nella cultura. C'è di meglio e cercate altrove, manda a dire. Inafferrabile, sfuggente, ambigua, è saltata fuori al primo calare dell'oscurità medievale. Estranea ai miti greci, al greve fantasticare romano, alle epopee cristiane della 'Legenda aurea'. Morgana, ultima figurante del poderoso filone dell'immaginario europeo medievale, affonda in mare le sue robe vecchie e senza voltarsi si lascia attrarre dal gorgo. Non se ne sa più niente. Tra le nebbie di Avalon stagnano acque e zanzare. Nell'uggiosa Camelot usano tavole quadre; di quella rotonda se ne è fatta legna. Sul colle a mare di Tintagel si aggirano sporadici ovini. Non cercatevi il Graal. Robe vecchie. Della luna, sia in falce che in tondo, si è già detto".

